CAPITOLO 27 - 27.2 Una per tutti
Dedicato a: Il caffè letterario
"WATANABE!", urlò Yumiko afferrando Sayuri e portandola verso Taiki, raggiunto a sua volta proprio dai ragazzi scesi dall'altura. Anche Lìfe si aggregò al gruppo e insieme a Yami infusero il proprio potere al Custode di Pietà per aiutarlo con la barriera, mentre quello che sembrava un uragano li investì in pieno.
Watanabe e Kalooy impedirono che raffiche di vento e lampi neri li colpissero e si premurarono di coprire anche Kudo con una seconda barriera. Vark, in quella sorta di tempesta, si contorceva e scalpitava, forse perché quell'energia era instabile persino per lui.
"Oh, no, Namis! Non se ne parla. Non ci penso proprio a farti uscire da qui. Eiji, che facciamo?", chiese Sayuri.
Yumiko si fece avanti.
"Mentre voi pensate a un'alternativa, noi lo terremo occupato. Watanabe, se tu e Kalooy avete abbastanza forza, copriteci."
"Vengo con te", rispose Sayuri e le due si allontanarono seguitando a colpire il corpo sempre più massiccio e informe di Vark, che non reagiva ai loro attacchi.
Eiji strinse i pugni e chiuse gli occhi. Aveva il respiro accelerato.
"Io, ecco, non credo ci siano alternative. Ora che ha completato la Lancia, temo che..."
La sua mente si perse nel ricordo dei discorsi fatti poco prima...
"Non dico che sarà infallibile, ma al momento è il piano meno peggiore che mi sia venuto in mente. Se Vark è legato al ciondolo dell'Ombra dobbiamo toglierglielo, o distruggerlo, in qualche modo. E per riuscirci, la prima fase consisterà nell'individuarlo. Se così facendo saremo anche in grado di portargli via la Lancia, le nostre chance di vittoria non potranno che aumentare. Quindi: Yumiko, Sayuri, distraetelo. Fate in modo di concentrare la sua attenzione su di voi, siete libere di provocarlo, ma tenetelo impegnato. Miu, Taiki, lanciate delle frecce quando potete, non importa se non andranno a segno, tutt'altro. Vark si sentirà compiaciuto della vostra incompetenza. A questo punto, Watanabe e Kalooy vi coordinerete con Taiki usando la barriera per far rimbalzare le frecce e colpirlo alle spalle. Un po' da vigliacchi, ma per questa volta useremo le sue stesse armi. Sarà impossibile stabilire una traiettoria precisa, spero sarà sufficiente a ferirlo, e se è vero che non ha percepito la vostra presenza, Yami e Lìfe, sarete l'effetto sorpresa. Dovrete avvicinarvi senza essere visti: Yami, sono certo che l'amuleto non vi abbia dimenticato, se non lo avremo ancora colpito, possiamo sperare che vi riconoscerà. Lìfe, siete l'unica che possa usare il potere della Lancia al completo, prenderla potrebbe darvi abbastanza forza per fermarlo."
Tutti erano concentrati ad ascoltare Eiji e le sue idee che, per quanto abbozzate, non erano affatto sciocche. Eppure Yami e Lìfe erano titubanti.
"Ammiriamo la vostra tenacia", esclamò il primo, "ma sappiate che se il vostro piano non dovesse funzionare attueremo il nostro. Come vi abbiamo spiegato, siamo stati noi a generare Vark."
"E saremo noi a farlo scomparire. Useremo la nostra vita dovesse rendersi necessario", concluse Lìfe risoluta.
Lo sguardo dei Custodi si rabbuiò e lo stesso quello del Sacerdote.
"Mi duole dovervi fare un'ulteriore richiesta. Se poteste io vorrei..."
"... salveremo Kudo. Non so ancora come, ma prometto che lo salveremo", disse Taiki a nome di tutti.
Taiki guardò la scena ripensando al piano, sicuro che Eiji stesse proprio per esporre l'inevitabile.
"Miu, hai qualche idea?", sussurrò alla Protettrice, sentendo i battiti del cuore della giovane accelerare, mentre i loro occhi si posavano sulla madre e su Yami, l'una di fronte all'altro.
"Non siate tristi, perché noi compiremo il nostro destino con serenità", esclamò la zemlyana. "Avete combattuto con tutte le vostre forze e dovrete continuare a farlo."
"So che manterrete la vostra parola", disse Yami a Taiki prima di rivolgersi a Lìfe. "Non ti ho mai chiesto scusa per tutto ciò che ho causato. Credimi, non avrei voluto tutto questo."
Lei non aggiunse nulla, sorrise e lo avvolse in un abbraccio in cui entrambi scomparvero. Al loro posto, in mano a Taiki si materializzò una freccia formata da due rami attorcigliati, uno bianco e l'altro nero.
"Non pensavo sarebbe stata così pesante", esclamò Coraggio sentendosi addosso il peso della responsabilità che l'oggetto rappresentava.
Poi un boato fece alzare la testa a lui, Watanabe ed Eiji: Yumiko e Sayuri erano state scaraventate a pochi passi da loro e Vark, enorme e minaccioso, li stava osservando.
"Perché non vi arrendete? Mi avete creato, fatto crescere per secoli e adesso che sono al posto che mi spetta volete scacciarmi? Vi odiate, vi uccidete, massacrate il vostro mondo e date la colpa a me per i vostri peccati... Siete immeritevoli di esistere, vi spazzerò via."
Il vento converse tutto verso la fonte e numerose scariche iniziarono ad avvolgersi attorno alle braccia del loro creatore. Il cielo si oscurò, coprendo il primo velo di luce mattutina oltre il monte.
Taiki si fece avanti, mettendo la freccia al centro del gruppo.
"Ragazzi, qualunque cosa accadrà, grazie davvero per tutto."
"Quando dissi che sei la persona più coraggiosa che io conosca... come al solito, avevo ragione", disse Eiji facendosi avanti e stringendo per primo l'oggetto.
"Fagli vedere chi sei, drago", lo seguì a ruota Sayuri.
"Noi crediamo in te", aggiunse Watanabe.
"Anche noi", disse infine Yumiko rivolgendogli uno sguardo deciso.
Come d'incanto, non appena la mano di Giustizia si chiuse sulla freccia, spade, artigli e scudo si dissolsero, penetrando nella mano di Taiki. L'arco si trasformò: il fusto verde brillante, si decorò di intarsi dorati, con la testa di drago non più abbassata verso il corpo, ma rivolta al cielo a fauci spalancate. La corda, seppure fine, luccicava dei colori di tutte le Virtù.
Quando Coraggio guardò gli amici i suoi occhi erano infusi d'arcobaleno e tutti rimasero a bocca aperta.
Vark si stizzì e le saette oscure vorticarono ancora più veloci, prossime all'attacco.
Taiki gli si parò di fronte, tese la corda e caricò la freccia generata da Lìfe e Yami. Alle sue spalle i Custodi si presero per mano.
"Miu, sei pronta?"
"Sì", gli rispose, coordinandosi ai suoi movimenti.
In quel frangente, accanto a lei si materializzarono gli altri principi.
"Siamo con voi, Miu", disse Namis, mettendole una mano sulla spalla.
"Ce la faremo, nessuno è più forte di un drago!", rilanciò Kalooy.
"E non c'è drago più forte di te e Taiki", concluse Heiko, prendendo per mano il fratellino.
"Sono fiera di voi, sorellina", risuonò infine una voce alle spalle della principessa, e mentre un caldo abbraccio la cingeva, una lacrima calò in perfetta sintonia dalla guancia di Protettrice e Custode.
Vark scaricò la sua potenza verso gli umani e Taiki scagliò in simultanea la freccia, lanciandosi l'attimo dopo in una corsa disperata verso il mostro: aveva una promessa da mantenere.
Si gettò a terra nell'istante in cui una luce accecante lambì tutta la valle e un boato risuonò in ogni direzione. Poi i rumori si placarono e tutto si fece buio.
💛💗💙💚💜
SPAZIO AUTRICI:
Questo ringraziamento, che prende la piega di un piccolo spazio pubblicitario, lo dedichiamo alle volenterose ragazze che gestiscono un ambiente virtuale davvero accogliente, il Caffè Letterario. Non ricordiamo per quali vie traverse ci siamo imbattute in questo locale web, ma da subito ci ha trasmesso un senso di tranquillità in cui, una volta sedute, siamo state ben felici di fare ritorno in diverse occasioni.
Grazie ai servizi che offrono abbiamo trovato degli ottimi scrittori e lettori con cui abbiamo avuto modo di scambiare i nostri racconti, il tutto in cambio di un piccolo contributo di serietà e rispetto, che come ben sapete per noi è davvero importante. Abbiamo scelto questo capitolo perché si presta a rendere l'idea de "l'unione fa la forza" e speriamo che anche voi possiate decidere di passare, per una breve pausa o un più lungo aperitivo, presso il bellissimo Caffè!
Vi confessiamo che ultimamente neanche noi non siamo state clienti assidue, siamo rimaste in casa con le letture che abbiamo raccolto strada facendo, perché il tempo è tiranno e non aspetta nessuno, ma di sicuro torneremo quanto prima a noleggiare libri dallo scaffale.
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