25. Fiducia
L'eco della parola risuonava ancora tra quelle quattro mura, rifrangendosi sulle superfici, quasi fosse luce e non suono. -Perché ricorrere a misure così drastiche? Non si potrebbe semplicemente spezzare la bacchetta?- domandò James.
Silente si passò una mano sulla lucente barba argentata. -Se tutto andrà per il verso giusto, sarà lo scacco matto e prenderemo il Re, senza permettergli di comprendere il grave tradimento svolto sotto i suoi occhi-.
-Se vuole giocare a scacchi, professore, deve sapere che ho sempre battuto Remus-.
-È solo una metafora, James-.
Lily sbuffò. -Non credo che lei capisca la gravità delle sue affermazioni: se lei morisse, Voldemort andrebbe a piede libero per tutta l'Inghilterra. Sarebbe più semplice aprire le porte e invitarlo a prendere un the o la poltrona del Ministro-.
-Dovresti avere più fiducia nelle persone, Lily Evans. Non sono mai stato io il freno tra Tom Riddle e la conquista del mondo: siete sempre stati voi-.
-Cosa gli fa pensare che stavolta andrà diversamente? Sedici anni fa ci ritenevamo vincitori, ma in seguito non è andata come ci aspettavamo-.
Silente sorrise. -Abbiamo un vantaggio. Severus Piton-.
-Professore, sto cercando di mantenere un aspetto serio in questa situazione delicata. Ma lei me le porge su un piatto d'argento!- contestò James. Silente lo ignorò.
-Ricordo perfettamente la scelta compiuta da Severus su che parte stare durante l'ultima guerra, e non era la nostra- mormorò Lily, con lo sguardo acceso.
-Sono cambiate molte cose in sedici anni, Lily-.
-Crede davvero di potersi fidare? Con tutto il rispetto: conosco Severus Piton da qualche anno ormai, non mi ha mai dato altro che delusioni e ferite!-
La voce di Lily tremò sulle ultime parole.
-Ha sempre cercato di proteggerti, ti do la mia parola-.
-La sua parola? Era il mio migliore amico e si è schierato dalla parte della persona che ha ucciso me e James. Ci ha lasciati morire per degli stupidi screzi da ragazzi!-
-L'amore condiziona l'animo umano, ma non sempre in meglio-.
Lily si voltò, passandosi rapidamente una mano sugli occhi, asciugando le lacrime che insistevano a rigare le sue guance. L'amore di Severus per Lily era sempre stato evidente quanto il suo odio per James, ma nessuno aveva mai affrontato direttamente quel discorso.
Silente proseguí. -Mi ha implorato di proteggervi, tutti e tre. E mi ha odiato quando ha scoperto il mio miserabile fallimento, ma non ha mai smesso di proteggervi. Severus Piton ha scelto di mettere a rischio la sua vita per vegliare su vostro figlio. È il cavallo che permette di arrivare allo scacco matto, è il nostro asso nella manica, è il più grande errore commesso da Voldemort, fatto, ancora una volta, per la sua totale ignoranza riguardo l'amore romantico-.
Lily, ancora di spalle, emise un respiro spezzato. James la guardava, percependo il suo dolore come se fosse il proprio. Sapeva benissimo che non avrebbe ceduto facilmente, non avrebbe permesso di nuovo a Piton di spezzarle il cuore, non si sarebbe fidata. Per cui, suo malgrado, James prese la decisione di fidarsi di Mocciosus abbastanza per entrambi.
-Piton è la spia, dunque- affermò. Silente annuí.
-Voldemort si fida di lui?-
Silente annuí, di nuovo.
-E lei, professore? Si fida di Severus Piton?-
-Ho messo la mia vita nelle sue mani-.
James lo guardò per qualche secondo, poi, lentamente, abbassò la testa. -Okay, allora lo faccio anche io-. Lily si voltò, con gli occhi sgranati.
-Cosa?!-
-Non lo ripeterò ancora, ho una reputazione da difendere!-
-James! Io non posso...-
-Non devi fidarti di lui. Fidati di me. Puoi farlo, Lily?-
In risposta lei attraversò la stanza e lo abbracciò. James sentì il cuore di Lily contro il suo torace e sorrise, come se fosse il suono più dolce del mondo.
-Dovrà essere Severus ad uccidermi- dichiarò Silente.
-Continuo a pensare che non sia una buona idea- mormorò Lily, facendo alcuni passi indietro.
-Morirò comunque entro un anno, lo sai anche tu- disse, indicando la mano, dove uno spesso strato di magia nascondeva la maledizione.
-Ma la bacchetta apparterrà a Piton in tal modo-.
-No, James. In teoria non sarò sconfitto, perché lo abbiamo già programmato. Quando il suo proprietario morirà senza essere stato disarmato, il potere della bacchetta si annullerà. Ma Voldemort avrà la certezza di avere Severus dalla sua parte, cosa fondamentale. Ecco perché non posso semplicemente spezzarla: i Doni della Morte non mi hanno portato altro che maledizione e morte, ma adesso posso usare questa- indicò la mano -per completare la partita-.
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