La signora struzzo, vaga per le stanze della casa al mare, accende spegne la TV, spintona la figlia Lodola per svegliarla che un secondo prima é rientrata dalla notte brava in discoteca, mezza in coma borbotta.
La signora struzzo mette la prima cosa che trova nell'armadio, quel grembiule a vestito lo stesso che usa per far la salsa di pomodoro e neanche a guardarsi allo specchio esce senza dentiera e pettinarsi.
Con i capelli arruffati entra nel negozio a far la spesa alla figlia in coma sul sofà.
Alle commesse non degna di uno sguardo e chiama il primo animale che le passa affianco.
"Signora Coniglio, questo vino é roscio? Perché mio marito beve solo vino roscio..." Con il carrello strapieno continua il suo monologo.
La signora coniglio si sentiva strana a seguire la conversazione della signora struzzo che neanche conosceva, cercava di seguire la lista che si era preparata con cura a casa ma la signora struzzo appena voltava l'angolo di uno scaffale tornava sui suoi passi.
"... perché come le dicevo, mia figlia la lodolola é rientrata alle 8stamani e ha mandato me a fare la spesa... Secondo lei questi filoncini vanno bene per farsi un panino? Sì sì io credo di sì con prosciutto..."
Quando arrivano alla cassa, la signora coniglio era intenta a verificare se aveva la carta punti, e il bancomat era nel suo mondo
"Oh signora coniglio dove ha preso i fagottini? Erano in offerta? Perché non me li dà a me e lei si va a prendere un'altra confezione?"
La signora coniglio alza lo sguardo ancora presa dai suoi pensieri.
"Signora coniglio venga venga mi dica dove sono"
Per essere cortese la segue e da alla signora struzzo ciò che le serve, uno sguardo alla commessa e con il labiale appena sospirato la signora coniglio ziga "aiuto" .
Paga in gran fretta la signora coniglio e mentre mette la spesa dentro la busta.
La signora struzzo tutta trafelata dice: e non solo devo pagare la spesa ma devo anche metterla nelle buste! Signora Coniglio..."
Ma ormai la signora Coniglio era sparita in gran fretta.