capitolo 7

Il parco non era distante dalle loro abitazioni, notò Theo non appena entrarono attraverso il grande cancello in ferro battuto.

Nel piccolo parchetto c'erano già dei bambini che giocavano: un paio giocavano a calcio, un altro palleggiava con una palla da basket mentre un bambino lo guardava in silenzio.

Non appena Harper vide il bambino con la palla da basket urlò e corse verso di lui, sorridente, mentre Marjorie si avvicinava ai due bambini che giocavano a calcio.

Dean sospirò quando vide Harper abbracciare il bambino che giocava a basket che venne raggiunto da un altro biondo con gli occhi azzurri che lo stava guardando male.

"Povero piccolo, a questa età già senza padre..." Disse Seamus mentre Blaise annuiva.

"Già. Che morte terribile" mormorò Blaise mentre osservava Harper ricevere dal bambino il pallone da basket.

"Chi?" Chiese Theo incuriosito.

Fu Blaise a rispondere.

"Alexander è il figlio della proprietaria della caffetteria dove avete comprato la colazione. Suo marito è stato ucciso durante una rapina in banca."

"È terribile... Ma quando è successo? I telegiornali ne hanno parlato?" Chiese Theo guardando il bambino che rideva dopo qualcosa che aveva detto Harper prima di allontanarsi insieme, fissati dal biondo con gli occhi azzurri.

"È successo a Los Angeles un paio di anni fa. I rapinatori hanno tenuto per delle ore le persone in ostaggio e quando la polizia ha fatto irruzione hanno cominciato a sparare e il padre di Alexander è morto..." Disse Blaise e Theo trattenne il respiro.

"Ho capito, si, i telegiornali ne hanno parlato per giorni. Non sapevo che la famiglia vivesse qui..." Disse Theo confuso.

"Si sono trasferiti da poco. Io non so come farei a vivere se la persona della quale sono innamorato e con la quale ho un figlio morisse improvvisamente..." Disse Blaise non notando l'occhiata di Theo.

"Andresti avanti come tutti..." Disse Theo, cerca di di ignorare il groppo che gli si era formato in gola.

Ad un tratto uno strillo da parte di Harper allarmò Blaise che corse verso il bambino, che era caduto a terra e ora era in lacrime, mentre Alexander guardava male il biondo.

"È stato George! Lo ha spinto lui!" Disse il bambino.

"Non è vero! È lui che è inciampato!" Disse George sbarrando gli occhi.

Una donna corse verso i bambini e guardò preoccupata Harper in lacrime.

"Che cosa è successo? Harper stai bene?" Chiese la donna guardando il bambino che annuì.

"Si, sto bene..." Disse alzandosi e guardando male il biondo. "Mi hai spinto!"

"Non è vero!" Disse il biondo, il cui viso si stava arrossando per la rabbia.

"Lo hai spinto mentre gli strappavi la palla dalle mani" disse all'improvviso una voce e Theo riconobbe il bambino moro che guardava in silenzio i bambini giocare a basket.

"Devi sempre difenderlo?!" Disse il biondo stringendo i pugni.

"Sei tu che sei invidioso, George!" Disse il moro e a quel punto il bambino fissò con odio tutti i presenti e si allontanò, pensando i piedi.

"Dove credi di andare?" Chiese la madre di Alexander guardando il bambino che salì sulle scalette dello scivolo e andò a sedersi sotto la parte coperta, ranicchiandosi contro il muro e portando le ginocchia al petto.

La donna sospirò e guardò gli uomini.

"Non so più cosa fare con George..." Disse.

"È solo invidioso che voglio passare il tempo con Harper..." Disse Alexander guardando il bambino che lo guardò emozionato.

"Si, però non trattarlo troppo male, è stato il tuo primo amico quando sei arrivato qui" disse la donna accarezzando i capelli castani del bambino che alzò gli occhi nocciola al cielo.

Afferrò la palla e si allontanò con Harper.

"Al, vai a giocare" disse l'uomo che si era avvicinato al bambino.

"Albus, papà! Mi chiamo Albus!" Disse il bambino, raggiungendo Harper e Alexander.

L'uomo guardò gli adulti e la sua attenzione venne catturata da Theo.

"Sei nuovo?" Chiese l'uomo guardandolo.

"Uhm, non proprio. Sono solo in vacanza" disse Theo arrossendo.

"È nostro ospite..." Disse Seamus con un sorriso mentre Theo avvampava.

"Ah, ecco. Sono Harry..." Disse l'uomo con gli occhiali e la barba. "Non so perché ma hai un viso conosciuto..."

Theo gliela strinse e si accorse che aveva gli occhi smeraldo. Era un uomo affascinante. Ma tutti lì vivevano gli uomini belli? A New York era impossibile.

Arrossì distogliendo lo sguardo.

"Io sono Zora, la mamma di Alexander..." Disse mentre Marjorie si avvicinava correndo agli adulti, seguita da un bambino con i capelli rossi e un altro con i capelli lunghi e neri. "È vero, anche a me ricordi qualcuno.."

Seamus si morse il labbro inferiore.

"Lo conoscete si, ma il suo volto non tanto, ma se vi svelo chi è mi ammazza!" Disse Seamus mentre Theo avvampava.

"Ti prego, no..." Disse Theo a disagio.

"Lo conosciamo?" Chiese Zora, ma venne interrotta da Marjorie che strinse la mano di Seamus, attirandone l'attenzione.

"Papà! Sete!" Disse la bambina.

Il bambino rosso si voltò verso le panchine e raggiunse una coppia, composta da un uomo dai capelli rossi e uno dai capelli castani che stavano parlando fitto fitto.

"Zio! Ho fame!" Disse correndo verso di loro, seguito dal bambino con i capelli neri.

"E quelli sono Hugo, il rosso e Thorfinn, il moro. Gli adulti sono i genitori di Thor. Mentre il rosso è lo zio da parte di padre di Hugo..." Disse Dean.

Theo aggrottò le sopracciglia.

"Ma vivono qui anche loro?"

"Certo. Alla fine della strada..."

"Ma stanno insieme?" Chiese Theo confuso.

"Ovvio che si. Sono sposati da due mesi nemmeno. Sono qui da pochissimo. Forse sei mesi..." Disse Seamus voltandosi verso la coppia che sollevò insieme una mano per salutarli.

Gli adulti ricambiarono.

"Ah. Quindi Black Angel City è il paradiso dei gay? Ed io che credevo fosse New York!" Disse Theo ridacchiando.

Blaise si irrigidì, mentre Zora rise scrollando la testa.

"Il quartiere, non tutta Black Angel City..."

"È un quartiere economico..." Disse Blaise con tono tagliente. "Fosse per me andrei a vivere in quella villa appena fuori la città..." Disse Blaise abbassando lo sguardo su Harper. "È che da solo non posso permettermela"

"Ah, ho capito di quale casa parli. È bellissima e quel giardino è immenso!" Disse Zora.

"Già... Sto solo aspettando di trovare la persona giusta per trasferirmi" disse tenendo lo sguardo basso sul prato, mentre Theo lo fissava in silenzio.  

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top