La giada di Turandot

Notte mia,
sorgi e risplendi
delle lacrime in rame della luna.
Alba mia,
guarda gli abissi del dolore e piangi.
I miei morti respirano ancora
l'amore che mi portarono;
Vedi?  Il boia, a capo chino,
scancella il suo rimorso sulla lama.
Soltanto la giada
Può riflettere la sublimità delle tombe:
invetro il verde
nel bianco della mia anima,
Nutrita dalle morti dei mostri.

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