CAPITOLO 24 - 24.1 L'alato
Dedicato a: @FDFlames
"UNA-SEMPLICE-REGOLA. SOLO UNA!", inveì Vark con il braccio alzato e il pugno chiuso di fronte ai propri occhi. "Avresti potuto uccidere chiunque, radere al suolo Zemlyan, ma la Reggente... Lei spetta a me."
Con i denti che stridevano, osservò il suo Generale dissolversi e riempire la zona di una spessa nebbia.
"Hai osato disobbedire ai miei ordini e questa è la fine che meriti. Ancora una volta devo dare ragione a te, Kujo: ci sono cose che vanno risolte personalmente."
Tornato a fissare l'orizzonte non accennò a cambiare posizione finché l'ultimo rivolo rosso non si fu dissipato.
"Ammetto che forse vi sto sottovalutando, Principi. State facendo un buon lavoro, nonostante lo scherzetto che vi avevo preparato. La vostra tenacia, però, non vi servirà. Le vostre forze si stanno esaurendo, non avete via di scampo e, cosa più importante, il mio momento è sempre più vicino."
Con un poderoso slancio, senza increspare la superficie del mare, si materializzò sulla spiaggia e, un passo dopo l'altro, il suolo di Meki fu finalmente sotto i suoi piedi.
"Evviva!"
"Urrà!"
"La Reggente ci ha protetti!"
Furono alcune delle frasi di giubilo che i soldati si scambiarono dopo l'improvviso intervento di Kana, che li aveva risanati, e dopo la dipartita del Dara, evaporato di fronte ai loro occhi. Non si curarono di quale fosse la verità, convinti che il merito fosse da imputare alla loro amata Saggezza.
Miu, che aveva caricato una freccia di energia, cercò di calmare il respiro e Taiki la aiutò nell'impresa. Entrambi avevano temuto il peggio quando Saggezza si era accasciata e ora la guardavano esausta farsi sostenere da Kalooy. Anche da quella distanza si poteva scorgere la sua stanchezza, ma erano tristemente sicuri che non avrebbe ceduto ad alcuna supplica di riposo.
"Miu, è andato tutto bene. Ripuliamo la spiaggia e finiamo questa guerra", provò a spronarla Taiki. "Ehi, hai visto laggiù?"
Proprio al fondo, con un'andatura carica di insolenza, Kujo si era deciso a raggiungere il campo di battaglia. Con un'eco spettrale, la sua voce raggiunse ogni zemlyano.
"Illusi, il mio esercito non è ancora stato piegato. Vi conviene recuperare le armi e quel briciolo di coraggio che vi resta se volete, quantomeno, morire con dignità."
Con cadenzati movimenti delle mani, cominciò a dirigere nell'aria una sinfonia invisibile: per primo si sollevò un vento gelido che soffiò senza una precisa direzione, poi le nuvole vorticarono, seguite dal mare che si increspò in onde nervose.
Nessuno capì che cosa stesse architettando, finché dal bosco un tremolio di chiome preannunciò il peggiore degli scenari e una moltitudine di nuovi Dara si schierò composta, pronta a marciare verso l'esiguo esercito avversario.
"Questo non ha alcun senso, Miu. Abbiamo sconfitto i mostri con le gemme. Insomma, dov'erano nascosti quelli? Vuoi dirmi che tutta la nostra fatica è stata inutile e che forse non abbiamo capito niente?"
Lei non rispose e cercò di individuare i fratelli maggiori. I nuovi nemici si mossero verso i soldati che si compattarono sotto il comando di Namis. Anche Heiko, pulite le lame con un paio di rotazioni, si mise alla guida di un piccolo gruppo.
Dopodiché, la principessa rivolse le proprie attenzioni a Kana e Kalooy, entrambi di nuovo pronti a dare battaglia.
"Calmiamoci e ragioniamo. Se i nuovi Dara provenissero da Kujo vorrebbe dire che starebbe consumando energia e non sembra questo il caso. Perciò, o come dici tu erano nascosti, oppure..."
"Oppure ce n'è un altro."
Le ultime parole di Taiki accesero un'idea nella testa di entrambi, testa che si alzò a osservare con attenzione il cielo grigio.
"Lo hai visto anche tu, non è così?", bisbigliò Miu, come se quell'osservazione detta con un filo di voce in più potesse essere sufficiente a far percepire al Dara di essere stato scoperto.
"E adesso che cosa facciamo?"
"Distruggiamo quel parassita", rispose la Protettrice portando immediatamente la mano alla tempia.
"Ho avvisato Kalooy del problema. Andiamo", disse poi a Taiki, precipitandosi verso un punto isolato del promontorio.
"Hai chiamato parassita quel coso perché pensi che possa trattarsi di Udane, vero?"
"Esatto, e per sincerarcene dobbiamo capire se ha ancora il braccio."
"E se si trattasse di lei come agiremo?"
"La porteremo da Kana così potrà guarirla."
Taiki restò in silenzio qualche secondo.
"I guariti non avevano il ciondolo rosso. Non voglio spegnere le speranze, ma dobbiamo pensare che è un nemico da sconfiggere. Kana ci aveva avvisati che non avremmo dovuto esitare, soprattutto nell'eventualità che si fossero presentate situazioni come questa."
Miu strinse l'arco e lo fissò qualche secondo.
"Risolviamo un problema alla volta. Per prima cosa il nostro obiettivo è far smettere al Dara di produrre le Ombre. Attiriamo la sua attenzione: se è quello che ha preso Udane, potrebbe volersi vendicare per Pouk. Altrimenti, diamogli comunque un motivo per odiarci!"
Raggiunto un punto convincente, i ragazzi caricarono diverse frecce di energia e le scagliarono in cielo senza preoccuparsi della traiettoria. Per alcuni minuti il piano non parve funzionare, così Miu rallentò i lanci per risparmiare le forze. Poi, aguzzando la vista, qualcosa si mosse veloce sopra di loro.
"Ci siamo", disse Taiki, "credo si stia preparando ad attaccarci."
"Ci troverà pronti!"
Il Dara emise un urlo e piombò sulla preda: più scendeva, più la sua velocità aumentava. La principessa si lanciò di lato e schivò l'avversario per poi correre in discesa. Inseguita dal mostro, non servì a molto notare il moncherino, poiché la rabbia con cui li stava attaccando le fece capire che doveva averla riconosciuta.
Si mosse a zig zag per disorientarlo e si diresse nella zona boschiva in cui il versante si appianava. Con un agile balzo scivolò tra le fronde lanciando delle normali frecce, sempre con l'unico scopo di farsi notare.
"Taiki, dobbiamo farlo atterrare, così sarà più facile immobilizzarlo."
L'inseguitore urlava di frustrazione tentando di trovare un punto tra gli alberi dove infilarsi, ma le ali gli erano d'impiccio e con gli arti posteriori si mise a strappare i rami per creare un varco. Miu si abbassò per nascondersi e Taiki si concentrò.
Una volta nell'area, il Dara annusò il circondario ansimando. Poi un ghigno gli si dipinse in volto e arretrando svanì.
"Dannazione, si è dissolto?", domandò Taiki.
"Non lo so, ma sono sicura che ci stia guardando..."
Spostandosi circospetta, la principessa preparò l'arco.
"A SINISTRA", la allertò il Custode, attratto dal rumore di un ramo spezzato.
Miu balzò all'indietro: l'alato si era mimetizzato tra le chiome degli alberi. Con il braccio nebbioso si protrasse per cercare di afferrarla, mentre dal moncherino si formò una lama con cui sferzò l'aria, provando a ferirla. Tuttavia, la zemlyana fu più rapida e scagliò la freccia energizzata perforandogli purtroppo l'ala invece del ciondolo, poiché il Dara la sacrificò per proteggerlo.
"Le nostre chance di distruggerlo sono salite alle stelle... ATTENTA!"
L'avviso permise alla Protettrice di schivare un getto di acido, un diversivo usato dal nemico per riprendere il volo; ma fu uno sforzo vano: dopo non più di qualche metro cadde rovinosamente.
"Udane, Udane! Mi senti?", la chiamò Miu più volte.
Al Dara si gonfiò il petto e la testa iniziò a scattare come una molla rotta, dando l'impressione che quelle parole avessero sortito un qualche effetto.
"Miu, continua: sembra che ti stia ascoltando!"
"Udane, Almas ti sta aspettando a casa con vostro figlio. Se mi senti, ti prego, reagisci."
Il mostro emise dei versi raccapriccianti e iniziò a graffiarsi il volto per strapparsi di dosso una pelle inesistente. Poi si gettò a terra colto da una lunga serie di spasmi. Se quella reazione era stata provocata dalla presenza della zemlyana, che in lui ancora combatteva, Taiki non osò immaginare la sofferenza che doveva provare e il suo cuore gli si riempì di rammarico.
"Non credo avremo un'occasione migliore di questa."
"M-ma no, ci sarà un modo per... portiamola da Kana."
"E quanto tempo ci vorrebbe? Come la trasporteremmo? Miu, mi dispiace, però..."
"Però, dobbiamo farlo..."
La principessa strinse i denti ed estrasse dalla faretra una freccia avvicinandosi al nemico. A pochi passi da lui, una voce femminile, seppure ovattata e graffiante, cominciò a gemere.
"T-ti... prego... Non voglio... non voglio più fare del male."
Dal corpo del Dara fuoriuscì un arto bruciato, su cui erano ancora visibili i disegni geometrici degli abitanti di Aksijan.
"Liberami."
"Udane, se possiamo salvarti, dicci come. Magari noi..."
"LIBERAMI", la supplicò di nuovo la voce, mentre il Dara cercava di riprendere il controllo.
Miu chiuse gli occhi e Taiki le infuse tutta la propria forza. La freccia si infiammò di luce verde e con un colpo secco venne conficcata al centro della gemma.
"G-grazie", sussurrò Udane.
Senza rendersene conto Miu le aveva stretto la mano. Il corpo del mostro si fece nebbia e lasciò la zemlyana scoperta: nonostante le condizioni in cui versava, con l'ultimo alito di vita, trovò la forza di sorridere. Con il cuore gonfio di tristezza, la principessa le regalò una carezza.
Taiki si asciugò le lacrime e strinse i pugni.
"Il responsabile la pagherà per tutto questo..."
Miu annuì, afferrò con decisione il proprio arco e a falcate uscì dal bosco: davanti ai loro occhi le Ombre si stavano disgregando, lasciando il campo libero al loro padrone. L'ultimo ostacolo, l'ultimo sforzo.
💛💗💙💚💜
SPAZIO AUTRICI:
Sei abbastanza soddisfatta dei collegamenti che abbiamo fatto finora tra capitolo e lettore? Ci scusiamo per non poterti dedicare il famoso pezzo del "MUOIONO TUTTI", per motivi che comprenderai più in là, ma pensiamo che anche questo sia pesante al punto giusto e rispecchi l'affinità tra i nostri modi di porci verso i nostri rispettivi racconti (Miki piange tutte le volte che rilegge questo pezzo... smetterà mai di farsi male?).
Anche se noi siamo ancora nel bel mezzo dei tuoi viaggi e abbiamo tante cose da scoprire, mentre Zemlyan sta raggiungendo il suo traguardo, non possiamo non cogliere le similitudini tra i nostri romanzi: ambientazioni con forti richiami naturalistici, un cattivo che sembra non morire mai, ma soprattutto due protagonisti che, nonostante le mille difficoltà, trovano la forza l'una nell'altro per superare le sfide che gli si parano di fronte.
Crediamo che questo sia uno dei paragrafi in cui si chiarifica la perfetta intesa raggiunta da Taiki e Miu, e Miki spera di leggere presto la stessa cosa anche per Aera e Reyns, augurandosi che lui trovi il coraggio per far tornare la felicità nel cuore di lei, facendo sì che i suoi occhi risplendano di questa gioia, portandosi via le ombre che la attanagliano e che lei possa essere quel solido sostegno per affrontare il prossimo viaggio insieme.
Detto ciò veniamo a te! Sapere che hai cominciato a scrivere di tematiche profonde sin da un'età in cui la maggior parte degli adolescenti si perde in voluttà e frivolezze (senza alcuna accezione negativa!), per quanto sia stata tua premura premettere che lo stile di scrittura nel corso del tempo si è evoluto, ci hai fatto riflettere rispetto a quanto devi essere un'anima consapevole. Non conosciamo le tue esperienze, non sappiamo chi tu sia davvero, ma è certo che portare avanti un progetto con serietà e ambizione, con passione e impegno, merita tanta stima e sì, quando hai detto che ti rivedi nella Virtù del Coraggio possiamo solo darti ragione. Per quello che vale, qualsiasi siano i tuoi sogni presenti e futuri, siamo onorate di aver incrociato il tuo cammino. GRAZIE :D!
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