CAPITOLO 7 - Reiner

Due occhi gialli e feroci si erano scontrati con quelli di Reiner e lui ne era rimasto completamente ipnotizzato: probabilmente se si fosse ritrovato davanti quella dannata creatura si sarebbe fatto sbranare.
Se non fosse stato per Dawn sarebbe rimasto là sotto in preda allo shock.
Ma in quel momento tutto ciò che contava era la ragazza che teneva salda tra le sue braccia.
Lei doveva vivere, non si meritava di morire non così.
La solita voce disperata rimbombò nella sua testa: "promettimi che non le accadrà nulla".
Il cuore di Reiner pompava così rapidamente che temeva che potesse uscirgli dal petto da un momento all'altro.
Il corpo di Dawn sembrava così fragile, aveva faticato così tanto per proteggerla e aveva il terrore che potesse morire.
Il comandante raggiunse il piano superiore e ordinò ad Alex di sigillare la porta da cui era spuntato.
Minako liberò completamente il tavolo dopo aver notato le condizioni in cui era messa la ragazza che ormai aveva completamente perso i sensi.
Reiner distese Dawn con estrema dolcezza, non aveva ancora avuto il tempo per controllare in che stato fosse la sua gamba.
Il comandante sentì mancare il pavimento sotto i piedi, appoggiò le mani sul tavolo per non crollare a terra.
Minako senza perdere tempo prese un paio di forbici e tagliò completamente la tuta della ragazza.
Dannazione!
Un forte conato di vomito assalì lo stomaco di Reiner: il tessuto della tuta si era completamente fuso con la pelle della sua gamba destra.
Minako gli lanciò un'occhiata preoccupata.
Alex se ne stava in disparte, incapace di spiccicare parola.
Sembrava completamente perso tanto quanto Reiner.
Dovevano andarsene di lì subito.

«Alex, prendi il mio posto in cabina di pilotaggio e portaci via da qui.»

Alex stava per ribattere quando Reiner lo zittì con lo sguardo.

«È un ordine.» esordì con voce severa e autoritaria.

Reiner sapeva che spettava ad Alex rimanere lì con Dawn.
Era lui che doveva tenerle la mano in quel momento, ma il comandante non riusciva a lasciarla andare.
Se quella fosse stata l'ultima volta in cui l'avrebbe vista non avrebbe avuto intenzione di andarsene neppure per un istante.
Voleva memorizzare il suo viso fino all'ultimo secondo.
Sarebbe rimasto lì con lei fino all'ultimo respiro.
Reiner prese la mano di Dawn con dolcezza e poi le stampò un bacio sulla fronte.
Gli occhi grigi della ragazza si aprirono lentamente, erano lucidi e arrossati.
Reiner, mormorò lei ed il cuore del ragazzo si fermò per un momento.
Era da tempo che non lo chiamava per nome.
Minako riempì una bacinella con dell'acqua e ci rovesciò dentro tutto il ghiaccio di cui disponevano.
Rovesciò lentamente il contenuto sulla gamba ustionata finché il dolore sul viso di Dawn non scomparve.

«Mi dispiace Dawn, ma ti farà male.» l'avvisò Minako per poi prendere in mano un bisturi «Devo rimuovere le parti di tessuto altrimenti potrebbe venirti un'infezione.»

Dawn strinse con più forza la mano del comandante quando la ragazza cominciò a rimuovere i resti della tuta dalla sua gamba.
I fiotti di sangue che uscivano dalla ferita in un'altra situazione avrebbero fatto svenire Reiner, ma in quel momento doveva essere forte per Dawn.
L'urlo di dolore della ragazza lo fece impazzire.

«Le fai male così, smettila!» urlò mentre Dawn si dilaniava dal dolore, nonostante ciò, Minako non si fermò finché non rimosse ogni centimetro di tessuto che si era fuso.

Poi, prese delle garze e dopo averle imbevute nell'acido ialuronico le fasciò la gamba con un'estrema delicatezza tipica di un medico.

«Ha la fronte bollente e la mano gelida.» mormorò Reiner mentre scrutava con attenzione ogni singolo spostamento di Minako.

Sembrava così sicura di sé in quel momento che il comandante sentì lo strano impulso di prenderla e baciarla, ma la preoccupazione e l'amore che sentiva per Dawn erano più forti dell'attrazione che provava per Mina.
Quest'ultima le diede un antidolorifico ed il corpo di Dawn sembrò tranquillizzarsi finalmente.
Reiner le scostò i capelli arruffati dal viso sudaticcio: come poteva essere bella perfino in quelle condizioni?

«Grazie per averla salvata.» disse voltandosi verso Minako.

Lei lanciò il bisturi nella cassetta di emergenza e poi lo prese per il colletto della tuta.

«Non ti permettere mai più di darmi degli ordini, questo è il mio lavoro Reiner.» ringhiò a pochi centimetri dal suo viso «Sta' al tuo posto.»

Il comandante abbassò il capo in segno di rispetto, Minako aveva ragione.
Lei non si sarebbe mai permessa di giudicare le decisioni che aveva e avrebbe preso in qualità di comandante.
Ma Reiner in quel momento era sotto pressione, aveva temuto di perdere la ragazza che amava e a cui non aveva mai avuto l'occasione di dirglielo.
Il ragazzo lanciò un'ultima occhiata alla figura di Dawn, poi si voltò per raggiungere Alex nella cabina di pilotaggio.
Lui era il comandante e avrebbe dovuto comportarsi come tale.
Si lasciò sprofondare sulla sedia e si concentrò sul grande vetro che aveva di fronte.
Lo spazio era oscuro, non si poteva mai sapere con estrema certezza cosa nascondesse in quel tripudio di stelle brillanti.
L'oscurità avvolgeva la navicella con le sue braccia soffocanti.
Era quella la vita che si immaginava senza Dawn al suo fianco.
Una vita buia.

«Lei sta bene?» gli domandò Alex mentre premeva un bottone verde per inserire il pilota automatico.

Quando il ragazzo si voltò verso di lui si senti sprofondare.
Il volto era dilaniato dal dolore.
Avrebbe dovuto lasciare che fosse lui ad oscurarsi di Dawn, che fosse lui a tenerle la mano.
Dio che egoista che era stato!
Aveva fatto di tutto per tenerla lontano da se, ma lei era una dannata calamita.
Ogni volta che il suo sguardo cadeva nei suoi occhi grigi gli sembrava di volare.
Alex tossì, il comandante non si era reso conto di star fissando il vuoto.

«Per il momento sembrerebbe di sì» bofonchiò passandosi una mano sul volto per per dissimulare il fastidio che provava nello dare spiegazioni al ragazzo sebbene la sua preoccupazione fosse lecita.

Alex lo osservò con lo sguardo pieno di rabbia e rancore.
Sapeva cosa stava pensando, lo sapeva ancora prima che lui aprisse bocca per dirlo.

«È solo colpa tua se Dawn si è fatta male» replicò inviperito «Non avresti dovuto accettare la missione, avresti dovuto consultarci.»

Alex si alzò di scatto dalla sedia, non aveva senso ribattere.
Aveva ragione.
Era solo colpa di Reiner se Dawn era stata ferita.
Era sempre e solo colpa sua.
Alex rivolse uno sguardo di disapprovazione al comandante prima di dileguarsi.
Sapeva che stava andando da Dawn e, nonostante ne avesse il diritto, il capitano non poté far a meno di sentire una piccola punta di fastidio.
Reiner sperava solamente che il viaggio di ritorno sarebbe stato più veloce e semplice del previsto.
Appoggiò la testa sulla mano e incrociò le gambe per mettersi comodo.
Chiuse gli occhi per contemplare quel silenzio insolito fino a quando una scossa non fece tremare tutta la navicella.
Boom.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top