ღ¸.✻'ᴏɴᴇ-sʜᴏᴛ ɪᴅᴇʀɪᴄᴋ'✻.¸¸ღ
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Prima di iniziare vi consiglio di leggere il testo ascoltando la canzone sopra, ovvero il nightcore di "Scared to be lonely", canzone originale di Martin Garrix e Dua Lipa. Buona lettura!
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Era ormai tardo pomeriggio quando Frederick ricevette quel messaggio, che fece vibrare il telefono nella tasca dei pantaloni.
Erano passati quattro mesi dalla fine del concorso.
"Ho bisogno di parlarti, è urgente"
"Devo preoccuparmi, Ismael?" fu la risposta che più gli venne spontanea.
"No... tranquillo. Vieni solo vicino scuola. Sulla panchina, così si sta più comodi"
Nello scrivere quest'ultimo messaggio, sulle labbra del castano affiorò un flebile sorriso, mentre si accarezzava la giancia con due dita. Non era assolutamente un tipo nostalgico, lui.
Era già seduto da qualche minuto, mentre pensieroso osservava il cielo che si annuvolava. Quel cielo grigio che sembra rispecchiare alla grande suo umore, che pareva essere a terra.
Non voleva farla stare male.
Era solo stato sincero, perché non era capace di mentire lui. E se riusciva con le parole, i suoi occhi negavano la palese menzogna. Perché Ismael Schumann non era capace di mentire.
Lo sguardo triste, quasi piangente di Ylaria tornava ogni tanto ad annebbiargli la mente.
Non era stata sua intenzione.
No.
Voleva solo che entrambi stessero bene, e questo poteva succedere solo se le loro strade fossero state divise. Sotto sotto, tutti e due avevano sempre saputo di star facendo troppo in fretta. Di aver fatto tutto troppo velocemente.
Ed ecco cos'era successo. Ora era lì, triste e solo, rannicchiato su quella panchina nel tentativo di celare le troppo evidenti lacrime. Ci era rimasto male. Perché gli faceva male far soffrire qualcuno.
It was great at the very start
Hands on each other
Now we're picking fights and slamming doors.
Frederick era appena entrato nel cortile della scuola. Preoccupato. Era successo qualcosa?
Quel "no" non lo aveva rassicurato, lo aveva solo fatto preoccupare. Aveva mandato un messaggio ad Ismael per dirgli che stava arrivando, ma lui non aveva risposto.
Non ci mise molto il figlio di Mozart a notare la figura dell'altro. Seduto lateralmente sulla panchina, di spalle, la testa poggiata contro il freddo legno e lo sguardo rivolto verso il basso.
Una piccola goccia sfiorò il naso di Fred. C'era ancora tempo prima che venisse a piovere.
Sembrava così fragile in quel momento, Ismael. Si avvicinò piano, silenzioso, mentre un'altra goccia si mescolava il pianto trattenuto di lui. Sembrava che il cielo stesse piangendo in sua compagnia. «Hey...» lo saluto con un sorriso, osservando come nell'avvertire la sua presenza il castagno si girava di scatto, passandosi velocemente una mano sugli occhi chiari.
Non riuscendo a trattenere un singhiozzo.
Frederick gli si mise davanti, inginocchiato, guardando quella piccola foglia tremante seduta lì, sul bordo della panchina.
And I wonder why, wonder for what
Why we keep coming back for more.
«Hai detto che volevi parlarmi» gli ricordò. Lui annuì in risposta.
Silenzio.
Una goccia cadde tra i due ragazzi, creando una piccola pozza a terra. Non si guardavano.
Ismael si sentiva una persona orrenda in quel momento. L'aveva fatta stare male, e lo sapeva benissimo.
Di nuovo, si ritrovò in quel corridoio. Era come se fosse uno spettatore esterno, ora.
Vedeva sé stesso che parlava con Ylaria. Che la guardava con insicurezza. Quasi spaventato.
Vedeva Ylaria preoccupata. Per lui. Perché lui era il suo ragazzo, l'unico che amava.
E poi eccolo.
Glielo avevo detto.
E lei non poteva crederci.
Vedeva come suoi occhi, quegli occhi che per mesi aveva ammirato, si velavano di tristezza.
Come si allontanava in fretta, come sperando tutto quello fosse solo un sogno. Un brutto sogno, al cui risveglio le avrebbe lasciato l'amaro in bocca.
E vedeva lui.
In piedi.
Solo.
Triste.
Forgot how it feels
All the messed up fight and slamming doors.
«Ismael?»
La voce di Frederick lo riportò alla realtà. Stava piangendo, e non se ne era reso conto. Stava piangendo davanti a Fred. E lui lo guardava preoccupato.
«Va tutto bene?» chiese, per quanto sapesse che no, non andava bene niente. Lui, sincero, scosse la testa. «No» disse in un singhiozzo. Sembrava così fragile...
Così indifeso.
Come non aveva mai fatto con nessun'altro, il freddo e distaccato Frederick si avvicinò al voto del ragazzo e gli asciugo le lacrime con un dito.
Vederlo in quello stato non gli piaceva. Non ricordava di aver mai visto Ismael tanto triste.
Lo aveva visto felice.
Arrabbiato.
Spaventato.
Euforico.
C'erano stati momenti in cui pareva volesse mettersi a saltare dall'allegria.
Come quando avevano vinto.
Momenti in cui sembrava volesse solo alzarsi e mollargliene quattro.
Come quando ancora non si conoscevano, quando si odiavano e tra loro non c'era altro che rivalità.
Momenti in cui aveva pensato di non farcela.
Come poco prima toccasse suonare a lui.
Ma mai lo aveva visto triste.
Even when we know it's wrong
Tell me, how can we keep holding on?
«Fred» lo chiamò con voce rotta il castano «ho bisogno di un tuo abbraccio»
Elui non se lo fece ripetere due volte.
Ora erano lì, sotto l'imminente pioggia, mentre Frederick stringeva a sé il corpo tremante del ragazzo; mentre Ismael finalmente si liberava di tutte quelle lacrime contro la spalla dell'altro, sapendo di potersi fidare di lui.
Un'altra goccia bagnò il palmo della mano del biondo, che con dolcezza accarezzava la schiena di quella piccola foglia tremante. Poi un'altra ancora bagnò il terreno. E un'altra.
Tra non molto sarebbe arrivato un temporale. «Io e Ylaria... l'ho lasciata» mormorò contro la sua pelle. Insicuro. Piangente.
Forse non sarebbe dovuto succedere, ma una strana felicità pervase il cuore di Frederick. Era brutto da pensare, ma improvvisamente si era reso conto di come Johanna e Ylaria erano le uniche persone che gli impedivano di mostrare liberamente i propri sentimenti verso quel ragazzo che tanto avevo odiato all'inizio.
Jo era era ormai uscita dalla sua vita da molto tempo. Pochi giorni dopo il concerto, notando come i due ragazzi si erano abbracciati dopo aver finito di suonare.
Too much time, losing trak of us
Where was the real?
E ora finalmente aveva il via libera.
Anche se quel via libera stava facendo del male ad Ismael. Perché, si vedeva, era dispiaciuto. La pioggia inizò a battere incessantemente. Frederick aveva deciso di rivelargli cosa avesse capito di provare.
Aprendogli gli occhi.
Sul perché l'avesse fatto.
Un tuono squarciò il silenzio. Piovere, e molto forte.
Eppure, nonostante tutta quell'acqua, nonostante i rumori del temporale e l'ululare del vento, quei due ragazzi erano lì, bagnati fradici a causa della pioggia.
Abbracciati.
Mentre lentamente, sotto la scrosciante cascata d'acqua che non accennava a voler diminuire, quei due ragazzi univano le loro labbra nel bacio che tanto entrambi avevano desiderato.
Is the only reason you're holding me tonight
'Cause we're scared to he lonely?
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SonOfPoseidon06 finalmente, la nostra amata Iderick canon
MoonVonSchweetz45 AriannaRhcp mi starete odiando adesso, lo so. Me lo sento.
Allora... premetto che è la prima volta che inserisco le parti di una canzone nel mezzo di un testo, perciò non ho idea dell'effetto ottenuto.
Ad ogni modo, spero che questa breve lunga storia vi possa essere piaciuta, e scusate eventuali errori di battitura.
Buona vita a tutti!
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~Ludo
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