Capitolo 66 - Piccoli momenti
Cheryl
Sento dei rumori, dei versetti, sento parlare, ma non ho proprio voglia di aprire gli occhi, sto dormendo così bene, anche se ormai sono praticamente sveglia.
Cheryl: la finite voi due di fare casino!? Voglio dormire, ho sonno ancora.
Dico nascondendomi sulla spalla di Toni non volendo aprire gli occhi, ovviamente riferendomi a lei che gioca con Jason.
Toni: ma buongiorno mamma.
Dice lasciandomi un dolce bacio sulla testa, io sorrido istintivamente aprendo finalmente gli occhi, ritrovandomi davanti il visino di Jason che appena mi vede sorride, ed io mi sciolgo, davanti ai suoi grandi occhioni.
Cheryl: ciao piccolino di mamma.
Dico facendo una vocina iniziando ad accarezzargli il dorso della mano che punta nella mia direzione, iniziando poi a fargli il solletico sul pancino.
Toni: scusa, ma a me non saluti!?
Dice mettendo il broncio facendo la finta offesa, lo capisco dall'inflessione della voce, anche se sapevo perfettamente avesse fatto così, la conosco troppo bene.
Cheryl: buongiorno amore mio.
Le dico voltandomi verso di lei, poggiando le mie labbra sulle sue, nel bacio sentiamo Jason che inizia a fare dei versetti per attirare la nostra attenzione, noi senza pensarci sorridiamo voltandoci subito verso di lui dopo esserci staccate, in pochi secondi.
Toni: si tranquillo, ora badiamo a te.
Dice dandogli un dolce bacio sulla fronte iniziando a cullarlo lentamente, davanti a quella scena quasi mi commuovo, Toni come mamma è qualcosa di bellissimo, sapevo che sarebbe stata una madre eccezionale, ma vederlo nella realtà è davvero indescrivibile, non so come spiegare ciò che sto provando in questo momento, ma credo che mi ci dovrò abituare, anche se sinceramente non mi interessa più di tanto, abituarmi o no, perché non credo ci sia qualcosa di meglio di questo, la mia famiglia.
Toni: Cher, credo che voglia mangiare.
Dice riportandomi alla realtà dai miei pensieri.
Cheryl: sì certo, ora lo allatto subito.
Dico abbassando un lato della mia divisa da ospedale per poi prendere Jason in braccio, attaccandolo al seno, mentre Toni poggia la testa sulla mia spalla guardando nostro figlio, senza pensarci troppo le lascio un bacio sulla testa, sui suoi bellissimi capelli rosa, anche se ormai si sono leggermente scoloriti.
Cheryl: credo si sia addormentato di nuovo.
Constato sistemandomi la divisa d'ospedale facendo attenzione a lui, che tengo ancora in braccio.
Cheryl: lo metto nella culla.
Dico alzandomi facendo sempre molta attenzione.
Toni: ce la fai?
Mi chiede mentre sono completamente in piedi, è sempre super protettiva nei miei confronti.
Cheryl: si ce la faccio, sto bene TT.
Le sorrido per poi poggiare delicatamente Jason nella culla, lasciandogli un delicato bacio sulla testolina.
Cheryl: dormi bene, piccolo mio.
Gli sorrido anche se non può vedermi, tornando poi a stendermi a letto con Toni al mio fianco.
Cheryl: allora, che facciamo?
Chiedo poggiando la testa sulla sua spalla.
Toni: prima ti devo aggiornare su tutte le future visite che i nostri amici ci faranno nei prossimi giorni, ho avuto modo di controllare il telefono prima che sia Jason che tu vi svegliaste, poi possiamo fare ciò che vuoi.
Dice guardandomi per poi recuperare il telefono sul comodino.
Toni: allora, i primi sulla lista saranno Betty & Jughead, dovrebbero venirci a trovare nel primo pomeriggio.
Dice guardando sulle note del telefono dove si è segnata tutto.
Cheryl: tu seriamente ti sei annotata, non solo il giorno, ma anche tutti gli orari dei loro voli?
Chiedo ridacchiando, prendendola un po' in giro.
Toni: certo, e poi sono stati loro a dirmi gli orari dei loro voli.
Dice giustificandosi facendo spallucce.
Toni: comunque tornando a noi, stasera invece passeranno a trovarci Archie & Veronica, direttamente da New York, poi domani invece avremo prima Kevin & Fangs che ovviamente arrivano da Parigi, e successivamente avremo Clarke, Lexa, Lincoln & Octavia dalle Maldive.
Dice finendo praticamente di leggere la lista che si era annotata in precedenza.
Cheryl: ci verranno davvero a trovare dalle Maldive? Non è un viaggio troppo lungo?
Chiedo sapendo però che tutti e quattro sono delle brave persone, sono sicura lo farebbero.
Toni: si vengono davvero, non credo che il viaggio sia un problema, poi le ragazze sono veramente entusiaste di poter venire a Los Angeles, visto che non ci sono mai state, ma in primo luogo vengono per noi, e per poter vedere Jason.
Dice riponendo nuovamente il telefono sul comodino.
Cheryl: abbiamo dei buoni amici, siamo fortunate, nonostante li conosciamo da poco, e la nostra amicizia è praticamente a distanza.
Dico sorridendo sentendomi grata per tutto ciò che ho.
Toni: si è vero, ma un'altra cosa, Megan, Hayley, Dylan & Thomas hanno detto che verranno a trovarci a casa, nessuno di loro vuole stressarti troppo, visto che gli ho detto che in questi giorni riceverai varie visite.
Dice circondandomi le spalle iniziando ad accarezzarmi un braccio.
Cheryl: anche loro sono degli amici fantastici.
Dice chiudendo un attimo gli occhi, godendomi le sue carezze.
Toni: si lo sono.
Dice lasciandomi un delicato bacio sulla testa.
Toni: quindi, ora che vuoi fare?
Chiede dopo un attimo di silenzio.
Cheryl: non lo so sinceramente, hai qualche idea?
Le chiedo voltandomi di poco per poterla guardare.
Toni: in realtà sì.
Dice facendo la misteriosa alzandosi dal letto, va verso il nostro borsone tirando fuori una scatolina, ma non riesco bene a vedere cos'è finché non si gira.
Cheryl: no, io non gioco con te.
Dico incrociando le braccia al petto mettendo il broncio.
Toni: perché no?
Dice avvicinandosi poggiandosi al letto.
Cheryl: perché vinci sempre.
Dico continuando a fare l'offesa.
Toni: non è vero, qualche volta vinci anche tu.
Dice cercando di convincermi.
Cheryl: solo una volta ogni tanto.
Continuo a tenere il broncio.
Toni: va bene, ho capito.
Dice guardandomi con un'espressione che non riesco a decifrare.
Cheryl: hai capito che c....
Non riesco a finire la frase che sento le sue morbide labbra sulle mie, istintivamente ricambio il bacio circondandole il collo con le braccia, sorrido senza neanche accorgermene.
Toni: allora giochi ad Uno con me?
Mi chiede dolcemente con la fronte contro la mia.
Cheryl: si ma mi hai corrotto.
Dico ridacchiando con ancora le braccia intorno al suo collo.
Toni: può darsi, ma non potevo fare altrimenti.
Dice guardandomi tutta soddisfatta facendomi pure l'occhiolino, prima di staccarsi da me.
Cheryl: fai pure la sfacciata.
Dico fintamente stupita.
Toni: se devo.
Dice continuando a guardarmi per poi iniziare a sistemare le carte sul letto.
Cheryl: sei pessima.
Dico ridendo, sistemandomi a gambe incrociate, mentre lei ride divertita alzando gli occhi al cielo.
Toni: d'accordo, è tutto pronto, direi che possiamo iniziare, cominci tu?
Mi chiede seduta di fronte a me con le gambe messe da un lato, io annuisco prendendo la prima carta facendo iniziare il gioco.
Cheryl: Toni ti prego non farlo, non puoi farmi questo dopo tutto ciò che abbiamo passato, sono tua moglie, dai.
Dico dopo circa dieci minuti che stiamo giocando ed ovviamente lei sta vincendo.
Toni: mi spiace Blossom, ma UNO!
Dice a bassa voce sbattendo sul letto in modo teatrale la sua penultima carta, è tutta la partita che se parliamo lo facciamo praticamente sussurrando, Jason dorme ancora.
Cheryl: sei una traditrice, e perché mi hai chiamato con quel cognome?
Chiedo perplessa guardandola.
Toni: scusami, era per fare scena, faceva più effetto.
Dice tutta convinta facendomi nuovamente l'occhiolino.
Cheryl: smettila di fare l'occhiolino, sei imbarazzante.
Dico ridendo divertita dalla situazione.
Toni: non è vero, in fondo so che ti piace, sono sexy quando lo faccio.
Dice guardandomi alzando entrambe le sopracciglia in modo credo che volesse essere malizioso, ma la sua espressione al momento è solamente esilarante.
Cheryl: si certo, se ne sei convinta tu.
Dico scoppiando a ridere involontariamente, fa troppo ridere.
Toni: smettila di ridere.
Dice ridacchiando a sua volta, palesemente divertita anche lei dalla situazione.
Cheryl: va bene, ce la posso fare, finiamo sta partita.
Dico cercando di smettere di ridere, con un discreto successo.
Cheryl: scusami, è stato più forte di me, eri davvero esilarante.
Dico ancora ridacchiando, ricomponendomi pian piano, mentre lei alza di ogni al cielo con un sorriso, dopodiché riprendiamo a giocare.
Cheryl: io ci rinuncio, non è possibile, mi devi assolutamente dire il tuo segreto, non puoi vincere sempre.
Dico puntandole un dito contro.
Toni: non c'è segreto, sono la migliore ad Uno, questo è tutto.
Dice facendo spallucce, iniziando a raccogliere le carte per poi rimetterle all'interno della sua custodia.
Cheryl: voglio la rivincita, sappilo.
Dico continuando a tenerle il dito puntato contro.
Toni: d'accordo, al prossimo momento libero faremo la rivincita.
Dice guardandomi sorridendo, per poi alzarsi e sistemare nuovamente la scatola di carte nel borsone.
Toni: comunque, mi stupisce che con tutte le nostre risate questo piccolino non si sia svegliato.
Dice davanti alla sua culla guardandolo teneramente dall'alto in basso.
Cheryl: penso che su questo abbia preso da te.
Dico alzandomi raggiungendola, poggiando poi la testa sulla sua spalla, circondandole la vita con le braccia, abbassando lo sguardo su Jason che dorme ancora profondamente.
Toni: lo penso anch'io.
Dice leggermente divertita, non smettendo di guardarlo, proprio come sto facendo io.
Cheryl: è bellissimo.
Dico commuovendomi senza volerlo, mi suscita ancora troppe emozioni contrastanti essere diventata mamma.
Toni: lo è, hai fatto un lavoro meraviglioso, amore.
Dice voltandosi di poco asciugandomi una lacrima che mi è scivolata lungo la guancia prima di lasciarmi un bacio sulla testa.
Cheryl: abbiamo fatto un lavoro meraviglioso, entrambe, insieme.
Dico guardandola.
Toni: abbiamo.
Si corregge sorridendomi prima di far combaciare perfettamente, come sempre, le sue labbra con le mie.
Toni: ti amo, ed amo già alla follia questo piccolino.
Dice con la fronte poggiata sulla mia per poi rivolgere nuovamente lo sguardo verso nostro figlio.
Cheryl: anch'io, amo entrambi da morire.
Dico tornando nella posizione di prima, con la testa poggiata a lei, e lo sguardo verso Jason.
Rimaniamo in questa posizione per minuti interi fino a quando non arriva Anthony.
Anthony: buongiorno ragazze.
Dice entrando chiudendosi poi la porta alle spalle.
Toni: buongiorno Anthony.
Dice rimanendo tra le mie braccia.
Cheryl: ciao Anthony.
Lo saluto mentre lui ci sorride come risposta.
Anthony: vedo che ti sei ripresa alla grande Cheryl, hai dolore da qualche parte?
Mi chiede con premura.
Cheryl: mi sento ancora un pochino sbattuta, stanotte non ho decisamente dormito molto, ma a parte questo sto bene.
Dico sorridendo leggermente, tenendo ancora le braccia intorno alla vita di Toni.
Anthony: è normale, e questo piccolino!? Ancora congratulazioni ragazze.
Dice sinceramente guardando Jason.
Toni: grazie Anthony, comunque sta bene, dorme e mangia fino ad ora.
Dice divertita guardandolo.
Anthony: è normalissimo, comunque dovresti allattarlo ogni tre ore più o meno Cheryl, anche se credo che quando abbia fame te lo faccia sapere.
Dice con il sorriso guardandomi.
Cheryl: lo credo anch'io, grazie ancora di tutto Anthony.
Gli dico sinceramente.
Anthony: è il mio lavoro, ma cambiando discorso io dovrei proprio scappare, ho delle pazienti da visitare, mi raccomando andate a fare colazione, fra mezz'ora il bar dell'ospedale chiude, quindi sbrigatevi.
Dice avvicinandosi alla porta.
Toni: ci andremo subito allora, alla prossima Anthony.
Dice salutandolo mentre lui esce dalla stanza.
Toni: quindi, cosa vuoi per colazione, principessa?
Dice voltandosi verso di me.
Cheryl: croissant alla vaniglia, e del thè.
Dico sorridendole accarezzandole delicatamente una guancia.
Toni: perfetto, allora vado, a dopo amore.
Dice lasciandomi un bacio a stampo, prima di uscire.
Appena esce fuori, mi avvicino nuovamente alla culla guardando nostro figlio, sono davvero diventata mamma, ancora non ci credo, fin da quando ero piccola a causa dei miei genitori ho sempre pensato che sarei stata infelice, sarei rimasta da sola per tutta la vita, ho sempre pensato che nessuno mi avrebbe mai amato, ma poi è arrivata Toni, tutto è cambiato nel migliore dei modi ed ora è l'amore della mia vita e la madre di mio figlio, con questi pensieri in testa mi abbasso di poco facendo attenzione iniziando ad accarezzargli la testolina, mentre si muove leggermente aprendo in seguito gli occhi.
Cheryl: ehi, piccolino, buongiorno.
Gli dico con il sorriso, lui fa dei versetti allungando le braccia nella mia direzione, lo prendo immediatamente in braccio potarndomelo al petto ed appena lo faccio noto subito che tenta come prima di strapparmi la divisa dell'ospedale, ridacchio divertita a quella scena, ha fame.
Cheryl: ora ti dò subito da mangiare, amore.
Gli dico lasciandogli un bacio sulla testa, per poi sedermi sulla poltrona, mi abbasso la divisa attancolo subito, non staccandogli gli occhi di dosso.
Toni: vedo che anche lui aveva fame.
Dice entrando in stanza sorridendo con in mano un vassoio con la nostra colazione.
Cheryl: si è svegliato ed ha tentato nuovamente di strapparmi la divisa.
Dico alzando lo sguardo su di lei divertita.
Toni: ormai ha capito dov'è il cibo.
Dice continuando a sorridere avvicinandosi, poggiando il vassoio sul comodino per poi sedersi sul letto di fronte a noi.
Rimane lì a guardarci finché non prende il telefono e ci scatta una foto, lo avevo immaginato che prima o poi lo avrebbe fatto.
Toni: questa foto finisce dritta nell'album di Jason.
Dice tutta sorridente soddisfatta della sua foto.
Cheryl: te lo congedo ma solo perché nessuno oltre a noi la vedrà mai, visto che sono struccata, ed ho i capelli che sono una massa informe.
Dico guardandola mentre continuo ad allattare.
Toni: sei bellissima.
È l'unica cosa che dice guardandomi con quei suoi occhioni color nocciola ed un sorriso sincero sul viso, che immediatamente mi fanno arrossire, istintivamente torno a guardare Jason, sentendo subito Toni alzarsi per posizionarsi al mio fianco, prima di accarezzare delicatamente la testolina di nostro figlio e lasciarmi un delicato bacio sui capelli.
Toni: dico sul serio, sei bellissima, e ti amo.
Me lo sussurra all'orecchio ed io non posso far altro che sorridere pensando a quanto sia fortunata ad averla nella mia vita.
Cheryl: comunque dovremmo mettergli il pannolino.
Dico ricordandomi di questa cosa.
Toni: giusto, ci penso io, appena hai finito.
Dice lasciandomi un altro bacio sui capelli prima di dirigersi verso il borsone, lo apre tirando fuori uno dei tanti pannolini che abbiamo portato.
Cheryl: sei sicura che vuoi farlo tu? Posso farlo io se vuoi.
Le chiedo guardandola ritirandomi su la divisa tenendo con attenzione Jason tra le braccia.
Toni: tranquilla, non ti preoccupare, ci siamo dentro insieme, tu riposati ancora un po', è stata una notte dura per te.
Mi dice con il sorriso, allungando le braccia per poter prendere Jason in braccio, dopodiché prende il pannolino, andando in bagno.
Li guardo scomparire dietro la porta per poi alzarmi raggiungendoli, mi poggio allo stipite della porta osservando Toni che con attenzione gli mette il pannolino sul fasciatoio.
Toni: tu non dovevi rimanere di là a riposarti?
Mi chiede ridacchiando.
Cheryl: si ma non mi sarei persa questo momento, ti ricordo che qualche mese fa alle lezioni pre-parto ti vantavi tanto di aver messo perfettamente un pannolino ad un bambolotto, ora voglio vedere con i miei occhi come fai con nostro figlio.
Le dico divertita.
Toni: piccolino, hai sentito!? la mamma pensa che io non sappia metterti il pannolino, che ne dici se le facciamo vedere che non è così!?
Dice rivolgendosi a Jason che ridacchia felice.
Cheryl: ehi voi due, non coalizzatevi contro di me.
Dico facendo la finta offesa avvicinandomi a loro, mentre Toni ridacchia sorridendo.
Toni: ecco qua, fatto.
Dice prendendo Jason in braccio girandosi verso di me tutta soddisfatta.
Toni: visto ce l'ho fatta.
Dice sorridente guardandomi per poi avvicinarsi.
Cheryl: so perfettamente che ce l'avresti fatta, ti stavo solo prendendo un po' in giro.
Dico poggiando le labbra sulla sue una volta essermela trovata di fronte.
Toni: oh lo so bene.
Dice ridacchiando dopo essersi staccata, insieme torniamo in stanza, ci mettiamo entrambe sul letto, una di fianco l'altra, con Jason in braccio a Toni.
Toni: tienilo un secondo, che gli prendo uno dei tanti giochini che abbiamo portato, così gioca un po'.
Dice poggiandolo delicatamente su di me, prima di alzarsi, mentre lei va a prendere il giocattolo io inizio a fargli il solletico sul pancino facendolo ridere, a quella vista inevitabilmente sorrido, è così bello.
Toni: eccomi.
Dice con in mano un peluche a forma di orsacchiotto che passa a Jason, lui lo guarda illuminandosi leggermente sorridendo iniziando a giocarci muovendo energicamente le manine, io e TT continuiamo a guardarlo con un enorme sorriso stampato in faccia.
Toni: tra circa un'ora dovrebbero arrivare Betty & Jughead.
Mi avvisa controllando l'orario sul telefono.
Cheryl: bene, gli hai detto il numero della stanza in cui ci troviamo?
Le chiedo voltandomi verso di lei, facendo attenzione comunque a Jason con la coda dell'occhio.
Toni: glielo scritto, ma nessuno dei due ha letto il messaggio, sono ancora in volo.
Mi spiega semplicemente.
Cheryl: sono davvero contenta che vengano a trovarci, è da tanto che non li vediamo.
Dico sinceramente tornando a guardare Jason che ora stringe l'orsacchiotto tra le braccia con gli occhi quasi chiusi, si sta per addormentare di nuovo, gli accarezzo delicatamente la testa per poi lasciargli un bacio.
Cheryl: lo rimetto nella culla.
Dico alzandomi con attenzione, per poi riporlo con delicatezza nella culla con l'orsacchiotto che stringe ancora tra le braccia, prima di ritornare accanto a mia moglie che appena mi siedo sul letto mi cinge le spalle con un braccio mentre mi poggio a lei.
Toni: comunque sono felice anch'io di vederli, soprattutto Jug, mi manca mio fratello.
Dice iniziando ad accarezzarmi il braccio.
Cheryl: lo posso immaginare.
Dico sinceramente, so quanto Toni tenga a Jughead, hanno passo una vita insieme praticamente, sin da quando erano piccoli, è normale che ora gli manchi.
Toni: e a te manca tua cugina, vero?
Mi chiede voltandosi di poco per potermi guardare, mi conosce davvero bene.
Cheryl: si, sai inizialmente non andavamo d'accordo, al liceo, quando abbiamo scoperto di essere cugine ci siamo avvicinate, e mi è sempre stata accanto nei momenti di bisogno, soprattutto prima che arrivassi tu, ed ora è una delle persone importanti della mia vita, mi manca non poterla vedere.
Dico con sincerità, mentre lei mi lascia un delicato bacio sulla testa.
Toni: lo so, so che è dura non poterla vedere, e parlarle quando vuoi, ti capisco.
Dice facendomi appoggiare al suo petto, prendendomi tra le sue braccia.
Toni: comunque dovrebbero arrivare tra circa mezz'ora? Nel frattempo che vuoi fare?
Mi chiede dando un'occhiata all'orologio appeso sopra la porta per poi tornare a guardare me.
Cheryl: coccole, voglio le coccole da mia moglie.
Dico guardandola con occhi da cucciolo.
Toni: e coccole siano allora.
Dice sorridendomi per poi stendersi meglio sul letto con me sopra, inizia subito a farmi i grattini su un fianco, con un braccio, mentre con l'altro mi accarezza delicatamente, a quel contatto mi rilasso all'istante, chiudendo leggermente gli occhi per potermi godere al meglio le sue attenzioni.
Circa mezz'ora dopo sentiamo un telefono che squilla, suppongo sia il suo, visto che il mio è ancora nel borsone, la mia ipotesi viene confermata, quando vedo Toni portarsi il suo telefono all'orecchio.
Toni: si pronto?...Jug ciao, dove siete? Perfetto, allora vi aspettiamo...l'indirizzo con il numero della camera te l'ho scritto per messaggio...okay a dopo.
Dice riattancando rimettendo il telefono sul comodino.
Cheryl: erano loro? Stanno arrivando?
Chiedo incuriosita ed interessata.
Toni: si ha detto che sono atterrati e sono appena usciti dall'aeroporto, stanno per prendere un taxi.
Dice tornando a farmi i grattini.
Cheryl: bene, allora mi sa che è arrivato il momento di vestire Jason.
Dice sorridendo rivolgendo lo sguardo verso la culla.
Toni: va bene, lo facciamo insieme?
Mi chiede guardandomi dolcemente.
Cheryl: certo, io prendo cosa mettergli e poi lo vestiamo insieme.
Le dico lasciandole un delicato bacio sulle labbra prima di alzarmi, raggiungo il borsone aprendolo guardando dentro che cosa fargli indossare tra tutti i vestitini che gli abbiamo portato.
Cheryl: non ci credo che lo hai portato.
Dico ridacchiando tirando fuori dal borsone un body azzurrino con sopra disegnati dei dinosauri, lo abbiamo comprato un paio di mesi fa in un negozio, di cui Toni si è innamorata appena lo ha visto, mi ha implorato letteralmente di comprarlo, mi ricordo ancora la scena, di lei inginocchiata per terra che mi implora.
Toni: certo, sai che amo quel body.
Dice illuminandosi guardandomi.
Cheryl: oh lo so bene, mi ricordo come fosse ieri la scena che hai fatto appena lo hai visto, ti sei letteralmente inginocchiata pregandomi di comprarlo, e la gente intorno a noi ci guardava malissimo, probabilmente si stavano chiedendo se mi stessi chiedendo di sposarti in un negozio per bambini con in mano un body per neonati.
Dico scoppiando a ridere al ricordo, non sono riuscita a trattenermi.
Toni: ehi non ridere, volevo solo assicurarmi che lo avremmo comprato.
Dice mettendo il broncio facendo la finta offesa.
Cheryl: dai non fare l'offesa.
Dico ancora ridacchiando leggermente avvicinandomi a lei per poi prenderle il viso con la mano libera per poterle dare un bacio, facendola sorridere.
Cheryl: ecco così va meglio.
Dico separandomi poco dopo per poter guardare il meraviglioso sorriso che ha stampato in faccia.
Toni: quindi gli metterai quel body?
Mi chiede per avere conferma facendomi gli occhi da cucciolo.
Cheryl: non serve che mi fai quello sguardo, avevo già deciso che gli avrei messo quello.
Dico guardandola confermando i suoi dubbi.
Toni: si, grazie amore.
Dice saltandomi praticamente addosso per la felicità.
Cheryl: okay, va bene, ora che ne dici se lo vestiamo prima che arrivino i nostri visitatori?
Le chiedo stringendola a me.
Toni: dico che è un ottima idea.
Dice ridacchiando staccandosi da me, ed insieme ci avviciniamo alla culla.
Cheryl: ehi piccolino.
Dico sorridendo da un orecchio all'altro guardandolo mentre apre gli occhi piano piano, dopo qualche secondo li apre completamente girandosi verso di noi, appena ci vede sorride.
Toni: allora da cosa cominciamo?
Mi chiede distogliendo lo sguardo da lui.
Cheryl: allora tu potresti alzarlo leggermente mentre io lo vesto.
Dico guardandola.
Toni: va bene.
Mi sorride per prendere delicatamente in braccio Jason.
Toni: ehi campione, stai tranquillo, ora la mamma ti vestirà.
Gli dice sorridendo facendolo ridere, nel frattempo io gli infilo con attenzione il body, con l'aiuto di Toni.
Cheryl: ecco fatto.
Dico guardandolo con un sorriso mentre ora è tra le braccia di Toni.
Toni: è bellissimo, sapevo che gli sarebbe stato alla perfezione.
Dice tutta felice sorridendo guardandolo.
Cheryl: concordo, è davvero bellissimo.
Dico avvicinandomi a loro, circondo la vita di Toni da dietro, abbracciandoli entrambi, ed appena mia moglie si gira per guardarmi, azzero la pochissima distanza che ci separa, baciandola dolcemente.
Cheryl: ti amo.
Dico con la fronte poggiata sulla sua.
Toni: ti amo.
Dice baciandomi il naso prima di tornare a prestare attenzione a nostro figlio che ci guarda sorridendo, dopodiché torniamo tutti e tre a stenderci nel letto, io da un lato, lei al mio fianco, con la testa poggiata sulla mia spalla, e Jason sdraiato su entrambe che gioca con il suo orsacchiotto.
Dopo circa mezz'ora sentiamo qualcuno che bussa alla porta della stanza, devono sinceramente essere loro.
Toni: avanti!
Dice con un tono leggermente alto per farsi sentire, alzando lo sguardo verso la porta.
Betty: ehi, ciao ragazze.
Dice entrando con un enorme sorriso stampato in faccia, in una mano tiene quella di Jughead, mentre con l'altra un palloncino blu a forma di cuore.
Jughead: ciao.
Dice anche lui con sorriso ed in mano una busta.
Toni: jug, Betty, vi stavamo aspettando.
Dice accogliendo i visitatori sorridendo.
Cheryl: cugina, barbone.
Dico con un sorriso guardandoli.
Betty: allora è lui il nuovo arrivato?
Dice poggiando per terra il palloncino per poi avvicinarsi a Jason guardandolo teneramente.
Betty: ehi, ciao piccolino, io sono zia Betty e lui è zio Jughead.
Dice toccandogli delicatamente il pancino, mentre lo fa ridere, Jug al suo fianco lo guarda dolcemente.
Cheryl: si è lui il nuovo arrivato.
Dico guardandolo con tanto amore, non avrei mai pensato di poter provare così tanto amore, per un esserino così piccolo, ma credo sia normale, in fondo è mio figlio.
Betty: allora, come state voi?
Dice sedendosi su una sedia accanto al letto, mentre Toni & Jughead giocano con il piccolo.
Cheryl: stiamo bene, io sono solo ancora un pochino distrutta, ma a parte questo tutto okay.
Le sorriso, sono così felice di poterla vedere.
Cheryl: allora quando potrò vedere mio nipote?
Le chiedo interessata, lei ha partorito un mese fa, ma tra una cosa e l'altra non siamo riuscite ad andarli a trovare, io entravo nel nono mese di gravidanza, quindi dovevo assolutamente stare a riposo.
Betty: quando vuoi, ora è con i nonni il piccolo Matt.
Appena lo dice le appare un enorme sorriso sul volto, le si illumina proprio.
Cheryl: non vedo l'ora di conoscerlo.
Dico sinceramente.
Stringendole la mano.
Cheryl: com'è che l'avete chiamato già? So che me lo avevi detto per telefono, ma proprio non mi ricordo.
Dico grattandomi la nuca leggermente a disagio.
Betty: tranquilla, comunque si chiama Matthew Taylor Jones, Matthew è un nome che piaceva a me, mentre Taylor lo ha scelto Jug.
Dice tranquillamente spiegandomi tutto.
Betty: e Jason com'è che si chiama di secondo nome?
Chiede curiosa.
Cheryl: Alexander, Jason Alexander Blossom-Topaz, il suo secondo nome è in onore al padre di Toni.
Dico guardando Toni con la coda dell'occhio.
Betty: capisco, è un bellissimo nome, e come mai avete deciso di dargli entrambi i cognomi?
Chiede curiosa leggermente confusa.
Cheryl: per quanto quel cognome mi ricordi solo cose dolorose, ci sono anche ricordi belli legati a quel cognome, per esempio Jason, e per quanto ami follemente avere il cognome Topaz ora, abbiamo concordato che fosse giusto che nostro figlio abbia anche il mio cognome di nascita.
Le spiego tranquillamente.
Betty: mi sembra giusto.
Dice stringendomi la mano sorridendo, in quel momento sento qualcuno che mi picchietta la spalla.
Toni: amore, credo che abbia fame.
Dice guardandomi dopo che mi sono girata nella sua direzione, riferendosi a Jason.
Cheryl: gli dò subito da mangiare.
Dico lasciandole un veloce bacio sulle labbra, prima di prendere in braccio Jason che si sta per mettere a piangere.
Jughead: okay, io vado a prendere qualcosa da mangiare alle macchinette, Toni viene con me?
Chiede alzandosi velocemente dalla sedia su cui era seduto.
Toni: certo.
Risponde guardandolo perplessa.
Toni: ci vediamo dopo, principessa, ciao piccolino.
Dice accerezzandogli delicatamente la testa prima di darmi un bacio.
Cheryl: a dopo.
Le sorrido dopo essermi staccata, guardandola uscire dalla stanza, dopodiché sistemo Jason bene sul mio grembo, poi abbasso la vestaglia dell'ospedale per poterlo attaccare al seno, facendolo mangiare.
Cheryl: tuo marito è per caso scappato perché ho detto che dovevo dare da mangiare a Jason?
Dico ridacchiando guardando mia cugina.
Betty: suppongo di sì.
Dice scoppiando a ridere divertita.
Toni
Siamo in corridoio alla ricerca di una macchinette che contiene cibo, dovrebbe essere vicino al bar dove stamattina ho preso la colazione.
Toni: non è che sei scappato perché Cheryl ha detto che doveva dare da mangiare a nostro figlio?
Dico scoppiando a ridere divertita camminando al suo fianco.
Jughead: no assolutamente no.
Dice facendo il vago guardandosi in giro, leggermente in imbarazzo.
Toni: spero vivamente che tu non faccia così anche quando Betty allatta tuo figlio.
Dico ridacchiando, fermandomi davanti alla macchinetta, cercando nella tasca dei pantaloni dei soldi.
Jughead: beh con Betty è diverso, è mia moglie.
Dice cercando di giustificarsi.
Toni: se lo dici tu, comunque che vuoi da mangiare? Offro io.
Dico indicando gli snack all'interno.
Jughead: non è necessario Toni, davvero, posso pagare io.
Dice cercando di dissuadermi, ma appena gli lancio uno sguardo minaccioso sta zitto, dicendomi cosa vuole da mangiare.
Jughead: allora T, com'è essere diventata mamma?
Mi chiede mentre ci sediamo su delle sedie attaccate alle pareti lì affianco.
Toni: è ancora un po' surreale, ma è bellissimo, anche se lo sono da poche ore non credo di essere mai stata così felice in vita mia, ancora non ci credo di essere sposata con l'amore della mia vita, e di aver avuto un figlio con lei, ho sempre desiderato essere madre, sin da piccola, ma ora che lo sono è tutto così strano, non so se mi spiego.
Dico guardandolo con un sorriso stampato in faccia, mentre inizio a mangiare il mio snack.
Jughead: capisco perfettamente, e so quanto tu abbia sempre desiderato essere madre, e sono sicuro che sarai una mamma eccezionale, dopo tutto ciò che hai dovuto passare nella tua vita, meriti davvero di essere felice.
Mi dice anche lui con il sorriso.
Toni: grazie davvero Jug, non lo dico spesso ma mi sei veramente mancato.
Dice stringendolo in un abbraccio che lui subito ricambia.
Jughead: mi sei mancata anche tu T.
Dice sinceramente staccandosi, riprendiamo a mangiare chiacchierando.
Toni: allora, invece com'è essere diventato padre?
Gli chiedo guardandolo.
Jughead: è un casino, perché ti cambia completamente la vita, ma è bellissimo, ti riempie il cuore di un immensa gioia, non credo di aver mai provato un sentimento di amore incondizionato così forte.
Mi dice sorridendo istintivamente.
Toni: ti posso capire, non vedo l'ora di conoscere mio nipote.
Dico felice.
Jughead: beh la prossima volta che passate a Riverdale, venite a trovarci, sarete nostri ospiti.
Mi dice finendo di mangiare per poi buttare la carta nel cestino al suo fianco.
Toni: grazie dell'invito, accettiamo sicuramente.
Dico sorridendo alzandomi buttando anch'io la carta nel cestino mentre ci incamminiamo nuovamente in corridoio.
Cheryl
Betty: allora, com'è stato diventare mamma?
Mi chiede incuriosita.
Cheryl: è bellissimo, provo una sensazione che non ho mai provato prima, non credevo di poter amare così tanto un esserino così piccolo.
Dico abbassando il volto sorridendo guardandolo mangiare.
Betty: ti capisco, io mi sento allo stesso modo ogni volta che guardo Matt.
Dice sognante mentre osserva Jason sorridendo.
Cheryl: lo posso immaginare.
Dico alzando lo sguardo su di lei.
Betty: comunque te lo saresti mai immaginato che saremmo finite così, sposate, e con figli?
Mi chiede con un espressione incredula dipinta sul viso.
Cheryl: e lo chiedi a me!? Io non credevo neanche possibile che qualcuno potesse amarmi, ho sempre pensato che sarei rimasta sola per tutta la vita, che nessuno avrebbe mai voluto avvicinarsi a me, tutti hanno sempre pensato che fossi un mostro senza emozioni e sinceramente a volte lo credevo anch'io, ed ora guardami, sposata con l'amore della mia vita, con la persona più buona, genuina, gentile, dolce che conosca, con la persona migliore che mi potesse mai capitare.
Dico sorridendo, anche se con uno sguardo malinconico negli occhi, al ricordo della mia vita passata.
Betty: mi dispiace ancora per tutto ciò che hai dovuto passare, e mi dispiace di non esserci stata per te, sin dall'inizio, non solo come cugina, ma in primo luogo come amica, ciò che hai subito non lo meritavi assolutamente, e sono davvero felice che tu abbia trovato l'amore, che abbia trovato una persona come Toni, ti meriti il meglio Cheryl, davvero.
Mi dice con una sincerità disarmante che mi stupisce.
Cheryl: grazie davvero Betty, per ciò che hai appena detto, nemmeno io sono stata sempre così buona con te, molte volte ti ho urlato contro, e non avrei dovuto.
Le dico girando il volto per poterla guardare.
Betty: ah tranquilla, non fa niente per quello, però sono contenta che alla fine ci siamo avvicinate, costruendo un bellissimo rapporto di amicizia, che fortunatamente ancora oggi portiamo avanti, ti voglio bene Cheryl.
Dice con altrettanta sincerità.
Cheryl: ti voglio bene anch'io, cugina, ed ora che mi hai fatto piangere, direi di cambiare argomento.
Dico ridacchiando con gli occhi lucidi.
Betty: scusa.
Dice ridacchiando leggermente anche lei.
Cheryl: ma prima metterò questo piccolino a dormire.
Dico rivolgendo lo sguardo su Jason, che dopo aver mangiato, dorme rilassato sul mio grembo, a quella vista il mio cuore si scioglie, ed un enorme sorriso compare sul mio viso, delicatamente mi alzo prendendolo tra le braccia, delicatamente mi muovo arrivando alla culla, lo poggio sul piccolo materasso per poi coprirlo con la coperta.
Cheryl: allora di che cosa parliamo, ora?
Mi giro tornando a sdraiarmi sul letto, ma appena pronuncio queste parole, la porta si apre mostrando Toni & Jughead che entrano nella stanza.
Toni: ehi.
Dice incrociando il mio sguardo con un sorriso, prima di stendersi al mio fianco.
Cheryl: ehi, ben tornata.
Le dico sorridendole prima di far unire le nostre labbra.
Cheryl: Jason, ha mangiato e poi si è addormentato.
La informo.
Toni: immaginavo.
Dice voltando lo sguardo sulla culla sorridendo, prima di tornare su di me, sorridendomi nuovamente.
Betty: allora ragazze, vi abbiamo portato dei regali, più per Jason che per voi, in realtà.
Precisa ridacchiando, tirando sù una busta.
Inizia a tirare fuori tutto, ci sono un paio di body, un completino maglietta-Jeans, un paio di giocattoli, tipo delle chiavi di gomma ed un sonaglietto a forma di zebra.
Betty: questi invece sono per voi ragazze.
Dice porgendoci una scatola di cioccolatini.
Cheryl: grazie cugina, anzi grazie ad entrambi per tutto.
Dico guardandoli entrambi, mentre Toni prende la scatola.
Toni: si grazie davvero.
Detto questo iniziamo a chiacchierare per ore, fino a pomeriggio inoltrato, quando si fa tardi, quindi ci salutano uscendo dalla stanza.
Toni: mi ha fatto davvero piacere vederli.
Dice poggiandosi al letto con schiena abbracciandomi.
Cheryl: si anche a me, era tanto che non li vedevano.
Dico poggiando la testa sul suo petto completamente rilassata.
Toni: comunque, prima che Jason si svegli e voglia da mangiare, che ne dici se ci mangiamo qualche cioccolatino di quella scatola che ci è appena stata regalata?
Dice guardandomi con enorme aspettativa, alzando leggermente le sopracciglia.
Cheryl: d'accordo, ma non finirti tutta la scatola.
Dico ridacchiando mentre lei allunga la mano per recuperarla dal comodino, poi la mette davanti a noi aprendola.
Cheryl: oddio, ci sono i cioccolatini alla ciliegia!?
Dico illuminandomi, amo quei cioccolatini, sono i miei preferiti, inizio subito a mangiarne uno, Toni ride per l'espressione che faccio mentre mangio.
Cheryl: allora, chi saranno i nostri prossimi visitatori?
Chiedo dopo minuti di silenzio.
Toni: Archie & Ronnie, dovrebbero arrivare tra un paio d'ore.
Dice sbrirciando l'ora dalla schermata di blocco del telefono.
Annuisci semplicemente ed insieme continuiamo a mangiare i cioccolatini chiacchierando, ed ogni tanto rubando qualche bacio, poco tempo dopo Jason si sveglia, lo allatto, dopodiché si sdraia sul mio grembo con in mano uno dei suoi nuovi giocattoli, muove energicamente le manine ridendo mentre Toni gli fa delle vocine divertenti.
Esattamente due ore dopo sentiamo bussare alla porta, e subito dopo entrano Archie & Veronica con della roba in mano.
Veronica: oh mio dio, ciao ragazze, da quanto tempo.
Dice buttando tutto sul pavimento per poter correre ad abbracciarci.
Cheryl: ciao anche a te, ma se evitassi di soffocarci sarebbe meglio.
Dico ridacchiando con la testa poggiata sulla sua spalla.
Toni: concordo con mia moglie.
Ridacchia anche lei divertita.
Veronica: scusate ragazze, ma sono davvero felice di vedervi.
Confessa guardandoci con un sorriso, staccandosi da noi.
Toni: anche noi siamo felici di vederti V.
Dice ritornando a sistemarsi nella posizione di prima, con la schiena poggiata alla tastiera del letto.
Veronica: allora dov'è il mio nipotino?
Chiede veramente eccitata di vederlo.
Cheryl: è nel suo lettino, sta dormendo, ma tra poco dovrebbe svegliarsi.
Dico voltando lo sguardo verso la culla con un sorriso spontaneo.
Veronica: posso avvicinarmi?
Chiede sussurrando per non svegliarlo.
Cheryl: certo.
Le sorrido voltando lo sguardo verso Archie che finora è stato zitto.
Cheryl: ciao Archie.
Gli sorrido gentile, davvero contenta di vederlo.
Archie: ciao Cheryl.
Mi saluta sorridendo abbassandomi per abbracciarmi, per poi passare a Toni.
Archie: scusatela, mia moglie è fatta così.
Dice alludendo scherzosamente a Veronica che sta giocando con Jason, guardandola con un enorme sorriso.
Toni: ti assicuro che la conosciamo bene.
Dice ridacchiando contagiando sia me che lui.
Archie: comunque congratulazioni ragazze.
Dice sincero sorridendoci.
Cheryl: grazie Archie, congratulazioni a voi tra l'altro.
Dico sorridendo guardandolo, Veronica ha partorito due bellissimi gemelli un paio di settimane dopo Betty.
Archie: grazie Cher.
Continua a sorridere.
Toni: allora quand'è che potremmo conoscere i nostri nipotini?
Chiede curiosa ed ansiosa di conoscerli.
Archie: la prossima volta che verrete a New York suppongo, ora sono con nonna Hermione.
Dice con il sorriso che si allarga ancora di più sul volto alla menzione dei figli.
Cheryl: com'è che li avete chiamati? Veronica mi aveva accennato qualcosa al telefono, ma con la gravidanza agli sgoccioli non ricordo proprio.
Chiedo incuriosita.
Archie: Fred David Andrews ed Isabelle Andrews.
Risponde tranquillamente.
Toni: immagino che tu abbia scelto solo il nome Fred in onore di tuo padre, mentre gli altri li ha scelti Ronnie.
Dice ridacchiando.
Archie: hai perfettamente ragione.
Dice ridacchiando anche lui.
Archie: però i nomi che ha scelto mi piacciono molto, ha sempre avuto buon gusto.
Dice osservando la moglie con tanto amore, a guardarlo mi ci rispecchio moltissimo in questo momento, Toni mi guarda sempre allo stesso modo e viceversa.
Archie: comunque posso avvicinarmi anch'io?
Chiede timidamente tornando a rivolgersi a noi.
Cheryl: certo, vai pure Archie.
Gli sorrido mentre poggia ciò che aveva in mano a terra, prima di raggiungere la moglie per poter vedere Jason, subito anche lui inizia a giocarci.
Cheryl: è bello averli qui.
Dico guardandoli davvero felici che anche loro siano riusciti a venire nonostante la distanza.
Toni: si è vero.
Dice guardando anche lei nella loro direzione, circondandomi la vita con un braccio facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla prima di iniziare ad accarezzarmi dolcemente.
Veronica: ragazze è davvero bellissimo.
Dice sinceramente voltandosi verso di noi.
Cheryl: grazie Ronnie.
Dico sorridendole continuando a godermi le coccole di mia moglie.
Archie: posso prenderlo in braccio?
Chiede nuovamente timidamente, è sempre stato un ragazzo attento ed educato.
Toni: certo che puoi Archie.
Risponde lei questa volta, mentre lui delicatamente lo tira fuori dalla culla prendendolo tra le sue braccia, gli sorride teneramente mentre Veronica gli fa il solletico al pancino facendolo ridere.
Toni: guarda che bella.
Dice mostrandomi una foto sul telefono che ha appena fatto.
Cheryl: si è davvero bella, anche questa finisce assolutamente nell'album.
Dico sorridendole prima di baciarla delicatamente, per poi tornare con la testa poggiata alla sua spalla.
Guardiamo i nostri amici giocare con Jason per minuti interi fino a che non si avvicinano a noi, ed Archie ci poggia dolcemente nostro figlio in mezzo a noi.
Veronica: allora, vi abbiamo portato delle cosine, in realtà è tutto per quel piccolino ma dettagli.
Dice ridacchiando sedendosi sulla sedia accanto al letto mentre il marito resta in piedi al suo fianco, tirando sú la busta che portava in mano quando sono entrati.
Veronica: ecco qua, questi li ho scelti tutti io, mi sono divertita un sacco, Archie si è occupato dei giocattoli.
Dice sorridendoci orgogliosa poggiando sul letto un serie di completini, pantaloni e maglietta insieme ad un paio di body.
Cheryl: oh mio dio Ronnie, non dovevi, sono tutti bellissimi.
Dico con gli occhi lucidi.
Toni: è vero, Ronnie sono tutti stupendi.
Dice con gli occhi lucidi anche lei.
Veronica: grazie, e sì che dovevo, è il mio nipotino.
Dice continuando a sorridere.
Archie: okay, ora tocca a me.
Dice tutto entusiasta tirando su un'altra busta che sistema sulle ginocchia di Veronica che è seduta, ma questa è piena di giocattoli, iniziamo a frugarci dentro, c'è un sacco di roba, vari pupazzi a forma di animali, un sonaglino, un set di giocattoli di gomma per il bagnetto, ed infine il mio preferito, un leoncino tutto rosso.
Cheryl: oh mio dio adoro questo pupazzo.
Dico tutta esaltata sorridendo.
Archie: lo immaginavo, per questo l'ho preso.
Dice ridacchiando alla mia reazione.
Toni: comunque grazie davvero ad entrambi, questi giocattoli sono tutti bellissimi ed i vestiti anche sono stupendi.
Dice sinceramente guardandoli mentre io dò a Jason il pupazzo a forma di leone per cui sono impazzita poco fa, appena lo afferra inizia ad agitare le manine giocandoci, a quella visione mi sciolgo letteralmente iniziando a sorridere istintivamente, finché non vengo riportata alla realtà dalla mano di Toni che si intreccia alla mia, mi giro verso di lei, ci guardiamo per alcuni secondi parlando con gli occhi, per poi voltarci verso i nostri ospiti.
Cheryl: Ronnie, volevamo chiederti se ti piacerebbe essere la madrina di Jason, ed ovviamente Archie tu saresti il padrino.
Dico guardandoli con ancora la mano intrecciata alla mia bellissima moglie, loro inizialmente sono leggermente sotto shock, ma quando si riprendono iniziano a sorridere piangendo.
Veronica: oddio ragazze, si certo che si.
Dice cercando di asciugarsi le lacrime appoggiandosi ad Archie.
Archie: naturalmente anch'io dico si.
Dice sorridendo tra le lacrime, stringendo la moglie a sé.
Toni: perfetto allora.
Dice sorridendo sinceramente contenta, cosa che faccio anch'io subito dopo.
Veronica: okay ora che mi sono ripresa, in realtà io ed Archie volevamo chiedervi la stessa cosa.
Dice raddrizzandosi leggermente, ma rimanendo sempre attaccata al marito.
Archie: vi piacerebbe essere le madrine di Isabelle?
Ci chiede guardandoci.
Toni: assolutamente sì, ci piacerebbe moltissimo.
Dice rispondendo di getto per entrambe.
Veronica: perfetto, allora è fatta.
Dice tutta contenta, dopodiché iniziamo a parlare di cose causali, fino a quando l'orario di visita non si conclude e loro sono costretti ad andarsene, dopo averli salutati, sistemiamo Jason nella sua culla, ceniamo tranquillamente sul letto per poi andare a dormire, queste visite hanno stancato parecchio entrambe.
Il giorno successivo...
Toni
Apro lentamente gli occhi colpita dalla luce del sole che filtra attraverso le tende, sbadiglio stiracchiandomi tutto il corpo, poi lentamente mi abituo alla luce circostante, poco prima di voltarmi leggermente ritrovandomi di fronte lo spettacolo più bello che abbia mai visto, Cheryl che dorme ancora profondamente, con appoggiato sul suo petto Jason che dorme con la bocca leggermente aperta, istintivamente recupero il telefono che avevo lasciato sul comodino, apro la fotocamera scattando immediatamente una foto, che finisce poco dopo sulle stories di Instagram con la didascalia:
"Tutto il mio mondo🌏❤"
@cheryl.bombshell
Fatto questo lo ripongo nuovamente sul comodino facendo il minor rumore possibile facendo in modo di non svegliare nessuno, cosa che funziona fino a quando non vedo Jason aprire lentamente gli occhi, che appena posa su di me sorride, cosa che automaticamente fa sorridere anche me.
Toni: ehi piccolino, buongiorno.
Sussurro accarezzandogli dolcemente una guancia, cosa che lo fa sorridere ancora di più.
Toni: allora che ne dici se lasciamo dormire mamma Cher, e noi andiamo a prendere la colazione?
Gli chiedo continuando a sussurrare, lui mi guarda con quei grandi occhi e sorride, lo prendo come un sì.
Toni: perfetto, lascia solo che scriva un biglietto da lasciare sul comodino, sennò tua madre potrebbe uccidermi, se dovesse svegliarsi senza sapere dove siamo.
Dico girandomi lentamente verso il comodino, cercando carta e penna che trovo nel cassetto, mi metto subito al lavoro, scrivo giusto qualche riga.
"Ehy amore,
se ti svegli e non ci trovi, stai tranquilla, non impazzire, siamo solo usciti un attimo per andare a prendere la colazione e farci un giro per l'ospedale, torniamo subito.
Ti amo, tua TT"
Finito di scrivere lo metto piegato sul comodino, dopodiché prendo delicatamente Jason in braccio facendolo appoggiare sul mio petto, mi alzo piano uscendo piano dalla stanza subito dopo, chiudendomi la porta alle spalle.
Inizio a camminare per il corridoio nel reparto maternità e Jason attira subito l'attenzione su di sé, ad ogni passo che faccio le persone si fermano congratulandosi, giocando con Jason che fa il ruffiano prendendo più attenzioni possibili, quando quasi a metà corridoio mi ferma una ragazza sui trent'anni circa, con i capelli biondi ed gli occhi azzurri che porta in mano una tazza di caffè.
X: oh ma chi è questo piccolino?
Chiede sorridendogli iniziandogli ad accarezzare dolcemente una guancia, lui sorride.
Toni: lui è Jason.
Le rispondo guardando mio figlio con lo stesso sorriso.
X: è davvero bellissimo, congratulazioni a te e a tuo marito? Fidanzato? Fidanzata? Moglie?
Chiede discretamente.
Toni: grazie, comunque in realtà moglie.
Dico semplicemente rialzando lo sguardo che era ancora su Jason.
X: oh beh anch'io sono sposata con una donna, ed anche noi abbiamo avuto un figlio da poco, è nato ieri.
Dice guardandomi con un sorriso enorme pensando evidentemente al figlio.
Toni: congratulazioni ad entrambe.
Le dico sinceramente, lei sorride come ringraziamento.
Toni: comunque che maleducata non mi sono neanche presentata, sono Toni, Toni Topaz.
Dico porgendole una mano mentre con l'altra tengo stretto Jason.
Maya: tranquilla non ti preoccupare, Maya, Maya Bishop, in realtà Deluca-Bishop, ancora mi ci devo abituare.
Dice ridacchiando stringendomi la mano.
Maya: tra l'altro, non per essere indiscreta, ma come mai non hai il cognome di tua moglie?
Aggiunge per semplice curiosità, lo si capisce dal tono di voce e dal modo in cui pronuncia la domanda.
Toni: in realtà mia moglie, Cheryl, ha preso il mio cognome, perché a causa del suo passato voleva sbarazzarsi del suo, semplicemente, ma Jason ha entrambi i cognomi.
Dico tranquillamente volgendo uno sguardo fugace a Jason, che ancora sorride.
Maya: capisco, scusa ancora se sono stata indiscreta.
Si scusa nuovamente.
Toni: tranquilla, non ti preoccupare, è legittimo essere curiosi.
Dico sinceramente, mentre lei torna a giocare con Jason che ruffiano com'è, esattamente come sua madre, torna a godersi le attenzioni, proprio in quel momento si avvicina a noi, una ragazza, anche lei sulla trentina, con occhi scuri e capelli castani, si ferma affianco a Maya e dal modo in cui delicatamente poggia la mano sulla sua schiena per attirare l'attenzione capisco che sicuramente quella è sua moglie.
Maya: Carina.
Dice voltandosi guardando la moglie con adorazione, prima di darle un veloce bacio a stampo.
Maya: che ci fai qui? Non dovresti essere in camera? Aspetta con chi è Andrea?
Aggiunge spalancando gli occhi alla realizzazione, quasi sicuramente Andrea è il figlio.
Carina: Maya tranquilla, è con Vic, Jack, Andy e Travis, non l'avrei mai lasciato solo.
Dice ridacchiando leggermente al nervosismo della moglie.
Maya: non ridere della mia preoccupazione.
Dice puntandole un dito contro facendo la finta offesa.
Carina: non oserei mai.
Dice alzando le braccia in segno di resa, scoppiando a ridere poco dopo insieme alla moglie, guardo questa scena con un sorriso stampato in faccia, mi ricordano tanto me e Cheryl.
Carina: comunque sono qui perché ci stavi mettendo tanto a tornare e volevo il mio caffè.
Spiega semplicemente rispondendo alla domanda che in precedenza le aveva fatto Maya.
Maya: scusami, mi sono fermata a chiacchierare.
Si scusa grattandosi la nuca leggermente a disagio, voltando poi lo sguardo verso di me, per far capire alla moglie con chi stava parlando, Carina si gira guardandomi, ma prima che possa rivolgermi parola, la sua attenzione ovviamente viene attirata dal piccolo esserino che tengo tra le braccia.
Carina: oddio è lui chi è?
Mi chiede iniziando a grattargli il pancino mentre lui ridacchia divertito.
Toni: lui è Jason.
Ripeto sorridendo per l'ennesima volta.
Maya: e lei è Toni.
Aggiunge.
Carina: è davvero bellissimo, congratulazioni a te e...
Si interrompe per non essere indiscreta o per non fare una figuraccia.
Maya: sua moglie, anche lei ha una moglie.
Risponde poco prima che lo faccia io.
Toni: esattamente, io e mia moglie.
Dico inevitabilmente sorridendo pensando a quella chioma rossa.
Carina: beh allora congratulazioni ad entrambe, comunque piacere, Carina Deluca-Bishop.
Dice porgendomi la mano.
Toni: Toni Topaz.
Dice stringendogliela, dopodiché tornano entrambe a prestare attenzione a Jason, facendolo ridere, fino a che dopo un po' non devono tornare nella loro stanza.
Maya: ora però dobbiamo proprio andare, ma è stato davvero un piacere parlare con te, Toni.
Mi dice alzando lo sguardo su di me.
Toni: lo stesso vale per me, è stato un piacere conoscervi, entrambe.
Dico guardando tutte e due sorridendo.
Maya: ed è stato un piacere conoscere questo piccolino.
Dice grattandogli nuovamente il pancino, facendo ridere Jason.
Carina: lo stesso vale per me.
Dice riferendosi a ciò che ha detto la moglie poco fa, dando poi attenzione a Jason che si crogiola nelle attenzioni che gli vengono offerte.
Carina: ancora congratulazioni per questo ometto.
Dice accarezzando delicatamente Jason poco prima di rialzarsi insieme a Maya.
Maya: allora ci vediamo Toni, ciao piccolino.
Dice prendendo la mano della moglie con la sua, in procinto di andare.
Carina: ciao Toni, ciao piccolo.
Dice sorridendo ad entrambi.
Toni: ciao, dai Jason saluta.
Dico prendendogli delicatamente la manina muovendola lentamente mentre loro ci sorpassano, dopo averle viste svoltare l'angolo continuando la passeggiata verso la caffetteria dell'ospedale, che raggiungo qualche minuto dopo.
Ordino la colazione, un croissant alla crema per Cher, uno al cioccolato per me e due milkshake, mi faccio mettere tutto in un sacco che tengo con la mano libera, dopo aver pagato torno indietro, diretta nuovamente in stanza, appena apro la porta mi ritrovo davanti Cheryl che ci sorride sbadigliando leggermente, dev'essersi svegliata da poco, ricambio il sorriso chiudendo la porta, dopodiché mi avvicino a lei.
Cheryl: ehi buongiorno piccolino.
Dice allargando le braccia per poterlo prendere in braccio, delicatamente glielo passo, nel frattempo Jason ridacchia sistemandosi comodamente sul petto di sua mamma, io invece poggio la busta sul comodino, prima di voltarmi verso di lei e chinarmi per poterle dare un bacio.
Toni: buongiorno principessa.
Le sorrido dopo essermi staccata.
Cheryl: buongiorno amore.
Mi dice ricambiando il sorriso con la fronte poggiata sulla mia.
Cheryl: comunque anche voi siete tutto il mio mondo.
Afferma prendemdomi alla sprovvista, per poi capire cosa intende.
Toni: hai visto la mia storia Instagram?
Le chiedo retoricamente, lei annuisce solamente continuando a sorridere, dopodiché mi stacco da lei sistemandomi al suo fianco sul letto, per poi recuperare la colazione sul comodino.
Toni: allora io e Jason siamo andati a comprare la colazione.
Dico afferrando il sacchetto che poco fa avevo poggiato sul comodino, iniziando a tirare tutto fuori.
Cheryl: è un pensiero dolcissimo, ma mi sa che qualcuno la colazione la voglia da me.
Dice ridacchiando rivolgendo lo sguardo su Jason che con le manine cerca di strapparle nuovamente la divisa, iniziando a piangere, guardo la scena con un sorriso divertito sul viso.
Toni: dagli da mangiare, intanto io sistemo tutto per noi.
Le dico rivolgendole un sorriso mentre si abbassa la divisa, ed io inizio a sistemare tutto ciò che ho appena tirato fuori.
Una volta finito appoggio la testa sulla sua spalla nuda lasciandoci un delicato bacio, guardando Jason che si nutre sorridendo.
Toni: comunque nostro figlio ha sicuramente preso da te.
Dico riferendomi a tutte le attenzioni che ha ricevuto.
Cheryl: cosa intendi?
Mi chiede incuriosita guardandomi.
Toni: che è decisamente ruffiano come te, non sai come si prendeva tutte le attenzioni da chiunque.
Dico sorridendo sempre sulla sua spalla.
Cheryl: si è decisamente mio figlio allora.
Dice ridacchiando divertita.
Toni: poi non hai idea, si fermavano tutti per poterlo guardare più da vicino.
Dico sorridendo orgogliosa, con il petto che si gonfia guardando nostro figlio.
Cheryl: beh mi sembra normale, ma lo hai visto.
Dico rivolgendosi a Jason che sta ancora mangiando.
Toni: effettivamente hai ragione.
Dico ridacchiando guardando anch'io nella sua direzione con un sorriso stampato in faccia.
Toni: inoltre ho incontrato una coppia di due donne che mi hanno tanto ricordato noi, anche se inizialmente ho parlato solo con una, poi la moglie l'ha raggiunta.
Dico riferendomi a Maya & Carina.
Cheryl: come mai ti ricordavano noi?
Chiede interessata.
Toni: beh in pratica Maya, è la donna che attirata da Jason ci ha fermati, si è messa a giocare con lui, abbiamo parlato un po' presentandoci, poi dopo ci ha raggiunte un'altra donna, la moglie, ed hanno battibeccato leggermente, questo mi ha tanto ricordato quando anche noi battibecchiamo.
Spiego semplicemente.
Toni: inoltre ci hanno entrambe fatto i complimenti congrulandosi.
Aggiungo.
Cheryl: è una cosa carina, grazie, e da come ne hai parlato mi sembrano simpatiche ed in gamba.
Risponde ritirandosi su la divisa avendo appena finito di allattare.
Toni: si lo sono, almeno per quel poco che ho parlato con loro.
Dico girandomi a guardarla per lasciarle in delicato bacio sulle labbra.
Toni: comunque, vuoi che lo rimetta nella sua culla?
Chiedo indicando Jason con la testa che ha appena fatto il ruttino ed ora è poggiato comodamente sul petto di Cheryl.
Cheryl: no, lascialo pure qui.
Dice sorridendo dandogli un bacio sulla testa, a questa scena, sorrido inevitabilmente, dopodiché iniziamo a fare colazione chiacchierando.
Toni: tra circa un'ora e mezza dovrebbero arrivare Kevin & Fangs.
La informo mentre sto mangiando il mio croissant.
Cheryl: bene, e poi dopo chi abbiamo?
Chiede girandosi a guardarmi.
Toni: Lexa, Clarke, Lincoln, Octavia dalle Maldive, che saranno i nostri ultimi visitatori.
Dico finendo di mangiare, lei annuisce semplicemente continuando a masticare.
Dopo aver finito, butto tutto nel cestino vicino alla porta, poi torno a letto con la testa poggiata sulla sua spalla, lei tiene la sua sulla mia, con Jason ancora sul suo petto che dorme, rimaniamo così finché non arrivano Kevin & Fangs, che trascorrono un paio di ore con noi, chiacchierando e giocando con Jason, che non la smetteva di ridere alle facce buffe che Fangs gli faceva.
Una volta che se ne furono andati abbiamo cambiato Jason, Cheryl lo ha allattato, dopodiché si è addormentato subito dopo, così lo abbiamo messo nella sua culla, ora io e la mia bellissima moglie siamo sdraiate sul letto, rannicchiate l'una tra le braccia dell'altra.
Cheryl: TT?
Mi richiama alzando la testa per potermi guardare.
Toni: sì, amore?
Le chiedo sorridendo perdendomi a guardarla spostandole delicatamente una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Cheryl: mi fai i grattini?
Mi chiede con lo sguardo da cucciola.
Toni: certo, principessa.
Dico stringendola tra le braccia iniziando a farle i grattini, mentre lei nasconde la testa nell'incavo del mio collo, accoccolandosi.
Toni: sai, mi mancava questo.
Dico spontaneamente senza neanche rendermene conto.
Cheryl: che cosa?
Chiede incuriosita, contro il mio collo.
Toni: poterti stringere così tra le braccia, senza paura di fare del male a te oppure a Jason.
Dico sinceramente stringendola ancora di più contro il mio corpo.
Toni: non fraintendermi, ho amato alla follia il tuo adorabile pancione, eri stupenda con esso, ma sono felice di essere tornata, diciamo alla normalità.
Dico abbassando lo sguardo per poterla guardare negli occhi, lei ricambia lo sguardo sorridendo.
Cheryl: anch'io.
Dice semplicemente prima che io riprende a parlare.
Toni: e poi c'è un'altra cosa che non vedo l'ora di fare.
Dico guardandola in modo malizioso avvicinandomi istintivamente al suo collo iniziando a lasciarle degli umidi baci, lei senza pensarci troppo alza il volto dandomi più accesso mentre geme leggermente.
Cheryl: Dio Toni.
Dice completamente presa dal piacere improvviso poggiando le mani sulle mie spalle cercando però di allontanarmi, cosa che dopo pochi istanti faccio tornando al suo livello guardandola negli occhi.
Cheryl: anche a me manca fare l'amore con te, come una volta, ma ti devo ricordare che nostro figlio è nella sua culla a meno di tre metri da noi!?
Chiede scherzosamente assottigliando lo sguardo.
Toni: giusto hai ragione.
Ridacchio alla constatazione.
Cheryl: però giuro che appare avremo un attimo libero, una volta a casa, ti prometto che sarò tutta tua, per una notte intera.
Dice guardandomi con un espressione maliziosa sul viso con gli occhi leggermente più scuri, pieni di desiderio, a quella vista mi mordo il labbro inferiore.
Toni: ci puoi giurare.
Dico ricambiano lo sguardo prima di baciarla in modo più casto questa volta, prima di tornare a tenerla stretta tra le mie braccia.
Qualche ora dopo Jason è stato appena allattato, ed ora gioca con un pupazzo sul grembo di Cheryl mentre io lo faccio sorridere facendo delle smorfie, proprio in quel momento sentiamo bussare alla porta, dovrebbero essere i nostri visitatori dalle Maldive.
Toni: avanti.
Dico distogliendo lo sguardo da mio figlio, per poterlo rivolgere alla porta, ed eccoli che entrano Lexa, Clarke, Octavia, seguiti da Lincoln che è pieno di borse in mano, povero Lincoln sfruttato, penso.
Octavia: ciao ragazze.
Dice allegra avvicinandosi.
Cheryl: ciao a tutti.
Dice sorridendo guardandoli.
Lexa: ciao a voi.
Sorride con la mano intrecciata a quella della moglie, che sorride di rimando, mentre Lincoln dopo aver poggiato per terra tutte le borse che aveva in mano ci fa cenno con la testa con un sorriso.
Octavia: allora è lui il nuovo arrivato!?
Chiede retoricamente guardando Jason che ora ha la testa girata verso di loro.
Toni: sì, lui è Jason.
Dico presentandolo con orgoglio.
Clarke: è così bello, congratulazioni ragazze.
Ci dice sinceramente con un sorriso.
Lexa: concordo, è adorabile, congratulazioni.
Dice anche lei con un sorriso.
Lincoln: ovviamente congratulazioni anche parte mia e di Octavia.
Dice mentre la moglie sta cercando di far ridere Jason facendo delle facce buffe.
Cheryl: grazie davvero ragazzi, e grazie ancora per essere venuti.
Dice con sincerità guardandoli.
Lincoln: non c'è bisogno che ci ringrazi.
Dice ricambiando lo sguardo, mentre la sorella e la cognata annuiscono in accordo con ciò che ha detto.
Toni: cambiando argomento, congratulazioni a voi, di quante settimane siete?
Chiedo riferendomi a Clarke ed Octavia che sono entrambe incinte, nel frattempo quest'ultima che stava giocando con Jason ci presta nuovamente attenzione.
Clarke: io appena otto.
Dice con un sorriso stupendo stampato sul viso poggiando istintivamente la mano sul grembo, che viene subito raggiunta da quella di Lexa.
Octavia: io invece sono di dieci.
Anche lei risponde con un enorme sorriso e Lincoln fa la stessa cosa della sorella, poggia la sua mano su quella della moglie sul suo grembo.
Clarke: e non è tutto, sono incinta di due gemelli.
Dice entusiasta sorridendo a trentadue denti insieme alla moglie.
Toni: wow, doppie congratulazioni, allora.
Dico sorridendo sinceramente felice per loro, guardando Cher con la coda dell'occhio, so che sono passati anni ormai, e che quando pensa a suo fratello, sorride, ma l'istinto è troppo forte, la vedo sorridere, quindi mi tranquillizzo.
Cheryl: congratulazioni davvero, ragazze.
Dice continuando a sorridere sinceramente felice.
Octavia: ora, scusate se interrompo il momento, ma posso prendere questo piccolino in braccio?
Chiede educatamente guardando Jason.
Toni: certo che puoi.
Le dico semplicemente, tirandolo delicatamente su per le spalle, passandoglielo sempre con molta delicatezza, lei lo prende mettendolo nella giusta posizione per poi iniziare a guardarlo mentre gli altri tre la circondano iniziando ad accarezzare Jason dolcemente.
Toni: ehi, stai bene?
Chiedo a mia moglie, sfruttando il momento di distrazione degli altri, anche se so che sta bene, ma voglio assicurarmene.
Cheryl: si TT, sto bene, perché?
Mi chiede guardandomi perplessa.
Toni: niente è una cosa stupida.
Dico abbassando leggermente gli occhi, rendendomi conto che è leggermente ridicolo.
Cheryl: ehi TT, niente di ciò che pensi è stupido.
Dice facendomi rialzare lo sguardo verso di lei.
Toni: okay, mi chiedevo solamente se il fatto che Clarke abbia due gemelli, in qualche modo, ti abbia turbato.
Cerco di spiegare nel miglior modo possibile.
Cheryl: intendi per JJ?
Mi chiede come conferma, annuisco.
Cheryl: appena l'ha detto mi è subito passato per la testa JJ, ma poi ero solamente felice per loro, Jason farà sempre parte di me, nonostante tutto, ma ormai ho superato la sua morte TT, però apprezzo sempre tantissimo la tua preoccupazione, mi fa sentire così amata.
Dice concludendo con un sorriso.
Toni: perché tu sei amata, ti amo così tanto.
Dico sinceramente guardandola negli occhi, spostandole poi una ciocca di capelli rossi dal viso.
Cheryl: ah sì!?
Dice facendomi quel sorrisetto furbo.
Toni: si.
Dico con decisione per poi baciarla dolcemente, facendola sorridere.
Cheryl: ti amo anch'io.
Dice dopo essersi staccata con la fronte contro la mia, ci guardiamo per alcuni istanti per poi tornare a prestare attenzione al resto della stanza, i nostri ospiti stanno ancora giocando con Jason, che ridacchia felice di tutte quelle attenzioni, dopodiché il tempo passa velocemente, tra chiacchiere, lo scambio di regali, risate e tanto altro, una volta che loro se ne sono andati, alla fine dell'orario di visita, arriva Anthony.
Anthony: buonasera ragazze.
Ci dice sorridendo chiudendosi la porta alle spalle.
Anthony: scusate se passo solo ora, ma ho avuto una giornata impegnativa di lavoro, e poi durante l'orario di visita, sicuramente sareste state piene di ospiti immagino.
Ci dice gentilmente avvicinandosi di poco, fermandosi davanti al letto, con in mano dei fogli.
Toni: tranquillo Anthony, non ti preoccupare, capiamo perfettamente.
Gli dico accettando le sue scuse.
Anthony: comunque vi ho portato i fogli per le dimissioni da firmare, così domani mattina non dovete farlo, potete semplicemente uscire senza problemi.
Ci porge i fogli con una penna che tira fuori dalle tasche del suo camice da medico, affermiamo il tutto ed entrambe firmiamo per poi passarglieli.
Anthony: perfetto, siete a posto allora, buona serata, ragazze, ci vediamo fra un mese nel mio studio per un controllo.
Ci dice sorridendo per poi uscire dalla porta, lasciandoci sole.
Toni: okay, che ne dici se cambiamo Jason, lo sistemiamo nella sua culla e poi andiamo a dormire? Sono esausta, tutte queste visite mi hanno sfinita.
Dico sinceramente stanca.
Cheryl: adoro l'idea, sono stanchissima anch'io.
Dice sbadigliando leggermente.
Toni: perfetto, allora che ne dici se mi occupo di cambiargli io pannolino, di mettergli una tutina nuova dopo che lo hai allattato?
Le chiedo guardandola.
Cheryl: suona perfetto, amore.
Mi dice sorridendomi prima poggiare le sue labbra sulle mie.
Toni: ti amo.
Le dico con la fronte poggiata sulla sua, accarezzandole la guancia con dolcezza.
Cheryl: ti amo.
Mi sorride lasciandomi un altro delicato bacio sulle labbra.
Toni: vado a prendere tutto l'occorrente per lui mentre lo allatti.
Dico alzandomi successivamente dal letto, mi avvicino alla borsa con dentro tutte le cose di Jason, tiro fuori un pannolino nuovo, le salviettine ed una tutina, dopodiché la richiudo, riponendola dov'era, mi dirigo in bagno, appoggiando il tutto vicino al fasciatoio, per poi tornare in camera, fermandomi davanti alla scena che mi ritrovo davanti, Cheryl che allatta Jason guardandolo con un enorme sorriso stampato in faccia, inevitabilmente sorrido anch'io, vedere mia moglie allattare nostro figlio, è in assoluto lo spettacolo più bello di sempre, rimango a fissarli per alcuni secondi prima di avvicinarmi.
Toni: hey piccolino, eri proprio affamato.
Dico sorridendogli mentre lui continua a mangiare.
Cheryl: ehi TT.
Mi dice alzando lo sguardo su di me con lo stesso sorriso.
Toni: ehi principessa.
Le sorrido accarezzandola, lei come sempre si appoggia al mio tocco chiudendo gli occhi, le lascio un bacio sulla testa per poi allontanarmi di poco, qualche secondo dopo Jason finisce di mangiare, lo prendo delicatamente in braccio portandolo il bagno, lo poggio sul fasciatoio iniziando a spogliarlo, in circa dieci minuti è tutto pulito, con il pannolino cambiato e una tutina lilla adorabile, mentre lo porto alla culla con la testa poggiata al mio petto si addormenta profondamente, lo sistemo bene con la copertina ed un paio di pupazzi baciandogli una guancia, dirigendomi poi a letto.
Cheryl: fatto?
Mi chiede poggiando il telefono sul comodino guardandomi.
Toni: si si fatto tutto.
Dico infilandomi nel letto accanto a lei, ci mettiamo entrambe sdraiate su un fianco per poterci guardare negli occhi, ci perdiamo l'una nelle iridi dell'altra per qualche istante.
Toni: sei bellissima.
Dico sinceramente non distogliendo lo sguardo dal suo.
Cheryl: non è vero, ti devo ricordare che ho partorito neanche due giorni fa!? Poi sono struccata, i capelli sono terribili, sono tutti arruffati ed indosso letteralmente una divisa da ospedale.
Si lamenta sbuffando alzando gli occhi al cielo.
Toni: sempre bellissima.
Insisto sorridendo.
Cheryl: tu sei troppo di parte.
Dice sbuffando mettendo il broncio, voltandosi dall'altra parte, facendo la finta offesa, a quella scena ridacchio circondandole immediatamente la vita da dietro, poggiando la testa sulla sua spalla.
Toni: può darsi, ma rimani comunque bellissima.
Dico baciandole dolcemente la tempia, a quel contatto la sento sorridere, stringendosi più forte nella mia presa.
Cheryl: buonanotte TT.
Dice sbadigliando chiudendo gli occhi.
Toni: buonanotte amore.
Dico lasciandole un altro bacio sui suoi capelli rosso fuoco.
Cheryl: ti amo.
Sussurra prima che il suo respiro si affievolisca leggermente prima che si addormenti.
Toni: ti amo anch'io.
Dico prima di addormentarmi profondamente come lei.
Benvenuto a casa Jason...
La mattina seguente
Apro gli occhi a causa del forte piango che sento arrivare dalla culla di nostro figlio, inizio a sbadigliare lamentandomi leggermente, per poi alzarmi subito a sedere stiracchiandomi, dopodiché mi alzo miracolosamente in piedi avvicinandomi a lui.
Toni: ehi piccolino, vieni qui.
Dico allungando le braccia per poterlo prendere in braccio, facendolo appoggiare al mio petto.
Toni: shhh tranquillo, ora svegliamo la mamma così ti dà mangiare.
Dico cullandolo tornando poi a sedermi sul letto, per poter svegliare Cher, che fortunatamente si sveglia appena mi siedo accanto a lei, sicuramente a causa del pianto di Jason.
Cheryl: mmm cos'è questo casino?
Mugugna aprendo lentamente gli occhi, sbadigliando.
Toni: amore, Jason vuole mangiare.
Le dico semplicemente sorridendole appena il suo sguardo incontra il mio, ricambia il sorriso per poi prendere Jason tra le sue braccia abbassandosi la divisa dell'ospedale, attaccandolo immediatamente al seno.
Cheryl: ecco qua, tesoro mio.
Dice guardandolo con il sorriso appena lui si attacca, io lo guardo sempre con un enorme sorriso stampato in faccia.
Cheryl: buongiorno TT.
Dice voltandosi nella mia direzione.
Toni: buongiorno principessa.
Le dico chinandomi di poco per poter poggiare le labbra sulle sue.
Toni: mi spiace di averti svegliata in questo modo.
Dico dopo che ci siamo separate, sapendo quanto odi essere svegliata bruscamente la mattina.
Cheryl: non ti preoccupare tranquilla, anche perché questa sarà la nostra vita d'ora in poi.
Dice concludendo con un sorriso.
Toni: giusto, ed io adoro già questa nostra nuova vita.
Dico ricambiando il sorriso.
Cheryl: anch'io.
Dice baciandomi lei questa volta.
Pochi minuti dopo Jason finisce di mangiare, addormentandosi appena dopo aver fatto il ruttino, allora lo riprendo delicatamente dalle braccia di mia moglie per poi rimetterlo nella culla.
Toni: okay allora, dovremmo prepararci per tornare a casa, ti dispiace se mi vesto prima io? Così tu ti prepari con calma, mentre io vado a sistemare in auto il seggiolino di Jason.
Dico guardandola in piedi accanto al letto su cui lei è ancora sdraiata.
Cheryl: nessun problema, grazie.
Mi dice grata.
Toni: per cosa?
Le chiedo perplessa, aggrottando le sopracciglia.
Cheryl: per essere sempre così premurosa nei miei confronti.
Dice sinceramente, nonostante tutti questi anni insieme, credo che la sua insicurezza non se ne andrà mai via del tutto, e questa cosa mi fa male, perché lei è in assoluto la persona più bella, sia dentro che fuori, che io abbia mai avuto l'onore di incontrare e di poter amare.
Toni: lo sai che non c'è bisogno che mi ringrazi per questo, farò sempre qualunque cosa pur di renderti felice, rendere felice te ed ora anche nostro figlio.
Dico semplicemente, mentre lei istintivamente mi attira contro di lei stringendomi in un forte abbraccio, non è mai stata brava ad esprimere a parole ciò che prova, ma lo ha sempre dimostrato con i fatti, con i gesti, la stringo a me perdendomi nel suo profumo, chiudendo gli occhi per potermi godere il momento a pieno, quando li riapro, le sorrido dirigendomi poi in bagno con i miei vestiti per prepararmi.
Una volta pronta esco dal bagno con in mano ciò che avevo addosso, che sistemo subito nel borsone, per poi voltarmi e trovare Cheryl che guarda concentrata due opzioni di outfit poggiate sul letto.
Toni: io opterei per quello, quei Jeans ti stanno da Dio.
Dico indicando ciò che preferisco.
Cheryl: TT a me sta bene tutto.
Mi dice guardandomi con sguardo compiaciuto.
Toni: è vero, ma con quei pantaloni sei più bella del solito.
Le dico facendole un sorriso, mentre prendo il borsone a tracolla, per poi lasciarle un delicato bacio sulle labbra.
Toni: ci vediamo tra poco, ti amo.
Le dico dopo essermi separata.
Cheryl: ti amo.
Mi sorride prima che esca dalla stanza, raggiungo l'uscita dell'ospedale in pochi minuti dirigendomi alla macchina che avevo lasciato vicino al pronto soccorso, una volta raggiunta apro immediatamente il cofano, tiro fuori il seggiolino infilandoci poi il borsone, inizio a montarlo nei sedili posteriori dell'auto, per fortuna che appena comprato abbiamo fatto le prove e visto come montarlo, sennò ci avrei messo una vita, mentre ora ho finito solo in cinque minuti circa, soddisfatta mi alzo guardando il mio lavoro con un enorme sorriso, dopodiché chiudo la portiera chiudendo in seguito l'auto con l'intenzione di tornare in ospedale ma mi fermo appena vedo Cheryl con in braccio Jason che tutta sorridente si dirige verso di me.
Toni: che diavolo ci fate voi qui? Stavo per tornare dentro.
Dico appena mi si ferma davanti.
Cheryl: beh ti abbiamo preceduta, visto che tanto hai portato tu il borsone e non c'era altro da portare, abbiamo pensato di raggiungere mamma TT per poter andare a casa finalmente, vero piccolino?
Dice guardandolo mentre lui sorride semplicemente, io ricambio solamente il sorriso con il cuore che mi scoppia, così tanto pieno d'amore per questi due esseri perfetti che sono la mia famiglia.
Toni: mamma TT eh, e tu saresti?
Chiedo guardandola con un sopracciglio alzato divertita.
Cheryl: mamma Cher, ovviamente.
Dice facendo spallucce, mentre io mi avvicino per poter poggiare le labbra sulle sue sorridendo, nel frattempo Jason ridacchia attirando l'attenzione facendoci sorridere ancora di più prima di staccarci.
Toni: tu sei proprio come mamma Cher, sempre alla ricerca di attenzioni.
Gli dico facendo una vocina buffa solletticandogli il pancino mentre lui continua a ridacchiare, e Cheryl ride.
Cheryl: e come biasimarlo, tutti vorrebbero la tua attenzione.
Dice sfacciata guardandomi.
Toni: può darsi, ma gli unici a cui darò sempre, incondizionatamente, le mie attenzioni siete voi due.
Dico guardando entrambi con sincerità, dando a ciascuno un bacio sulla fronte.
Toni: vi amo entrambi, così tanto.
Dico accarezzando la guancia di Jason mentre l'altra la intreccio a quella di Cheryl.
Cheryl: anche noi ti amiamo profondamente.
Detto questo rimaniamo a guardarci per secondi interi perse come sempre l'una nelle iridi dell'altra, finché Jason non fa un versetto attirando nuovamente la nostra attenzione.
Toni: hai ragione, andiamo a casa piccolino.
Dico sorridendogli prendendolo delicatamente dalle braccia di Cheryl avvicinandomi all'auto che apro attenta a Jason, una volta aperta la portiera, lo infilo cautamente nel seggiolino allacciandogli la cintura nel modo corretto per poi richiudere la porta e dirigermi alle porte anteriori nel lato passeggero.
Toni: prego signorina.
Dico facendo un leggero inchino sentendo nuovamente la sua risata, mentre entra in auto sorridendomi.
Cheryl: grazie TT.
Dice poco prima che chiuda la portiera, dopodiché mi dirigo al lato guidatore mettendo subito in moto, direzione casa.
Arriviamo a casa circa venti minuti a causa del traffico di LA, spengo l'auto nel vialetto, scendo aprendo nuovamente la portiera a mia moglie, poi lei prendere Jason ed io il borsone nel cofano, per poi dirigerci alla porta d'ingresso che apro subito entrando, lascio immediatamente il borsone per terra voltandomi verso la mia famiglia.
Toni: finalmente a casa.
Dico sorridendo guardando entrambi.
Cheryl: menomale, era ora.
Dice ricambiando il sorriso, per poi lasciarmi un veloce bacio a stampo, dando poi tutte le attenzioni a nostro figlio.
Cheryl: okay Jason, ora sei a casa, che ne dici di fare un piccolo tour?
Gli chiede facendo una vocina buffa, il bambino sorride semplicemente come risposta.
Cheryl: andiamo allora.
Io li guardo divertita seguendoli da dietro mentre Cheryl sale le scale dirigendosi al piano superiore, inizia a girare per il piano di sopra spiegando al bambino ogni stanza, come se lui riuscisse veramente a capire qualcosa, ma sinceramente ho trovato tutto questo estremamente adorabile, poi siamo tornati al piano di sotto, ma appena siamo arrivati alla cucina Jason si è addormentato sul petto di Cheryl.
Cheryl: vado a metterlo nella culla, e gli cambio anche il pannolino, tu stai pure qui, faccio io.
Dice sussurrando per non svegliarlo.
Toni: d'accordo.
Le sorrido mentre lei mi lascia un bacio a stampo per poi risalire di sopra.
Nel frattempo io mi occupo della colazione, che stamattina non abbiamo ancora fatto, quindi accendo la macchinetta del caffè mettendoci dentro la cialda e la tazzina sotto, azionandola, dopodiché mi metto a fare il Thè per la rossa.
Una volta tutto pronto mi dirigo in salotto di fronte alla TV con in mano le due tazze fumanti che appoggio sul tavolino da caffè davanti al divano, dopodiché salgo lentamente le scale, arrivando sulla soglia della camera di Jason iniziando istintivamente a sorridere di fronte alla scena che mi trovo davanti, Cheryl dolcemente sistema nostro figlio mettendogli la copertina ed un peluche di fianco per poi lasciargli un delicato bacio sulla testa.
Toni: siete adorabili.
Dico avvicinandomi a lei, che appena mi sente si volta sorridendomi per poi circondarmi la vita con le braccia mentre io le circondo il collo.
Cheryl: grazie amore.
Mi dice continuando a sorridere poggiando le labbra sulle mie.
Toni: visto che non abbiamo ancora fatto colazione, ti ho preparato del thè.
Dico dopo che ci siamo separate.
Cheryl: andiamo giù allora, così JJ può dormire tranquillo.
Dice lasciandomi un bacio sulla guancia per poi staccarsi da me recuperando il babymonitor prima di far intrecciare le nostre mani dirigendoci verso le scale, arrivate giù ci sediamo comodamente sul divano sorseggiando le nostre bevande.
Una volta finite, poggiamo le tazze vuote sul tavolino, dopodiché mi sdraio sul divano portandomi lei con me che si stende su di me a pancia in giù con la testa poggiata sulle sue braccia incrociate sul mio petto, ci guardiamo sorridendo mentre le lascio un dolce bacio sulla punta del naso facendola ridacchiare prima che inizi a parlare.
Cheryl: sai ho sempre amato i tuoi capelli.
Dice allungando una mano attorcigliandosi una ciocca tra le dita.
Toni: davvero!?
Le chiedo divertita.
Cheryl: sì, è stata la prima cosa che mi ha colpito di te.
Dice sinceramente continuando a giocarci.
Toni: ed io che pensavo che la prima cosa che ti ha colpito di me fosse il mio irresistibile fascino.
Dico vantandomi facendola ridere.
Cheryl: anche, ma diciamo che ciò che mi ha colpito subito di te sono stati i tuoi capelli rosa acceso e la tua bassezza.
Dice l'ultima parte trattenendosi dal ridere alla mia faccia sicuramente offesa.
Toni: questa non me l'aspettavo proprio da te, da mia moglie.
Dico enfatizzando il tutto spingendola scherzosamente da una spalla mentre lei ride di gusto, ed io per ripicca inizio a farle il solletico sui fianchi.
Cheryl: ti prego basta TT.
Dice dimenandosi continuando a ridere.
Toni: rimangiati quello che hai detto ed io la smetto.
Dico non smettendo di muovere le mani sui suoi fianchi.
Cheryl: va bene, d'accordo, mi rimangio ciò che ho detto, ma ti prego, basta.
Dice tra una risata e l'altra con le lacrime agli occhi.
Toni: ecco ciò che volevo sentire.
Dico soddisfatta ritraendo le mani sdraiandomi nuovamente con lei distesa su di me che si riprende pian piano.
Cheryl: comunque se devo essere veramente onesta ciò che subito mi ha colpito di te sono stati i tuoi occhi e la tua sfacciataggine.
Dice sinceramente tornando nella posizione di prima, a pancia in giù con la testa sul mio petto.
Toni: veramente!?
Le chiedo come conferma.
Cheryl: sì, ed ovviamente la tua bellezza.
Dice con un enorme sorriso stampato in faccia, alchè mi avvicino lentamente facendo scontrare le nostre labbra.
Toni: ti amo.
Dico dopo essermi staccata sistemandole dietro l'orecchio una ciocca di capelli ramata.
Cheryl: anch'io ti amo TT.
Dice tornando a stendersi comodamente sul mio petto, mentre io con una mano le circondo la vita e con l'altra le accarezzo delicatamente i capelli chiudendo gli occhi completamente rilassata dalla situazione.
Questa quiete, però, dura solo pochi minuti fino a quando non sentiamo dal babymonitor un pianto, immediatamente entrambe ci alziamo a sedere.
Toni: vado io, tranquilla, tu aspetta qui.
Le dico alzandomi in piedi lasciandole un delicato bacio sulla fronte prima di dirigermi verso le scale.
Qualche mese dopo...
Cheryl
Non ho idea di che ore siano, ma sicuramente è ancora notte fonda, veniamo entrambe svegliate da Jason che piange nell'altra stanza perché vuole mangiare, sbadigliando e strofinandomi gli occhi, ancora mezza rincoglionita dal sonno, mi metto seduta pronta ad alzarmi, però vengo fermata sul nascere da Toni che mi ferma delicatamente da un polso.
Toni: non ti preoccupare, ci penso io, tanto negli ultimi giorni hai tirato un sacco di latte, ce n'è a sufficienza nel frigo, me ne occupo io.
Mi dice dolcemente lasciandomi un delicato bacio sulla fronte prima di alzarsi ed uscire dalla stanza, una volta che è fuori torno a sdraiarmi nel letto cercando di riaddormentarmi, fallendo miseramente, sono troppo abituata a dormire sul suo petto, nonostante il sonno non riesco a dormire senza di lei, per questo dopo qualche minuto mi alzo dirigendomi in camera di nostro figlio per vedere a che punto è, arrivata alla porta mi fermo sullo stipite sorridendo inevitabilmente a Toni che gira per la stanza con Jason su una spalla mentre cerca di fargli fare il ruttino.
Toni: e tu che ci fai qui? Ti avevo detto che potevi rimanere a letto.
Mi dice avvicinandosi appena poggia lo sguardo su di me.
Cheryl: lo so, ma sai che non riesco a dormire se non ci sei e poi non potevo perdermi questo bellissimo spettacolo.
Dico rivolgendomi ad entrambi accarezzando la testolina con i primi capelli di Jason con una mano e la guancia di mia moglie con l'altra, lei semplicemente mi sorride leggermente in imbarazzo, lo si capisce dalle guance colorite di una sfumatura di rosa.
Rimaniamo a fissarci per un tempo indefinito, perse come sempre all'interno della nostra bolla, fatta di sguardi e parole dette ma senza aprire bocca, finché JJ finalmente non fa il ruttino interrompendo il contatto visivo che ovviamente schizza verso di lui.
Cheryl: mi sa che ora è pronto per tornare a letto.
Dico rivolgendomi a lui accarezzandogli delicatamente la schiena mentre Toni annuisce semplicemente, ed insieme ci dirigiamo verso la culla, una volta arrivate a destinazione, TT dolcemente lo sistema nel suo lettino con la copertina ed il suo leone rosso peluche da cui non si separa mai.
Toni: buonanotte piccolo mio.
Gli bacia la fronte prima di rialzarsi.
Cheryl: buonanotte tesoro mio.
Dico copiando la sua azione, dopodiché usciamo dalla stanza tornando nella nostra sbadigliando.
Il mattino dopo...
Vengo svegliata da delle voci in lontananza, attutite leggermente dal cuscino su cui ho la testa, in dormiveglia non distingo molto bene i suoni, quindi lentamente inizio ad aprire gli occhi ritrovandomi davanti la scena più dolce di sempre iniziando inevitabilmente a sorridere, c'è JJ, con indosso solo il suo pannolino, seduto sul petto di Toni che a sua volta è seduta con la schiena poggiata alla testiera del letto che gli fa le pernacchie sulla pancina facendolo ridere sonoramente mentre sbatte le manine.
Cheryl: prima o poi mi dovrai spiegare perché nostro figlio è sempre mezzo nudo.
Dico divertita attirando immediatamente la loro attenzione.
Toni: uh guarda JJ, mamma Cher si è svegliata.
Dice enfatizzando il tutto con la voce mentre lui continua a sorridere per poi allungare improvvisamente le braccia nella mia direzione facendo il gesto con le manine per essere preso da me, allora mi metto subito seduta prendendolo tra le braccia.
Cheryl: buongiorno piccolo mio.
Gli dico baciandogli dolcemente una guancia facendolo ridere per poi sistemarlo sul mio grembo, girandomi infine verso mia moglie.
Cheryl: buongiorno anche a te, amore.
Le dico avvicinandomi per un bacio.
Toni: buongiorno Cher.
Dice sorridendo dopo essersi staccata.
Cheryl: allora ora rispondi alla domanda che ti ho fatto poco fa?
Le chiedo guardandola ridacchiando.
Toni: beh amore, fa sempre così caldo qui ad LA, quando prima gli ho cambiato il pannolino non mi sembrava il caso di vestirlo, sta bene così.
Dice convinta guardandolo, non ha tutti torti, ma è adorabile quando è tutta convinta di sé.
Cheryl: hai ragione, ma è comunque sempre mezzo nudo, se si prende qualcosa è colpa tua.
Le dico puntandole il dito contro scherzosamente.
Toni: d'accordo, va bene, ma vedrai che non accadrà.
Dice facendomi l'occhiolino, alchè scoppio a ridere.
Cheryl: ti prego non farlo più, non so perché ma la faccia che fai mi fa spaccare ogni volta.
Dico continuando a ridere mentre lei mi guarda male.
Toni: uffa, succede ogni volta che ci provo, ma vedrai che ci riuscirò un giorno.
Dice tutta sicura di sé assottigliando lo sguardo verso di me.
Cheryl: se lo dici tu.
Dico asciugandomi le lacrime sotto gli occhi riprendendomi dalle risate.
Toni: allora cambiando argomento, cosa vogliono per colazione gli amori miei?
Chiede sorridendo circondandomi la vita con un braccio facendomi poggiare la testa sulla sua spalla mentre inizia ad accarezzare Jason, che al momento sta giocando con i miei capelli, sulla testolina.
Cheryl: io opto per i pancakes.
Dico allegramente guardando JJ giocare sul mio petto.
Toni: e tu piccolino? Latte e biscotti va bene?
Come risposta riceve un sorriso, allora gli fa una pernacchia sul pancino per farlo ridere come ora, guardo la scena con il cuore ricolmo di gioia ed un enorme sorriso che mi cresce sul viso, quando mi sono innamorata di mia moglie non pensavo che avrei mai più amato così tanto un'altra persona al infuori di Toni, ma poi è arrivato Jason a rendere le nostre vite ancora più belle di quanto già non fossero, ed ogni volta che lo guardo, che guardo i suoi occhioni, il suo sorriso, il mio cuore letteralmente esplode, provo un amore così intenso nei suoi confronti che non avrei mai pensato fosse possibile, ma lo amo con tutta me stessa, tanto quanto amo Toni, li amo entrambi da morire e non avrei potuto chiedere di meglio, che avere loro nella mia vita, di far parte di questa famiglia insieme a loro.
Toni: vada per latte e biscotti allora.
Dice grattandogli il pancino.
Cheryl: vi amo da morire entrambi.
Dico spontaneamente, senza neanche accorgermene, attirrando immediatamente l'attenzione di Toni, che inizialmente mi guarda confusa.
Toni: anche noi ti amiamo moltissimo, vero piccolino che vogliamo tanto, tanto, tantissimo bene a mamma Cher?
Chiede alterando lo sguardo tra me e lui, in risposta riceve dei versetti misti a qualche sillaba, Jason ora ha praticamente otto mesi ed ogni tanto cerca di parlare ma riesce solo a dire appunto qualche sillaba, nel frattempo mi si è avvicinato con le manine rivolte verso di me per farsi prendere, cosa che faccio abbracciandolo mentre mi butta le braccia a collo.
Cheryl: vieni qui anche tu.
Dico allungando un braccio verso Toni che immediatamente si lascia abbracciare poggiando la testa sulla mia spalla ed una mano delicatamente posta sulla schiena di Jason, persa in questo abbraccio di famiglia lascio a ciascuno un bacio sulla testa.
Rimaniamo abbracciati per qualche minuto fino a quando Toni non si stacca leggermente per poter parlare.
Toni: allora che ne dici se vesti nostro figlio mentre io mi occupo della colazione?
Mi chiede guardandomi.
Cheryl: certo TT.
Le sorrido lasciandole un veloce bacio a stampo prima di alzarmi.
Cheryl: allora piccolino, andiamo a vestirci.
Dico prendendolo tra le braccia sistemandolo su un fianco facendolo ridere.
Toni: vado a fare la colazione, a dopo amore e ci vediamo dopo anche con te piccolino.
Mi dice passandomi accanto lasciandomi un bacio sulla guancia mentre a Jason gli accarezza la testa prima di uscire definitivamente dalla stanza.
Cheryl: perfetto, allora noi ora ci cambiamo.
Gli dico toccandogli il pancino per farlo ridere mentre mi dirigo nella sua cameretta, una volta arrivati lo poggio delicatamente sul fasciatoio, dirigendomi poi verso la cassettiera, recupero una completo abbinato della Marvel, pantaloncino e maglietta corta a tema con disegnato sopra Captain America, non lo avrei mai detto, ma al college ho scoperto questa passione che Toni ha per i supereroi, soprattutto per l'MCU, quindi quando qualche settimana fa siamo andate con Jason in giro per negozi per comprargli dei nuovi vestiti, appena mia moglie ha visto questo completo mi ha praticamente implorato che glielo prendessimo, cosa che ovviamente abbiamo fatto.
Preso tutto ritorno da Jason seduto suo fasciatoio che appena mi vede sorride, cosa che faccio anch'io prima di infilargli delicatamente i vestiti che ho scelto.
Cheryl: ecco fatto, ora scendiamo a farci vedere da mamma TT.
Dico riprendrndolo in braccio poggiandolo su un fianco, mentre inizia giocare con i miei capelli esco dalla stanza scendendo poi le scale, arrivando in pochissimo tempo in cucina, appena varco la soglia sorrido vedendo Toni ai fornelli che canticchia allegramente, piano piano mi avvicino a lei fermandomi praticamente al suo fianco, volevo sorprenderla, ma Jason mi precede facendo dei versetti nella sua direzione per attirare la sua attenzione, lei appena lo sente mette giù ciò che ha in mano spegnendo anche momentaneamente i fornelli girandosi poi verso di noi.
Toni: oh ma ciao amore, il mio piccolo Steve Rogers.
Dice allungando le braccia per poterlo prendere da me riferendosi al completo che gli ho messo, appena è tra le sue braccia inizia fargli il solletico facendolo ridere ed io semplicemente sorrido.
Toni: okay, il tuo latte con i biscotti è pronto, che ne dici di andare a mangiare?
Gli domanda con una vocina buffa che lo fa ridere.
Toni: lo prendo come un sì.
Dice ridacchiando iniziando a camminare verso il seggiolone vicino al tavolo della cucina, lo fa sedere delicatamente dentro, per poi mettergli la sua bavetta preferita.
Toni: piccola ti dispiace dargli da mangiare tu? Io dovrei finire di occuparmi dei pancakes.
Mi dice avvicinandosi a me che sono rimasta vicino ai fornelli, appena mi è vicina le circondo la vita con le braccia mentre lei mi cinge il collo con le sue.
Cheryl: certo, amore, faccio io.
Dico baciandola istintivamente, non resistendo ad averla così vicina.
Toni: grazie.
Dice dopo esserci separate poggiando la fronte sulla mia.
Cheryl: ti amo.
Dico toccandole il naso scherzosamente prima di staccarmi da lei.
Toni: ti amo anch'io.
Dice sorridendo per poi tornare ai fornelli mentre io recupero un cucchiaio di plastica dal cassetto per poi dirigermi verso Jason.
Cheryl: eccoci qua, allora mangiamo?
Gli dico allegramente iniziando a prendere il primo boccone con il cucchiaino.
Cheryl: guarda JJ l'aeroplanino.
Dico facendo volteggiare un pochino il cucchiaino in aria giusto per sentirlo ridere, cosa che effettivamente fa, visto che mangia qualunque cosa senza fare capricci, su questo ha preso palesemente da Toni.
Cheryl: bravo tesoro.
Gli dico dopo che si è mangiato il boccone, e nel frattempo sento uno sguardo su di me che mi fa subito sorridere, mi giro verso si lei che ovviamente mi stava già guardando ricambiando il sorriso mandandomi un bacio volante che scherzosamente prendo al volo prima di tornare a Jason che reclama altro cibo sbattendo leggermente il cucchiaio contro il seggiolone.
Cheryl: tranquillo amore, eccomi.
Dico ridendo riprendendo il cucchiaio in mano per poi prendere un altro boccone.
Continuo a dargli da mangiare finché non finisce tutto in pochissimo tempo.
Cheryl: bravo piccolino, hai finito tutto.
Gli dico alzandomi per poi baciargli la testa portandolo a sorridere e battere le manine, nel frattempo recupero cucchiaio e piattino per poterli mettere nel lavandino, cosa che faccio subito dirigendomi poi verso Toni che sta finendo di cucinare i pancakes.
Cheryl: a che punto sei?
Le chiedo abbracciandola da dietro poggiando la testa sulla sua spalla, ma tenendo sotto controllo Jason con la coda dell'occhio.
Toni: ho praticamente finito, mi manca solo questo.
Dice riferendosi al pancake che sta finendo di cucinare.
Cheryl: perfetto allora.
Le dico lasciandole un dolce bacio sulla guancia che la fa arrossire.
Toni: immagino che JJ abbia mangiato tutto.
Dice ridacchiando conoscendo già la risposta.
Cheryl: ovviamente, quel bambino mangia qualunque cosa, è proprio tuo figlio.
Dico ridacchiando anch'io divertita.
Toni: beh e come biasimarlo, è bello mangiare.
Dice ridendo facendo ridere anche me.
Toni: oh comunque, quasi dimenticavo, prima che scendessi ti ho preparato il tuo thè, è nel microonde, spero solo non sia freddo.
Aggiunge subito dopo.
Cheryl: grazie TT.
Dico staccandomi da lei per poter raggiungere l'elettrodomestico, prendo il thè, fortunatamente ancora caldo, che poggio sul tavolo insieme alle nostre tovagliette per la colazione e due tovaglioli, prima di sedermi.
Toni: ecco qua, la colazione è servita.
Dice poggiando il piatto pieno di pancakes al centro del tavolo per poi sistemare sulle tovagliette due piatti vuoti, ma prima di sedersi va a prendere Jason che subito dopo sistema sul suo grembo, è qualcosa che fa sempre, quando facciamo colazione, lei se lo tiene in braccio ed ogni tanto gli dà qualcosa di nostro da mangiare, è semplicemente adorabile.
Toni: ehi piccolino, vuoi un pezzo di pancake?
Gli chiede con voce dolce guardandolo, lui semplicemente sorride come sempre.
Toni: aspetta che te lo taglio allora.
Dice prendendo in mano il coltello per poi tagliarne un piccolo pezzettino che gli porge, io guardo la scena con un enorme sorriso stampato in faccia, seduta accanto a loro sorseggiando il mio thè, guardarli insieme mi scalda sempre il cuore.
Continuo a guardarli per un po' mentre mangio fino a quando Jason non allunga le braccia verso di me facendo dei versetti per essere preso in braccio, fa sempre così, sta un pochino su Toni poi viene da me, è come se volesse farmi capire che non sono esclusa, che sa che ci sono anch'io, fa la stessa cosa anche quando magari è in braccio a me, dopo un po' vuole andare da Toni.
Cheryl: vuoi venire da me, piccolino? Vieni qui allora.
Dico prendendolo in braccio per poi metterlo in grembo, mentre ovviamente mia moglie recupera il telefono per poterci fare delle foto, io nel frattempo gioco con lui.
Toni: allora cosa vogliamo fare oggi?
Chiede all'improvviso dopo aver posato il telefono sul tavolo.
Cheryl: potremmo portare Jason al parco.
Propongo, a dieci minuti da casa nostra c'è un bellissimo parco giochi per bambini, portiamo spesso Jason lì, adora andarci, soprattutto gli piace andare sull'altalena.
Toni: mi sembra un ottima idea.
Dice sorridendo prima di allungarsi leggermente per darmi un rapido bacio sulle labbra.
Cheryl: perfetto, allora che ne dici se tu prepari JJ mentre io vado a vestirmi, poi facciamo a cambio?
Propongo nuovamente.
Toni: va benissimo, fammi solo sparecchiare.
Dice alzandosi iniziando a prendere sul tavolo i piatti che abbiamo utilizzato.
Cheryl: aspetta che si sistemo Jason nel seggiolone e ti aiuto.
Dico mentre sto per alzarmi ma vengo subito fermata.
Toni: non ti preoccupare Cher, faccio io.
Dice sorridendomi sincera, guardandomi con dolcezza, a quello sguardo non resisto, quindi ricambio il sorriso rimanendo seduta a giocare con nostro figlio.
Rimango seduta qualche minuto, dopodiché lascio il bambino in braccio a Toni ed insieme ci dirigiamo al piano di sopra, poi io entro in camera nostra mentre loro vanno in camera di Jason.
Una volta entrata, recupero un outfit adatto per la giornata fiondandomi poi in bagno per lavarmi e vestirmi, cosa che faccio iniziando a spogliarmi.
Circa quindici minuti dopo esco dal bagno vestita, lavata e leggermente truccata, quando sento mia moglie chiamarmi dall'altra stanza.
Toni: Amore, potresti venire qui un attimo?
Mi chiede urlando per farsi sentire.
Cheryl: arrivo subito TT.
Dico uscendo dalla stanza dirigendomi in quella di Jason curiosa di scoprire che cosa succede, quando arrivo mi fermo sullo stipite della porta ed appena mi ritrovo la scena davanti, quasi non scoppio a ridere, c'è Jason seduto sul fasciatoio ancora mezzo nudo con indosso solo il pannolino, accanto a lui sono poggiati alcuni suoi vestiti un po' troppo colorati per i miei gusti, di fronte c'è Toni con le braccia incrociate che lo guarda assottigliando lo sguardo verso di lui, come se volesse sfidarlo.
Cheryl: allora piccola, che succede?
Chiedo avvicinandomi, per poi fermarmi accanto a lei.
Toni: c'è che nostro figlio continua a guardarmi male, da quando ho preso i vestiti da fargli indossare.
Dice mettendo il broncio.
Cheryl: ti credo, seriamente volevi fargli indossare quel pantaloncino di colore giallo evidenziatore abbinato a quella maglietta verde!?
Le chiedo divertita alzando le sopracciglia.
Toni: grazie Cher, molto gentile da parte di mia moglie, davvero.
Dice continuando a tenere il broncio, prontamente mi avvicino di più a lei sciogliendo le sue braccia per poi metterle intorno la vita, mentre le mie finiscono sul suo collo.
Cheryl: scusa TT, sai che ho sempre amato il tuo stile rete e flanella, ma ammetti che vesto nostro figlio meglio di te.
Le dico facendole un sorriso sfacciato.
Toni: si forse hai ragione.
Dice arrendendosi.
Cheryl: perfetto, allora guarda ed impara.
Dico staccandomi da lei raggiungendo subito dopo la cassettiera di Jason, prendo i vestiti che mi servono posando quelli scelti da Toni per poi iniziare a vestirlo, una volta finito lo vedo sorridere.
Cheryl: ecco fatto.
Dico fiera allontanandomi leggermente, Toni sbuffa ma poi sorride.
Cheryl: non era così difficile TT, ma vedrai che con il tempo ce la farai anche tu.
Dico lasciandole un dolce bacio sulla guancia facendola sorridere ancora di più, nel frattempo Jason continua a sorridere allungando le braccine in direzione di Toni.
Toni: ah prima mi guardi male, poi ora vuoi farti prendere in braccio da me, sei proprio un ruffiano come tua madre.
Dice guardandolo assottigliando lo sguardo puntandogli il dito contro.
Toni: sei solo fortunato ad essere così carino.
Dice prendendolo in braccio, poggiandoselo su un fianco, mentre lui le circonda il collo con le braccia, io guardo la scena divertita, sono davvero bellissimi quei due insieme.
Toni: dai andiamo che ora mi devo preparare io.
Dice iniziando a dirigersi verso la porta, li seguo ma prima recupero un giocattolo per Jason.
Arrivati in camera nostra sistema delicatamente Jason sul letto per poi recuperare dall'armadio ciò che si deve mettere, ma prima di chiudersi in bagno si avvicina a me.
Toni: vado solo a prepararmi, torno subito, amore.
Mi dice lasciandomi un dolce bacio sulle labbra che ricambio felicemente.
Cheryl: a dopo TT.
Le dico dopo essermi separata per poi sedermi sul letto vicino a Jason iniziando a giocare con lui.
Dopo circa dieci minuti Toni esce dal bagno sorridendomi avvicinandosi a noi, dopodiché scendiamo di sotto tutti insieme, pronti per andare al parco, una volta uscite fuori di casa ed arrivate in auto metto Jason nel seggiolino mentre mia moglie sistema il passeggino nel bagagliaio, sistemato tutto partiamo immediatamente.
Esattamente dieci minuti dopo ci ritroviamo al parco a passeggiare, Toni con una mano spinge il passeggino mentre l'altra è intrecciata alla mia, mentre io sono al suo fianco, questo parco è davvero enorme, non solo ha solo una bellissima area giochi per i bambini, ha anche un ampia area cani ed un area pic nic, inoltre è circondato da alberi tra i quali si possono fare lunghe passeggiate, cosa che facciamo sempre quando veniamo qui.
Mentre mi guardo intorno e camminiamo la mia mente inevitabilmente inizia a pensare, penso nuovamente al mio passato, a com'ero da adolescente, quando mi sentivo completamente persa a causa della morte del mio adorato fratello, e dal terrore che provavo ogni volta che vedevo quella vipera di donna che mi ha messo al mondo, ricordo ancora tutto il dolore, la sofferenza, l'infelicità che ho provato, a come credevo che non sarei mai scappata da tutto questo, convinta di essere destinata a tale sofferenza, convinta che sarei rimasta infelice per tutta la vita, ma per fortuna non è stato così, perché ora sono sposata con la donna migliore che potessi desiderare, l'amore della mia vita, Toni, che ogni giorno mi rende l'essere umano più felice del mondo intero, ed insieme abbiamo un figlio meraviglioso, Jason, che ci porta così tanta gioia nelle nostre vite che non si può spiegare, ripensando a tutto ancora non mi sembra di essere sfuggita dalle grinfie della mia terribile famiglia per sentirmi finalmente libera, felicità, desiderata, voluta ed amata, istintivamente poggio la testa alla spalla di Toni, crogiolandomi nel suo profumo.
Toni: ti amo.
Dice di punto in bianco baciandomi dolcemente la sommità della testa.
Cheryl: ti amo anch'io.
Rispondo strusciandomi leggermente sul suo collo, lasciandole un bacio alla base.
Cheryl: pensi che sia una brava madre?
Chiedo improvvisamente, ecco che le mie insicurezze si fanno nuovamente sentire, mia moglie inizialmente mi guarda confusa, ma poi, evidentemente leggendomi attraverso, capisce tutto.
Toni: sei la madre migliore che nostro figlio possa avere, e te lo dimostrerò.
Dice fermando il passeggino, muovendosi in avanti, ora sono io che la guardo con sguardo confuso.
Toni: vieni piccolino.
Dice chinandosi per prendere Jason in braccio, che immediatamente si appoggia sul suo petto, per poi dirigersi verso di me.
Toni: allora mamma Cher è tanto insicura, crede di non essere una brava mamma per te, che ne dici di farle vedere quanto le vuoi bene!?
Dice rivolgendosi a lui che sorride subito, e come se avesse capito ciò che ha detto allunga le braccia verso di me, subito sorrido prendendolo tra le braccia, lo sistemo bene su un fianco mentre lui appoggia la testa sul mio petto iniziando a giocare con alcune ciocche dei miei capelli.
Toni: ti occupi sempre di lui, fai attenzione ad ogni minimo dettaglio, soprattutto ora che sa gattonare, quando piange ti precipiti subito da lui per capire che cosa non va, giochi con lui cercando di farlo sorridere ogni volta, sei una madre splendida Cheryl, ricordalo e non dubitarne più.
Dice avvicinandosi a me facendo intrecciare le nostre mani, guardandomi con un sorriso, istintivamente mi avvicino a lei poggiando le labbra sulle sue accarezzandole una guancia con la mano libera.
Cheryl: grazie per dire sempre la cosa giusta, al momento giusto.
Sorrido semplicemente guardandola.
Toni: Cher, sei mia moglie, farò sempre di tutto per poterti rendere felice, e per rassicurarti.
Dice non distogliendo lo sguardo dal mio, ci guardiamo perdendoci come sempre nella nostra bolla, fino a quando Jason fa un versetto attirando la nostra attenzione, entrambe sorridiamo guardandolo per poi baciargli le guance facendolo ridere.
Toni: ora andiamo al parco a giocare, dai.
Dice accarezzandolo, per poi prenderlo in braccio da me rimettendolo nuovamente nel passeggino.
Riprendiamo le posizioni di prima, lei che spinge il passeggino con una mano mentre l'altra la intreccia alla mia riprendo a camminare, arrivate al parco giochi, che fortunatamente al momento è abbastanza vuoto, ci avviciniamo ad una panchina, la solita in cui fermiamo sempre quando veniamo qui, sistemiamo il passeggino lì accanto mettendo i freni, tirando poi Jason fuori, che si poggia immediatamente sul petto di Toni che lo tiene in braccio, dopodiché ci dirigiamo verso le altalenante, quelle a forma di seggiolino, tutte chiuse, adatte per i bambini piccoli, lo infiliamo dentro ed io inizio subito a spingerlo mentre Toni si posiziona davanti iniziando a fare un video sorridendo, cosa che immediatamente fa sorridere anche me, per poi far ridere Jason facendo delle smorfie con il telefono in mano.
Due mesi dopo...
Toni
Apro gli occhi lentamente sbadigliando, colpita dalla leggera luce del sole che arriva da dietro le tende chiuse della grande vetrata che abbiamo in camera, istintivamente allungo le braccia alla ricerca di mia moglie, che stranamente non trovo, quindi mi alzo immediatamente a sedere cercando di capire se è in bagno, il nostro privato che abbiamo qui in camera, ma la porta è aperta, non è lì, allora mi guardo intorno cercando di sentire qualche rumore, in modo da capire dove si trova, ed appena sento delle voci provenire dalla camera di Jason sorrido alzandomi, uscendo dalla stanza dirigendomi proprio in quella di nostro figlio.
Arrivata sulla soglia mi poggio subito allo stipite con le braccia incrociate sul petto ed un sorrisone stampato sul viso di fronte alla scena che mi ritrovo davanti, Jason si trova sdraiato nella sua culla, Cheryl piegata all'interno che gli solletica il pancino facendolo ridere sonoramente, tutto questo mi scalda il cuore, non credo di aver mai amato qualcuno come amo questi due meravigliosi esseri umani, quando ho conosciuto Cheryl e me ne sono innamorata, non avrei mai pensato che un giorno avrei mai amato qualcun'altro come amo lei, eppure poi è arrivato Jason e mi sono dovuta ricredere subito, appena l'ho preso in braccio per la prima volta il mio cuore è praticamente esploso, un sentimento fortissimo mi ha travolto, ed ho subito capito che avrei protetto questo piccolino contro tutto e tutti, che lo avrei amato in qualunque circostanza, che lo avrei sempre sostenuto ed accettato per ciò che è, ovvero mio figlio, per mia moglie ho provato sostanzialmente le stesse cose, ma non avrei mai creduto che avrei provato un'altra volta un amore così intenso dopo averla conosciuta.
Toni: ehi voi due, casinisti.
Dico continuando a sorridere dopo essermi ripresa dai miei pensieri.
Cheryl: guarda JJ, mamma TT è sveglia.
Gli dice facendo una vocina facendolo ridere per poi prenderlo in braccio avvicinandosi in seguito a me.
Toni: buongiorno amore mio.
Dico baciandogli delicatamente una guancia guadagnandomi un sorriso ed il solito gesto per farsi prendere in braccio, cosa che faccio subito posizionandolo su un fianco.
Toni: buongiorno anche a te, amore.
Dico baciandola dolcemente accarezzandola delicatamente.
Cheryl: buongiorno a te, TT.
Sorride guardandomi.
Toni: allora che cosa stavano facendo gli amori della mia vita?
Chiedo mentre usciamo dalla stanza dirigendoci di sotto per fare colazione.
Cheryl: niente di che, ho solamente beccato Jason già sveglio quando prima sono passata a controllarlo, quindi ci siamo messi a giocare, vero piccolino?
Gli chiede guardandolo accarezzandogli il pancino, che lo fa sorridere.
Cheryl: la prendo come una risposta positiva.
Dice sorridendogli di rimando, cosa che fa sorridere anche me.
Toni: quindi cosa vorrebbe per colazione il mio principino?
Mi rivolgo io a lui adesso, lui mi guarda come se ci stesse pensando, poi pronuncia qualche sillaba sconclusionata per poi sorridere.
Toni: omogenizzato alla frutta, va bene!?
Chiedo nuovamente facendolo leggermente annuire.
Toni: e la mia regina cosa vuole invece?
Chiedo voltando lo sguardo verso mia moglie che mi guarda di rimando mentre scendiamo le scale.
Cheryl: prima o poi mi dovrai spiegare perché una volta ero la tua principessa ed ora invece sono la tua regina.
Dice continuando a guardarmi arrivate al piano di sotto.
Toni: semplice, da quando è nato nostro figlio sei ovviamente salita di grado, perché lui è il nostro principino, tu quindi sei diventata la mia regina, quando avremo una figlia, lei sarà la nostra principessa.
Spiego semplicemente facendo spallucce.
Cheryl: Antoinette Topaz, mi stai per caso indirettamente dicendo che vuoi avere un altro figlio!?
Mi chiede fermandosi sul posto assottigliando lo sguardo.
Toni: può darsi, in fondo ne abbiamo già anche parlato, e poi sai perfettamente quanto amerei vedere girare per casa una mini versione di te con i capelli rossi.
Dico sinceramente per poi entrare in cucina lasciandola leggermente indietro, in mezzo al corridoio.
Cheryl: Antoinette Topaz, dove credi di andare, non puoi rispondermi così vagamente.
Dice incrociando le braccia sul petto raggiungendomi mentre sto sistemando Jason nel suo seggiolone.
Toni: non ho risposto vagamente, mi sembra più che chiara la mia risposta.
Dico dirigendomi verso il frigo aprendolo per poter recuperare l'omogenizzato di Jason, per poi ritrovarmi ancora Cheryl con le braccia incrociate che mi guarda leggermente male, allora poggio il barattolino che ho in mano sull'isola della cucina per poterla raggiungere.
Toni: sì Cheryl Marjorie Topaz, mi piacerebbe avere un altro figlio con te, preferibilmente una femmina questa volta.
Dico lasciandole un delicato bacio sulla guancia facendola sorridere, dopodiché torno ad occuparmi del cibo di Jason.
Apro il barattolino, recupero un cucchiaino, andando poi a sedermi accanto al seggiolone, gli sistemo una bavetta intorno al collo prima di iniziare ad imboccarlo, nel frattempo Cheryl si è diretta alla macchinetta del caffè, per me, mentre si prepara il suo thè.
Toni: quindi alla fine non mi hai detto che cosa vuoi per colazione.
Le chiedo voltandomi verso di lei ancora seduta sulla sedia con il cucchiaino in mano.
Cheryl: niente di particolare, mangio solo una ciotola di ciliegie con il thè, tu vuoi una brioches invece?
Mi chiede dirigendosi verso il frigo.
Cheryl: c'è anche del succo se lo vuoi.
Aggiunge con il frigo aperto.
Toni: se c'è uno di quei croissant vuoti che abbiamo comprato l'altro giorno, ed un bicchiere di succo oltre il caffè.
Le dico sorridendole per poi tornare ad imboccare Jason.
Dopo circa dieci minuti finisco di dargli da mangiare, quindi mi alzo prendendo in mano il barattolino vuoto che butto nell'immondizia, il cucchiaino che finisce nel lavandino, dopodiché torno da lui prendendolo in braccio, insieme ci dirigiamo da Cheryl, seduta al tavolo della cucina tutto appareccchiato.
Cheryl: eccovi.
Dice guardandoci con un sorriso mentre ci sediamo.
Toni: eccoci.
Dico sedendomi con Jason in grembo iniziando a sorseggiare la mia tazza di caffè.
Toni: allora oggi mare?
Chiedo a mia moglie che sta mangiando una ciliegia.
Cheryl: assolutamente sì, fa troppo caldo per stare in casa.
Dice leggermente esasperata, ed effettivamente ha ragione, qui ad LA fa caldo praticamente tutto l'anno, essendo il clima molto mite, ma ora siamo ad agosto ed estate letteralmente si muore, fa veramente caldo, per questo abbiamo deciso di passare la giornata alla Venice Beach, visto che quest'anno non andremo in vacanza da nessuna parte perché Jason è ancora troppo piccolo per viaggiare, soprattutto in aereo, menomale che qui c'è il mare.
Toni: concordo con te, una giornata al mare con le mie due persone preferite è proprio ciò che ci vuole.
Dico stringendo a me Jason, leggermente, facendolo ridere e guardando Cheryl con occhi dolci, che immediatamente arrossisce.
Continuiamo a mangiare tranquillamente chiacchierando, fino a quando la nostra attenzione non viene attirata da Jason che inizia insistentemente a fare dei versi come se stesse cercando di parlare, di comunicare qualcosa, finché effettivamente non ci riesce.
Jason: Mam...ma...mam...ma...mamma Cher.
Dice infine guardando la rossa che al momento ha la mano davanti alla bocca con gli occhi lucidi.
Cheryl: oddio lo hai sentito TT, prendi subito il telefono.
Mi dice quasi strillando dalla gioia, per fortuna indosso spesso pigiami con le tasche, quindi recupero il dispositivo da lì aprendolo su fotocamera, nella sezione video.
Cheryl: dai JJ, prova a dirlo di nuovo, Mamma Cher, MAM...MA CHER.
Dice sillabando ogni parola mentre filmo la scena.
Jason: mam...ma Cher, mamma Cher.
Ripete tutto entusiasta sorridendo, guardando la mamma che sta piangendo per l'emozione ora.
Cheryl: oddio, sei stato bravissimo amore.
Dice allungando le braccia prendendolo in braccio da me, per poterlo abbracciare, io guardo la scena con gli occhi lucidi, un enorme sorriso sul viso ed il telefono ancora in mano.
Jason: mam...ma TT, mam...ma TT, mamma TT.
Dice improvvisamente indicandomi dopo essersi sistemato sul grembo di Cheryl, a momenti non mi cade il telefono dalle mani.
Toni: oh mio Dio, piccola lo hai sentito!?
Dico strillando io questa volta, mentre la rossa mi guarda semplicemente con un sorriso annuendo, dopo aver staccato il video, lascio il telefono sul tavolo avvicinandomi con la sedia a lui.
Toni: sei stato bravissimo, tesoro.
Gli dico lasciandogli un delicato bacio sulla guancia facendolo ridere.
Jason: mamma TT.
Dice allegro rivolgendo le braccia verso di me.
Toni: vuoi tornare da me?
Gli chiedo continuando a guardarlo, lui annuisce solamente, alchè lo prendo tornando a metterlo sulle mie gambe.
Cheryl: poi mi mandi il video?
Chiede finendo di mangiare l'ultima ciliegia.
Toni: certo, amore, appena posso.
Le dico finendo l'ultimo pezzo di croissant sorridendole.
Cheryl: comunque ti va se inizi tu a prepararti, prepari Jason, mentre io mi occupo della borsa frigo, poi facciamo a cambio?
Mi chiede alzandosi con le sue cose in mano.
Toni: sì certo, me ne occupo io.
Dico alzandomi con Jason in braccio, con una mano lo tengo con l'altra recupero la tazzina vuota di caffè che finisce nel lavandino, dopodiché per uscire dalla stanza passo vicino a Cheryl lasciandole un bacio sulla guancia prima di dirigermi verso le scale.
Una volta salita al piano superiore, mi dirigo subito alla camera di Jason, che appena entro sistemo sul fasciatoio, per poi allontanarmi leggermente per recuperare il costume e dei vestiti da mettergli addosso, apro la cassettiera prendendo due costumi, una canottiera bianca, ed una magliettina grigia corta con delle scritte sopra, fatto questo mi volto verso mio figlio dirigendomi nella sua direzione, arrivata davanti a lui poggio tutto tranne i costumi alle sue spalle.
Toni: allora, visto che ora sai parlare, preferisci questo o quello?
Dico facendogli prima vedere un costume a pantalone blu con disegnati sopra degli orsacchiotti, e poi un altro costume a pantalone, questa volta rosso con disegnata a lato una piccola ciliegia.
Jason: Quel...lo, quel...lo, quello.
Dice indicando il costume rosso.
Toni: perfetto, mamma Cher ne sarà molto contenta.
Dico sorridendo al pensiero, per poi posare il costume blu con la maglietta grigia, prima di fargli indossare quello rosso insieme alla canottierina bianca con sopra scritto "I ❤ my moms", glie l'abbiamo comparata mesi fa, appena l'abbiamo visto ce ne siamo innamorate entrambe.
Toni: ecco fatto, sei pronto per il mare, aspetta solo un secondo che recupero un altro paio di cose.
Dico sistemandolo nuovamente sul fasciatoio prima di raggiungere il suo armadio, dal quale tiro fuori un paio di sandaletti bianchi e rossi che della Adidas che Cheryl gli ha comprato, insieme ad un cappellino per il sole con la visiera, preso tutto chiudo l'armadio tornando da lui, in testa gli infilo il cappello, ed ai piedi i sandaletti.
Toni: ecco qua, ora sei pronto sul serio.
Dico sorridendo guardandolo, è bellissimo vestito in questo modo, penso prendendolo in braccio, uscendo poi dalla stanza diretta in camera mia e di mia moglie, arrivata a destinazione poggio Jason sul letto, recuperando dal davanzale davanti la vetrata uno dei suoi giocattoli che teniamo qui per ogni evenienza, glielo porgo per poi dirigermi al mio armadio, aprendolo recupero un bikini viola, un pantaloncino jeans abbinato ad una maglietta bianca con scritte viola ed un paio di infradito bianche, preso tutto vado in bagno a cambiarmi lasciando la porta aperta, così posso controllare Jason dal riflesso dello specchio.
In dieci minuti finisco di vestirmi, uscendo dal bagno pronta, prendo in braccio Jason lasciando sul letto il gioco con cui stava giocando uscendo in seguito dalla stanza, scendendo le scale subito dopo, raggiungendo la cucina in pochissimi secondi.
Toni: eccoci tornati, siamo pronti per il mare.
Dico allegra facendo sorridere Jason mentre oltrepasso la soglia per poter raggiungere Cheryl che sta chiudendo la borsa frigo.
Cheryl: oh ma che bello l'amore mio, sta proprio bene con questo costumino rosso.
Dice lasciando ciò che sta facendo per prendere Jason in braccio, stringendolo a sé, baciandogli delicatamente una guancia.
Cheryl: anche tu sei bellissima, comunque.
Mi dice guardandomi con il suo solito sguardo che riserva solo a me, facendomi arrossire.
Toni: grazie amore.
Le dico baciandola a stampo prima di separarci velocemente, lei sorride semplicemente abbracciando ancora nostro figlio per qualche secondo.
Cheryl: okay, ora vado io a cambiarmi, oltre a questo il resto è tutto già in auto, vero?
Mi chiede riferendosi alle borsa frigo sull'isola che ha appena preparato.
Toni: si si è già tutto nel bagagliaio.
Le rispondo mentre mi passa nuovamente Jason che prendo in braccio.
Cheryl: perfetto, allora vado a cambiarmi, voi andate pure in auto, sistemalo nel seggiolino, mi occupo io di portare la borsa frigo.
Mi dice passandomi accanto lasciando ad entrambi un bacio sulla guancia.
Toni: ci vediamo in macchina allora, amore.
Dico sorridendole mentre esce dalla stanza.
Dopo poco esco anch'io, recuperando dall'ingresso le chiavi dell'auto per poi uscire di casa, mi avvio nel vialetto raggiungendo il veicolo che abbiamo lasciato parcheggiato proprio di fronte, con le chiavi apro la portiera dietro in modo da mettere Jason seduto sul suo seggiolino, lo lego correttamente per poi baciargli dolcemente la testa, lui sorride abbracciandomi leggermente il collo, cosa che fa sorridere me.
Jason: mamma TT.
Dice lasciandomi andare.
Toni: si amore, mamma TT sono io.
Gli sorrido accarezzandogli una guancia prima di chiudere la portiera dirigendomi poi verso il posto del guidatore, mi siedo sul sedile infilando la chiave accendendo la radio mentre aspettiamo Cher.
Non so esattamente quanto tempo dopo, la vedo uscire di casa con la borsa frigo su una spalla, chiude a chiave la porta, per poi avvicinarsi, alchè esco dall'auto in modo da raggiungerla al bagagliaio aiutandola a sistemare tutto, una volta chiuso le circondo la vita attirandola a me, lei inizialmente rimane ferma presa alla sprovvista, ma poi poggia le braccia intorno al mio collo.
Toni: ti sei messa il bikini rosso!? Amo quel costume su di te.
Le rivelo accorgendomi subito dei fili del pezzo di sopra che escono fuori dalla maglietta che indossa.
Cheryl: oh lo so bene TT, lo so bene.
Ridacchia evidentemente ricordando quella volta in luna di miele, alle Maldive, ormai qualche anno fa, quando aveva indossato lo stesso costume per andare in spiaggia, ma alla fine in spiaggia quel giorno non ci siamo mai arrivate perché ho preferito strapparglielo di dosso.
Toni: a parte questo, sei stupenda, come sempre.
Le rivelo facendola arrossire violentemente.
Cheryl: grazie TT.
Mi dice baciandomi improvvisamente per poi allontanarsi da me.
Cheryl: andiamo che c'è nostro figlio che ci aspetta in auto.
Dice dirigendosi al lato passeggeri con me al seguito, una volta entrate entrambe in auto metto subito in moto.
Toni: allora, la famiglia Topaz è pronta per andare al mare!?
Praticamente urlo alzando le mani in aria, facendo ridere sonoramente Jason in risposta.
Cheryl: tu hai qualche problema serio.
Dice mettendosi una mano sulla fronte sconsolata, per poi scoppiare a ridere.
Cheryl: ma ti amo anche per questo, purtroppo.
Dice guardandomi, io le sorrido partendo immettendomi in strada, mentre lei si gira verso Jason facendolo ridere di nuovo.
Arriviamo in spiaggia in un quarto d'ora, parcheggio l'auto nel primo posto libero spegnendo in seguito il motore per poi scendere dal veicolo, dirigendomi al bagagliaio mentre Cheryl prende Jason, tiro tutto il necessario fuori, per poi chiuderlo, mi metto in spalla la borsa del mare con dentro asciugamani, creme solari, l'ombrellone che sporge leggermente, ed i braccioli di Jason, poi mi metto sull'altra spalla la borsa di quest'ultimo con dentro un cambio, qualche pannolino, il suo ciuccio e qualche giochino, tipo paletta, secchiello, qualche formina, ma quando stavo per prendere in mano anche la borsa frigo mi fermo a metà prendendomi un sonoro rimprovero.
Cheryl: non ti azzardare a prendere pure quello, me ne occupo io.
Mi dice guardandomi malissimo, fulminandomi con lo sguardo.
Toni: ma tu hai Jason, faccio io.
Cerco di insistere, però appena lo faccio, me ne pento subito, assottiglia ancora di più lo sguardo, se uno sguardo potesse uccidere ora sarei cinque metri sotto terra probabilmente, quindi mi arrendo alzando le mani, lei soddisfatta sorride sistemandosi la borsa in spalla, dopodiché chiudo la macchina infilandomi le chiavi in tasca.
Cheryl: guarda amore, quello è il mare.
Dice indicandolo mentre ci incamminiamo sulla sabbia, li guardo sorridendo.
Jason: ma...re...mare.
Dice sorridendo, a ciò il mio cuore si scioglie, è semplicemente adorabile.
Cheryl: bravo tesoro, mare.
Dice sorridendo baciandogli una guancia, in quel momento riesco a scattare velocemente una foto di loro due, negli ultimi mesi ho imparato a recuperare il telefono molto velocemente dalle tasche per poter catturare gli attimi migliori come questo.
Camminiamo sulla sabbia per qualche minuto, per poi trovare il posto perfetto, poco lontano dalla riva, in un angolo con pochissime persone intorno, ed una bellissima vista sul mare, poggiamo tutte le borse per terra, subito sistemo un asciugamano dove Cheryl ci poggia Jason, dopo pianto l'ombrellone mentre lei sistema il resto.
Una volta che tutto è stato sistemato, ci spogliando mettendo i nostri abiti appesi all'ombrellone, poi io mi siedo con la schiena poggiata alla borsa frigo all'ombra, Cheryl si mette in mezzo alle mie gambe con Jason in braccio.
Cheryl: amore mi metteresti la crema solare mentre io la metto a Jason?
Mi chiede girandosi a guardarmi.
Toni: certo, aspetta solo un attimo.
Dico recuperando le creme dalla borsa in pochissimo, porgo quella adatta a Jason a Cheryl che se ne mette subito un pochino sulle mani, mentre quella protezione 50 adatta alla pelle delicata di mia moglie me la spalmo io sulle mani iniziando a passargliela sulla schiena, per poi passare alle braccia ed infine alle gambe.
Finito di spalmare la crema ci rimettiamo nella posizione di prima, inizio ad accarezzare dolcemente un fianco di Cheryl mentre lei accarezza dolcemente nostro figlio sulla testa, ci rilassiamo per qualche minuto finché non riprendo a parlare.
Toni: allora andiamo a fare un bagno?
Chiedo non smettendo di accarezzarla.
Cheryl: volentieri, mi passi solo i braccioli di Jason?
Chiede voltandosi verso di me, annuisco passandoglieli, li prende in mano iniziando a metterglieli addosso, una volta fatto si alza in piedi prendendolo in braccio.
Toni: iniziate ad andare, prendo solo il telefono per fare qualche foto.
Dico mentre mia moglie mi guarda con quello sguardo del tipo "figurati se non ti mettevi a fare foto" ma con un piccolo sorriso che le compare sul viso, annuisce iniziando a dirigersi poi verso la riva del mare con Jason poggiato sul solito fianco.
Mi alzo in piedi recuperando il telefono nella tasca dei miei pantaloncini appesi, dopodiché inizio anch'io a dirigermi verso la riva, ma appena vedo ciò che mi ritrovo davanti mi fermo immediatamente aprendo la fotocamera per poter fare una foto, ci sono Cheryl & Jason di spalle, sulla riva che guardano il mare davanti a sé, immediatamente catturo l'immagine per poi metterla subito su Instagram con la didascalia sotto:
"Oggi al mare con le mie due persone preferite nell'intero universo...🌊❣️"
@Cheryl.Bombshell
Ammetto di non aver resistito, quella foto stupenda doveva essere pubblicata assolutamente.
Dopodiché li raggiungo e da quel momento parte letteralmente un set fotografico, inizio subito a fare un sacco di foto sia a Cheryl che a Jason in diverse pose, poi mia moglie ha la grande idea di rubarmi il telefono iniziando a fotografarmi da sola e con Jason, infine ci facciamo dei selfie tutti insieme, con lei che per la maggior parte si è messa a fare le smorfie per far ridere Jason che effettivamente rideva sonoramente ogni volta, finito tutto ho rimesso il telefono al suo posto e siamo andati a farci questo bagno.
Qualche ora dopo...
Mi sveglio stiracchiandomi, sbadigliando, dopo essere uscite dall'acqua siamo andate a farci la doccia, tornate all'asciugamano Cheryl ha iniziato ad asciugare Jason in modo che non si prendesse un accidente, dopodiché ci siamo sistemate esattamente come prima e ci siamo tutti addormentati.
Appena apro gli occhi sorrido all'istante, ritrovandomi davanti Cheryl che dorme pacificamente con Jason sdraiato a pancia in giù che dorme sul suo petto, mentre la mamma gli circonda la vita, immediatamente scatto una foto, iniziando poi a passare delicatamente le mani tra i capelli rosso fuoco di mia moglie con una mano, mentre con l'altra accarezzo Jason sulla schiena.
Rimango ad accarezzarli entrambi per minuti interi finché non sento mia moglie muoversi ed aprire gli occhi lentamente, incrociando subito il suo sguardo con il mio.
Toni: buongiorno dormigliona.
Le dico ridacchiando accarezzandole una guancia.
Cheryl: buongiorno.
Dice sbadigliando per poi lasciarmi un bacio a fior di labbra.
Cheryl: da quanto sei sveglia?
Chiede curiosa ritornando a sdraiarsi su di me con Jason sul suo petto.
Toni: non lo so con esattezza, ma non tanto.
Le dico lasciandole un delicato bacio sulla testa facendola sorridere, in quell'esatto momento sentiamo nostro figlio muoversi immediatamente ci giriamo verso di lui vedendolo aprire gli occhi, sbadigliando.
Cheryl: ma buongiorno amore.
Dice baciandogli una guancia con dolcezza facendolo sorridere lievemente, dopodiché Cheryl si alza leggermente mettendosi seduta sempre contro di me, sistemando Jason in mezzo alle sue gambe.
Toni: allora chi vuole mangiare? Io sto morendo di fame.
Esordisco tirando davanti la borsa frigo appoggiando la schiena sul palo dell'ombrellone.
Cheryl: quando mai tu non hai fame!?
Chiede ridacchiando divertita, facendo ridere Jason.
Toni: non è colpa mia se ho fame.
Mi difendo iniziando ad aprire la borsa tirando fuori, acqua, coca cola alla ciliegia, della frutta, dell'affettato ed un omogeneizzato insieme ad un cucchiaino, appena nostro figlio vede il barattolino inizia ad agitarsi allungando le mani.
Toni: sembra che qualcun'altro oltre a me abbia fame.
Dico divertita iniziando a togliere il tappo per aprirlo.
Cheryl: per questo motivo è proprio tuo figlio, mangia di tutto.
Dice ridacchiando, mentre le passo il cucchiaio e l'omogenizzato aperto per poter imboccare Jason.
Toni: questo è vero, ma non dimentichiamo che è ruffiano quanto te.
Dico guardandola.
Cheryl: per questo è proprio figlio di entrambe.
Dice ridendo imboccandolo.
Dopo averlo fatto mangiare lo risistema in mezzo alle sue gambe, così iniziamo a mangiare noi chiacchierando tranquillamente, da quel momento in poi il tempo passa in fretta ed è arrivata l'ora di tornare a casa, quindi ci vestiamo, prendiamo tutte le nostre cose dirigendoci poi alla macchina, arriviamo a casa in un quarto d'ora, a causa del costante traffico di Los Angeles.
Immediatamente entrate in casa sistemiamo tutto, ci cambiamo in tuta, cambiamo il pannolino a Jason mettendogli il pigiama ed ora ci troviamo sedute sul tappeto con la schiena appoggiata al divano mentre Jason gioca davanti a noi con alcuni dei suoi giocattoli che lasciamo sempre in salotto per lui, quando improvvisamente tenta di alzarsi in piedi, io e Cheryl ci guardiamo negli occhi mentre lei recupera il telefono più vicino, mettendolo sicuramente su fotocamera.
Continuiamo a guardarlo, fino a quando a tentoni, attaccandosi con le mani al divano, si alza completamente in piedi, sempre rimanendo appoggiato con le mani, inizia lentamente verso di noi.
Toni: oh mio Dio Cheryl.
Dico con gli occhi lucidi e la mano davanti alla bocca.
Cheryl: sta camminando.
Dice quasi urlando non smettendo di fargli il video, finché Jason non arriva a lei cadendogli praticamente in braccio, posa subito il telefono abbracciandolo.
Cheryl: sei stato bravissimo, amore.
Lo stringe a sé, ed io non perdo tempo a fare una foto.
Toni: è vero, sei stato bravissimo, piccolino.
Sorrido accarezzandogli la schiena delicatamente, ancora tra le braccia di Cheryl.
Dopo qualche minuto si stacca da lei, intento a venire verso di me, di nuovo tentando di camminare, lo guardiamo ancora con la bocca aperta, fino a quando non arriva a buttarsi su di me, questa volta.
Toni: le mamme sono tanto orgogliose di te, amore.
Dico circondando il suo piccolo corpicino, presto ci raggiunge anche Cheryl, che dolcemente circonda entrambi con le braccia.
Il primo bagnetto di Jason, qualche mese prima...
Cheryl
Attualmente mi ritrovo in bagno a preparare il primo bagnetto per Jason che attualmente ha circa due mesi, e nonostante ciò sta crescendo un sacco, mentre Toni lo spoglia io mi occupo del resto.
Una volta riempita la vaschetta di plastica viola, che abbiamo comprato apposta, controllo con un dito la temperatura dell'acqua in modo che non sia né troppo calda e neanche troppo fredda, infatti è perfettamente tiepida, sorrido soddisfatta riponendo poi alcuni giochini di gomma che Archie & Veronica ci hanno regalato alla nascita, fatto anche questo, affianco sistemo lo shampoo per bambini facendo poi un passo indietro guardando tutto nell'insieme controllando mentalmente ti aver preso preso tutto l'occorrente, per poi girarmi sorridendo appena sento la porta aprirsi vedendo Jason, in braccio a Toni, poggiato sul suo petto con indosso il suo piccolo accappatoio bianco.
Toni: eccoci qua, pronti per il bagnetto.
Dice sorridendo allungandomi Jason che immediatamente prendo in braccio sistemandolo nel fascatoio togliendogli con delicatezza l'accappatoio, spogliandolo completamente, lentamente lo prendo per le ascelle infilandolo con cautela nella vasca, inizialmente fa una smorfia, per poi iniziare a ridere.
Cheryl: sembra che a qualcuno piaccia l'acqua.
Dico solleticandogli il pancino, facendolo ridere ancora di più, mentre Toni filma la scena sorridendo.
Cheryl: okay ora però è arrivato il momento di lavarsi.
Dico prendendo lo shampoo mettendomelo sulle mani, passandoglielo in seguito sul corpo, ma appena mi avvicino lui divertito inizia a schizzarmi, d'istinto mi copro il viso con le mano.
Cheryl: Jason.
Dico ridendo, cosa che ovviamente fa anche mia moglie, se la ride proprio di gusto.
Cheryl: tu anzi di ridere, aiutami.
Dico guardandola con sguardo truce.
Toni: scusa amore, ma è veramente divertente.
Continua a ridere, posando poi il telefono avvicinandosi con aria minacciosa alla vaschetta di Jason.
Cheryl: giuro che se ti azzardi, domani dovrai firmare le carte del divorzio.
Dico trucidandola letteralmente con lo sguardo, ma questo non le impedisce ovviamente di iniziare a schizzarmi.
Cheryl: TONI!
Urlo continuando a coprirmi il viso mentre i due se la ridono.
Cheryl: ma perché ce l'avete con me oggi!?
Dico cedendo scoppiando poi a ridere estremamente divertita dalla situazione, per poi abbracciare da dietro Toni prendendola alla sprovvista.
Toni: Cher, sei tutta bagnata.
Dice cercando di staccarsi da me, ma io la stringo ancora di più come vendetta.
Cheryl: e di chi è la colpa?
Le chiedo retoricamente.
Toni: giusto, hai ragione.
Dice alzando gli occhi al cielo.
Toni: scusa, ma devi ammettere che è stato divertente.
Dice girandosi tra le mie braccia, per poi circondarmi il collo.
Cheryl: si molto divertente, ma sarebbe stato più divertente se avessi evitato di farmi la doccia.
Dico guardandola male con un sopracciglio inarcato, che non sortisce nessun effetto dato che fa congiungere le nostre labbra baciandomi.
Cheryl: sei una ruffiana.
Dico dopo essermi staccata da lei.
Toni: può darsi.
Dice facendo spallucce ed io alzo gli occhi al cielo facendo la finta esasperata.
Cheryl: comunque ora tu mi aiuti a lavare nostro figlio, che è ciò che avresti dovuto fare fin dall'inizio.
Dico allontanandomi da lei puntandole un dito contro.
Toni: a suoi ordini capitano.
Dice facendo il segno militare, alchè scuoto la testa.
Cheryl: ma perché abbiamo voluto un figlio? Cioè ci sei già tu che sei più bambina di lui.
Dico ovviamente scherzando, lei fa nuovamente spallucce per poi avvicinarsi a Jason facendogli i grattini sul pancino facendolo ridere.
Toni: okay, ora niente più scherzi, ci dobbiamo lavare, sennò è molto probabile che mamma Cher mi faccia fuori questa volta.
Gli sussurra in un orecchio convinta che io non possa sentirla.
Cheryl: guarda che ti ho sentito.
Dico avvicinandomi con in mano nuovamente lo shampoo.
Toni: ops, ti amo.
Dice con quel sorriso da furba.
Cheryl: tieni aiutami.
Le dico passandole la bottiglia dello shampoo che ho in mano, entrambe ce ne spalmiamo sul palmo un pochino per poi iniziare a lavare Jason, in modo più tranquillo di prima.
Finito di lavarlo per bene, lo prendo delicatamente in braccio mettendogli nuovamente addosso l'accappatoio, mentre Toni svuota la vaschetta.
Cheryl: vado di là a vestirlo.
Dico avvicinandomi alla porta.
Toni: certo vai pure, sul letto gli ho preparato tutto, pannolino con il suo pigiamino, io arrivo tra poco.
Dice con in mano la vaschetta rovesciata verso il water in modo da poter buttare via l'acqua che abbiamo usato.
Cheryl: grazie TT.
Le sorrido per poi uscire dalla stanza dirigendomi nella nostra camera da letto, che raggiungo in pochi secondi, e proprio come ha detto mia moglie, tutta la roba di Jason è sul letto insieme ad un asciugamano aperto su cui delicatamente lo sistemo, dopodiché recupero il pannolino che gli infilo subito, seguito dal pigiamino.
Cheryl: ecco fatto, ora sei pronto per andare a dormire.
Dico prendendolo in braccio lasciandogli poi un bacio sulla testa, in quel momento entra Toni.
Mi giro sorridendo incontrando il mio sguardo, mi viene vicino lasciandomi un veloce bacio a stampo prima di recuperare Jason dalle mie braccia, dopo averglielo passato delicatamente recupero il mio pigiama chiudendomi in bagno per cambiarmi.
Dopo aver finito di cambiarmi esco dal bagno dirigendomi verso la mia zona trucco per potermi struccare, appena passo di fronte al letto sorrido istintivamente vedendo Toni distesa sotto le coperte che sussurra qualcosa a Jason nell'orecchio mentre lui è comodamente sdraiato sul suo petto a pancia in giù, una scena semplicemente dolcissima, raggiunta la mia destinazione mi siedo sulla sedia davanti alla scrivania prendendo in mano una salvietta struccante iniziando a passarmela sul viso.
Toni: amore, che film vuoi vedere?
La sento chiedere, ma non rispondo subito essendo leggermente sovrappensiero.
Toni: bene, allora piccolino, cosa ti piacerebbe vedere? Visto che tua madre non mi risponde.
Dice probabilmente riferendosi a Jason, alchè mi giro guardando mia moglie che veramente stava parlando con nostro figlio, sorrido istintivamente.
Cheryl: lo sai che ha solo due mesi, vero?
Le chiedo guardandola continuando a passarmi la salvietta sul viso per poter concludere ciò che ho iniziato.
Toni: si perché?
Mi chiede guardandomi confusa.
Cheryl: perché la sua età ti dovrebbe far capire che lui non comprende ciò che gli dici, è ancora troppo piccolo.
Dico semplicemente con natularezza, butto la salvietta nel cestino alzandomi, recupero il telecomando che sistemo sul comodino per poi stendermi al suo fianco.
Toni: non offenderlo, lui capisce eccome, vero tesoro?
Gli chiede guardandolo, lui fa un piccolo sorriso chiudendo gli occhi.
Toni: visto, mi capisce.
Dice tutta fiera di se stessa, io alzo gli occhi al cielo divertita.
Cheryl: dai vieni qui.
Le dico allargando le braccia nella sua direzione, senza pensarci due volte, tenendo Jason con un braccio ben stretto a lei, si alza leggermente per poi sdraiarsi completamente sul mio petto, istintivamente le circondo la vita sistemando entrambe le mani su Jason, in modo protettivo.
Cheryl: comunque guardiamo Mean Girls.
Dico accendo la tv selezionando subito dopo il film.
Toni: chissà perchè ero fermamente convinta avresti messo proprio questo film.
Dice facendo la finta tonta.
Cheryl: sei un idiota.
Dico ridacchiando.
Toni: si, ma sono la tua idiota.
Dice voltando lo sguardo verso il mio.
Cheryl: questo era scontato.
Dico sorridendo annullando la poca distanza che ci separava facendo unire le nostre labbra.
Toni: ti amo.
Sorride accarezzandomi delicatamente una guancia dopo essersi staccata da me.
Cheryl: ti amo anch'io.
Dico con lo stesso sorriso baciandole il naso dolcemente facendola ridacchiare, dopodiché torna a sistemarsi su di me rivolta verso il film, entrambe abbiamo le mani intrecciate sulla schiena di nostro figlio ed io non riesco proprio a smettere di sorridere, Toni e Jason sono in assoluto le cose migliori, e più belle che potessero mai capitarmi, sono così fortunata ad averli nella mia vita.
Ritorno al presente, sei mesi dopo...
Toni
Al momento sono in bagno a lavarmi i denti mentre Cheryl è in camera di Jason a sistemarlo per la notte, ora ha quasi un anno e mezzo ed è cresciuto tantissimo, adesso parla molto di più, cammina, corre, ha fatto un sacco di progressi, persa tra questi pensieri sorriso istintivamente nel sentire dei leggeri passi provenire dalla camera verso questo direzione.
Jason: mamma TT, vieni a leggermi la favola della buonanotte? Mamma Cher è già in camera mia.
Mi chiede dolcemente guardandomi con il libro in mano sulla soglia della porta, anche se ha gli occhi verdi, come il donatore che abbiamo scelto ha lo stesso identico sguardo di Cheryl, che mi fa impazzire ogni volta, poi lui oltre ad essere un bambino sempre allegro con il sorriso sul viso, è un bambino dolcissimo ed affettuoso.
Toni: certo tesoro, arrivo subito.
Gli sorriso sciaquandomi poi la bocca asciugandola con un asciugamano subito dopo, dirigendomi infine da lui che appena mi avvicino allunga le braccia per essere preso in braccio, lo tiro su poggiandolo su un fianco, lui istintivamente mette la mano libera dietro la mia schiena mentre l'altra la tiene davanti.
Toni: allora che storia vuoi che ti legga stasera?
Gli chiedo cercando di vedere il titolo del libro che ha in mano iniziando a camminare per poter uscire dalla stanza.
Jason: quella del principe che va alla ricerca della principessa rapita, ma che non la salva come al solito perché sa che lei può farcela da sola, però l'aiuta a scappare.
Dice tutto entusiasta, questa storia è letteralmente la sua preferita, questo libricino illustrato che racconta proprio questa storia lo abbiamo comprato ad un mercatino qualche tempo fa e sin dalla prima volta che glie l'abbiamo letta ne è rimasto entusiasta.
Toni: di nuovo quella storia, ti piace proprio eh.
Gli dico guardandolo facendogli il solletico sul pancino facendolo ridere.
Jason: si mi piace molto.
Risponde ancora ridacchiando leggermente mentre entriamo in camera sua, ed io gli bacio dolcemente la testa.
Cheryl: oh eccovi finalmente.
Dice sorridendo appena ci vede entrare.
Toni: eccoci.
Dico mettendo giù Jason che subito corre a mettersi al fianco di sua madre sul letto, incitando anche me ad avvicinarmi, istintivamente sorrido per poi sistemarmi di fianco a lui con la schiena poggiata alla testiera del letto e le gambe distese comodamente, una volta sistemata nostro figlio mi passa il libricino già aperto alla prima pagina.
Jason: mamma TT fai le vocine?
Chiede con quel suo sguardo dolce, adora quando faccio le vocine e non solo lui, ogni volta che le faccio Cheryl scoppia a ridere divertita.
Toni: certo che le faccio tesoro.
Gli dico sorridendo iniziando a leggere divertita.
Una volta finito di leggere chiudo delicatamente il libricino girandomi verso di lui, trovandolo stranamente sveglio, solitamente si addormenta a metà racconto.
Toni: allora un giorno piacerebbe anche a te stare con una principessa?
Chiedo curiosamente.
Jason: non lo so, ma mi piace il principe.
Risponde schietto, diretto ma con una dolcezza ed una spontaneità impressionante che mi fa sorridere istintivamente, cosa che anche Cheryl fa guardandolo.
Jason: però ora voglio stare solo con le mia mamme.
Dice abbracciando entrambe, in quel momento il mio cuore si scioglie letteralmente.
Cheryl: oh amore, è una cosa dolcissima, le mamme ti vogliono un mondo di bene.
Dice chiudendo un attimo gli occhi godendosi il momento.
Toni: mamma Cher ha ragione, ed inoltre le mamme ci saranno sempre per te.
Dico sinceramente persa all'interno di questo abbraccio di famiglia.
Jason: anch'io vi voglio bene.
Dice continuando ad abbracciarci.
Cheryl: okay, però adesso è arrivata l'ora di andare a dormire.
Dice allontanandosi leggermente per poterlo infilare sotto le coperte, mentre lo rimbocca.
Jason: buonanotte mamma Cher.
Dice dopo che si è alzata completamente dal letto per poi dargli un leggero bacio sulla testa.
Cheryl: buonanotte tesoro mio.
Dice sorridendo allontanandosi.
Jason: buonanotte mamma TT.
Dice guardandomi poi prima che anch'io mi abbasso baciandogli delicatamente la testa.
Toni: buonanotte principino mio.
Dico con il sorriso tirandomi indietro raggiungendo Cheryl poco più in là.
Insieme sorridiamo guardandolo dopo avergli rimboccato le coperte, poi spegniamo la luce uscendo dalla stanza chiudendo la porta, iniziando a dirigerci verso camera nostra.
Toni: pensi che nostro figlio sia gay?
Più che una domanda è un affermazione che faccio rivolgendole uno sguardo.
Cheryl: può essere, e credo che sarà veramente bello vederlo crescere mentre scopre se stesso.
Dice con un piccolo sorriso sul volto guardandomi.
Toni: e noi saremo sempre lì per lui, pronte a sostenerlo in ogni momento, dandogli amore incondizionato, facendogli capire, nel caso avesse dubbi, che in lui non c'è nulla di sbagliato.
Dico sinceramente mentre entriamo in camera nostra.
Cheryl: assolutamente sì, l'unica cosa che voglio e che lui non si senta mai come mi sono sentita io quando ero piccola a causa dei miei genitori, spero solo di esserne in grado, io non...
Si interrompe scoppiando in lacrime, improvvisamente mi fiondo su di lei abbracciandola forte portando a farle poggiare la testa sul mio petto, nonostante tutti questi anni, le sue insicurezze sono rimaste, ed il trauma causato da quella vipera di sua madre purtroppo persiste ancora, e mi distrugge vederla in questo stato, vorrei solo poterle portare via tutto il dolore che sta provando.
Toni: shhh va tutto bene, sono qui.
Dico baciandole la testa accarezzandole la schiena iniziando a spostarci verso il letto, delicatamente mi stendo sul materasso portandola con me, continuo a stringerla per poterla rassicurare.
Toni: sono qui, ci sono io con te, butta tutto fuori, sfogati.
Le sussurro in un orecchio dolcemente non smettendo di accarezzarla, mi fa male il petto e mi si stringe il cuore a vederla piangere così, ma rimango forte per lei, come ho sempre fatto, voglio solo che si senta meglio.
Rimane a piangere tra le mie braccia per minuti interi, senza lasciarla neanche un secondo, continuando ad accarezzarle dolcemente la schiena mentre le sussurro parole dolci, fino a quando si calma pian piano tirando semplicemente su con il naso.
Cheryl: scusami, io non...
La interrompo sul nascere.
Toni: ehi, non c'è assolutamente nulla di cui tu debba scusarti, d'accordo?
Le chiedo guardandola dritta negli occhi, accarezzandole la guancia.
Cheryl: d'accordo.
Mi sorride lievemente guardandomi.
Toni: e Cher, non sei affatto come i tuoi genitori, so che è questo ciò che ti preoccupa, ma non devi perché ami nostro figlio più di ogni altra cosa, ti prendi sempre cura di lui nel miglior modo possibile, quando ti vede gli si illuminano gli occhi, quel bambino ti adora, sei una madre straordinaria per lui, non dimenticarlo mai.
Continuo a parlarle senza staccarle mai gli occhi di dosso.
Cheryl: ti amo, e sono così fortunata ad averti, veramente, non saprei che cosa farei senza di te.
Rispecchia il mio sguardo questa volta sorridendo completamente.
Toni: sono io che non saprei che cosa fare senza di te, sei tutto per me Cher.
A queste parole le diventano gli occhi lucidi mentre improvvisamente si avvicina baciandomi sorridendo nuovamente contro le mie labbra.
Cheryl: anche tu sei tutto per me.
Dice dopo essersi staccata con la fronte poggiata sulla mia.
Cheryl: ora però mi faresti le coccole?
Mi chiede con quello sguardo da cucciola, al quale non so mai resistere.
Toni: certo, amore.
Le bacio la fronte prima che si sistemi sul mio petto ed io inizi ad accarezzarle la schiena delicatamente con una mano, mentre l'altra la passo tra i suoi morbidi capelli rosso fuoco, fino a quando non ci addormentiamo entrambe.
Qualche ora dopo...
Cheryl
Ad un certo punto durante la notte, non so esattamente che ore siano, ma sento qualcuno scuotermi per il braccio.
Jason: mamma Cher, mamma Cher.
Dice continuando a scuotermi, ancora intontita dal sonno apro lentamente gli occhi sbadigliando trovando mio figlio in piedi di fronte a me che mi guarda con aria preoccupata mentre stringe a sé il suo leone di peluche rosso.
Cheryl: ehi tesoro, che succede?
Immediatamente mi preoccupo volendo immediatamente sapere cos'è che lo turba, tanto da venire in camera nostra.
Jason: ho avuto un incubo, posso rimanere qui mamma Cher?
Chiede dolcemente guardandomi con lo stesso sguardo che Toni mi rivolge sempre, al quale non so resistere.
Cheryl: certo amore, vieni qui.
Allungo le braccia tirandolo su per poi poggiarlo sul mio grembo mentre mi sistemo meglio sedendomi con la schiena contro la testiera, lui immediatamente si stende sul mio petto, ed io istintivamente lo circondo completamente con le braccia in modo protettivo iniziando ad accarezzarlo delicatamente.
Cheryl: allora ti va di parlarmi di questo incubo?
Gli chiedo sussurrando passandogli una mano tra i pochi capelli chiari che ha.
Jason: ho sognato....ho sognato...dei mostri....erano tutti neri...erano brutti...e mi inseguivano.
Dice balbettando nascondendosi nell'incavo del mio collo, a questa scena mi si scioglie il cuore mentre lo stringo più forte.
Cheryl: lo sai, quando io e mamma TT eravamo al liceo, la mamma TT combatteva contro i cattivi.
Gli dico cercando di distrarlo dal suo incubo, sorridendo al ricordo.
Jason: davvero? La mamma combatteva i cattivi?
Mi chiede guardandomi con gli occhi che si illuminano al solo pensiero.
Cheryl: certo, io e la mamma facevano parte di una gang all'epoca.
Inizio a spiegargli nel modo più semplice possibile.
Jason: mamma che cos'è una ganga?
Mi chiede curioso.
Cheryl: una GANG JJ, non ganga.
Dico ridacchiando scandendo bene la parola corretta.
Jason: una ganga.
Ripete convinto, io semplicemente ridacchio nuovamente divertita.
Cheryl: comunque una gang è un gruppo di persone, una comunità di persone che si proteggono e sostengono a vicenda, proprio come una famiglia.
Gli spiego molto semplicemente in modo che lui capisca.
Jason: che bello, voglio far parte anch'io di una ganga.
Dice sognante guardandomi.
Cheryl: in realtà io e la mamma facciamo ancora parte di questa gang anche se non abitiamo più a Riverdale, quindi tu essendo nostro figlio potresti essere tipo un membro onorario.
Gli dico sorridendogli.
Jason: Davvero!?
Mi domanda guardandomi con un enorme sorriso.
Cheryl: certo amore.
Gli rispondo lasciandogli un dolce bacio sulla testa mentre lui continua a sorridere poggiandosi nell'incavo del mio collo.
Jason: mamma, ma esiste ancora questa gang se tu e mamma TT ne fate parte?
Chiede curioso.
Cheryl: sì ovviamente esiste ancora, e sai chi se ne occupa?
Gli chiedo vedendolo veramente interessato.
Jason: chi mamma?
Chiede voltandosi per potermi guardare.
Cheryl: zio Jughead e zia Betty.
Gli rispondo guardandolo.
Jason: davvero!? Che bello.
Sorride tornando a sistemarsi sul mio petto.
Jason: e mamma, come si chiama questa ganga?
Continua a fare domande incuriosito, cosa che trovo estremamente adorabile.
Cheryl: i SouthSide Serpents.
Rispondo sorridendo fiera di aver fatto parte e di far ancora parte di questa enorme famiglia che mi ha sempre guardato le spalle.
Jason: i Suthside Serents.
Dice convinto alzando addirittura una mano per enfatizzare, a quella scena inevitabilmente scoppio a ridere non resistendo, facendo ridere anche lui.
Cheryl: okay, ora però è arrivata l'ora di andare a dormire, è tardi.
Dico iniziando a stendermi lentamente con lui ancora addosso a me.
Jason: ma io volevo sapere come mamma TT combatte i cattivi.
Dice mettendo il broncio, quel maledetto broncio identico a quello di Toni che mi fa sempre cedere, ma questa volta resisto per il suo bene.
Cheryl: quella sarà una storia per un'altra volta, ora si dorme.
Gli dico dolcemente ma guardandolo con sguardo fermo e deciso sennò non mi darebbe retta.
Jason: va bene mamma Cher, posso solo dare un bacino a mamma TT?
Mi chiede guardandomi con quegli occhioni che mi rendono debole ogni volta.
Cheryl: d'accordo, ma fai attenzione a non svegliarla.
Gli dico mentre lui si avvicina lentamente a lei.
Cheryl: anche se sinceramente non la sveglieresti manco se le urlassi in un orecchio.
Dico tra me e me conoscendo perfettamente mia moglie, mentre osservo con dolcezza la scena che mi ritrovo di fronte.
Jason: buonanotte mamma TT.
Dice dopo averle lasciato un delicato bacio sulla guancia, prima di sistemarsi comodo esattamente al centro del letto tra noi due, mi sdraio al suo fianco avvolgendolo con un braccio.
Cheryl: buonanotte amore mio.
Gli lascio nuovamente un bacio sulla testa.
Jason: notte mamma Cher.
Dice chiudendo lentamente gli occhi, cosa che faccio anch'io subito dopo addormentandomi.
La mattina seguente...
Toni
Lentamente apro gli occhi sbadigliando, mi stiracchio allungandomi quando sento qualcuno lamentarsi, immediatamente mi giro trovando Jason che mi guarda sbadigliando, strofinandosi un occhio, lo guardo immediatamente stranita.
Toni: e tu cosa ci fai qui?
Gli chiedo sorridendo facendogli il solletico al pancino.
Jason: ho fatto un incubo e mamma Cher ha detto che potevo rimanere.
Dice dopo aver smesso di ridere.
Toni: oh amore.
Gli dico prendendolo in braccio abbracciandolo, lui immediatamente poggia la testa sul mio petto.
Jason: mamma Cher mi ha raccontato che tu e lei facevate parte di una ganga.
Dice sorridendo tutto felice, a quella vista non posso far a meno di sorridere con lui.
Toni: davvero!?
Chiedo incuriosita volendo saperne di più.
Jason: sì, ha detto che tu combattevi i cattivi, mamma.
Dice guardandomi con una dolcezza infinita, che mi fa letteralmente sciogliere il cuore.
Toni: è vero, combattevo i cattivi proteggendo mamma Cher dai casini che combinava.
Dico scherzosamente scoppiando a ridere quando la vedo aprire gli occhi guardandomi malissimo, prima di parlare sapevo perfettamente che fosse sveglia.
Cheryl: non è vero, io non combinavo casini.
Dice difendendosi mettendosi seduta.
Jason: mamma Cher.
Dice quasi strillando buttandosi tra le sue braccia.
Cheryl: ehi buongiorno amore mio.
Dice circondandolo con le braccia stringendolo mentre lui le butta le braccia al collo.
Cheryl: hai dormito bene?
Gli chiede accarezzandogli delicatamente i capelli, li guardo con gli occhi a cuore, sono adorabili.
Jason: si mamma, anche se mamma TT russa.
Dice indicandomi, io lo guardo scioccata con la bocca aperta.
Toni: che cosa!? Io non russo.
Dico cercando di difendermi avvicinandomi a lui.
Jason: si mamma russi.
Insiste guardandomi.
Toni: ah è così!? Allora beccati questo.
Dico iniziando a fargli il solletico sul pancino facendolo ridere sonoramente.
Jason: mamma....basta.
Cerca di dire tra una risata e l'altra, continuo a fargli il solletico ancora per qualche minuto finché non smetto, lui appena smette di ridere mi guarda avvicinandosi a me, per poi sedersi sul mio grembo.
Toni: sei un ruffiano.
Dico ridacchiando scompigliandomi i capelli leggermente facendolo sorridere prima che si sistemi nell'incavo del mio collo, lo guardo per qualche secondo per poi alzare lo sguardo su mia moglie che mi sorride.
Toni: sai JJ, mamma Cher usava arco e freccie per combattere i cattivi.
Gli dico riabbassando lo sguardo su di lui.
Jason: davvero!?
Dice guardandomi con la bocca aperta, per poi voltarsi verso Cheryl che gli sorride.
Jason: come Robin...Robin...Hood!?
Chiede continuando a guardare la rossa che dolcemente gli accarezza una guancia.
Cheryl: si amore, come Robin Hood.
Gli sorride con gli occhi leggermente lucidi.
Jason: wow, anch'io voglio fare con l'arco come Robin Hood.
Dice tutto entusiasta.
Cheryl: ma tesoro sei ancora troppo piccolo.
Gli dice con più dolcezza possibile per paura di renderlo triste.
Jason: ma io voglio essere come te mamma, voglio fare con l'arco come fai tu combattendo i cattivi.
Dice convinto non smettendo di guardarla, a queste parole lei trattiene definitivamente una lacrima di gioia che stava per scendere.
Cheryl: va bene, allora facciamo così, se fra qualche anno, quando sarai più grande vorrai ancora tirare con l'arco, ti insegnerò io, e nel frattempo se vuoi, dopo ti faccio vedere come faccio io, d'accordo?
Gli chiede accarezzandogli nuovamente una guancia.
Jason: siii, mamma TT hai sentito!? Mamma Cher mi farà vedere come fare con l'arco.
Dice quasi urlando battendo le mani felice, io e Cheryl semplicemente ci guardiamo con gli occhi lucidi mentre sorridiamo della felicità di nostro figlio.
Toni: okay, però prima che ne dici di andare a fare colazione, eh tesoro?
Gli chiedo dopo qualche secondo scostandogli i capelli dietro l'orecchio.
Jason: va bene, posso mangiare il latte con i cereali al cioccolato?
Mi chiede guardandomi speranzoso.
Toni: certo amore, inzia a scendere, ma fai attenzione alle scale, io e mamma Cher arriviamo subito.
Gli dico lasciandogli un leggero bacio sulla testa.
Jason: si mamma.
Lascia un bacio sulla guancia ad entrambe per poi scendere piano dal letto uscendo dalla stanza, appena lo fa mi volto verso mia moglie che ora sta piangendo, immediatamente la prendo tra le braccia stringendola.
Cheryl: hai sentito cos'ha detto TT!?
Mi chiede tirando su con il naso continuando a piangere, l'emozione che l'ha colpita in pieno.
Toni: si ho sentito, amore.
Le dico baciandole dolcemente la tempia.
Cheryl: ha detto che vuole essere come me.
Dice sorridendo tra le lacrime.
Toni: sei una madre straordinaria Cher, ed una donna eccezionale, è normale che lui voglia essere proprio come te.
Le dico tirandomi leggermente indietro per poterla guardare negli occhi, lei non mi risponde ma fa combaciare le nostre labbra perfettamente, lasciandomi un dolce bacio.
Cheryl: ti amo.
Dice semplicemente con la fronte poggiata contro la mia sorridendo.
Toni: ti amo anch'io.
Dico accarezzandole delicatamente una guancia per poi lasciarle un dolce bacio sulla fronte.
Cheryl: okay, ora però è meglio se scendiamo a controllare nostro figlio.
Dice staccandosi iniziando ad alzarsi dal letto.
Toni: hai ragione, è meglio andare.
Dico seguendo le sue azioni.
Cheryl: però veramente devi smetterla di fargli mangiare quei cereali al cioccolato.
Dice puntandomi un dito contro con lo sguardo assottigliato, una volta che entrambe siamo in piedi.
Toni: perché!? Sono così buoni quei cereali.
Dico sognante, amo quei cereali.
Cheryl: perché gli fanno male.
Contesta sempre puntandomi il dito contro.
Toni: ma io e lui adoriamo quei cereali.
Le dico facendole il broncio e gli occhi dolci, a cui lei non resiste mai, infatti sbuffa alzando gli occhi al cielo divertita dalla situazione.
Cheryl: siete solo fortunati che vi amo entrambi da morire.
Mi punta nuovamente un dito contro ridacchiando facendo intrecciare le nostre mani trascinandomi fuori dalla stanza.
Toni: anche noi ti amiamo da morire.
Sorrido mentre lei si volta a guardarmi ricambiando il mio sorriso mentre scendiamo le scale.
Arrivate al piano inferiore immediatamente troviamo Jason seduto sul divano mentre guarda i cartoni animati, ha appena un anno e mezzo ma è intelligentissimo, ha imparato ad accendere la televisione con il telecomando in pochissimo tempo, entrambe sorridiamo guardandolo finché Cheryl non si stacca da me per poterlo raggiungere, lo prende in braccio da dietro tirandolo su facendolo leggermente strillare per la sorpresa.
Cheryl: ecco che arriva l'aeroplanino.
Dice facendolo girare su stesso tenendolo ben saldo con entrambe le mani, nel frattempo lui ride divertito a crepapelle ed io guardo la scena con il cuore ricolmo di amore per la mia splendida famiglia, fin da quando ero piccola ho sempre desiderato tutto questo, ho sempre voluto essere madre un giorno, ma ho sempre avuto paura che non avrei mai trovato la persona giusta con cui poter avere ciò che desideravo, poi ho incontrato Cheryl, e tutto è cambiato, ed ora sono sposata con l'amore della vita ed insieme abbiamo uno splendido bambino.
Toni: okay, mentre voi vi divertite, io vado a preparare la colazione.
Annuncio dirigendomi poi in cucina sorpassandoli con un enorme sorriso stampato in faccia.
Arrivata in cucina prendo due tazze ed una ciotola dalla credenza, in una ci metto dell'acqua per poi infilarla nel microonde subito dopo, la mia tazza finisce sulla macchinetta del caffè mentre nella ciotola di Jason ci metto il latte, ma mentre mi sto per avvicinare al microonde per fare cambio tazze vengo praticamente assalita.
Jason: ciao mamma TT.
Dice sorridendo abbracciandomi con le braccia intorno al collo.
Toni: ciao amore.
Gli dico circondando il corpo di mia moglie, che già mi stava abbracciandolo, con Jason in mezzo, rimaniamo così per qualche secondo finché Cheryl non se lo riprende in braccio per poterlo sistemare nel suo seggiolone.
Cheryl: mentre mamma TT finisce di preparare la colazione, che ne dici se ci sistemiamo nel seggiolone!?
Gli chiede tenendolo attaccato al suo fianco raggiungendo il seggiolone in un attimo, nel frattempo io faccio il cambio tazze, tolgo la tazza di Cheryl con l'acqua che bolle dal microonde sistemandoci dentro invece la ciotola di Jason, faccio partire il tempo, allungandomi poi leggermente per tentare di aprire uno degli sportelli più alti per poter recuperare la bustina del thè che la rossa bene ogni mattina, ma non ci riesco dannazione, mi metto addirittura sulle punte, ma niente, per fortuna che arriva ad aiutarmi il mio cavaliere dall'armatura lucente, mia moglie.
Cheryl: cosa ti serve amore?
Mi chiede dolcemente guardandomi, aprendo poi lo sportello senza alcuna fatica.
Toni: il tuo thè.
Dico semplicemente guardandola mentre prende ciò che le ho chiesto.
Cheryl: hai bisogno di altro?
Mi chiede con un sorriso.
Toni: potresti apparecchiare la tavola e recuperare la mia tazza dalla macchinetta del caffè?
Le chiedo mettendo la busta del thè che mi ha appena passato nella sua tazza.
Cheryl: certo mon amour.
Dice lasciandomi un veloce bacio a stampo per poi dirigersi a fare ciò che le ho chiesto, sorrido guardandola allontanarsi, dopodiché recupero la scatola di cereali al cioccolato, tiro fuori la ciotola di Jason controllando che il latte sia caldo al punto giusto, prendo un cucchiaino dal cassetto per poi andare da lui, gli metto la bavetta, ed il cibo davanti sedendomi di fronte a lui per poterlo imboccare, dopo poco mia moglie ci raggiunge, sistema le nostre tazze sul tavolo sedendosi poi al mio fianco, mi circonda la vita con le braccia facendomi istintivamente sorridere, poggiando la testa sulla mia spalla guardando Jason mangiare mentre lo imbocco.
Una volta finito di far mangiare Jason sistemiamo tutte le sue cose, per poi sederci finalmente al tavolo per poter fare colazione, io al mio posto con Jason in grembo e lei al mio fianco.
Jason: mamma Cher, dopo quindi mi fai vedere come fare con l'arco?
Chiede speranzoso tutto entusiasta.
Cheryl: certo amore.
Gli sorride sorseggiando il suo thè.
Toni: JJ devi sapere che mamma Cher ha tutto un outfit per tirare con l'arco.
Dico guardandolo estremamente interessato a ciò che sto dicendo, riferendomi alla sua mantella rossa ed i guantini boaurdeax abbinati che indossava sempre quando tirava con l'arco.
Jason: wow, tipo come i supereroi?
Chiede sgranando gli occhi guardandola.
Cheryl: non proprio, ma si sostanzialmente.
Dice pensandoci per poi sorridergli.
Jason: che bello, la mia mamma è come un supereroe.
Dice quasi strillando, cosa che fa immediatamente sorridere Cheryl facendole diventare gli occhi lucidi.
Cheryl: così si può dire, ma dovresti vedere mamma TT con il suo outfit mentre combatteva i cattivi, sembrava una vera dura.
Dice guardandomi negli occhi facendo un sorrisetto che mi fa alzare scherzosamente gli occhi al cielo.
Jason: mamma TT, quindi anche tu hai tipo un costume da supereroe?
Mi chiede girandosi a guardandomi sempre con lo stesso entusiasmo.
Toni: non proprio, ma sì anch'io avevo tutto un outfit se così si può dire.
Dico grattandomi la nuca leggermente in imbarazzo.
Jason: che bello, le mie mamma sono dei supereroi.
Dice tutto felice battendo le mani, mentre io e Cheryl ci sciogliamo letteralmente davanti a questa scena con entrambe gli occhi lucidi.
Dopo ciò finiamo di fare colazione distraendo Jason con altre storie del nostro passato, si diverte particolarmente ad ascoltarle, cosa che ogni volta mi fa esplodere il cuore di gioia.
Toni: okay, noi ora andiamo a prepararci per poi poter vedere mamma Cher tirare con l'arco, vero piccolino?
Gli chiedo facendogli il solletico al pancino mentre lo tengo in braccio.
Jason: si andiamo.
Dice tutto felice.
Jason: ci vediamo dopo, mamma Cher.
Dice lasciandole un bacio sulla guancia appena le passiamo di fianco.
Cheryl: a dopo, amore mio.
Sorride accarezzandogli dolcemente la testa prima che noi usciamo dalla porta della cucina dirigendoci al piano di sopra, arrivando in camera di Jason in pochissimo tempo.
Toni: allora cosa vuoi indossare oggi?
Gli chiede mentre guardo nella sua cassettiera, recuperando subito un pannolino pulito.
Jason: la tuta di Hawkeye.
Dice tutto convinto.
Toni: quella della serie tv?
Gli chiedo voltandomi a guardarlo con un sorriso, ovviamente da fan Marvel quale sono ho iniziato a fargli vedere qualcosa, ma niente di che in realtà, niente di cruento, giusto qualcosa qua e là che anche lui può vedere, come per esempio la serie tv Hawkeye che oltre ad essere molto bella, è divertente, non è violenta ed è ambientata sotto Natale, quindi è perfetta, l'ha adorata, l'unica cosa è che si è talmente innamorato di Pizza Dog che ogni tanto ci chiede un cane, mi sa che prima o poi avremo un cane, anche se mia moglie si ostina a dire di non volerlo.
Jason: si quella della serie tv.
Dice deciso guardandomi.
Toni: d'accordo arrivo.
Dico recuperando ciò che mi ha chiesto da uno dei cassetti, per poi avvicinarmi a lui seduto sul suo letto.
Gli faccio alzare le braccine per potergli sfilare la maglietta del pigiama, dopodiché lo prendo in braccio mettendolo sul fasciatoio cambandogli il pannolino, per poi vestirlo subito dopo, appena lo metto in piedi lo guardo sorridendo.
Toni: sei davvero bellissimo, tesoro.
Gli dico prendendolo in braccio facendolo sorridere.
Toni: allora sei curioso di vedere mamma Cher con il suo outfit da tiro con l'arco?
Gli chiedo guardandolo uscendo in corridoio dirigendomi in camera nostra.
Jason: siii.
Dice entusiasta battendo le mani facendomi sciogliere letteralmente il cuore, dopodiché entriamo in camera qualche minuto dopo lasciandolo per terra, ed appena vedo mia moglie rimango letteralmente a bocca aperta, indossa la mantella rossa lunga che indossava al liceo quando tirava con l'arco, i guanti bordeaux abbinati, i capelli le cadono lungo la schiena come se fossero una cascata, è semplicemente stupenda.
Jason: mamma Cher.
Praticamente urla dirigendosi verso di lei, tirandomi fuori dalla mia trans.
Cheryl: amore.
Dice prendendolo in braccio baciandogli dolcemente una guancia.
Cheryl: non ci credo, non dirmi che mamma TT ti ha vestito apposta da Hawkeye.
Dice ridacchiando guardandomi divertita, alchè scuoto la testa alzando gli occhi al cielo pronta a rispondere ma vengo preceduta.
Jason: no, ho deciso io di vestirmi così, perché Hawkeye fa con l'arco come fai tu mamma.
Dice tutto fiero di sé guardandola, lei semplicemente sorride.
Cheryl: d'accordo, ora però lasciamo che anche mamma TT si cambi, che ne dici se andiamo a giocare in camera tua?
Gli domanda guardandolo.
Jason: siii.
Quasi urla eccitato iniziando a correre verso la sua stanza.
Cheryl: Jason, non correre, fai attenzione.
Dice sbuffando, leggermente esasperata iniziando ad inseguirlo, ma prima che vada la fermo un secondo.
Toni: comunque sei bellissima, sei veramente sexy con questa mantella rossa.
Le dico guardandola facendola arrossire all'istante.
Cheryl: grazie TT.
Mi sorride leggermente imbarazzata per poi uscire dalla stanza.
Una volta sola mi dirigo verso l'armadio tirando fuori abiti che non uso da anni, visto che Cheryl non si vestiva così dal liceo, anch'io ho deciso di indossare un mio tipico look dell'epoca, jeans strappati, un paio di stivali neri, un top trasparente del medesimo colore ed infine la mia giacca Serpents che conservo ancora con moltissima cura, preso tutto mi chiudo in bagno per cambiarmi.
In circa dieci minuti torno in camera pronta, dopodiché esco dalla stanza e prima di scendere al piano di sotto recupero un tre piedi per poter fare qualche foto, dirigendomi poi verso le scale scendendo, arrivata in salotto, non mi faccio vedere sistemando vicino al divano ciò che ho in mano, fatto questo li chiamo, visto che dovrebbero essere ancora nella stanza di Jason a giocare.
Toni: JJ, amore, scendete dai che facciamo qualche foto.
Praticamente urlo per farmi sentire.
Cheryl: arriviamo.
Urla in risposta per poi apparire poco dopo con Jason in braccio mentre si avvicina.
Poco dopo li vedo arrivare e Jason corre immediatamente nella mia direzione, apro subito le braccia prendendolo in braccio al volo.
Jason: mamma TT.
Dice sorridendo mentre mia moglie ci raggiunge circondandoci entrambi.
Cheryl: sei veramente stupenda vestita così.
Mi sussurra in un orecchio facendomi arrossire.
Cheryl: ho sempre adorato questi tuoi top trasparenti.
Continua a sussurrarmi all'orecchio, a questo si becca un piccolo schiaffo sulla nuca, per fortuna Jason è distratto, sta giocando con la mia giacca di pelle.
Cheryl: ahia.
Dice toccandosi il punto colpito.
Toni: comunque lo so bene, ricordo che ti divertivi particolarmente a togliermeli di dosso.
Dico guardandola con sguardo di sfida, alchè lei mi restituisce il favore colpendomi alla nuca.
Toni: okay, me lo sono meritato.
Dico sorridendo lasciandole un veloce bacio a stampo.
Toni: ti amo.
Dico sorridendole.
Cheryl: ti amo anch'io, paracula.
Dice ridacchiando mentre la guardo male, fino a che Jason non attira nostra attenzione.
Jason: mamma TT facciamo le foto!?
Dice guardandoci mettendo quel broncio adorabile.
Toni: certo amore, fammi solo sistemare il telefono.
Gli dico baciandogli dolcemente una guancia per poi passarlo a Cheryl, una volta sistemato sul suo fianco mi dirigo verso il tre piede mettendo il telefono nell'apposito spazio, lo imposto su autoscatto per poi tornare da loro.
Toni: okay, abbiamo 20 secondi per metterci in posa.
Dico sistemandomi accanto a mia moglie che immediatamente ci sistema entrambi, dopodiché sorridiamo e vengono scattate almeno venti foto in diverse posizioni.
Toni: te le mando immediatamente.
Dico guardando la rossa che mi sorride.
Toni: comunque voi iniziate pure ad andare in giardino, io rimetto apposto questo.
Dico indicando il tre piede.
Cheryl: d'accordo, allora ti aspettiamo fuori.
Sorride di nuovo uscendo poi dalla veranda, ed io con il telefono ancora in mano le mando tutto per poi postare una delle foto su Instagram con la didascalia:
"La mia Merida ed il nostro piccolo Hawkeye🏹❤"
@Cheryl.Bombshell
Dopo averla pubblicata richiudo subito il tre piede portandolo poi al piano superiore, lo ripongo nuovamente al suo posto tornando di sotto, raggiungendoli subito in giardino.
Appena esco fuori sorrido istintivamente all'adorabile scena che mi ritrovo di fronte, Cheryl è seduta su una delle tante serie che abbiamo in giardino, la faretra con le frecce poggiata sull'erba, l'arco in mano insieme a Jason sulle sue ginocchia, credo gli stia spiegando com'è strutturato, non ho mai dubitato del fatto che lei sarebbe stata una madre straordinaria, ma vederlo, vedere come si prende cura di nostro figlio, come lo mette al primo posto sempre, come lo consola quando ha paura, come lo fa ridere con smorfia stupide, è sicuramente un'altra cosa, ed ogni volta vederli insieme mi scalda il cuore, amo entrambi più di qualsiasi cosa al mondo.
Persa in questi pensieri mi avvicino a loro raggiungendoli in pochissimi secondi, Jason appena mi vede sorride nella mia direzione, mia moglie fa lo stesso nel momento esatto in cui incontra il mio sguardo.
Cheryl: stavo facendo vedere a JJ com'è fatto un arco, vero amore?
Chiede conferma guardandolo.
Jason: è vero, mamma Cher mi ha spiegato tutto.
Dice tutto entusiasta.
Toni: mamma Cher è molto brava a spiegare le cose, ed un esperta se si tratta di tirare con l'arco.
Dico sinceramente guardandola mentre lei arrossisce abbassando leggermente lo sguardo.
Toni: dai vieni qui, così mamma Cher può prepararsi per la sua dimostrazione.
Dico dopo secondi di silenzio allargando le braccia in direzione di Jason che subito mi salta praticamente in braccio, dopodiché la rossa si alza recuperando la faretra che sistema su una spalla mentre l'arco lo tiene in mano, ci sorride per poi dirigersi davanti al bersaglio che ha posto a pochi metri di distanza, nel frattempo io e Jason ci sediamo sulla sedia, lo sistemo bene sulle mie gambe circondandolo con un braccio per paura che possa cadere.
Toni: allora sei pronto a vedere la mamma tirare con l'arco?
Gli domando.
Jason: si, sono pronto.
Dice sorridendo guardando Cheryl che si sta mettendo bene in posizione.
Dopodiché Cheryl tira una dietro l'altra tipo quattro o cinque frecce, finiscono tutte esattamente al centro del bersaglio, l'una accanto all'altra, ogni volta che colpiva quel punto sorrideva tutta fiera di se stessa, ho sempre amato vederla tirare con l'arco, perché quando lo fa si vede quanto ama farlo, e quanta passione ed impegno ci mette, quando tira con l'arco è assolutamente nel suo elemento, è qualcosa che non smetterebbe mai di fare, è qualcosa che la fa stare veramente bene, lo si vede da come si comporta, l'unica altra cosa che la rende così felice è quando si sta occupando di uno dei suoi abiti, che sia nella fase iniziale, quindi mentre disegna il bozzetto o nella fase in cui cuce ciò che ha ideato, è estremamente felice ugualmente, mi riempie sempre d'orgoglio, e mi scalda il cuore ogni volta quando si dedica ad una di queste due sue passioni, è praticamente la stessa cosa di quando io ho in mano una macchina fotografica.
Jason: mamma Cher hai beccato il centro.
Dice quasi urlando svegliandomi dai miei pensieri, mentre mia moglie si avvicina a noi.
Toni: JJ dovresti sapere che la mamma sbaglia solo di proposito.
Dico guardandolo e con la coda dell'occhio la vedo sorridere istintivamente a ciò che ho detto.
Jason: che cosa vuol dire di proposito, mamma TT?
Mi chiede curioso.
Toni: vuol dire che la mamma sbaglia solo se lo vuole.
Gli spiego semplicemente accarezzandogli una guancia.
Jason: wow, davvero mamma Cher?
Dice voltando lo sguardo verso di lei ammirato.
Cheryl: è vero, ha ragione mamma TT, se sbaglio è perché l'ho deciso io.
Dice iniziando a giocare con alcuni dei suoi capelli.
Jason: mamma Cher sei bravissima, voglio vedere ancora mentre fai con l'arco.
Dice saltellando leggermente sulle mie gambe facendo venire gli occhi lucidi a Cheryl.
Cheryl: allora ti darò un'altra dimostrazione.
Gli sorride baciandogli poi la testa prima di dirigersi al bersaglio per poter raccogliere tutte le frecce che poi infila nella faretra.
La giornata passa così, Cheryl che tira con l'arco spiegando a Jason le basi, mentre io la guardo con un sorriso stampato in faccia insieme a tanto orgoglio.
Un paio di giorni dopo...
Cheryl
In dormiveglia mi giro leggermente tenendo sempre il braccio intorno alla vita di mia moglie che dorme ancora profondamente, quando improvvisamente mi sento scuotere, apro gli occhi ritrovandomi davanti Jason con in mano il suo peluche preferito a forma di leone che stringe in un abbraccio, immediatamente mi preoccupo alzandomi a sedere poggiandomi alla testiera del letto.
Cheryl: ehi amore, cosa c'è?
Gli chiedo dolcemente guardandolo.
Jason: non mi sento molto bene.
Mi dice mettendosi il dito in bocca, subito mi avvicino prendendolo in braccio mettendomelo in grembo.
Cheryl: cosa c'è che non va? Cosa ti fa male?
Gli chiedo preoccupata.
Jason: mi fa male la testa, ed un po' la gola.
Dice indicando prima la testa e poi la gola con le dita, appena dice la testa gli bacio leggermente la fronte per vedere se ha la febbre.
Cheryl: amore sei caldo, credo tu abbia la febbre, stai qui, vado a prendere il termometro per vedere quanto è alta.
Gli dico sistemandolo bene sotto le coperte baciandogli la testa.
Jason: posso svegliare mamma TT?
Mi chiede guardandomi poco prima che entri in bagno.
Cheryl: se ci riesci.
Dico facendolo ridacchiare, anche lui sa che Toni ha un sonno veramente pesante, detto questo entro in bagno dirigendomi verso al mobiletto sopra il lavandino dove teniamo le medicine, recupero il termometro tornando poi in stanza, ferma sullo stipite della porta del bagno guardo sorridendo la scena che mi ritrovo davanti, Jason completamente steso sul petto di Toni, mentre lei gli accarezza dolcemente i capelli sussurrandogli qualcosa all'orecchio.
Cheryl: ehi buongiorno amore mio.
Dico con tono basso sedendomi accanto a lei sul letto.
Toni: buongiorno amore.
Mi sorride dandomi un bacio.
Cheryl: ho preso il termometro, così possiamo misurargli la febbre.
Dico mettendogli lentamente il termometro sotto un ascella in modo che misuri la temperatura, nel frattempo che aspettiamo io e Toni parliamo sotto voce, per non disturbare Jason che si sta riaddormemtando.
Cheryl: oggi rimane assolutamente a casa, non può andare all'asilo.
Dico accarezzandogli la schiena con delicatezza.
Toni: assolutamente sì, e tu non pensare minimamente di rimanere a casa, so che oggi devi concludere una vendita con un cliente importante.
Dice in tono fermo assottigliando lo sguardo nella mia direzione.
Cheryl: ma TT, nostro figlio sta visibilmente male, non posso andare a lavoro e lasciarlo.
Cerco di ribattere anche se so che è inutile.
Toni: rimarrò io con lui, informerò Charles che oggi non andrò al lavoro, sicuramente capirà la situazione, e tu andrai al lavoro e farai vedere a tutti chi è Cheryl Marjorie Topaz.
Dice guardandomi con una fierezza disarmante negli occhi ed un sorriso così luminoso a cui ovviamente non posso dire di no.
Cheryl: d'accordo hai vinto, ma voglio aggiornamenti per tutto il giorno, voglio sapere come sta.
Dico puntandogli il dito contro seria.
Toni: certo amore che sarai aggiornata, chiamerò anche il pediatria e ti farò sapere tutto.
Dice accarezzandomi una guancia dolcemente, facendomi istintivamente chiudere gli occhi, il suo tocco riesce sempre a tranquillizzarmi, ma appena li riapro il termometro suona ed io subito torno sull'attenti prendendolo in mano guardando immediatamente la temperatura che segna.
Cheryl: 37.8, ha la febbre.
Dico con voce preoccupata, per poi guardarlo dormire beato.
Toni: chiamo subito il pediatra così vediamo cosa mi dice, ma immagino che la tacchirina bisogna dargliela per fargli abbassare la febbre.
Dice guardandolo anche lei preoccupata tenendolo stretto per poi recuperare il telefono sul comodino.
Cheryl: vado immediatamente a prenderla.
Mi alzo velocemente dirigendomi nuovamente verso il bagno.
Toni: amore, poi però vai a prepararti perché sennò farai tardi al lavoro.
Mi dice in tono serio ed autoritario, mi conosce fin troppo bene, sa che farei di tutto, perdendo tempo in modo da poter rimanere a casa con Jason.
Cheryl: si, tranquilla.
Dico alzando scherzosamente gli occhi al cielo, per poi riaprire il mobiletto sopra il lavandino recuperando la tachipirina in bustina che lascio sul comodino per poter scendere un attimo in cucina.
Raggiunta la cucina, prendo un bicchiere che riempio con dell'acqua, da uno dei cassetti prendo un cucchiaino tornando immediatamente su, trovando Toni al telefono con il pediatra mentre Jason sotto le coperte dorme ancora, mi avvicino a lui inserendo nel bicchiere la tachipirina mescolandola poi con il cucchiaino.
Cheryl: ehi amore, svegliati solo un attimo, questa ti aiuterà a guarire.
Lo scuoto leggermente facendolo svegliare in pochi secondi, sbatte le palpebre sbadigliando.
Jason: mamma Cher, cos'è quella cosa?
Dice indicando il bicchiere che ho in mano.
Cheryl: una medicina che ti farà stare bene.
Dico aiutandolo a bere.
Jason: ah che schifo sta medicina.
Dice dopo aver finito di bene facendo una faccia schifata che mi fa immediatamente ridere divertita.
Cheryl: sai, mamma TT quando sta male fa sempre tante storie perché non vuole prendere mai le medicine, tu in confronto sei stato bravissimo.
Gli rivelo guardandolo con un sorriso.
Jason: veramente!?
Mi chiede curioso.
Cheryl: assolutamente sì, ma non le dire che te l'ho detto sennò si arrabbia.
Dico sussurrandoglielo in un orecchio facendolo annuire e ridacchiare.
Toni: che cosa confabulate voi due alle mie spalle!?
Chiede divertita guardandoci mentre sistema nuovamente il telefono sul comodino.
Cheryl: che cosa ti ha detto il pediatra?
Chiedo subito interessata mentre Jason si mette a giocare con i miei capelli.
Toni: ha detto che è probabile sia semplicemente dell'influenza, in questo periodo gira, ha detto di dargli la tachipirina per fargli abbassare la febbre, se ha mal di gola di dargli lo spray per farglielo passare, di monitarlo, che entro stasera si sentirà sicuramente meglio, ma se cambia qualcosa di chiamarlo.
Spiega semplicemente guardandomi.
Cheryl: bene, voglio aggiornamenti ogni ora anche se sono al lavoro.
Dico indicandola.
Toni: sì amore, stai tranquilla, ora vai a prepararti, mi occuperò io di nostro figlio.
Mi sorride guardandomi con quegli occhi color nocciola che tanto amo, lascio un bacio sulla testa di Jason per poi alzarmi.
Cheryl: che cosa farei senza di te!?
Le dico avvicinandomi a lei baciandola dolcemente in modo da poterle trasmettere tutto l'amore che provo nei suoi confronti.
Toni: sono io quella che non vivrebbe senza di te.
Confessa accarezzandomi una guancia con il suo tocco delicato facendomi chiudere gli occhi per potermi godere il momento.
Cheryl: ti amo.
Dico riaprendo gli occhi sorridendole.
Toni: ti amo.
Mi sorride lasciandomi un bacio sulla fronte prima di lasciarmi andare, le sorrido un'ultima volta prima di recuperare l'outfit del giorno e chiudermi in bagno per cambiarmi per il lavoro.
Una volta che esco dal bagno mi ritrovando davanti la scena più dolce di sempre, Toni completamente sdraiata sul letto mentre delicatamente accarezza i capelli a Jason che al momento sta dormendo profondamente al suo fianco, inevitabilmente sorrido, ogni volta che li vedo insieme è come se il mio cuore esplodesse, e sento un forte calore al petto, amo entrambi infinitamente, farei veramente di tutto per loro, qualunque cosa pur di vederli felici, mi chiedo sempre che cosa io abbia fatto di così buono per meritarli.
Toni: sei veramente bellissima.
Dice in piedi a pochi passi da me, facendomi tornare alla realtà, non mi ero neanche accorta che si fosse alzata.
Cheryl: grazie TT.
Le dico arrossendo leggermente, come ogni volta che mi fa un complimento, sorridendole lievemente.
Toni: buona fortuna per oggi, anche se so che andrai alla grande, fai vedere a tutti chi è Cheryl Topaz.
Mi dice facendo intrecciare le nostre dita rivolgendomi uno di quei suoi sorrisi che mi fanno innamorare di lei ogni giorno di più.
Cheryl: ti amo.
Dico semplicemente perdendomi nel suo sguardo.
Toni: ti amo anch'io.
Dice accarezzandomi una guancia per poi far unire le nostre labbra stringendomi forte a sé.
Toni: ed ora vai, sennò farai tardi.
Mi dice dopo esserci separate.
Cheryl: vado, saluto solo Jason.
Dico staccandomi da lei per potermi avvicinare a lui, mi abbasso con cautela per non svegliarlo lasciandogli un dolce bacio sulla fronte.
Cheryl: a dopo amore mio, la mamma deve andare a lavorare, ma tornerò presto, non ti preoccupare.
Sorrido lievemente guardandolo per poi dirigermi verso la porta della stanza salutando mia moglie con la mano.
Cheryl: ti amo.
Le dico sottovoce mandandole un bacio.
Toni: ti amo.
Mi risponde con un sorrido prima che io esca definitivamente dalla stanza.
Nel pomeriggio...
Parcheggio l'auto nel vialetto di casa, finalmente, questa giornata è stata veramente pesante, per fortuna però la vendita è andata a buon fine e di questo ne sono estremamente felice, ma sono ugualmente esausta, voglio solo passare una rilassante serata in compagnia delle mie persone preferite, mia moglie e mio figlio.
Appena fermo l'auto scendo dirigendomi nei sedili posteriori per poter recuperare un sacchetto con dentro un giocattolo per Jason che appena ho visto mi ha fatto pensare a lui, e poi un mazzo di rose bianche per la mia splendida moglie, preso tutto mi dirigo direttamente in giardino, visto che sento le loro voci provenire da lì, appena li vedo non posso non sorridere, sono seduti entrambi su una coperta poggiata sul prato, Toni lo tiene in mezzo alle sue gambe e parlano, vederli insieme per me è ancora un pochino surreale, penso al fatto che quando ero piccola credevo che non avrei mai potuto essere felice, che non avrei mai trovato l'amore perché nessuno avrebbe potuto amare una persona incasinata come me, ma per fortuna la vita è imprevedibile ed io non sono mai stata più felice di così, ora ho esattamente la famiglia che tanto desideravo composta da persone che mi amano incondizionatamente, mia moglie ed il nostro bellissimo bambino.
Cheryl: allora voi due, che cosa state combinando?
Dico attirando l'attenzione di entrambi avvicinandomi, si girano verso di me ed appena Jason mi vede inizia a corrermi incontro.
Jason: mamma Cher.
Dice buttandosi letteralmente tra le mie braccia, istintivamente lascio il sacchetto e faccio attenzione a non rovinare i fiori mentre mi abbasso ad abbracciarlo.
Cheryl: ciao amore mio, come ti senti?
Gli chiedo apprensiva anche se Toni per tutto il giorno, praticamente ogni ora, mi scriveva continuamente aggiornamenti su di lui.
Jason: sto bene, non ho più la febbre, solo mal di testa, qualche volta.
Dice sorridendo guardandomi, cosa che fa sorridere anche me.
Cheryl: menomale, quindi posso darti questo.
Dico prendendo dalla busta il giocattolo facendoglielo vedere, appena capisce di cosa si tratta gli si illuminano gli occhi, gli ho comprato un arco in miniatura fatto di plastica con frecce munite di ventosa per potersi attaccare al bersaglio fatto di gomma.
Jason: è per me, mamma?
Mi chiede tutto entusiasta.
Cheryl: certo che è per te, amore.
Gli dico accarezzandogli leggermente una guancia.
Jason: grazie.
Dice abbracciandomi nuovamente per poi concentrarsi completamente sul giocattolo, questo mi permette di salutare mia moglie.
Cheryl: queste invece sono per te.
Le dico porgendole il mazzo di rose bianche.
Toni: come mai le rose bianche?
Mi chiede sorridendo prendendole in mano annusandole.
Cheryl: perché le rose bianche hanno un significato molto più profondo rispetto alle rose rosse che sono simbolo di amore passoniale e carnale, le rose bianche oltre a simboleggiare ovviamente purezza ed innocenza, sono anche simbolo di un legame leale ed eterno, di un amore duraturo, ed inoltre quando si regalano questo tipo di fiori si vuole esprimere un sentimento di purezza e di lealtà verso la persona che li riceve.
Le spiego semplicemente, l'ho letto questa mattina su Internet, perché questa volta non volevo regalarle il solito mazzo di rose rosse, che naturalmente sono sempre bellissime e ben gradite, ma volevo qualcosa sicuramente di diverso ma anche che simboleggiasse qualcosa di molto più profondo, ed ho trovato le rose bianche perfette.
Toni: sono davvero bellissime piccola, grazie, è un gesto dolcissimo, amo sinceramente il loro significato, ed amo te.
Mi dice avvicinandosi leggermente per potermi dare un bacio sulle labbra.
Cheryl: ti amo anch'io, e sono veramente contenta che ti piacciano.
Sorrido sinceramente guardandola perdendomi all'interno dei suoi occhi quando improvvisamente Jason attira la nostra attenzione.
Jason: aiuto, mamma Cher, mamma TT, potete aiutarmi?
Ci domanda sdraiato sul prato con addosso la scatola mentre cerca di aprirla, cosa che ci fa ridacchiare.
Cheryl: arrivo subito, amore.
Rispondo non riuscendo a smettere di ridacchiare.
Toni: io vado a mettere in un vaso questi, arrivo subito.
Dice anche lei continuando a ridacchiare indicando i fiori per poi sparire in casa un attimo dopo.
Appena se ne va mi siedo sul prato insieme a Jason, insieme apriamo la scatola tirando fuori tutti gli oggetti che ci sono all'interno, poi sistemiamo il bersaglio già montato a pochi passi da noi per poi prendere l'arco, sistemo Jason sulle mie gambe per potergli mostrare meglio come prendere l'arco nel modo giusto, in quel momento torna Toni che si sistema al nostro fianco, appena Jason la vede si avvicina leggermente poggiando una gamba a lei mentre l'altra rimane appoggiata a me, sedendosi così esattamente in mezzo a noi, questa cosa non può non farmi sorridere.
Cheryl: okay allora, abbassa leggermente l'arco verso il bersaglio, avvicina la mano che ti tira la corda all'occhio, mira e poi lascia andare la freccia, capito amore?
Gli chiedo guardandolo mentre lui ascolta attentamente.
Jason: capito mamma Cher.
Dice sorridendo prendendo poi l'arco dalle mie mani, si concentra più che può facendo esattamente ciò che ho detto per poi lanciare la freccia che colpisce il bersaglio, colpisce l'ultimo cerchio, però l'ha colpito.
Jason: mamma, mamma, ho beccato il bersaglio, guarda, l'ho colpito!
Inizia praticamente ad urlare tutto eccitato per esserci riuscito ed io non posso che sorridere per la sua felicità.
Cheryl: è vero amore l'hai colpito, sono tanto fiero di te.
Dico lasciandogli un dolce bacio sulla testa.
Toni: anche mamma TT è tanto fiera di te, tesoro.
Dice sorridendo abbracciandolo per poi far unire anche me dall'abbraccio.
Jason: vi voglio bene mamme.
Dice stringendosi più forte su di noi.
Cheryl: anche noi ti vogliamo bene JJ.
Dico per poi crogiolarmi completamente all'interno di questo abbraccio che mi fa sempre sentire non solo protetta e amata, ma mi fa sentire a casa, perché loro due sono la mia casa.
Qualche ora dopo...
Finisco di pulirmi il viso con la salvietta che uso sempre per struccarmi, fatto questo sistemo tutto ciò che ho utilizzato per poi poggiarmi allo stipite della porta del bagno persa ad ammirare la mia splendida famiglia, Toni che accarezza leggermente Jason che si sta addormentando al suo fianco completamente rilassato da queste attenzioni.
Cheryl: sai, sei veramente una madre straordinaria per lui.
Dico guardandola sorridendo avvicinandomi a lei sistemandomi sotto le coperte facendo attenzione a non svegliare Jason.
Toni: io ci provo, faccio del mio meglio, l'unica cosa che voglio è che lui sia felice, che si senta amato e che sia al sicuro.
Dice baciandogli la testa con dolcezza.
Cheryl: per questo sei la mamma migliore che lui potesse desiderare, e non provare a contraddirmi, visto che io non posso mai.
Dico indicandola asssotigliando lo sguardo facendola ridacchiare.
Toni: d'accordo non ti contraddico allora.
Dice alzando le mani in segno di resa divertita, cosa che fa ridere entrambe.
Cheryl: ma TT, stavo pensando ad una cosa.
Dico guardandola nervosamente.
Toni: lo sai che puoi dirmi tutto Cher, vero?
Mi chiede guardandomi prendendo le mie mani tra le sue per potermi confortare, cercando di tranquillizzarmi.
Cheryl: lo so, solo che non so come dirtelo.
Confesso guardandola con agitazione, non so veramente come dirglielo.
Toni: dillo e basta, qualunque cosa sia, sai che non ti giudicherei mai, se è questo che ti preoccupa, sei mia moglie Cheryl, e ti amo per ciò che sei.
Dice sorridendomi, e ciò mi basta per calmarmi, è impressionante come lei riesca con così poco a capirmi ed a farmi sentire a mio agio.
Cheryl: okay, allora ne abbiamo già parlato, e mi sembra che questo potrebbe essere il momento giusto, quindi...
Vengo ovviamente interrotta prima che inizi a divagare all'infinito.
Toni: piccola, dillo e basta.
Dice interrmpendomi continuando a sorridermi.
Cheryl: voglio avere un altro figlio, voglio avere un altro figlio con te.
Dico d'un botto, buttando tutto fuori.
Cheryl: so che è qualcosa di grosso, e che sicuramente ti avrò sorpreso, ma ci ho pensato tanto, ne abbiamo anche già parlato, ed inoltre Jason ha praticamente due anni, è una distanza di età perfetta per due fratelli...
Vengo nuovamente interrotta.
Toni: si Cher, anch'io voglio avere un altro figlio con te.
Dice semplicemente guardandomi dritta negli occhi con un enorme sorriso stampato in faccia.
Cheryl: davvero!?
Dico con gli occhi che mi diventano lucidi per l'emozione.
Toni: assolutamente sì, inoltre questa volta sarò io a rimanere incinta, e lo faremo con i tuoi ovuli.
Dice prendendo le mie mani tra le sue baciandole delicatamente.
Cheryl: non vedo l'ora di vederti con il pancione, sarai sicuramente la donna incinta più adorabile di sempre.
Dico sorridendo mentre il cuore nel petto mi batte all'impazzata.
Toni: ed io voglio una miniatura esatta di te, una bambina con la pelle pallida, lunghi capelli rossi ed occhi color nocciola, perché ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, ed avere una piccola versione di te mi renderebbe così felice, avere un altro figlio con te mi renderebbe davvero felice.
Confessa con sincerità non staccandomi gli occhi di dosso, io ricambio lo sguardo con le lacrime agli occhi per la forte gioia che sto provando.
Cheryl: scommetto che se questa cosa succedesse veramente, quella bambina sarà la più viziata di sempre, perché sicuramente da te otterrebbe ciò che vuole ogni volta.
Dico cercando di smorzare leggermente l'emozione.
Toni: può darsi, ma non è colpa mia se ho un debole per le rosse.
Dice guardandomi divertita.
Cheryl: si certo, sono tutte scuse.
Dico ridaccchiando.
Toni: parla lei che fa qualunque cosa Jason le chieda.
Dice guardandomi con aria di sfida.
Cheryl: non è vero.
Dico cercando di essere convincente, ma sotto il suo sguardo cedo.
Cheryl: va bene, d'accordo, forse un pochino è vero, ma ha il tuo stesso sorriso, il tuo stesso broncio, ha l'espressioni facciali identiche alle tue, sai che sono debole davanti a tutto ciò.
Mi giustifico.
Toni: quindi lo ammetti.
Dice ancora con aria di sfida.
Cheryl: va bene lo ammetto, ma solo perché non so resistere a nessuno di voi due.
Ammetto guardandoli entrambi sorridendo davanti alle persone che amo di più al mondo.
Toni: comunque è impossibile resistergli, è bellissimo nostro figlio.
Dice accarezzandolo lentamente facendo attenzione a non svegliarlo.
Toni: ma tornando all'argomento di prima, facciamolo, il più presto possibile.
Dice convinta tornando a guardarmi.
Cheryl: sono d'accordo, ma prima dobbiamo dirlo a Jason.
Dico abbassando nuovamente lo sguardo su di lui.
Toni: sono d'accordo, domani mattina appena si sveglia glielo diciamo, sono sicura che sarà felicissimo.
Dice anche lei guardandolo.
Cheryl: lo credo anch'io.
Dico con un lieve sorriso.
Toni: e poi prendiamo appuntamento con Anthony.
Dice sorridendo.
Cheryl: si poi prendiamo appuntamento con Anthony.
Dico sorridendo avvicinandomi a lei per poterla baciare.
Toni: ma questa notte, solo per questa notte, Jason può rimanere a dormire qui?
Mi chiede facendo il broncio con voce da cucciolo, perché sa benissimo che Jason deve dormire nel suo letto e sa quanto io sia intransigente su questa cosa.
Cheryl: si ma solo per questa notte, e solo perché oggi è stato male.
Dico puntandogli un dito contro con aria minacciosa.
Toni: si certo, so quanto, sotto sotto, adori quando dorme con noi.
Mi guarda sfidandomi di nuovo.
Cheryl: ammetto che amo svegliarmi con entrambi al mio fianco, perché siete la mia famiglia, la mia casa e le persone che amo più ogni altra cosa.
Dico sinceramente.
Toni: anch'io ti amo, ed anche Jason lo fa.
Mi sorride lasciandomi un dolce bacio sulla fronte.
Toni: però ora direi di andare a dormire, mi è venuto sonno.
Dice sbadigliando spegnendo la lampada accesa sul suo comodino, facendo piombare la stanza nell'oscurità.
Cheryl: buonanotte TT, e buonanotte tesoro.
Dico lasciando un bacio a Jason sulla testa per poi baciare mia moglie sulle labbra.
Toni: buonanotte piccola, e buonanotte principino mio.
Dice dopo essersi staccata da me, baciando Jason sulla guancia per poi stendersi, io faccio lo stesso sistemandomi su un fianco, circondando Jason con un braccio arrivando ad intrecciare la mano con quella di mia moglie, così in questa posizione mi rilasso completamente addormentandomi.
La mattina seguente...
Lentamente apro gli occhi sbadigliando per poi sorridere immediatamente alla scena che mi si presenta davanti, Toni seduta con la schiena appoggiata alla testiera mentre fa le pernacchie sul pancino a Jason che ride sonoramente divertito, è esattamente per questo che amo svegliarmi con loro due accanto, sono la cosa più importante che ho.
Cheryl: allora voi due, la finite di fare casino?
Dico scherzosamente attirando la loro attenzione.
Jason: mamma Cher.
Dice buttandosi letteralmente tra le mie braccia circondandomi il collo.
Cheryl: buongiorno amore mio.
Dico baciandogli delicatamente la testa.
Cheryl: dormito bene?
Gli chiedo tirandolo un pochino indietro per poterlo guardare negli occhi.
Jason: sì mamma Cher, e quando mi sono svegliato mamma TT mi ha fatto anche i grattini sulla schiena.
Dice tutto contento rivolgendo lo sguardo verso Toni che ricambia lo sguardo con un sorriso.
Cheryl: ah i grattini di mamma TT sono i migliori, non è vero tesoro?
Dico toccandogli il naso scherzosamente, lui annuisce ridendo per poi mettersi a giocare con i miei capelli, questo mi dà l'occasione di poter salutare mia moglie.
Cheryl: buongiorno anche te, amore.
Dico sorridendole.
Toni: buongiorno piccola.
Ricambia il sorriso avvicinandosi di poco per potermi dare un bacio.
Cheryl: credi che ora sia il momento giusto per dirglielo?
Le chiedo sottovoce in modo che lui non possa sentire.
Toni: si credo di si, diciamoglielo.
Dice guardandomi sicura per poi girarsi verso Jason.
Toni: tesoro, io e la mamma volevamo dirti una cosa.
Dice attirando subito la sua attenzione.
Jason: che cosa?
Chiede estremamente curioso guardando entrambe, sistemandosi meglio sul mio grembo.
Cheryl: che io e mamma TT volevamo avere un altro figlio, ti piacerebbe avere un fratellino o una sorellina?
Gli chiedo con cautela, con leggero nervosismo nella voce.
Jason: avrò un fratellino o una sorellina!?
Chiede entusiasta guardandoci con occhi grandi.
Toni: l'idea è quella, ti piacerebbe?
Gli chiede nuovamente.
Jason: siii, avrò un fratellino o una sorellina.
Dice iniziando a saltellare sul posto tutto felice.
Cheryl: beh direi che l'ha presa bene.
Dico sinceramente felice per questa cosa sorridendo mentre lo guardo ridere.
Toni: direi di sì.
Dice anche lei guardandolo con un enorme sorriso stampato in faccia.
Jason: ma dove sarà la sorellina o il fratellino? Visto che io sono nato da mamma Cher.
Chiede dopo qualche minuto curioso.
Toni: sarà dentro di me questa volta.
Gli risponde semplicemente accarezzandogli una guancia.
Jason: e sarà sempre il mio fratellino o la mia sorellina, anche se sarà dentro di te, mamma TT?
Chiede ingenuamente abbassando di poco lo sguardo.
Toni: certo che lo sarà, amore mio, e tu sarai un meraviglioso fratello maggiore.
Gli risponde lasciandogli un delicato bacio sulla fronte.
Jason: e quando ci sarà fratellino o sorellina dentro mamma TT?
Chiede ancora curioso.
Cheryl: il prima possibile, prossima settimana andremo dal dottore che ci aiuterà, e tu starai da zio Dylan nel frattempo, va bene?
Gli chiedo anche se so già la sua risposta.
Jason: siii, zio Dylan.
Dice saltellando nuovamente, Jason adora Dylan e viceversa, Dylan gli vuole un bene dell'anima ed è sempre felicissimo di tenerlo quando noi abbiamo degli impegni, ed appena gli dirò che io e Toni abbiamo deciso di volere un altro figlio sarà al settimo cielo, come tutti i nostri amici.
Toni: okay va bene, però ora che ne dici di andare a fare colazione?
Gli chiede ridacchiando mentre lui smette di saltare.
Jason: si colazione.
Dice fermandosi allungando le braccia verso di lei per potersi far prendere in braccio, Toni si alza per poi tirarlo su poggiandolo su un fianco.
Cheryl: quindi cosa vuoi per colazione, tesoro mio?
Gli chiedo dopo essermi alzata anch'io affiancandoli.
Jason: latte con cereali al cioccolato.
Dice tutto entusiasta, non avevo dubbi che scegliesse di mangiare proprio quei cereali.
Cheryl: latte con cereali al cioccolato siano allora.
Ripeto in modo plateale mentre scendiamo le scale per poterci poi dirigere in cucina.
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Nota autrice:
Non ci posso credere, ma finalmente, dopo non ho esattamente idea di quanti mesi siano passati, ho concluso di scrivere questo capitolo eterno, mi scuso ancora per averci messo un eternità ma l'Università mi tiene veramente parecchio impegnata, poi nei mesi estivi sono andata in vacanza all'estero e non ho avuto modo di scrivere, però ce l'ho fatta e vi auguro una buona lettura, se trovate degli errori di battitura è perché non ho avuto molto tempo per rileggere.
Qui sotto, invece, vi lascio le foto dei prestavolto che ho scelto per i figli dei Bughead e dei Varchie che ho menzionato in questo capitolo, sono personaggi che in realtà non appariranno mai, forse verranno menzionati qualche volta, ma comunque avevo già scelto dei prestavolto quindi eccoli qua:
Matthew Daddario & Emeraude Toubia
as Fred David Andrews & Isabelle Andrews
Taylor Launtner
as Matthew Taylor Jones
Ed inoltre il bambino raffigurato in foto in alto, all'inizio del capitolo è il prestavolto che ho scelto per Jason:
Cody Christian as Jason Alexander Blossom-Topaz
PS. Gli attori che ho scelto ovviamente sono tutti adulti, ma voi immaginateli da bambini, visto che i personaggi che rappresentano, al momento sono solo dei bambini.
- Alice
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