December 9: Fake dating
(Jet è biondo con gli occhi verdi, shhhhh.)
<< Senti Zuko... >> partì Katara, durante la sessione di psicologia.
<< Uhmmm... >> mugolò Zuko, scarabocchiando sul quaderno degli appunti.
<< Uhm, ecco >> Katara si mise una mano dietro la nuca e le spuntò in viso un sorriso imbarazzato << mi chiedevo... >>. Zuko intanto aveva smesso di scarabocchiare e la stava guardando curioso.
<< Si...ecco. Nel locale "Suz-ami" hai presente? È un all you can eat. >>
Il ragazzo annuì.
<< E tu sei il mio migliore amico, giusto? >> chiese lei
Zuko annuì ancora, fermamente.
<< Bene. Dopo ti porto davanti al locale, devi leggere una cosa. >>
Zuko aggrottò le sopracciglia, confuso e curioso.
La lezione passò in un batter d'occhio per Katara, tutta ansiosa mentre per Zuko ci mise una vita. Presero insieme il grande viale alberato per uscire dalla struttura e si diressero verso il locale, quando si fermarono davanti Zuko vide un cartello, di quelle lavagne che si mettono sempre davanti ai negozi.
La scritta pronunciava così : "All you can eat buffet. 50% di sconto per le coppie."
Il ragazzo comprese tutto in un batter d'occhio e si rivolse verso la ragazza vestita d'azzurro, questa intanto aveva in viso un espressione mortalmente seria e lo guardava con intensità.
Zuko sospirò e la guardò: << è più importante l'onore o il buffet? >>
Katara rispose senza esitazione: << il buffet. >>
Il ragazzo sorrise furbamente:
<< E se volessero una dimostrazione che siamo una coppia? >>
Katara si prese il mento tra l'indice ed il pollice, in posizione profondamente riflessiva
<< Faremo tutto quello che loro ci chiederanno di fare. >>
Il sorriso del ragazzo si allargò ancora di più, egli si avvicinò pericolosamente alla ragazza.
<< Tutto, tutto? >>
La ragazza annuì decisa, con lo sguardo fisso verso l'entrata del locale.
Entrarono mano nella mano, tanto per dare una prima impressione convincente e si piazzarono di fronte alla cassa.
<< Vorremo mangiare con l'offerta delle coppie. >> disse Katara, fissando con gli occhi da cucciolo il campanellino da hotel che era sul bancone.
<< Katara? >> disse una voce familiare da dietro il bancone, un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi verdi la stava guardando confuso, facendo rimbalzare il proprio sguardo dalla ragazza a Zuko.
<< Jet? >> disse Katara, confusa più del cassiere.
Zuko alzò solo un sopracciglio, sapeva che Jet frequentava i loro stessi corsi ed era la cotta di Katara da ormai qualche mese, si chiese se cosa avrebbe fatto: avrebbe mantenuto stabile il castello di carte o lo avrebbe fatto crollare?
Il biondino domandò: << Non sapevo che avessi un ragazzo. >>
Cosa avrebbe fatto adesso Katara?
In tutta risposta la ragazza serrò la presa nella mano di Zuko dicendo: << Si, ci siamo fidanzati da poco, volevamo appunto festeggiare qui. >>
Zuko sorrise come un imbecille, Katara era stata la sua cotta fin dalle superiori e fino ad ora si era accontentato del ruolo di miglior amico, doveva assaporare al meglio questo momento.
Gongolò mentalmente in modo così rumoroso che si perse il discorso tra la ragazza e il biondino rompiscatole.
<< Eh? >> fece, confuso.
Katara lo guardò : << Jet ha detto che deve farci una foto da innamorati lì. >> indicò una parete decorata con petali di fiori di ciliegio rosati che volavano al vento.
Zuko trascinò Katara praticamente di peso alla parete e la prese per i fianchi.
<< Cosa stai facendo? >>
<< Ti fidi di me? >>
Dopo un attimo di silenzio che sembrò interminabile Katara non rispose e il giovane stava già per essere preso dal panico quando la voce della ragazza gli tolse ogni dubbio.
<< Si. Mi fido di te. >> disse, come se si fidasse di lui e lui soltanto di tutte le persone che conosceva.
Zuko sorrise radioso, alzandola in aria e facendola volteggiare in cerchio. Jet buttò sulle loro teste dei brillantini dorati, che si andarono a posare sui capelli corvini di Zuko e sulla pelle bronzea delle sue spalle.
Dopo un paio di giri completi di volteggio Zuko si fece prendere troppo dalla parte del fidanzato e le diede un bacio sulle labbra, bacio che lei ricambiò con un sorriso trattenuto.
Finito il set fotografico si sedettero al tavolo e cominciarono a rimpinzarsi di cibo fino ad affogare nel loro stesso grasso.
Pagarono il conto, esiguo in confronto al cibo mangiato e uscirono dal locale mano nella mano, ridendo luminosi.
<< Dovremmo farlo più spesso. Ho mangiato benissimo. >> disse Katara, ridacchiando.
Zuko sorrise un po' mesto:<< Già, dovremmo proprio. >>
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top