0.1

Luke si trovava in un autogrill di Las Vegas, era andato in quella città con i suoi amici per divertirsi e passare una settimana in totale euforia.
Si era diretto verso il bagno e dopo un interminabile fila potette finalmente liberare i suoi bisogni.
Appena finito, calò il capo per tirarsi su la patta degli skinny jeans neri.
Appena alzò la testa, sotto gli occhi gli passarono tre cifre.
354.
Non ci fece così tanto caso fino a che sopra a queste cifre non lesse: «Chiamare per servizio completo.»

Gli scappò una risata pensando a quella povera ragazza che forse — anzi, sicuramente — neanche sapeva che c'era il suo numero li.
Non prestò reale attenzione a quei numeri ed uscì dal bagno, correndo dal suo amico Michael che lo stava aspettando per ripartire.

Mentre camminava per andare da lui si ritrovò in testa l'immagine delle prime tre cifre e gli scappò un sorriso sghembo.
Non si era neanche accorto di essere arrivato da Michael.
Se ne rese conto solo quando sentì la voce dell'amico chiedergli perché sorrideva così.

«Ho trovato un numero sulla porta del bagno, e mi ha fatto ridere la frase che c'era scritta sopra.»

L'amico incuriosito gli rivolse uno sguardo confuso e divertito.

«Cosa c'era scritto?» Chiese ridendo
«Chiamare per servizio completo.» Annunciò ridendo.
«E cosa c'è di così divertente? Sai quanti numeri ci sono del genere sulle porte dei bagni?» Continuò poi Michael sempre più incuriosito.

Luke non sapeva perché lo trovava così divertente, non era il primo numero che trovava, quindi non rispose alla domanda dell'amico.
«Va bene dai, andiamo via.» Dichiarò.

Michael annuì e si avviarono, quando poi gli si illuminò una lampadina e gli venne un idea pazza.

«Senti Luke, perché non vai e ti segni il numero? Ci divertiamo un po, e mal che vada ci rimedi pure una notte in più.» Ridendo se ne uscì con quella frase strana.
L'amico non sapeva cosa fare, ma non gli sembrò una brutta idea.

Quindi ritornò nel bagno, si segnò il numero e uscii, tornando dall'amico.

«Dai, invia il primo messaggio.»
«E che gli scrivo?» Luke guardò l'amico con sguardo confuso, non sapendo davvero che scrivere.

Michael si fece una risata e annunciò: «E cosa vorresti dirgli, idiota? scrivi "Ehi." e invia.»

Segui una risata da entrambi e Luke prese il telefono dalla tasca posteriore dei suoi jeans, e mentre camminava per il parcheggio inviò.

«Ehi.»

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Non so perché mi sia venuta in mente sta storia così, ma oggi ero in giro per Salerno e sto passando un brutto periodo e allora avevo bisogno di distrarmi e fare qualcosa di allegro.
Ed ho iniziato a scrivere questa storia a messaggi.
Non so quando continuerò l'altra mia storia «Hell» perché in tutta sincerità, avevo anche preparato il capitolo, ma poi l'ho perso non so come per colpa della ristrutturazione e ho provato a riscriverlo, ma la forza e la fantasia sono pari a zero.
Spero vi piaccia, e ho già il secondo capitolo pronto, credo che lo posterò oggi.
Un bacio a tutti, e fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto.

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