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"Cosa vorresti dalla tua vita? Perché sei venuto in questo ufficio?"

L'uomo si alza dalla sua poltrona, raggira la scrivania davanti a lui e si ritrova vicino a te. Fa un lieve sorriso, allarga le braccia e riprende a parlare.

"Se pensi di essere qui per farmi un favore o farti un favore, allora ti sbagli. Gli uomini vogliono sempre sapere cosa si cela dietro una succulenta richiesta o una grossa somma di denaro. Alla fine, cosa cambia? Entrambe le cose portano gli esseri umani a fare una scelta: accettare o no. Io non sono nessuno per te, potresti benissimo alzarti da quella sedia leggermente scomoda e andartene sbattendomi la porta in faccia. Ma io so che non lo farai. Perché, dici?"

Si tocca il viso, accarezzandosi piano il mento fino a far scivolare la mano giù. Ripone poi il braccio lungo il fianco e con l'altro indica la finestra dietro di voi. Il cielo è azzurro, con qualche accenno di nuvola, e il sole caldo che con i raggi si scaglia contro le finestre si sente perfino in quell'ufficio con l'aria condizionata, come se le trapassasse.

"Guarda, se osservi il cielo cosa vedi? Immagino che tu veda soltanto quello che in effetti c'è, né più, né meno. Ti dirò, io non vedo nulla se non il cielo. Le nuvole, il sole, l'azzurro... Sono parte di esso, ma non esso. Oh, mi sono perso. Dove eravamo? Ah, sì. Ti starai chiedendo perché penso che tu accetterai questo incarico, no? Lascia che ti risponda immediatamente."

L'uomo si avvicina. Mette le mani sulle braccia legnose della sedia su cui hai preso posto in precedenza, si abbassa, ti guarda fisso negli occhi. Diventa improvvisamente più serio e poi, dopo qualche secondo di silenzio, risponde.

"Dimmi, se hai in mente di non accettare... Perché allora sei ancora qui?"

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Spazio autrice

Ecco a voi un assaggino, nell'attesa. Uno di quelli che si mangia e nemmeno si sente, sì.
Buona fortuna per i vostri OC, alla prossima!

Crediti immagine "Prologo":  Liesel_09.