Dal cielo piovono petali di tempo
gocce di morte speranzosa,
segni del paradiso che il mondo
ha creato per noi, un colore eterno.
Come Ursula riparo i vasi
della vita che si frantumano
Nelle generazioni che volano via,
gabbiani dimentichi del destino.
Accanto a me, dormono,
respirano gli spiriti del passato e io
mi nascondo nei sogni di perfezione.
Sotto l'aurora lugubre dei castagni
mi perderò nei sogni mandati da Dio,
in tutta la mia fiera solitudine.
Macondo mi chiama col suo canto,
non so se andare e farmi
trascinare dai mari di Boemia
o dal sogno di libertà, di ballare il valzer per il resto della mia vita
Vorrei essere una farfalla ed esplorare
in un battito di ciglia il mondo
in tutti i suoi sussurri.
Ricorderò per sempre questi anni
di adolescenza, saturi di immaginazione, dove dipingevo
vita e morte, nuotavo con le sirene
e la mia pelle aveva l'odore dei peschi