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"Ti fidi di me?"
Ink's pov
T/n mi guarda per un attimo, poi abbassa lo sguardo verso il ciondolo, lo sposta verso di me, stringe il ciondolo e annuisce. Alla sua risposta sorrido, le prendo la mano e apro un portale. Usciamo dalla macchia d'inchiostro e ci ritroviamo ad Outertale. Da quando è arrivata nel Multiverse ha ricevuto solo cattive notizie, sono quasi sicuro che non abbia ancora superato la cosa, perciò ho deciso di portarla qui. È un posto veramente bellissimo, un posto magico.. Non avendo sentito ancora nessun commento, come invece mi aspettavo, giro la testa verso di lei e la vedo di nuovo.... quell'espressione.. quel sorriso meravigliato e stupito sulle labbra, quello che non riesce a trattenere, quello a cui non riesco a resistere... quegli occhi che le brillano e la testa leggermente inclinata verso l'alto.... vedo il suo sguardo che si sposta di stella in stella. Quell'espressione mi fa impazzire... ogni volta che le compare sul viso io la guardo.... e mi ci perdo dentro. Ad un tratto ritorno alla realtà trascinato fuori da quell'abisso da un abbraccio di t/n. Sinceramente non me lo aspettavo... ma è sempre bello, no? Alza lo sguardo verso di me e si stacca dall'abbraccio "È bellissimo qui" esclama lei. Metto le braccia conserte soddisfatto mentre t/n si siede su una stella c/p e tira fuori un blocco da disegno.
[ c/p, come scritto nel primo capitolo, sta per "colore preferito" ]
L'ho osservata quand'era all'orfanotrofio... ma non ho notato avesse quel blocchetto, o che le piacesse disegnare. Senza dire niente mi avvicino alla stella e mi siedo vicino a lei per vederla meglio all'opera. Apre il blocchetto e lo sfoglia. Non fa quest'ultimo gesto lentamente, ma abbastanza veloce da farmi capire che era molto dotata. Dopo circa 10 pagine sfogliate T/n si gira verso di me, si accorge che la stavo guardando e io, per l'imbarazzo, giro la testa dall'altra parte e assumo un colorito arcobaleno in viso. T/n mi guarda per un attimo, poi scoppia a ridere. "Che c'è di divertente?" Chiedo io sorridendo e girandomi verso di lei ancora un po' arcobaleno in viso. "Tu; mi fai ridere" dicendo questo appoggia la testa sulla mia spalla, con quel sorriso in volto. Mi piace il fatto che nonostante tutto riesca sempre a sorridere, è una cosa che ti da speranza il solo sapere che ci possa essere una persona come lei nel mondo. Alza la testa dalla mia spalla e apre il blocchetto sulla prima pagina bianca che trova. Tira fuori una matita da un piccolo astuccio e comincia a disegnare. Nota che la sto guardando e gira il blocchetto verso il suo petto dicendo: "Sorpresa" così le do retta e tiro fuori anch'io il mio blocco da disegno e la matita. Comincio facendo lo schizzo a tratto chiaro. L'ispirazione è arrivata subito, non è mai successo prima d'ora ma mi piace! So cosa fare: ho deciso di fare un ritratto a T/n. Di solito quando disegno le persone cerco di rappresentarle per come le vedo io. E lei... sinceramente non la vedo come un'unica cosa perciò penso che il disegno sarà molto interessante. Poi ad un tratto mi torna in mente una domanda...
"T/n?" Dico io."Si?" Risponde lei, girandosi verso di me
"Hai mai pensato di.. che ne so, sognare qualcosa che non sembrava un sogno?" Le chiedo, chiudendo il mio blocchetto e mettendoci sopra la matita.
"Bella domanda, sai? Se devo essere sincera avevo avuto una visione una notte, non era propriamente un sogno, ero sveglia ed ero seduta nel giardino dell'orfanotrofio con due miei amici. Alzai la testa verso il cielo e le stelle formarono una figura che non era del tutto estranea ma neanche del tutto familiare. Pensavo di averla già vista, o meglio, ne ero sicura. Ma non mi ricordavo assolutamente dove." Detto questo fece una pausa di qualche secondo per riflettere e guardò verso di me, squadrandomi dalla testa ai piedi con un quasi impercettibile movimento delle pupille che andavano dall'alto al basso dei bulbi oculari. Poi riprende il discorso mettendosi a giocherellare con la matita. "Era la notte delle stelle cadenti... probabilmente quella figura si era formata così, casualmente. Dall'incrocio tra le varie stelle: quelle che erano al loro posto in cielo, e quelle che cadevano. Eppure mi sembrava veramente di averla già vista...."
"Precisamente che giorno era?" Chiedo io, dopo qualche secondo di silenzio.
"Fammi pensare.... lo dovrei aver scritto da qualche parte, mi segno quasi sempre le date importanti" detto questo tira fuori un piccolo taccuino. E comincia a sfogliare. Ad un tratto si ferma e legge una data. "22 Aprile 2009. Avevo precisamente 7 anni."
Ora vi starete chiedendo: 'ma Ink, perché hai chiesto questa cosa a T/n? Che cosa ci nascondi?' e io per ora posso solo rispondere che non è il momento di saperlo, anche perché non sono certo neanche io di cosa stia succedendo, anzi: di cosa è successo un po' di tempo fa.
Detto questo chiude anche lei il blocchetto e si mette a guardare le stelle, portandosi le gambe al petto. Io appoggio il mio blocchetto con la matita per terra, vicino a me e mi avvicino leggermente a T/n mettendomi anch'io a guardare quelle stelle. Quelle luci, quello spettacolo che fino ad adesso non avevo mai visto così bello. Forse aveva ragione Dream: stare qui con qualcuno di speciale avrebbe reso questo posto, un qualcosa di magico.
Ma quindi... T/n era davvero così importante?
T/n's pov
Anche Ink mette a posto il suo blocchetto e si mette anche lui a guardare le stelle. Questo posto è davvero bellissimo, non avevo mai visto niente di simile prima d'ora. Sono sicura che nessun posto sulla terra sia in grado di superare questo. C'è come un'atmosfera quasi magica nell'aria, mi fa sentire bene, rilassata, come mai prima d'ora.
Tutto a un tratto la sensazione sparisce, sento dei passi piuttosto veloci dietro di noi, riesco a capire che sono di due persone, una più avanti e una più dietro. Quest'ultima corre sfiatata, come se stesse usando le sue ultime gocce di energia. Anche Ink deve essersene accorto, perché si è girato di scatto da dove dovrebbero provenire i passi. Una delle due figure si fa sempre più vicina, l'altra deve essersi fermata. Non riesco neanche a vederla bene in viso, che la prima figura mi salta addosso, urlando qualcosa come: "UMANAAAAAAAAAAAA!!!" Anzi, sono sicura che abbia detto così.
Dopo un po' di tempo, nel quale ho notato arrivasse la seconda figura che ho capito sia Dream e Ink è scoppiato a ridere, quel piccolo esserino che mi era saltato addosso urlando si alza in piedi mettendosi una mano dietro la nuca. Mi sembra di averlo già visto... ma certo! È quel Blue che ho salvato qualche ora fa! "Scusa Umana, non volevo farti male! Io, il Magnifico Sans, farò di tutto per farmi perdonare, MUEHEHEHEH!" Detto questo si mette le mani sui fianchi e sorride fieramente.
Ink si alza in piedi e si mette vicino al "Magnifico Sans". "T/n, questo è Swap!Sans, chiamato anche Blueberry o più semplicemente Blue. Blue, lei è T/n, l'umana che ti ha salvato qualche oretta fa." Dice il tutto con un sorriso. Mi fa davvero piacere il fatto che alcune persone, nonostante tutto, riescano a sorridere, mi fanno rendere fiera del mondo in cui vivo. Blueberry mi viene vicino cominciando a farmi domande, e nel frattempo ci incamminiamo verso... casa, credo. Mentre ci incamminiamo vedo con la coda dell'occhio Dream che dice qualcosa a Ink. Riesco a capire dal labbiale una frase piccola ma sicura:
"Dobbiamo parlare"
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