Gossip and Pride
I was the match and you were the rock
Maybe we started this fire
We sat apart and watched
All we had burned on the pyre
||MARC||
Il lunedì dopo la gara passa come sanno fare solo le placide giornate estive a Cervera. Non c'è molto da fare qui e credo che neanche mi andrebbe di fare chissà che cosa. Uscire in moto non se ne parla, è già un miracolo che la mia spalla non abbia ceduto durante la gara ed ora merita riposo. Quindi come godersi meglio la giornata se non al fresco sul patio di casa di Reina, con in sottofondo la sua voce e quella di Barbara che molto elegantemente mandano a quel paese i loro esercizi di un qualche esame il cui solo nome mi spaventa.
Le guardo mentre impazziscono sui diecimila fogli sparsi sul pavimento in legno del patio, Reina a gattoni e Barbara stesa con la pancia in su e un libro davanti alla faccia. Non credo che potrei mai studiare ciò che fanno loro, eppure credo sarebbe stata la mia unica scelta qualora non mi fossi dimostrato bravo abbastanza con le moto. Costruirle per qualcun altro. Anche se mi avrebbe ucciso.
La cosa che mi fa incazzare di Reina è che se lei è contenta di questa scelta lo sono anche io, ma se si dedicasse un minimo al correre in pista potrebbe tornare nel mio mondo alla grande, sfondare davvero. E so che le piacerebbe da morire.
Me ne convinco ancora di più ora, mentre seduto sul divanetto accanto a loro e con il pc sulle gambe riguardo le qualifiche. E' troppo brava per non sfruttare questo talento. Poi si diverte ed è competitiva quanto me. Ammetto anche che amerei poterla sfidare in pista come un tempo.
"Marc sento di volerti bene, davvero, ma potresti per favore smettere di guardare la gara per la millesima volta? Credo di poterti recitare la telecronaca a memoria" commenta Barbara con una voce disperata che però mi fa ridere.
"Non è la gara, sono le qualifiche" rispondo con un sorrisetto sulle labbra. Sposto lo sguardo dallo schermo del computer a Reina che, contemporaneamente, gira la testa per guardarmi e sorridere. Ovviamente Barbara non sa del nostro scambio, ma Reina si sente apprezzata per ciò per cui vuole davvero sentirsi apprezzata: il suo stile di guida.
"Cristo, siete da vomito" commenta Barbara, riferendosi allo scambio di sorrisi. Non riesco a prenderla sul serio, ormai ho imparato a conoscerla per quello che è: cattiva quando vuole, ma scherzosa nella maggior parte delle volte. E' solo che le piace essere tagliente "Fatemi capire, devo andare a comprarmi il vestito per il matrimonio? E un figlio quando?"
Reina scuote la testa con disapprovazione, e per infastidirle entrambe lascio il computer sul cuscinetto del divano e mi getto per terra anche io. Passo un braccio attorno alle spalle di Reina e la tiro verso di me, stampandole un bacio rumoroso sulle labbra nonostante provi a sottrarsi alla mia stretta. Mentre Barbara si lamenta della scena, poi, con l'altro braccio acchiappo anche lei e la costringo in questo abbraccio, ridendo come un pazzo dei loro miseri tentativi di liberarsi.
Le lascio andare solo quando Mati, spaventato dalle grida, corre da noi per vedere cosa sta succedendo. Si getta nella mischia e faccio finta che il suo piccolo strattone basti a sfilare sua sorella e l'amica dalla mia presa.
"Basta vado a casa" annuncia Barbara, alzandosi da terra e tirando con se anche Mati mentre io e Reina restiamo attorcigliati sul pavimento.
"Non puoi abbandonarmi in questo mare di merda" risponde la bionda indicando tutti i fogli che ci circondano. Barbara con una risata malefica si piega per racimolare i suoi libri e alza il dito medio verso Reina.
"Hai detto merda!" Mati fa il verso alla sorella e io mi metto di scatto in ginocchio per allungarmi verso il piccolo e tappargli la bocca. No, il bambino che dice le parolacce per colpa nostra proprio no.
"Mati" Reina lo riprende, mentre Barbara se la ride beatamente osservando la scena dall'alto. Poi gira sui talloni e saluta tutti con un movimento della mano, sparendo oltre la porta che dal patio accede in cucina.
"Mi accompagno da sola, ci vediamo domani, non procreate mi raccomando" sono le sue ultime parole.
"Lo so, è un tipo particolare" commenta Reina guardandomi divertita. Scrollo le spalle perchè in realtà avevo già intuito di potermi aspettare qualsiasi cosa da questa persona e poi, per essere amica di Reina, è normale che sia così oppure lei non l'avrebbe calcolata.
Reina con un'amica femmina? Mai visto nella storia prima di Barbara. Solo conoscenti donne e amici maschi.
"Che significa procreare?" domanda Mati.
Di nuovo scoppio a ridere, mentre Reina si copre il viso con le mani.
"Si Reina che significa procreare?" La punzecchio, tornando sui miei piedi solo per gettarmi nuovamente sul divano e puntare lo sguardo sulla mia bionda preferita, mentre anche Mati la guarda in attesa di una risposta.
"Facciamo così, tra qualche anno te lo spiega Marc" controbatte lei, allungandosi verso il fratellino per prenderlo in braccio senza sforzo "ora torni in casa a fare cose che dovrebbe fare un bambino di nove anni"
Reina mi lancia un'ultima occhiataccia prima di entrare in casa con Mati. Ancora con la risata sulle labbra mi rimetto il computer sulle gambe, ma non dura troppo perché quando lei torna, senza Mati, lo afferra dallo schermo e lo poggia su un tavolino lì vicino per poi prendere il suo posto e sedersi sulle mie gambe.
Istantaneamente le mie mani vanno a posizionarsi sui suoi fianchi, stringendo sotto le dita il lembo di pelle tonica lasciato scoperta tra gli short a vita alta e la tshirt.
Reina mi guarda dall'alto, in un modo così intenso da farmi venire la pelle d'oca come solo lei sa fare. Resto a guardarla in contemplazione, mentre le mie dita si infilano sotto la maglietta per accarezzarle la schiena. Vorrei dirle tante cose, tutto ciò che mi è passato nella testa questi giorni, spiegarle quanto forte è ciò che provo per lei, ma racchiudo tutto in un silenzioso bacio.
Le nostre labbra si modellano a vicenda, muovendosi lentamente così come le dita di lei lentamente si intrecciano tra i miei capelli.
"Sai, eviterei di procreare, però..." mormoro con tono decisamente malizioso, percorrendo la sua schiena a ritroso per accompagnare la mia allusione con una pacca sul sedere.
"Con mio fratello in casa? te lo scordi" risponde Reina, ma non sembra del tutto convinta della sua affermazione. Le sue labbra lasciano un bacio all'angolo delle mie, poi passano a torturare il mio collo. Come se mi stessi auto infliggendo una scossa da duecentomila watt, resto inerme sotto di lei, percosso da brividi di piacere, con la mente vuota e tutto il mio corpo che freme ad ogni suo tocco.
La suoneria del mio telefono all'inizio sembra un rumore lontano, preso come sono persino il mondo al di fuori di me e lei sembra un concetto astratto. Poi però inizia a farsi più insistente, mentre la vibrazione scuote il cuscino sul quale siamo seduti.
Stacco una sola mano da Reina, tastando a tentoni lo spazio circostante alla ricerca del telefono. Ovviamente il tutto è reso più difficile dalle labbra di Reina che non sembrano intenzionate a darmi pace. Non che la cosa mi dispiaccia.
Quando riesco ad afferrare il telefono e lo sollevo davanti ai miei occhi ha smesso di squillare, ma cerco comunque di leggere le ultime notifiche sullo schermo. Ci sono dei messaggi di Emilio di qualche minuto fa che non avevo sentito arrivare e, incredibilmente, una chiamata di Valentino Rossi.
"Chi è?" Mormora Reina, risalendo dal collo verso il lobo dell'orecchio. Lo richiamerò più tardi penso, trovando il mio amichetto nei pantaloni concorde alla decisione, ma prima che possa lanciare il telefono lontano e continuare a dedicarmi alla ragazza che ho sulle gambe, riprende a squillare. E' di nuovo Valentino.
Non sentendo una risposta, Reina decide di staccarsi e butta anche lei uno sguardo sullo schermo mentre io continuo a guardarlo incredulo. Alla seconda chiamata di fila di Valentino Rossi bisogna rispondere.
Guardo Reina e rispondo alla sua occhiata interrogativa con una scrollata di spalle, poi passo il dito sul touch screen e con un gesto secco rispondo alla chiamata.
"Vale ciao" dico, portandomi il telefono all'orecchio. La voce mi esce roca e leggermente affannata e spero Valentino non se ne sia reso conto.
"Marc ascoltami" mi fa strano sentire la voce di Vale al telefono, ci siamo scambiati un paio di messaggi qualche volte, ma non avevo mai ricevuto una sua chiamata. Inoltre il suo tono serio mi fa drizzare le antenne "So che noi siamo rivali e che dovrei odiarti perchè mi stai battendo alla grande, ma si, insomma, infondo credo che siamo amici... e niente, ho letto i vari articoli di oggi, dato un'occhiata sui social, e ho immaginato che parlarne con uno che è sotto i riflettori da più tempo ti avrebbe fatto piacere. I giornalisti sanno essere stronzi, lo so. Come stai? Reina come l'ha presa?"
Resto qualche secondo in silenzio dopo la fine della frase. Non credo di aver capito mezza parola di quello che ha detto, e no, non parlo della sua lingua. Non ho afferrato cosa voglia dirmi.
Al tempo stesso inizio ad agitarmi sul serio. Giornalisti? Reina?
Quest'ultima mi osserva con la fronte corrucciata, probabilmente la mia espressione deve essere palesemente confusa.
"Vale, non ti seguo" rispondo dopo essermi schiarito la voce.
Giro il braccio libero dal telefono attorno al bacino di Reina e la sposto dalle mie gambe, costringendola a sedersi sul divano. Una volta libero mi alzo, cercando di contenere il panico.
"Marc ma dove vivi? C'è una tua foto dove baci Reina in griglia di partenza mentre Lola tiene l'ombrello pubblicata ovunque che ha scatenato un putiferio, sono usciti una valanga di articoli sulle tue donne, su quanto tu sia uno sciupa femmine, uno stronzo, un'intervista di Lola dove ti sputtana alla grande e una valanga di commenti poco carini su Reina"
Più Valentino va avanti con il suo discorso, più il mio cuore accelera la sua corsa. Fermo e impalato non so cosa rispondere, non so cosa fare. Reina non dà conto ai sociali ed io, quando sto con lei, il telefono neanche lo guardo. Quindi si, forse in realtà sono un po' fuori dal mondo, ma non pensavo così tanto.
Non mi preoccupa la mia situazione, mi preoccupa Reina. E' da quando corro in Moto3 che sono abituato ad essere al centro dell'attenzione dei gossip, ma lei... lei non la prenderà bene. Mi è bastato vedere come ha reagito a quella mia infelice uscita nell'intervista a Jerez, ed era solo per un bacio non dato. Ora che vedrà la sua vita spiattellata on line probabilmente non vorrà più parlarmi.
Per un attimo penso di non dirle niente, mentre le guardo mangiucchiandomi il labbro. Come faccio però a nasconderle una cosa del genere? A parte che lo scoprirebbe comunque, e sarebbe peggio se lo facesse senza me accanto.
"Fantastico" è tutto ciò che, molto sarcasticamente, riesco a rispondere a Valentino "Senti amico, ti cedo tutti i miei punti in campionato visto che probabilmente non supererò questa giornata vivo"
Sento Vale ridacchiare nel telefono, ma so che anche lui ha capito la gravità della situazione.
"Reina che ne pensa?"
"Lo scoprirò tra qualche minuto, è qui con me. Grazie Vale"
Attacco il telefono dopo aver sentito un ciao in lontananza, poi con una calma disarmante lo infilo nella tasca dei pantaloni. Mi passo una mano tra i capelli, alla ricerca delle parole giuste.
Opto per la via più facile.
"Reina, per favore, digita il tuo nome e il mio nome su google"
|| REINA ||
[...]"A quanto pare il campione Marc Marquez non vince solo con le moto, ma anche con le ragazze. Nella foto (sopra) intento a baciare la sua nuova fiamma, mentre quella che era la sua ragazza fino a poche settimane fa tiene loro l'ombrello"
"MARC MARQUEZ E LA SUA VITA SENTIMENTALE. Dopo anni di privacy nella vita del pilota ecco le effusioni in pubblico della neo coppia. Tutte le sue one night stand escono allo scoperto e si schierano a favore dell'ex Lola, definendo quel bacio in pista immaturo e di poco gusto. La loro relazione? Tutta scena."
"Reina Del Gado, la ragazza più cercata del momento. Aveva già fatto parlare di se dopo il GP di Jerez, ora il bacio c'è stato davvero. Chi è lei? Campionessa di Dirt Track, pilota di mx, figlia di Julio Del Gado e attuale ragazza di Marc Marquez. Dopo le scioccanti rivelazioni dell'ex di Marquez e la scoperta dalla predilezione del pilota per le storie da una notte resta solo da chiedersi, quanto durerà? Sarà anche lei solo una delle tante?"
"Lola Martinez, ombrellina e modella, contro la sua rivale in amore. <<Marc? Un ragazzino presuntuoso e immaturo. Reina? Una persona acida, maleducata e falsa, una poco di buono, con una passione per la famiglia Marquez. E' stata con Alex Marquez anni fa, ora punta al fratello grande. Casualmente, proprio mentre Marc è all'apice del suo successo. Di certo avere un fidanzato del genere nel mondo delle moto le darà visibilità e credo sia esattamente ciò che vuole>>"
Credo che il modo peggiore per ferire una persona orgogliosa sia sminuirla.
Il modo peggiore per troncare le gambe ad una persona ambiziosa? Vanificare i suoi sforzi.
Il modo peggiore per rovinare un rapporto in questa particolare situazione? Far credere a tutto il mondo che sia solo per interessi.
In questo momento mi sento come inerme, sotto una frana che non posso fermare. Ho sempre creduto di essere più forte del mondo. Nella mia piccola realtà era vero, come lo è quando sono in sella ad una moto, ma la verità è che il mondo ha vinto questa volta.
E' riuscito a buttarmi giù.
Non sarei mai riuscita a concepire come mi sento in questo momento se non l'avessi provato, anzi a sentirlo raccontato mi sarei messa a ridere, mi sarei data della debole. Quando tutto il mondo ti dà addosso però, una parte di te inizia a pensare che abbiano ragione.
E poi hanno colpito l'unica parte debole di me. Marc. Ciò che provo per lui.
Non mi importa che tutte le ragazze che si è portato a letto ora iniziano a raccontare le loro esperienze con lui, ho sempre saputo ciò che Marc combinava in giro per il mondo e me lo sono sempre fatto andare bene. Non è questo il punto. Ciò che mi infastidisce è pensare che loro vedano me come una delle tante, e ancora peggio, una che vuole stare con lui perchè è ricco, perchè è famoso, perchè potrebbe darmi una bella spinta nel suo mondo.
Io sono un pilota, non mi interessano i gossip, anche se frequento il campèon. Ho una vita professionale che non può essere rovinata da queste bambinate e se il mio nome deve essere sulla bocca di tutti, dev'essere perchè sono brava con il sedere sulle moto.
Lola avrà tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiata, ma dire queste cose... non glie lo concedo. Non ad una stronza del genere.
Ma più di lei, i commenti sui social e agli articoli sulla vicenda sono da mettersi le mani nei capelli. E' incredibile quanto la gente attenda situazioni del genere per poter sfogare il proprio odio represso, chiamando troia, stronza, persone che non conoscono e che mai conosceranno nella sua vita.
Se fossi una persona sensibile probabilmente in questo momento cadrei in depressione, ma ho la pelle dura. E si, mi hanno scalfito. E si, non permetterò che succeda di nuovo.
Spegno la sigaretta nel posacenere sul tavolino davanti a me, blocco lo schermo del telefono e lo lascio sul divanetto. Come un automa mi alzo in piedi, spostando per la prima volta lo sguardo su Marc.
Lui è rimasto lì dov'era quando ha chiuso la chiamata con Valentino, con una mano nella tasca dei bermuda di jeans e l'altra a torturarsi il labbro. Sa esattamente tutto ciò che ho letto, perchè l'ho letto ad alta voce.
Nei suoi occhi, quando incontrano i miei, leggo puro terrore.
Restiamo così, in piedi, con una manciata di centimetri che ci separano, a guardarci. So cosa sta per succedere. E lo sa anche lui.
Per questo fa un passo verso di me, per poter placare il caos che ho in testa con il contatto fisico. Non glie lo permetterò però, non questa volta.
E mi maledico perchè lo sapevo, eccome se lo sapevo. Tutto ciò che provo per Marc è troppo da sopportare, ma ho deciso di provarci comunque, di vedere se ero capace a gestirlo. Non avevo fatto i conti con tutto ciò che Marc è e che Marc implica. E non sono pronta per questo, ma infondo l'ho sempre saputo.
Ci sono volte, volte come questa, in cui vorrei essere fragile ed emotiva. Scoppiare in un pianto liberatorio magari, lasciare che Marc mi abbracci, pensare che basti quel contatto per far tornare tutto al proprio posto.
Invece no, invece divento di ghiaccio quando qualcosa intacca la mia sfera personale, la mia dignità, il mio orgoglio. E non mi importa più di niente, se non di me stessa.
E' per questo che allontano Marc quando prova ad avvicinarsi.
"Va' a casa" mormoro, con un braccio sollevato a mezz'aria per evitare che possa fare un altro passo verso di me. Il mio tono piatto non mi sorprende.
Marc ha la mascella contratta e le labbra strette, i suoi zigomi perfetti sono leggermente arrossati. E' arrabbiato, per questo prende un respiro profondo prima di parlare.
"Non me ne vado, non se non mi dici che questa cosa la supereremo insieme" risponde in modo forzato, cerca di sembrare tranquillo ma sta per esplodere.
Siamo due caratteri forti, ma nella nostra similitudine io sono ghiaccio e lui fuoco.
"Non ci sto Marc, non a queste condizioni"
"Cioè, mi stai dicendo che per una cazzata del genere, vuoi chiudere con me?"
"Essere insultata e sminuita in questo modo per me non è cosa da niente, e se queste sono le basi del nostro futuro posso solo pensare che andrà sempre peggio, sempre se non sarò semplicemente come tutte le altre"
Lo so che Marc non c'entra in questa storia, che non è colpa sua. Anzi, in questo momento è nella mia stessa situazione, ma non posso fare a meno di pensare che se non fosse per lui tutto questo non mi sarebbe mai successo e quindi prendermela con lui.
Un po' mi pento delle mie parole aspre, o da persona acida e meschina, come dice Lola. Ora Marc mi guarda anche deluso ed io non ce la faccio a vederlo così.
Si allontana da me, fa un mezzo giro su se stesso e mi dà le spalle. Osservo le sue braccia mentre si alzano e credo porti le sue mani a coprirsi il viso per poi tornare di scatto a guardarmi.
"Come cazzo devo fare con te?" esclama, sul volto lo sguardo di chi ancora una volta è stato deluso dalla persona che invece dovrebbe essergli più vicina in questo momento. So che vorrebbe gridare e che non lo fa solo perché c'è Mati in casa.
Non ho risposte, quindi resto in silenzio. Sono consapevole di star facendo la cosa sbagliata eppure non dico niente, non ci riesco. Il mio dannato, fottuto orgoglio. La mia forza che è anche il mio tallone d'Achille.
Marc muove qualche passo verso di me, ma non è per avvicinarsi. Piuttosto si allunga verso il pc, lo chiude e lo getta nel suo zaino blu poggiato per terra che poi si mette in spalla.
"Sai cosa, sono io che non ce la faccio così. Non sei mi dai il cento per cento un giorno e quello dopo niente. La tua presenza è qualcosa che mi sconvolge le giornate, ma sono pronto a fare i conti con le mie emozioni se so di avere un po' di te ogni giorno. Se mi allontani per cose del genere però significa che ad ogni ostacolo, anche il più piccolo, saprò di poterti perdere. Quindi mi prendo i bei momenti che abbiamo passato e me ne torno a casa, tu se avrai le idee chiare vieni a cercarmi, ma se la tua intenzione è quella di mandarmi a puttane il cervello... ricorda che più orgogliosa di te al mondo c'è solo una persona. E quella persona sono io."
"Marc"
Il suo nome esce spontaneo dalle mie labbra, questa volta con la voce rotta. Lui si ferma davanti alla porta della cucina, con un piede in casa e l'altro sul patio, ad osservarmi.
Mi sta dando un'ultima chance. Parla ora o taci per sempre.
Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, sono consapevole di cosa dovrei digli, cosa vorrei dirgli.
È solo che non ci riesco, anche perché è una follia. Dire una cosa del genere dopo avergli chiesto di andarsene, di dare un taglio a questa storia, gli manderebbe davvero a puttane il cervello e per quanto lui creda il contrario, è l'ultima cosa che voglio.
Strano rendersene conto in una situazione del genere, eppure così giusto pensando a come siamo.
E mentre me ne rendo conto, lui scuote la testa e va via senza che gli dica niente.
Senza che gli dica che lo amo.
💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼💁🏼
Ciao ragazze!
Come al solito vado di frettissima, quindi giusto un paio di cose
È TORNATO IL DRAMMA, bellissimo, fiumi di dramma ahahhh
E poi la vera ship di questa storia sono Marc&Vale ahahhaah
So che forse la reazione di Reina potrebbe sembravi esagerata, ma provate a mettervi nei suoi panni ... con il suo carattere...
Il prossimo capitolo vi piacerà, assicurato! Io stessa non vedo l'ora di scriverlo ahahahaha
Ancora, grazie a tutte per il supporto che state dando alla storia.
Baci, al prossimo capitolo 💕💕🙆🏼
Bugia, ultima cosa. Ho modificato il trailer della storia, o meglio, è sempre lo stesso ma ho tolto il filtro che avevo messo (avevo fatto un casino per metterlo, per poi rendermi conto che in realtà lo preferivo senza ahahah)
Lo trovate nell'INTRO, ma ne approfitto per riportarlo anche qui.
[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]
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