Capitolo 50 - Bughead a Los Angeles
Cheryl
La luce del sole entra attraverso le tende rosse della camera dipinta del medesimo colore ed istintivamente apro gli occhi sbadigliando, curiosa rivolgo lo sguardo all'orologio sulla parete, sono appena le otto del mattino.
Da quella volta al circuito degli arcieri, in realtà, non è passato moltissimo, infatti sono trascorsi solo due mesi e mezzo circa, anche se a me il tempo sembra letteralmente volato, domani è già Pasqua e oggi arrivano mia cugina insieme al barbone.
Ripensando a quel giorno, mi viene da sorridere abbassando lo sguardo per guardarla accucciata nel incavo del mio collo con le braccia poggiate in grembo, è straordinaria in tutto quello che fa, mi ha portata lì per ringraziarmi di essermi presa cura di lei, il che è una cosa davvero dolcissima che ho apprezzato un sacco, mi sono divertita a farle i dispetti, tirare con l'arco, baciarla in mezzo a tutto quel verde con il sole che faceva risplendere i suoi bellissimi occhi color nocciola e abbracciarla per poterla tenere vicina mentre lei si accocolava sul mio petto.
Senza di lei la mia vita non avrebbe senso, senza di lei mi manca una parte fondamentale di me stessa, senza di lei non riuscirei a stare e dopo quasi tre anni che stiamo insieme sono più che sicura quando dico che un giorno questo batuffolino rosa diventerà mia moglie, perché solo con lei riesco ad essere veramente felice. Completamente persa tra questi pensieri inizio ad accarezzarle i capelli dolcemente, riflettendo sul fatto che per arrivare a questo punto ne abbiamo passate tante, pensare che qualche tempo fa credevo che la felicità non sarebbe mai arrivata, che sarei rimasta infelice per tutta la vita, che nessuno mi avrebbe mai più potuta amare come faceva mio fratello, anche perché chi avrebbe mai potuto amare una stronza, narcisista come me che trattava male chiunque le capitava a tiro solo per puro piacere per paura di essere ferita nuovamente non curandosi invece di ferire gli altri ma poi un giorno tutto cambiò, una ragazza dai capelli rosa è riuscita ad insinuarsi nella vita di questa ragazza dai capelli rossi tremendamente infelice, fragile e rotta all'interno riuscendo a capirla ed aggiustarla semplicemente amandola, credo che TT sia riuscita ad aggiustarmi per il semplice fatto che è riuscita a leggermi dentro trovandoci del buono in me, che in fondo, in fondo ci è sempre stato ma che nessuno è mai riuscito a vederlo perché forse non ci ha neanche provato, lei però non si è arresa, nonostante l'avessi insultata sin dalla prima volta che l'ho vista, ci ha provato lo stesso e ci è riuscita con successo innamorandosi di me rendendomi la persona più felice sulla faccia della Terra.
Abbasso nuovamente lo sguardo sorridendo guardandola dormire, è così rilassata tra le mie braccia, continuo ad osservarla fino a quando non mi viene un'idea per svegliarla.
Inizio a farle il solletico, prima sulla pancia per poi passare al collo, lei incomincia ad aprire gli occhi scoppiando a ridere.
Toni: Cher, ti prego.
Ride continua a ridere, amo il suo dannato sorriso.
Cheryl: va bene la smetto.
Dico ritraendo le mani circondandole i fianchi per poterla abbracciare.
Toni: dimmi te se io devo essere svegliata così di prima mattina.
Ridacchia.
Cheryl: scusami è solo che avevo voglia di vedere i tuoi occhi, vedere il tuo sorriso e volevo parlarti.
Dico con la testa poggiata alla sua.
Toni: come sei dolce, ma potevi aspettare che mi svegliassi di mia spontanea volontà.
Dice guardandomi male.
Cheryl: scusa.
Dico abbassando lo sguardo.
Toni: si ma tranquilla, non me la sono presa.
Dice prendendomi il mento con due dita tirandomi su il viso costringendomi a guardarla.
Toni: ammetto che avrei preferito un modo più dolce di essere svegliata, ma non importa, l'importante è che tu sia qui al mio fianco.
Sorride, quindi le prendo il viso tra le mani baciandola.
Toni: che ore sono?
Chiede curiosa.
Cheryl: sono quasi le nove.
Dico tenendola stretta tra le mie braccia.
Toni: a che ora arrivano quei due, che già non mi ricordo.
Cheryl: verso le 13:00, se non sbaglio dovrebbe atterrare l'aereo all'aeroporto di LA.
Toni: quindi possiamo dormire ancora un pò, anche se per arrivare in aeroporto ci vogliono due ore.
Cheryl: si ma verso le 10,10:30 in piedi.
Dico ordinandole fintamente severa.
Toni: d'accordo, comunque sei tu quella che ci mette sempre di più a prepararsi.
Scherza.
Cheryl: tu sei morta, sappilo.
Dico guardandola storto.
Toni: non ne avresti il coraggio.
Dice convinta.
Cheryl: di fare cosa?
Toni: uccidermi.
Cheryl: quello no, ma posso fartela pagare in altro modo.
Toni: tipo!?
Mi guarda sfidandomi spudoratamente.
Ci penso un'attimo su poi inizio nuovamente a farle il solletico.
Toni: no di nuovo no.
Si contorce ridendo a crepapelle.
Toni: basta, ti supplico.
Dice non smettendo di ridere, ma io continuo imperterrita senza fermarmi quando all'improvviso mi bacia poggiando le mani sui miei fianchi cogliendomi alla sprovvista.
Toni: con te bisogna sempre fare così.
Dice poggiando la testa al mio petto.
Cheryl: lo sai che le tue labbra sono come una calamita, un calmante per me.
Toni: lo so per questo ti ho baciata, ed ora fammi le coccole se vuoi essere perdonata, sennò non ti parlo più.
Dice autoritaria con tono impassibile accucciandosi nell'incavo del mio collo facendo le fusa come un gattino, non resistendo ad averla così vicina, faccio ciò che mi ha chiesto iniziando ad accarezzarle i capelli con una mano, mentre con l'altra le faccio i grattini alla schiena, cosa che la fa rilassare un sacco.
Rimaniamo a letto a coccolarci tra baci e carezze per un'altra ora dopodiché ci alziamo per andare a fare colazione. Mi alzo mettendomi le ciabatte sbadigliando e svogliatamente mi dirigo in cucina apparecchiando la tavola.
Toni: ho rifatto il letto.
Dice varcando la soglia per poi cingermi i fianchi.
Toni: che cucini di buono?
Dice poggiando la testa alla mia spalla.
Cheryl: non lo so, cosa ti va di mangiare!?
Dico girando di poco il volto per poi poterla guardare mentre ci riflette su.
Toni: avrei voglia di pancake, ti va?
Cheryl: certo, prendi solo lo sciroppo d'acero nell'armadietto.
Dico indicandolo.
Toni: si, vado.
Dice scostandosi da me lasciandomi un leggero bacio sul collo.
Prendo gli ingredienti necessari, una pentola adatta ed inizio a cucinare. Li preparo abbastanza in fretta, infatti in dieci minuti sono pronti, li prendo con un cucchiaio mettendone metà in un piatto, il resto in un'altro poi li prendo in mano e li poggio sul tavolo.
Toni: mmm sono deliziosi.
Dice con un boccone in bocca, io manco mi sono ancora seduta e lei già mangia.
Mi siedo e la guardo mangiare ridacchiando, è tremendamente bella anche così.
Toni: che c'è!?
Mi guarda.
Cheryl: niente.
Sorrido iniziando a mangiare.
Toni: ti sposerei anche solo per il cibo che cucini.
Esordisce tutto d'un tratto.
Cheryl: ah grazie TT, che bel complimento.
Rido.
Toni: non frainterdermi, voglio dire che ti sposerei solo assaggiando il cibo che prepari, poi che tu sia anche sensazionale, stupenda, dolce, gentile, leale, spiritosa, bella, bella da morire è un altro conto.
Dice guardandomi, istintivamente sorrido.
Toni: però la ragione più importante per cui lo farei e perché ti amo così tanto.
Mi guarda poggiando la mano sulla mia.
Cheryl: Ti amo anch'io.
Continuo a sorridere.
Toni: e vedrai che un giorno ci riuscirò, ti sposerò.
Dice tutta sicura di sè.
Cheryl: di questo non ne dubito.
Dico ridacchiando per il modo in cui ha detto quella frase.
Continuiamo a mangiare tranquillamente, tra risate, baci rubati, dispetti e stupidaggini varie, tra cui il lancio delle briciole rimaste dei pancakes, una addosso all'altra.
Cheryl: adesso pulisci.
Dico ridendo.
Toni: ma se le hai lanciate quanto me.
Dice difendendosi.
Cheryl: si ma hai iniziato tu.
Toni: e cosa centra!?
Dice incrociando le braccia al petto.
Cheryl: centra ed ora pulisci che si sta facendo tardi.
Le ordino.
Toni: va bene, pulisco io ma sappi che te la faccio pagare questa.
Dice sfidandomi iniziando a spazzare per terra.
Cheryl: okay.
Detto ciò sparecchio mettendo i piatti sporchi nella lavastoviglie, tolgo la tovaglia scuotendola nel lavandino, ripongo lo sciroppo d'acero nell'armadietto e prima di uscire dalla stanza tiro un ceffone sul culo della mia ragazza scherzosamente.
Toni: ahia Cher.
Dice toccandeselo ridendo, mi guarda male per poi tirarne uno anche a me ma lo schivo prendendole la mano delicatamente mettendola intorno al mio collo insieme all'altro braccio, intanto le cingo i fianchi.
Toni: mi hai fatto male, non ti azzardare mai più a rifarlo.
Dice cercando di minacciarmi ma è troppo tenera anche quando cerca di fare la cattiva.
Cheryl: va bene, però mi perdoneresti se ti dessi un bacio!?
Dico guardandola in modo molto dolce.
Toni: forse, può darsi.
Dice dubbiosa, alché non ci penso troppo e azzero la poca distanza che c'era fra di noi dandole un bacio che lei prontamente ricambia mordendomi il labbro inferiore.
Cheryl: TT ahia.
Mi lamento.
Toni: te la sei cercata.
Dice staccandosi da me per poter finire di pulire.
Cheryl: io vado a prepararmi allora.
Dico uscendo dalla cucina dirigendomi in camera. Entro prendendo dall'armadio gli indumenti da mettere poi vado in bagno.
Mi spoglio, mi lavo per bene, indosso i vestiti sistemandomi, mi pettino i lunghi capelli rossi ed infine mi trucco come al solito. Varco la soglia del bagno ritrovandomi davanti una Toni chinata sulla cassettiera intenta a decidere cosa mettersi, mi avvicino piano cingendole i fianchi facendola alzare.
Cheryl: ti serve una mano!?
Le chiedo mentre lei poggia la testa al mio petto rilassandosi.
Toni: ti prego sì, sono tremendamente indecisa.
Confessa.
Cheryl: okay, allora ti aiuto io.
Sorrido lasciandole un bacio sulla testa. Mi chino sul cassetto tirando fuori dei vestiti, li guardo cercando di abbinarli poi glieli passo.
Cheryl: metti questi, tanto stai bene con tutto, sei così bella.
Dico passandole una t-shirt bianca con dei disegni sopra, un completo di intimo in pizzo, una flanella a quadri e un paio di jeans blu.
Toni: il tuo gusto in fatto di moda mi stupisce sempre di più, hai davvero un'ottimo gusto.
Mi sorride sporgedosi per darmi un bacio veloce sulle labbra. La guardo sgattaiolare in bagno sorridendo, il mio batuffolino rosa.
Esco dalla stanza dirigendomi in soggiorno, recupero la mia giacca rossa dei serpents dall'attaccapanni, la indosso per poi sedermi sul divano tranquilla ad aspettarla. In poco più di dieci minuti la vedo arrivare, le corro incontro prendendola per mano, usciamo di casa scendendo in garage giusto in tempo.
Salgo al posto del guidatore, aspetto che salga anche lei ed una volta che si è sistemata al mio fianco inserisco la chiave nell'apposito spazio accendendo il motore.
Poco prima che io parta definitivamente poggia la testa al mio braccio, mi giro di scatto guardandola con il sorriso stampato sul volto.
Toni: mmm.
Biascica chiudendo gli occhi strusciandosi mentre le dò un dolce bacio sulla testa accarezzandole i capelli.
Dopo questo tenero momento la guardo un'ultima volta per poi partire direttamente immettendomi nella strada principale. Il viaggio prosegue tranquillo anche perché in autostrada, per fortuna, non c'è mai molto traffico, Toni continua a dormire pacifica sul mio braccio. Verso le 13:15 circa mi ritrovo nell'enorme parcheggio dell'aeroporto, mi posteggio nel primo posto che trovo libero, spengo l'auto, sposto delicatamente il braccio facendolo scivolare intorno alle sue spalle in modo da poterla abbracciare.
Cheryl: TT siamo arrivate.
Le sussurro dolcemente in un orecchio.
Apre gli occhi strofinandoseli, mette a fuoco, sbadiglia e mi guarda con aria assonnata, sembra un cucciolo, è troppo bella.
Cheryl: siamo arrivate.
Le ripeto in modo che capisca.
Toni: di già!?
Cheryl: eh si, hai dormito per tutto il tempo.
Le dico stringendola forte.
Toni: ah non pensavo di essermi addormentata così profondamente.
Cheryl: e invece hai dormito come un ghiro.
Ridacchio.
Toni: sai se l'aereo di Betty e Jug è atterrato?
Cheryl: non ne ho idea, adesso che scendiamo chiamo mia cugina per sapere a che punto sono.
Toni: si ma prima mi fai un pò di coccole!?
Dice guardandomi con i suoi occhi più dolci.
Cheryl: ora!?
Dico leggermente perplessa.
Toni: si solo due minuti, ti prego.
Dice mettendo le mani giunte.
Cheryl: e va bene, due minuti precisi.
Toni: certo.
Dice fondandosi tra le mie braccia.
Cheryl: poi mi dovrai spiegare questi attacchi improvvisi di affettuosità.
Ridacchio.
Toni: non c'è molto da spiegate, ho semplicemente un debole per le coccole della mia ragazza.
A queste parole sorrido incominciando ad accarezzarle i capelli massaggiandole il cuoio capelluto.
Due minuti dopo, anche se in realtà ne sono passati cinque, ma dettagli, scendiamo dal veicolo ed io prendo il telefono in mano mentre con l'altra tengo stretta quella di TT, compongo il numero di mia cugina. Inizia a squillare, squilla e squilla, stavo per rimettere giù convinta che fossero ancora in aereo e quindi non potessero usare il cellulare quando sento la sua voce.
In chiamata
Betty: ehi Cher.
Cheryl: cugina, finalmente.
Tiro un sospiro di sollievo.
Cheryl: allora dove siete?
Betty: siamo appena scesi dall'aereo, siamo sul pulmino perché il punto in cui è atterrato era leggermente lontano dall'entrata del gate.
Cheryl: okay allora noi vi aspettiamo appena fuori i gate.
Betty: okay, ci vediamo fra poco.
Cheryl: a fra poco.
Detto ciò chiudo la chiamata.
Fine chiamata
Ripongo l'apparecchio elettronico nella tasca dei pantaloni.
Toni: cosa ti ha detto?
Cheryl: ha detto che sono sul pullman che li sta portando all'entrata del gate.
Dico girandomi a guardarla.
Toni: ah ok, quindi tra poco li vedremo.
Cheryl: proprio così.
Dico voltandomi nuovamente per cercare il luogo dove dobbiamo aspettarli, qualche metro più avanti arriviamo in uno spazio pieno di sedie attaccate al muro, senza neanche che glielo chieda mi segue mentre vado a sedermi su una di esse.
Toni: posso mettermi sulle tue ginocchia!?
Mi chiede in modo molto tenero quando mi sono già seduta.
Cheryl: certo, vieni qui.
Dico allargando le braccia accogliendola, lei si sede sopra le mie ginocchia poggiando la testa al mio petto rifugiandosi nell'incavo del mio collo, inizio ad accarezzarle il braccio.
Cheryl: sembri una bambina.
Dico sorridendo.
Toni: tra le tue braccia lo sono.
Dice strusciandosi lasciandomi un leggero bacio sul collo, dopodiché inizia a giocherellare con alcune ciocche dei miei capelli.
Toni: hai dei capelli bellissimi, Cher.
Dice guardandoli attentamente cercando di separarli, capello per capello, dannazione se è bella, con quest'espressione concentrata sul volto.
Cheryl: grazie TT, ma anche i tuoi sono molto belli.
Toni: mai quanto i tuoi.
Afferma sicura.
Cheryl: non lo so, io preferisco i tuoi.
Toni: ma ti ripeto che i tuoi sono meglio.
Insiste.
Cheryl: i tuoi sono migliori.
Mi impunto.
Toni: non è vero.
Cheryl: e invece si.
Toni: nooo fidati.
Cheryl: ho ragione io, i tuoi capelli rosa sono più belli.
La guardo male ma non si arrende, come dal tronde faccio io, quindi andiamo avanti così per qualche minuto fino a che non sentiamo delle presenze davanti a noi, alchè ci voltiamo ritrovandoci davanti Betty e il barbone.
Jughead: mi mancavano i vostri battibecchi.
Ridacchia.
Betty: di che cosa discutevate!? per curiosità.
Cheryl: di capelli.
Dico leggermente imbarazzata, che figure.
Betty: capelli!?
Dice guardandoci perplessa alzando un sopracciglio.
Toni: si Cher diceva che i miei capelli sono più belli dei suoi, anche se non è vero.
Cheryl: si ed infatti ho ragione io.
Toni: no no cara.
Betty: va bene, entrambe avete dei bellissimi capelli, la finiamo!?
Ridacchia.
Cheryl: si scusateci.
Jughead: niente non importa.
Detto questo ci alziamo ed immediatamente abbraccio mia cugina mentre Toni abbraccia il suo migliore amico.
Cheryl: mi sei mancata cugina.
Betty: mi sei mancata anche tu rossa.
Ci stacchiamo.
Cheryl: allora com'è andato il viaggio?
Betty: bene dai, fortunatamente non ha fatto neanche tanto tardi.
Cheryl: menomale.
Dopodiché va a salutare la mia ragazza ed io vado dal barbone.
Jughead: ehi Cher, che piacere rivederti.
Dice abbracciandomi.
Cheryl: barbone.
Rido, anche se ora andiamo d'accordo e ci tolleriamo lo chiamerò sempre così.
Cheryl: allora che volete fare? Casa nostra dista due ore da qui, quindi se volete che ci fermiamo prima, magari in un locale a pranzare!?
Dico rivolgendomi ad entrambi prendendo Toni per mano.
Jughead: se si parla di cibo per me va sempre bene.
Dice il ragazzo con il cappellino.
Cheryl: voi due siete uguali.
Dico guardando Toni scoppiando a ridere.
Toni: non è vero, abbiamo solo molta fame.
Ridacchia.
Cheryl: cugina ci siamo dovute proprio beccare due fidanzati golosi.
Betty: purtroppo si, tu non hai idea di quando mangia che espressioni fa, ogni tanto mi chiedo se tenga più al cibo che a me.
Cheryl: lei è uguale, vede il cibo e si illumina.
Toni: la finite di parlare di noi, guardate che siamo qui.
Jughead: non è carino da parte vostra.
Dice fintamente offeso mettendo il broncio cosa che fa anche la mia ragazza incrociando le braccia al petto, allora mi avvicino a lei per farla tornare a sorridere cosa che fa anche mia cugina con il barbone.
Cheryl: dai TT lo sai che stavo scherzando.
Dico sciogliendole le braccia che mette attorno al mio collo, le cingo i fianchi.
Cheryl: sei troppo divertente quando mangi e mi fai sempre un sacco ridere, sai benissimo che amo ogni parte di te.
Dico cercando di convincerla.
Cheryl: mi perdoni!?
Dico guardandola con il mio sguardo più dolce.
Toni: e va bene ti perdono, lo sai che non ti resisto.
Dice avvicinandosi piano dandomi un delicato bacio sulle labbra.
Cheryl: il mio batuffolino rosa.
Sorrido.
Toni: la mia principessa dai capelli rossi.
Sorride anche lei voltandosi circondandomi le spalle con il braccio.
Toni: allora ragazzi andiamo?
Dice rivolgendosi ai nostri amici che hanno appena finito di parlare tra loro.
Jughead: assolutamente, andiamo.
Dice iniziando a camminare con la mano intrecciata alla bionda. Li seguiamo affiancandoli diretti verso il parcheggio. Arriviamo alla macchina in cinque minuti neanche, salgo al posto di guida, Toni al mio fianco e loro nei sedili posteriori.
Cheryl: quindi ci fermiamo a mangiare da qualche parte, poi andiamo a casa!?
Jughead: per me va benissimo.
Betty: Idem per me.
Cheryl: perfetto allora andiamo.
Dico mettendo in moto partendo.
Il viaggio prosegue bene, ogni tanto si chiacchiera, si ride, altre volte l'unico rumore è la musica di sottofondo, dopo circa un'ora rientramo a Los Angeles, visto che l'aeroporto è situato leggermente fuori la città, e non vi dico la reazione di mia cugina appena vede il mare di grattacieli altissimi.
Betty: oddio che figata, guarda che roba.
Dice guardando fuori dal finestrino estasiata.
Cheryl: cugina ho capito che non ti sei mai mossa da Riverdale, però mi sembra un pò eccessivo reagire in questo modo.
Ridacchio.
Betty: scusami e solo che qui è tutto stupendo.
Dice sempre più meravigliata.
Toni: si ma una volta se non sbaglio ci sei già venuta.
Jughead: quando!?
Dice pensieroso.
Toni: quando Cher mi ha fatto quella sorpresa e siete venuti tutti qui l'ultimo giorno delle nostre vacanze.
Jughead: ah si, è vero ora ricordo.
Betty: si ma quella volta siamo stati pochissimo, neanche un giorno, non l'abbiamo visitata e non ci ho fatto molta attenzione.
Dice giustificandosi.
Cheryl: su questo ti dò ragione, quel giorno avete aiutato me a trovare un regalo per TT.
Betty: ecco quindi capiscimi.
Cheryl: va bene cugina scusa.
Dico rassegnandomi.
Toni: complimenti Betty sei riuscita a farti dare ragione da Cheryl.
Dice ridacchiando divertita.
Betty: beh grazie Toni.
Si battono il cinque, io ferma ad un semaforo le guardo male entrambe mentre scoppiano tutti a ridere.
Cheryl: che c'è da ridere ora!?
Jughead: la tua faccia, hai fatto un'espressione epica.
Toni: è vero, sei fantastica amore mio.
Continua a ridere, a questo punto scoppio a ridere pure io.
Cheryl: comunque grazie ragazzi.
Dico cercando di smettere di ridere.
Betty: prego Cher.
Ridacchia, poi dopo qualche minuto smettiamo tutti di ridere, parlare e all'interno del veicolo ritorna il silenzio.
Percorro ancora qualche metro per poi fermarmi e pargheggiarmi davanti ad un locale davvero carino.
Scendo aprendo la portiera alla mia ragazza in modo da farla scendere.
Toni: grazie amore.
Dice dandomi un bacio per poi prendermi la mano aspettando che anche i nostri amici scendano, ci affiancano ed insieme entriamo.
Ci andiamo a sedere in uno dei tanti tavolini presenti, prendiamo il menù in mano guardando un pò le varie pietanze per decidere che mangiare.
Jughead: allora ragazze come va?
Toni: bene, il college è fantastico, adoro studiare fotografia, ormai ci siamo ambientate e per quanto mi riguarda sono stra contenta di poter vivere in una città così strepitosa come LA.
Dice tutta entusiasta, vederla sorridere è tutto quello che desidero, se lei è felice lo sono anch'io.
Cheryl: confermo quello che ha detto lei, il college è stupendo, studiare moda è tutto quello che ho sempre desiderato quindi non posso che essere contenta per questo e poi al mio fianco ho la ragazza migliore che potessi desiderare, diciamo che non posso lamentarmi.
Dico con fierezza e sono convintissima di quello che ho appena affermato, non mi sarei mai aspettata di poter arrivare fino a qui.
Betty: oh le Choniii.
Dice sorridendoci, nel frattempo Toni è arrosita rifugiandosi tra le mie braccia, poggiata con la testa al mio petto mentre le accarezzo i capelli.
Jughead: se ci fosse Ronnie impazzirebbe.
Betty: assolutamente, e se permettete vi faccio una fotografia perché siete troppo carine.
Dice prendendo il telefono in mano.
Cheryl: certo fai pure.
Dico poggiando la testa a quella di TT accucciata nell'incavo del mio collo.
Mia cugina mette su fotocamera e scatta, poi la guarda facendola vedere anche a noi.
Toni: è bellissima davvero.
Cheryl: concordo.
Betty: grazie ragazze, va la mando subito dopo averla mandata a Ronnie.
Detto ciò fa quello che deve fare poi poggia il telefono sul tavolo.
Cheryl: e voi ragazzi che ci raccontate di bello.
Chiedo curiosa.
Jughead: niente di che, però il college a me sinceramente piace tantissimo, è bello poter finalmente studiare scrittura.
Dice il ragazzo con il sorriso sul volto.
Betty: anche a me piace un sacco il college, ma del resto non c'è niente di nuovo, a Riverdale non accade mai niente di interessante.
Dice sbuffando leggermente.
Toni: vabbè dai vi rifate qui, ci sono un sacco di cose che potete visitare e fare a Los Angeles.
Dice rassicurando la bionda.
Betty: questo sicuro, tra l'altro domani dove ci portate di bello!?
Dice tutta eccitata.
Intanto arriva un cameriere che prende le nostre ordinazioni per poi sparire un'attimo dopo.
Betty: quindi!?
Cheryl: quindi la mattina non credo faremo granché visto che ci sveglieremo tardi, per pranzo abbiamo prenotato in un locale situato esattamente di fronte alla famosa scritta "Hollywood", dalle vetrate del ristorante si vede...
Betty: oddio ho sempre desiderato poter vedere quella scritta.
Dice tutta gasata interrompendomi, non l'avevo mai vista così agitata, solitamente è una molto tranquilla, ma mi fa troppo ridere.
Toni: siamo felici di realizzare i tuoi desideri Betty, vero Cher!?
Cheryl: ovviamente, comunque stavo dicendo, a pranzo andremo lì e nel pomeriggio possiamo avvicinarci alla scritta, fare una passeggiata al parco lì sotto, andare a vedere la "Walk of Fame"...
Betty: quella dove ci sono tutte le stelle dei personaggi più famosi al mondo!?
Cheryl: si proprio quella cugina, poi la sera fanno i fuochi d'artificio sulla spiaggia, perciò andremo alla Venice Beach.
Concludo nell'esatto momento in cui arrivano le ordinazioni, così iniziamo tutti a mangiare.
Jughead: mi piace come programma davvero.
Toni: ne siamo felici Jones, ma da me e dalla mia ragazza non puoi che aspettarti il meglio.
Dice scoppiando poi a ridere.
Toni: va bene scusate era pessima.
Cheryl: io invece dico che era molto buona, adoro ricevere complimenti.
Betty: e te pareva.
Ridiamo tutti ora, appena smettiamo il telefono di mia cugina vibra un paio di volte, lei lo guarda per vedere chi è.
Betty: è Ronnie, ha mandato un audio su whatsapp e vuole che ve lo faccia ascoltare.
Dice avvicinandoci lo smartphone, alza il volume facendolo partire.
Audi
Ronnie: Choniiii, siete troppo dolci, non sapete quanto mi mancate.
Lo ascoltiamo sorridendo poi le rispondiamo.
Entrambe: Ciaoooo Ronnieeee.
Diciamo in coro.
Cheryl: ci manchi anche tu, speriamo di rivederci presto.
Toni: senza la nostra fan numero uno come facciamo!? Salutaci Archie, a presto.
Ridiamo il telefono a mia cugina.
Dopodiché il pranzo continua tranquillo tra chiacchiere e risate.
Una volta finito torniamo in macchina, direzione casa, sono solo le tre e mezza del pomeriggio e sono già stanca, deve essere stato il viaggio di due ore per andare in aereoporto.
Per arrivare a destinazione ci metto ancora una quarantina di minuti circa, per poi ritrovarmi nel familiare vialetto di casa, entro in garage parcheggiando.
Jughead: che lusso avete anche il garage.
Dice scendendo.
Toni: ovvio, Jones.
Risponde la mia ragazza.
Scesi tutti saliamo in ascensore al secondo piano ritrovandoci di fronte la porta del nostro appartamento, prendo le chiavi dalla tasca del giubbotto ed apro.
Cheryl: ecco qua, questa è casa nostra.
Dico facendoli passare.
Betty: cavolo ragazze già solo l'ingresso è bellissimo.
Dice stupita.
Cheryl: grazie cugina, date pure a noi i vostri bagagli, li portiamo nella camera degli ospiti, poi se volete vi facciamo fare il tour della casa.
Dico facendo per prendere le valigie ma il barbone mi ferma.
Jughead: tranquille questi li porto io perché sono pesanti, ditemi solo dove devo andare.
Dice prendendo il tutto tra le mani.
Toni: vai sempre dritto, la seconda porta a sinistra, subito dopo camera nostra.
Dice indicandogli la direzione, lui segue le direttive scomparendo all'interno della stanza, lo aspettiamo visto che ci mette un minuto neanche.
Cheryl: allora vi facciamo vedere casa.
Iniziamo a camminare partendo dalla cucina.
Cheryl: ecco questa è la cucina, molto spaziosa ed è facile cucinare, di qua invece c'è il salotto.
Si guardano intorno abbastanza meravigliati.
Betty: le pareti di tutta la casa avete dipinto!?
Cheryl: si le pareti di tutte le stanze della casa.
Jughead: complimenti, avete fatto proprio un buon lavoro.
Toni: grazie ragazzi.
Risponde prendendomi per mano, così continuiamo il giro.
Cheryl: qui c'è il bagno, proprio di fronte camera vostra e questa invece è camera nostra.
Dico facendoli entrare.
Betty: bella davvero, mi piace molto l'armadio grande e il letto, le pareti poi anche qui fatte bene.
Cheryl: grazie, è stata la prima che abbiamo verniciato e mi ricordo anche di essermi sporcata parecchio nel dipingerla.
Dico voltandomi guardandola male, lei apposta posa lo sguardo da un'altra parte.
Toni: non è stata colpa mia, assolutamente.
Jughead: che cosa avete combinato!?
Dice ridacchiando.
Cheryl: niente di che, solo qualcuno che mi ha buttato la vernice addosso con il pennello.
La guardo di nuovo storto ma lei non si gira.
Toni: era per rendere le cose più divertenti, dai su Cher.
Questa volta si gira a guardarmi ridacchiando.
Cheryl: si ma non è stato divertente togliermi la vernice di dosso.
Dico incrociando le braccia al petto.
Toni: ma finiscila, ormai è acqua passata.
Dice avvicinandosi per poi sciogliermi le braccia incrociate avvolgendomi la vita poggiando la testa al mio petto.
Betty: voi ragazze siete fantastiche, avrei voluto esserci, solo per vedere Cheryl dipingere.
Cheryl: ti saresti di sicuro divertita.
Detto questo torniamo in soggiorno.
Cheryl: questa è la nostra casa, che per i giorni in cui starete qui sarà anche vostra.
Jughead: grazie davvero ragazze.
Dice sorridendoci, noi ricambiamo.
Toni: ora se volete possiamo andare sul terrazzo a riposarci un pò, che dite?
Propone.
Betty: dico che è un'idea eccellente.
Jughead: ci sto.
Tutti insieme ci dirigiamo fuori ma mi fermo un'attimo perché noto che Toni non è dietro di me, mi volto e vedo che va verso la cucina.
Cheryl: TT dove vai? Non vieni?
Dico raggiungendola.
Toni: arrivo subito, volevo solo preparare qualche cocktail visto che fa caldo.
Dice aprendo un mobiletto tirando fuori quattro bicchieri di vetro.
Cheryl: mmm e da quando sai fare i cocktail!?
Dico cingendole i fianchi.
Toni: lo sai che ho lavorato come barista al White Wyrm, ho imparato a farli in quel periodo.
Dice circondandomi il collo con le braccia.
Cheryl: è vero che la mia ragazza sa fare proprio tutto.
Dico baciandola.
Toni: diciamo che ci provo, ed ora esci ad intrattenere i nostri ospiti, io vi raggiungo subito.
Dice dandomi un bacio veloce. Le sorrido per poi staccarmi uscendo sul terrazzo.
Cheryl: eccomi.
Dico trovandoli seduti su uno sdraio.
Betty: dov'è Toni!?
Cheryl: in cucina, ci sta preparando dei cocktail.
Dico sedendomi vicino a loro su un altro sdraio.
Jughead: i cocktail di Toni sono i migliori, quando faceva la barista al White Wyrm andavano letteralmente a ruba.
Cheryl: davvero!?
Jughead: assolutamente sì, è molto brava, ci sa fare.
Dice abbracciando mia cugina che si poggia al suo petto.
Allora mi sdraio tranquilla chiacchierando con loro mentre aspetto che la mia ragazza ci raggiunga. Dopo qualche minuto mi alzo mettendomi seduta a mezzo busto visto che la vedo arrivare con in mano un vassoio che poggia su un carrellino che avvicina a noi consegnandoci i nostri cocktail.
Toni: allora questi sono vostri, sono due cocktail a base di Martini spero vi piacciano.
Dice dandoglieli tutta fiera di sé, che bella che è.
Betty: sicuramente, grazie Toni.
Le sorride come ringraziamento.
Toni: di niente.
Poi si gira prendendo in mano un altro bicchiere con sopra una ciliegia, me lo porge sedendosi al mio fianco.
Toni: questo invece è per te, l'ho chiamato "Bombshell" in tuo onore.
Dice sorridendomi.
Cheryl: non ci credo hai creato un cocktail ispirandoti a me!?
Dico stupita prendendolo in mano.
Toni: esattamente.
Continua a sorridere.
Cheryl: tu mi stupisci sempre, ti amo.
Dico baciandola sorridendo sulle sue labbra.
Toni: ti amo anch'io.
Dice una volta essersi staccata, poi ci guardiamo continuando a sorridere perse l'una negli occhi dell'altra, dopo qualche secondo però ci giriamo di scatto leggermente imbarazzate sentendoci osservate.
Betty: scusate ragazze se vi abbiamo interrotto.
Dice scusandosi.
Jughead: si scusate, è solo che proprio non abbiamo resistito.
Cheryl: non vi preoccupate, non è successo niente.
Dico rassicurandoli.
Jughead: perché lei ha un cocktail diverso dal nostro!?
Dice indicando il bicchiere che ho in mano cambiando discorso.
Toni: perché lei è speciale, Jones.
Dice cingendomi i fianchi.
Jughead: bella risposta Topaz, chapeau.
Dice facendole un mezzo inchino, scoppiamo tutti a ridere.
Dopodiché mi sdraio nuovamente con TT sul mio petto e il pomeriggio continua tra tante chiacchiere e molteplici risate.
Toni
Apro piano gli occhi strofinandomeli mettendo a fuoco. Appena sveglia alzo lo sguardo per guardare la mia ragazza che mi cinge i fianchi tenendomi stretta con la testa sul suo petto, istintivamente sorrido.
Tra le sue braccia mi sento bene, terribilmente bene, mi sento amata, voluta, insomma mi sento importante, mi sento protetta, come se in quel determinato momento non mi possa accadere niente perché sono sicurissima che Cher mi proteggerebbe e difenderebbe contro ogni avversità, tra le sue braccia mi sento anche leggera ma viva allo stesso tempo con la consapevolezza di poter fare qualunque cosa io voglia ed infine sento di appartenerle per il semplice fatto che ogni qual volta mi tiene tra le sue braccia mi avvolge completamente, anche quando dorme mi stringe a sé come se avesse paura di perdermi, come se avesse paura che io me ne vada, ma io non me ne vado da nessuna parte se non c'è lei al mio fianco, non riuscirei a farlo neanche volendo, l'amore che provo per lei supera ogni cosa.
Mentre penso inizio a giocherellare con alcune ciocche dei suoi capelli, questi lunghi capelli rossi, che io trovo bellissimi, anzi oserei dire i più belli, che mi hanno affascinata sin da quella famosa volta nel bagno della Riverdale High. Guardando i suoi capelli penso anche al fatto che ormai sono passati quasi tre anni da quando stiamo insieme, e chi lo avrebbe mai detto che saremmo arrivate fino a qui, la reginetta del Northside con una serpents del SouthSide, ci hanno sempre insegnato ad odiarci a vicenda ed invece la amo più di chiunque altro.
E non è solo questo che abbiamo passato, ma tanti altri avvenimenti, alcuni davvero tristi, in cui credevo di averla persa solamente perché mi ha protetta, me lo ricordo come fosse ieri quel dannato giorno in cui le hanno sparato solamente perché volevano colpire me, ma lei lo ha impedito, al ricordo mi scende una lacrima lungo la guancia che prontamente viene asciugata da un tocco delicato e pallido, alzo lo sguardo e vedo la preoccupazione nei suoi occhi.
Cheryl: Ehy TT, stai bene?
Dice dolcemente.
Toni: si, si tranquilla non è niente, davvero.
Cheryl: ma stavi piangendo.
Dice stringendomi ancora più forte a sé.
Toni: stavo solamente pensando a come siamo arrivate a questo punto, a tutti i momenti belli...
Cheryl: mi stai per caso lasciando!?
Chiede interrompendomi.
Toni: no, stupidina.
Dico dandole una leggera gomitata.
Cheryl: menomale.
Toni: comunque dicevo, stavo pensando a tutto questo ed inevitabilmente mi sono venuti in mente anche dei ricordi brutti, improvvisamente mi è tornato in mente l'episodio in cui mi hai salvato la vita proteggendomi, ti sei presa due proiettili nella schiena per me, ti sei sacrificata per me, ero terrorizzata all'idea di averti persa, di non poterti più rivedere, di non poter più rivedere il tuo sorriso, ricevere un tuo abbraccio, non poterti più baciare, accarezzare, non poter più stare con te.
Scoppio in lacrime al solo pensiero, lei mi stringe forte accarezzandomi i capelli delicatamente, lasciandomi dei piccoli baci sulla testa.
Cheryl: shhh amore, tranquilla io sono qui e non me ne vado da nessuna parte senza di te.
Continua ad accarezzarmi con una delicatezza infinita cercando di tranquillizzarmi.
Toni: lo so ma non voglio perderti comunque o rischiare di nuovo di andarci così vicino.
Singhiozzo tra le sue braccia che mi avvolgono saldamente.
Cheryl: non mi perderai, te lo giuro.
Dice prendendo un pacco di fazzoletti nel casetto del comodino, con molta dolcezza mi asciuga le lacrime e mi fa soffiare il naso come se non sapessi farlo.
Toni: grazie Cher.
Dico smettendo di piangere.
Cheryl: per cosa?
Dice poggiando i fazzoletti sporchi di nuovo sul comodino.
Toni: per essere semplicemente te stessa, per sopportarmi anche in questi momenti in cui scoppio in lacrime improvvisamente.
Dico rifugiandomi nell'incavo del suo collo.
Cheryl: io ti amo TT, per te ci sarò sempre.
Mi accarezza trasmettendomi tutto l'amore possibile.
Cheryl: ed ora per farti sorridere vado a prendere una cosa.
Dice alzandosi piano, la guardo perplessa fare il giro del letto per andare a recuperare la mia macchina fotografica.
Toni: a che cosa ti serve la mia macchina fotografica!?
Cheryl: a farmi foto imbarazzanti.
Dice porgendomela.
Toni: ma tu odi quando lo faccio.
Cheryl: lo so, ma io so che tu lo adori ed ho bisogno di vederti sorridere quindi avanti fammi tutte le foto che vuoi.
Insiste, a quel punto faccio come ha detto.
Inizio a scattare foto mentre lei fa la cretina di fronte a me con addosso la vestaglia rossa che usa per dormire, si mette in qualsiasi posa, le più stupide, solo a lei possono venire in mente certe cose, continuo a scattare ed ogni tanto scoppio a ridere, è troppo divertente.
Cheryl: ecco era proprio questo che volevo vedere, il tuo sorriso.
Dice avvicinandosi sedendosi sul letto accanto a me.
Toni: grazie, per la seconda volta.
La guardo e sorrido poi lentamente mi avvicino per darle un dolce bacio sulle labbra.
Cheryl: adesso però volglio fare io una foto, vieni.
Dice rubandomi la macchina fotografica dal collo, andando a stendersi nuovamente sotto le coperte, mi fa cenno ed io la raggiungo.
Mi sistemo comoda sul suo petto mentre lei mi cinge i fianchi avvolgendomi completamente, poi imposta l'autoscatto a circa un minuto, la posiziona piano di fronte a noi, ci mettiamo comode aspettando che scatti.
Cheryl: oh che bella ed è anche molto romantica.
Dice guardando la foto recuperando la macchina fotografica.
Toni: piace un sacco anche a me, è proprio bella.
Dico strusciandomi ancora sul suo petto.
Cheryl: la voglio assolutamente.
Dice prendendo un cavo nel cassetto del mio comodino, poi prende il suo telefono e se la manda, finito la manda anche a me, credo, visto che mi vibra il telefono, lo prendo guardando la notifica che mi è arrivata, sorpresa noto che oltre alla foto su whatsapp, da lei mi ritrovo un tag su una foto su Instagram.
Cheryl: guarda.
Dice notando che sono leggermente perplessa.
Faccio come dice e appena apro l'app sorrido, ha postato quella foto, leggo la didascalia.
"Svegliarsi così, al suo fianco non ha prezzo, è la cosa più bella che mi potesse mai capitare🐍🍒❤"
Mi giro a guardarla continuando a sorridere.
Toni: sei la ragazza più dolce che esista, anche se non è proprio vero che ci siamo appena svegliate.
Cheryl: non importa, tanto nessuno lo sa e poi ciò che ho scritto è vero, quindi.
Dice sorridendomi a sua volta.
Riamaniamo qualche minuto a coccolarci, amo alla follia le sue carezze, il suo tocco, mi rilassa tantissimo.
Cheryl: direi che ora è meglio alzarci così andiamo a preparare la colazione per i nostri ospiti.
Dice alzandosi, io la seguo a ruota.
Cheryl: si ma forse è meglio che mi cambi, sai ho la vestaglia leggermente bagnata.
Dice guardandomi ridacchiando, riferendosi alle mie lacrime.
Toni: scusami.
Cheryl: non fa niente, davvero, arrivo subito.
Dice recuperando dalla cassettiera un paio di pantaloncini e una maglia.
Toni: ti aspetto qui.
Dico poggiandomi allo stipite della porta.
Qualche secondo dopo arriva sorprendendomi da dietro, sobbalzo leggermente per la sorpresa, poi mi lasciò andare tra le sue braccia.
Cheryl: allora che ne dici se facciamo una gara?
Toni: che tipo di gara?
Cheryl: chi arriva per prima in soggiorno sceglie la meta delle nostre vacanze estive, visto che finiamo tutti gli esami a maggio.
Toni: ci sto.
Dico guardandola con sguardo di sfida, detto questo parte immediatamente lasciandomi indietro.
Toni: non è giusto, sei partita prima.
Dico correndo per il corridoio.
Cheryl: allora muoviti.
Urla.
Corro, corro per poi raggiungerla abbracciandola da dietro, solo che siamo già in soggiorno, quindi ha vinto lei.
Toni: non è giusto, hai barato, sei partita prima.
Cheryl: dovevi sbrigarti, però dai non ti preoccupare, ho già in mente una meta bellissima.
Dice allontanarsi andando in cucina.
Toni: e sarebbe?
Cheryl: ti dico solo che è in Europa, la città la scoprirai più avanti.
Toni: uffa però che noia.
Cheryl: tu mi hai fatto aspettare due settimane per scoprire che venivamo qui in vacanza, quindi puoi benissimo aspettare.
Ritira fuori di nuovo quest'episodio.
Toni: ancora questa storia!?
Dico sbuffando, ormai sono due anni che tira fuori questa cosa, tutte le volte che le serve.
Toni: va bene aspetterò.
Dico rassegnandomi.
Cheryl: ottimo, scelta eccellente, ed ora potresti apparecchiare!?
Toni: si, posso apparecchiare sul terrazzo!? C'è il sole.
Dico guardando fuori dalla finestra.
Cheryl: certo amore.
Detto ciò vado in cucina, prendo tovagliette, succo di frutta, qualche tovagliolo, posate, pane e marmellata, dopodiché vado fuori.
Apparecchio tutto molto minuziosamente, soffermandomi ogni tanto ad osservare la città che mi ritrovo davanti.
Rientro in casa trovandomi di fronte Betty ed il mio migliore amico, si sono appena svegliati, suppongo, visto i loro sbadigli.
Toni: buongiorno dormiglioni.
Dico ridacchiando guardandoli.
Jughead: buongiorno Toni, Cheryl.
Cheryl: buongiorno barbone, giorno cugina.
Urla dai fornelli.
Betty: buongiorno ragazze.
Dice stiracchiandosi.
Toni: andate pure sul terrazzo, ho appena apparecchiato.
Dico invitandoli ad uscire, loro fanno ciò che ho detto.
Torno in cucina abbracciando la mia ragazza da dietro.
Toni: cosa cucini di buono.
Cheryl: niente di che.
Dice mescolando qualcosa.
Toni: dai dimmelo, sennò ti tengo in ostaggio per tutto il tempo.
La minaccio divertita.
Cheryl: fai pure mi piace cucinare con te accanto.
Sorride.
Toni: beh se me lo dici rimango.
Dico stringendola tra le mie braccia.
Cheryl: bene, era quello che volevo.
Dice voltandosi di scatto per poi baciarmi dolcemente.
Toni: ora però mi dici cosa stai cucinando.
Dico poggiando il mento alla sua spalla.
Cheryl: sto facendo delle crepes.
Toni: mmm buone, non vedo l'ora di assaggiarle.
Detto questo rimango in silenzio per il resto del tempo guardandola cucinare, non so che dire, concentrata è ancora più bella, fa tutto in modo preciso.
Cheryl: okay sono pronte.
Dice girandosi verso di me con in mano un piatto pieno di crepes.
Toni: allora andiamo.
Dico uscendo dalla stanza seguita da lei.
Toni: eccoci.
Dico uscendo sul terrazzo sedendomi sulla prima sedia che trovo libera di fronte al tavolo.
Jughead: ci stavano seriamente preoccupando.
Betty: ci chiedevamo dove foste finire.
Cheryl: tranquilli eravamo in cucina a preparare la colazione.
Dice posizionando il piatto al centro del tavolo.
Toni: in realtà ha fatto tutto lei, ma dettagli.
Dico guardandola sedersi accanto a me dandole un veloce bacio a stampo.
Jughead: mmm Cheryl non sapevo sapessi cucinare.
Dice divorandone una in un sol boccone.
Cheryl: diciamo che ci provo.
Toni: ma smettila, non è vero che ci prova sa cucinare stra bene, ogni mattina mi prepara una colazione diversa, ed ogni volta è una delizia.
Betty: forrunata Toni, a casa nostra devo sempre cucinare io.
Dice guardando male Jug.
Jughead: non è colpa mia se non so cucinare.
Alza le mani in segno di resa.
Betty: va bene, se lo dici tu, comunque complimenti Cher, sono squisite queste crepes.
Cheryl: grazie cugina.
Dice spalmando la marmellata.
Jughead: cambiando discorso, stamattina abbiamo sentito correre qualcuno nel corridoio, chi era delle due?
Ci chiede curioso.
Cheryl: semplice, entrambe.
Ridacchia.
Toni: abbiamo fatto una gara a chi arrivava prima in soggiorno.
Cheryl: e modestamente ho vinto io.
Dice vantandosi.
Toni: solo perché sei partita prima.
Dico incrociando le braccia al petto.
Cheryl: avevi solo da sbrigarti.
Ribatte.
Toni: si ma non ti avrei raggiunta comunque prima che arrivassi a destinazione.
Mi impunto, lei sta per ribattere ma veniamo interrotte.
Betty: okay ragazze può bastare, e per curiosità Cher cosa hai vinto?
Cheryl: la scelta della meta per le vacanze estive, almeno a giugno.
Jughead: e quale hai scelto?
Toni: vorrei saperlo anch'io.
Dico guardandola.
Cheryl: non posso dirlo neanche lei lo sa.
Dice indicandomi.
Betty: dai ma io voglio saperlo.
Insiste.
Cheryl: va bene, allora vieni qui, te lo dico in un orecchio.
Si avvicina, glielo dice, cerco di sentire qualcosa, ma sento solo bisbigli.
Betty: scelta eccellente davvero, sono sicura che ne sarei entusiasta, Toni.
Dice rivolgendosi a me sedendosi.
Jughead: posso saperlo anch'io?
Chiede incuriosito, poi si avvicina alla ragazza che glielo sussurra.
Jughead: bella scelta Cheryl, molto romantica tra l'altro.
Si congratula.
Cheryl: grazie Jughead.
Toni: bene l'unica a non saperlo ora sono io.
Dico mettendo il broncio incrociando le braccia al petto.
Betty: dai Cher però potresti dirglielo.
Cheryl: e va bene, ma solo perché odio vederti imbronciata.
Dice guardandomi.
Toni: il broncio funziona sempre.
Dico soddisfatta.
Cheryl: allora la meta misteriosa sarà Parigi.
Mi guarda ed io inizio a sorridere, andremo nella città più romantica di tutto il mondo.
Toni: io ti amo, sappi solo questo.
Dico avvicinandomi per baciarla dolcemente, lei poggia le mani sul mio collo.
Cheryl: ti amo anch'io.
Dice staccandosi, continuiamo a guardarci sorridendoci come se intorno a noi non ci fosse niente e nessuno, in un certo senso è così, quando sono con lei non esiste nient'altro se non questa ragazza dai capelli rossi.
Betty: sono follemente innamorata della vostro amore, della vostra dolcezza, scusate ma volevo che lo sapeste.
Ci sorride.
Jughead: io invece sono così dannatamente felice per entrambe, pensare a cosa avete passato e vedere che vi siete trovate completandomi a vicenda mi riempie il cuore di gioia, ve lo meritate più di chiunque altro.
Anche lui ci rivolge un sorriso.
Toni: grazie per le belle parole, Jones, Betty grazie per ciò che hai detto.
Sorrido guardandoli.
Cheryl: si grazie davvero ad entrambi per le parole che avete speso per noi.
Sorride anche lei.
Dopo questo bel momento, ridendo, scherzando e chiacchierando si fanno già le undici passate.
Toni: cavolo ragazzi, sono già le undici.
Dico osservando l'orologio posto sulle mattonelle del terrazzo.
Cheryl: di già, è tardi.
Betty: perché!? Tanto siamo in vacanza, mica abbiamo fretta.
Dice perplessa dalle nostre reazioni.
Cheryl: invece ne abbiamo, il ristorante dove dobbiamo andare, lo abbiamo presentato per le 12:30.
Risponde nervosamente.
Betty: okay, allora andiamo a prepararci, ma prima vi aiutiamo a sparecchiare.
Dice iniziando a togliere le sue cose mentre Jug fa lo stesso.
Toni: ma non preoccupatevi, tranquilli, facciamo io e Cher.
Dico cercando di dissuaderli.
Jughead: ma no vi aiutiamo.
Detto ciò sparecchiamo tutti insieme nel minor tempo possibile, poi i nostri amici vanno a cambiarsi in camera loro mentre Cheryl mette la lavastoviglie e io la aspetto sullo stipite della porta della cucina.
Toni: che ne dici di fare un'altra gara? una specie di rivincita.
Dico sfidandola.
Cheryl: ci sto, ma questo non cambia la nostra meta.
Dice alzando lo sguardo nella mia direzione.
Toni: questo ovvio, diciamo che è più una mia soddisfazione personale batterti.
Cheryl: okay, se lo dici tu.
Toni: quindi chi arriva prima in camera si prende il bagno e si cambia per prima.
Dico iniziando a correre.
Cheryl: TT così non vale, dai.
Dice urlando pochi secondi prima di inseguirmi.
Arrivo in camera ovviamente prima di lei fermandomi davanti al letto per riprendere fiato, improvvisamente la sento arrivare da dietro, mi abbraccia buttandomi sul materasso morbido che mi ritrovavo davanti, scoppiamo a ridere.
Cheryl: hai barato.
Dice cingendomi i fianchi tenendomi stretta.
Toni: non è vero, ho fatto esattamente come hai fatto tu stamattina.
Dico voltandomi per poterla guardare negli occhi con le sue braccia ancora attorno ai miei fianchi e le mie intorno al suo collo.
Cheryl: mmm si hai ragione, va bene accetto la mia sconfitta.
Toni: brava bambina.
Dico ridacchiando.
Cheryl: TT non ti azzardare a chiamarmi di nuovo così, lo detesto.
Dice mettendo il broncio.
Toni: lo so, ma ora non fare l'offesa dai.
Cheryl: non faccio l'offesa, ti sto solo facendo capire che non lo devi fare più.
Toni: si come no, se lo dici tu.
Dico avvicinandomi di poco annullando la poca distanza che c'era tra di noi premendo le mie labbra sulle sue dandole un bacio.
Cheryl: e questo per che cos'era?
Dice dopo essersi staccata.
Toni: per farti togliere il broncio, non mi piace vederti imbronciata.
Cheryl: bella pensata.
Sorride, prendendomi il viso tra le mani per poi farmi poggiare al suo petto, io senza oppormi mi rifugio nell'incavo del suo collo, il mio posto preferito, inizia ad accarezzarmi i capelli.
Toni: te l'ho mai detto che le tue carezze mi fanno stare così bene.
Confesso.
Cheryl: no ma l'ho apprezzo, sapere che ti faccio stare bene, fa stare bene anche me.
Mi lascia qualche bacio sulla testa.
Toni: mi prometti che finché staremo insieme, e io credo che sarà per molto, moltissimo tempo, mi accarezzerai sempre allo stesso modo!?
Cheryl: te lo prometto e ti prometto pure che un giorno, prima o poi ti sposerò, questo è certo.
Dice tutta sicura di sé.
Toni: beh è una promessa molto importante questa, quindi Blossom non fare promesse che poi non manterrai.
La provoco spudoratamente alzandomi dal letto andando in bagno, che naturalmente abbiamo in camera, lei rimane lì distesa sul letto interdetta su ciò che deve dire.
Entro nella stanza, mi lavo, mi vesto, mi trucco giusto un pochino, mi sistemo i capelli ed in un'attimo sono pronta.
Ritorno in camera e noto l'assenza di Cheryl, mi guardo intorno stranita, poi faccio un paio di passi avanti, non l'avessi mai fatto, spunta da dietro spavantatomi per poi abbracciarmi cingendomi i fianchi.
Toni: non ti azzardare a farlo mai più, a momenti mi veniva un infarto.
Cheryl: scusami, ma avresti dovuto vedere la tua faccia.
Ride.
Toni: non è divertente, ho avuto paura, perché lo hai fatto!?
Cheryl: per fartela pagare, riguardo la provocazione di prima.
Dice poggiando la testa alla mia spalla.
Toni: perché, lo sai che stavo scherzando.
Dico girando leggermente la testa per poterla guardare.
Cheryl: lo so ma mi pareva che tu l'avessi detto perché lo pensavi davvero.
Dice abbassando lo sguardo sempre nella medesima posizione.
Toni: Cher, guardami.
Le alzo il viso dal mento, e la porto a sedere sul letto.
Toni: credo che sposarti sia uno dei miei sogni più grandi, l'idea di poter passare il resto della vita al tuo fianco mi fa sorridere, mi riempie il cuore di gioia, sarebbe un sogno che diventa realtà, sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita, non ti lascerò scappare molto facilmente, quindi prima ho detto quella cosa soltanto per provocarti un pò, e poi tu riesci ad ottenere sempre tutto ciò che vuoi e sono sicura che questa cosa non farà eccezione.
Finisco il discorso sorridendo, lei mi guarda e sorride senza dire niente.
Toni: e poi Cheryl Topaz suona così bene, non trovi!?
Cheryl: assolutamente d'accordo.
Dice baciandomi in modo passionale per qualche secondo.
Cheryl: ma ora è meglio che vada a prepararmi.
Dice alzandosi.
Toni: io ti aspetto di là, così vedo anche se Betty e Jug sono pronti.
Cheryl: okay.
Dice chiudendosi la porta alle spalle.
Esco dalla camera dirigendomi in soggiorno e con mia grande sorpresa noto il mio migliore amico seduto su una sedia che guarda lo schermo del cellulare.
Toni: ehi Jones.
Dico avvicinandomi sedendomi accanto a lui.
Jughead: Topaz.
Dice alzando lo sguardo bloccando lo smartphone.
Toni: Betty si sta ancora preparando!?
Jughead: si, diciamo che ci mette più tempo di me.
Toni: sicuramente mai quanto Cheryl.
Jughead: non saprei, secondo me se la giocano, infondo sono cugine.
Toni: questo è anche vero.
Ridiamo, mi mancava passare del tempo con lui, è il mio migliore amico, lo conosco da quando andavamo all'asilo, siamo sempre stati molto uniti, però come è giusto che sia crescendo ognuno ha le proprie priorità, lui ha trovato Betty, io Cheryl, ma nonostante questo ci vogliamo sempre un sacco di bene, per me è come un fratello e questo non cambierà.
Toni: allora Jones, ti trovo bene, come va? e da un pò che non parliamo solo noi due.
Jughead: hai ragione, comunque bene, davvero, sento che d'ora in avanti andrà tutto per il meglio, sto scrivendo un sacco, credo che fra qualche anno pubblicherò un libro.
Dice fiero di sé.
Toni: davvero!? Grande Jughead, sono fiera di te.
Ci battiamo il cinque.
Jughead: grazie Toni, spero di farcela, sarebbe un sogno divenuto realtà.
Toni: so quanto tu tenga alla scrittura, è la tua passione, e so anche quanto tu sia bravo, quindi sono sicura che ce la farai.
Mi sorride ringraziandomi.
Toni: e con Betty!? scommetto che va a gonfie vele.
Jughead: si proprio così, sto davvero bene con lei, è l'unica che riesce a capirmi davvero, che mi sostiene e mi sta accanto nonostante tutto.
Toni: sono così felice per voi, siete una coppia perfetta.
Jughead: grazie infinite Toni, la tua opinione per me è molto importante.
Toni: Lo so.
Ci sorridiamo.
Jughead: che mi dici invece di te e Cheryl!? voglio sapere tutto sulla vita sentimentale della mia sorellina.
Toni: ma se abbiamo la stessa età.
Jughead: si però per me sei come una sorella più piccola, anche se so che sei una tipa tosta, ma per me sarà sempre così, Ti voglio bene Toni e te ne vorrò finché ne avrò la possibilità, se hai bisogno, la mia porta sarà aperta tutte le volte che vorrai, ci sarò sempre per te.
Toni: ti voglio bene anch'io Jones, il mio fratellone, che sarà sempre tale, siamo praticamente cresciuti insieme, mi sei stato accanto ogni qual volta ne avessi bisogno, mi hai protetto e mi hai aiutato con il mio lutto quando i miei sono morti, non mi hai giudicata nel momento in cui ti ho detto che mi piacevano le ragazze, ma mi hai sostenuta, semmai un giorno dovessi avere bisogno di qualsiasi cosa, sappi che io ci sarò.
Ci abbriacciamo.
Jughead: grazie Topaz, ma ora parliamo di te e Cheryl.
Dice staccandosi.
Toni: allora non c'è molto da dire, anche se di lei parlerei per ore, però posso dire che per la prima volta nella mia vita sono felice, sto così bene al suo fianco, è la cosa più bella che mi potesse capitare, ormai sono quasi tre anni che stiamo insieme e sono più che sicura quando dico che vorrei passare il resto della mia vita accanto a quella chioma rossa, tra le sue braccia mi sento al sicuro, protetta, mi sento importante ed amata, non sopporterei l'idea di poterla perdere un giorno, è la cosa più preziosa che ho.
Dico sinceramente Jug mi sorride
Jughead: beh dopo un discorso così è difficile dire qualcosa, ma qualcosa cercherò di dirla e ti dico che sono tremendamente felice per entrambe, avete avuto un'infanzia non tanto facile, avete passato l'inferno, siete cadute, vi siete rialzate più forti di prima, soprattutto tu Toni, e poi vi siete trovate, vi siete innamorate completandovi a vicenda, ora siete felici insieme, non c'è cosa più bella nel vedere che una persona a te cara dopo aver passato dei momenti duri sia riuscita a trovare la sua strada, sono fiero di te Topaz, non fartela scappare, intendo Cheryl, avete bisogno l'una dell'altra.
Mi sorride ancora.
Toni: da quando sei così poetico!?
Dico asciugandomi una lacrima sulla guancia.
Jughead: diciamo che sono sempre stato bravo con le parole e poi ciò che ho detto lo penso davvero.
Ci abbracciamo di nuovo e quando ci stacchiamo gli tolgo il capello scompigliandogli i capelli divertita.
Jughead: Toni, dai, che me li ero appena sistemati.
Toni: scusami è solo che non lo facevo da troppo tempo.
Gli riconsegno il cappello che rimette immediatamente.
Jughead: grazie.
Risponde scocciato scoppiando a ridere, lo seguo a ruota iniziando a ridere.
Jughead: mi era mancato parlare con te, sorellina.
Toni: Idem per me, ma non chiamarmi così.
Jughead: scusami ma non è colpa mia se sei bassa.
Toni: Jughead guarda che finisci male, sai benissimo che picchio forte.
Lo rimprovero.
Jughead: va bene, scusa non lo farò più.
Dice guardando oltre le mie spalle con uno sguardo strano, mi giro ritrovandomi davanti Cher e Betty che ci stavano osservando, leggermente nascoste nel corridoio.
Jughead: e voi da quanto siete lì!?
Betty: tanto da sentire parte dei vostri discorsi.
Sorride.
Cheryl: e diciamo che non vi abbiamo voluti interrompere.
Dice avvicinandosi a me che scendo dalla sedia seguita da Jug.
Betty: credo di adorare la vostra amicizia, avete proprio un bel rapporto voi due.
Ci guarda.
Cheryl: concordo con lei, mi sarebbe piaciuto anche a me avere un rapporto di amicizia così con qualcuno.
Ci sorride.
Toni: grazie Betty e grazie amore.
Dico prendendola per mano.
Jughead: beh diciamo che è vero abbiamo un bellissimo rapporto di amicizia io e lei, ma non è sempre andato tutto bene.
Circonda le spalle della sua ragazza mentre ci segue fuori dalla porta.
Toni: questo è vero, ma alla fine ne siamo usciti rafforzati.
Dico aspettando che Cher chiuda la porta di casa.
Cheryl: ma com'è che vi siete conosciuti?
Jughead: è una lunga storia ma se volete ve la raccontiamo, vero Toni!?
Dice guardandomi.
Toni: certo, possiamo farlo in auto, adesso mentre andiamo.
Dico scendendo le scale con la mano intrecciata a quella di Cher mentre ci dirigiamo in garage.
Jughead: assolutamente.
Dopodiché arriviamo alla macchina, saliamo, loro dietro noi davanti.
Mi siedo, mi metto la cintura appoggiandomi comodamente al morbido schienale.
Cheryl: allora ce la raccontate questa storia del vostro primo incontro.
Dice uscendo dal vialetto di casa, immettendosi nella strada principale incasinatissima.
Toni: si, Jug vuoi iniziare tu?
Jughead: no, no inzia pure tu.
Toni: okay, allora praticamente facevamo l'asilo, se non erro avevamo circa quattro, cinque anni.
Betty: oh un piccolo Jughead.
Dice strizzando la guancia al suo fidanzato.
Cheryl: e una piccola Toni, che cosa tenera.
Dice girandosi a guardarmi bloccata in coda.
Jughead: va bene possiamo andare avanti ora!?
Toni: si allora eravamo a metà mattinata, era l'ora dello spuntino, io mi ero seduta su una sedia vicino ad un tavolino per mangiare ciò che mia madre mi aveva messo nello zainetto ad un certo vedo questo bambino un pò triste, senza merenda, venire verso di me, mi arriva di fronte e gentilmente mi chiede un pezzo dei miei biscotti, io lo guardo e poi glielo dò.
Cheryl: già da piccola eri una gran bella persona.
Dice poggiando la sua mano sulla mia sorridendo.
Toni: grazie Cher, comunque in seguito a questo episodio il giorno dopo me lo ritrovo di nuovo davanti che mi porge un biscotto e mi ringrazia, da quel momento abbiamo sempre giocato insieme.
Jughead: si eravamo inseparabili, per me è sempre stata un pò come una seconda sorella.
Toni: e per me come il fratello che non ho mai avuto.
Ci guardiamo sorridendo.
Betty: che bel racconto, che bell'amicizia.
Ci sorride.
Cheryl: eh si proprio una bell'amicizia.
Toni: grazie ragazze.
Guardo entrambe soffermandomi di più ad osservare il viso della mia ragazza.
Rimaniamo in silenzio per qualche secondo poi Betty e Jug si mettono a parlare tra loro mentre io poggio la testa alla sua spalla, visto che siamo ancora fermi per il traffico, lei inizia ad accarezzarmi i capelli.
Cheryl: lo sai che anch'io ho ascoltato la conversione tra te e il barbone.
Toni: e che cosa hai sentito?
Cheryl: tutto quello che hai detto di me e di noi.
Sorride, lo vedo dallo specchietto.
Cheryl: pensi davvero tutto ciò che hai detto!?
Toni: assolutamente si, ogni singola parola.
Dico accocolandomi sul suo petto.
Cheryl: sei così dolce, Ti amo TT.
Dice guardandomi.
Toni: Ti amo anch'io principessa.
Dico alzandomi per poterla guardare prima di baciarla sorridendo sulle sue labbra.
Appena ci stacchiamo ci voltiamo sgamando i nostri amici che ci stavamo guardando.
Toni: ma voi non stavate parlando tra di voi?
Dico alzando un sopracciglio.
Betty: si, stavamo ma poi abbiamo smesso, cioè siete troppo dolci.
Jughead: assolutamente d'accordo con lei, scusate.
Dice indicando la bionda al suo fianco.
Cheryl: non importa.
Dice muovendosi, finalmente la coda va avanti e siamo tipo un quarto d'ora in ritardo, ma dettagli.
Nel momento in cui Cheryl parcheggia ci vibrano in contemporanea i telefoni, lo prendiamo in mano guardandoci stranite.
Apro Whatsapp e mi ritrovo un immagine inviata da Betty, mi giro guardandola accusatoria mentre lei guarda altrove.
Toni: Betty questa l'hai scattata prima, vero?
Dico indicando la foto, che ritrae me e Cher nel bacio che ci siamo date poco fa.
Betty: si, scusa.
Dice guardandomi.
Cheryl: tranquilla cugina mica ti mangiamo e poi è un bello scatto.
Le sorride.
Betty: grazie.
Detto questo la mia ragazza parcheggia in uno dei posti liberi, scendiamo prendendoci per mano ed insieme agli altri due ci dirigiamo all'ingresso del locale.
È un ristorante davvero carino, raffinato ed elegante, con all'interno dell'enormi vetrate che ti lasciano mozzafiato per la vista sulla famosa scritta "Hollywood".
Una volta entrati ad una cameriera alla cassa chiediamo il tavolo che abbiamo prenotato.
Cameriera: nome?
Dice aprendo il registro delle prenotazioni su un tavolo lì accanto.
Toni: Topaz.
Cameriera: tavolo numero 5.
Dice alzando lo sguardo soffermandosi troppo tempo del dovuto a guardare e squadrare Cheryl, a questo gesto stringo ancora più forte la mano della rossa, infastidita.
Cameriera: venite vi accompagno io.
Dice dopo qualche secondo continuando a guardare la mia ragazza e ripeto mia.
Attraversiamo una grande sala, percorriamo un piccolo corridoio tutto dritto per poi arrivare al nostro tavolo apparecchiato a regola d'arte vicino ad una delle grandi vetrate.
Ci avviciniamo ma prima di sedermi scosto la sedia per far sedere la rossa, proprio come si fa nei film.
Cheryl: grazie TT.
Nel momento in cui ci siamo seduti tutti ritorna la famigerata cameriera che ci porta i menù.
Cameriera: questi sono i menù, se avete bisogno di qualsiasi cosa chiedete pure.
Dice ancora con gli occhi puntati su di lei.
Toni: non ci serve nient'altro grazie, può andare.
Dico gelosissima fulminandola con lo sguardo, alchè se ne va senza neanche guardarmi, spero che il messaggio l'abbia ricevuto, mi sistemo sulla sedia soddisfatta di me stessa.
Jughead: gelosa, Topaz?
Dice ridacchiando.
Toni: no perché dovrei.
Dico facendo finta di niente.
Cheryl: ammettilo amore, eri gelosa della cameriera.
Betty: era abbastanza palese, si vedeva lontano un miglio.
Cheryl: anche perché mi hai quasi stritolato una mano prima.
Dice guardandomi divertita.
Toni: e va bene forse un pochino ero gelosa.
Ammetto.
Jughead: un pochino!?
Sottolinea.
Toni: okay ero gelosa, perché Cheryl è mia e di nessun altro, quella cameriera doveva capirlo.
Dico tutto d'un fiato.
Cheryl: adoro la tua gelosia.
Mi sorride circondandomi le spalle con un braccio, facendomi poggiare la testa alla sua spalla.
Jughead: sei tenera anche quando sei gelosa.
Ridacchia.
Toni: Jones te lo faccio vedere io quanto sono tenera se qualcuno tocca Cheryl, okay!?
Dico alzando leggermente il tono della voce.
Jughead: va bene, tranquilla stavo scherzando.
Dice alzando le mani in segno di resa.
Cheryl: d'accordo TT, ora tranquillizzati, ti assicuro che nessuno mi toccherà se non tu.
Dice lasciandomi un bacio sulla testa mentre mi accarezza il braccio, sotto il suo tocco mi rilasso immediatamente chiudendo per un attimo gli occhi per godermi il momento, mi accuccio nell'incavo del suo collo, lei continua ad accarezzarmi.
Betty: oh ma che carine, hai proprio un tocco magico su di lei Cher.
Dice scattandoci una foto.
Cheryl: si è proprio così.
Dice abbassando lo sguardo guardandomi sorridendo.
Toni: ora però ci passate un menù per favore? ho una fame.
Dico ancora tra le braccia della rossa.
Jughead: tieni Topaz.
Dice ridendo passandomene uno.
Toni: grazie Jones.
Io e Cher ne usiamo uno in due, scegliamo cosa prendere e chiamiamo un cameriere, fortunatamente quella che ci ha accolto non si è più vista, credo di averla leggermente spaventa, ma non importa meglio così.
Il pranzo prosegue tranquillo, tra chiacchiere, racconti, aneddoti e tante risate, quanto mi sono mancati questi ragazzi lo capisco solo in questo momento, è proprio vero che chi trova un amico trova un tesoro, passare del tempo con loro, soprattutto ora che noi abitiamo lontane da Riverdale e che quindi li vediamo di rado, è tempo prezioso da non sprecare.
Penso mangiando ridendo di tanto in tanto per poi dare un'occhio alla finestra guardando Los Angeles.
Finito di pranzare ci alziamo, abbastanza pieni per tutto quello che abbiamo mangiato, paghiamo ed usciamo dirigendoci al parco qui vicino.
Cheryl: allora volete andare a vedere questa famigerata scritta!?
Chiede tenendomi per mano.
Betty: assolutamente si.
Dice saltellando al fianco del suo ragazzo.
Toni: andiamo.
Dico ridendo.
Passeggiando per le strade di questa enorme metropoli arriviamo al parco e la scritta campeggia lì in alto caratterizzando questo posto.
Betty: oddio non ci posso credere, eccola.
Dice meravigliata guardandola.
Cheryl: si ecco la famosa scritta.
La guardiamo per qualche istante immobili, in silenzio, poi iniziamo a farci delle foto.
Toni: ci fate una foto!?
Chiedo porgendo la mia macchina fotografica ad uno dei due.
Jughead: certo.
Dice prendendola in mano, io raggiungo Cheryl già in posizione, mi abbraccia, poggio la testa al suo petto facendomi cullare dal battito del suo cuore. Una volta in posa Jug scatta cogliendo l'attimo.
Jughead: ecco a te.
Dice ridandomi in mano la fotocamera.
Toni: dai ora ne facciamo una tutti insieme, venite.
Dico incitandoli ad avvicinarsi, loro ci raggiungono, ci mettiamo uno di fianco all'altro, una volta pronti scatto la foto.
Dopo questa non vi dico quante ne sono susseguite, una serie infinita di foto, dove principalmente facciamo gli scemi con pose strane e faccie buffe.
Usciti dal parco ripercorriamo la stessa strada di prima e appena giriamo l'angolo ci ritroviamo davanti la "Walk of Fame", anche qui ci facciamo un sacco divertiti a scattare foto alle stelle e ad immortale ognuno di noi vicino a quella del proprio attore o attrice preferito.
Dopo la via delle stelle abbiamo fatto un bel giro nel centro visitando alcuni luoghi famosi, abbiamo passato il pomeriggio così, in giro a divertirci.
Verso le 17:30 di sera torniamo alla macchina.
Jughead: che stanchezza.
Dice poggiando la schiena al morbido schienale del sedile.
Betty: sono stanca anch'io.
Dice poggiandosi al suo petto.
Toni: io ho male ai piedi.
Dico sedendomi davanti appoggiando la testa al braccio della rossa.
Cheryl: visto che siamo tutti stanchi, direi di andare a casa, riposarci un'attimo, cenare e poi andare in spiaggia verso le 21, tanto i fuochi d'artificio dovrebbero iniziare verso le 21:30.
Dice mettendo in moto l'auto uscendo dal parcheggio.
Betty: direi che è un programma perfetto per la nostra serata.
Toni: lo credo anch'io, amore.
Jughead: concordo.
Cheryl: bene, perfetto allora vado dritta a casa.
Detto questo cala il silenzio, l'unico suono udibile all'interno dell'abitacolo è la radio, anche perché qualche minuto dopo quei due si addormentano profondamente.
Dopo circa mezz'oretta arriviamo a destinazione, scendiamo in garage e Cher parcheggia l'auto, svegliamo i dormiglioni dietro salendo su.
Jughead: allora buonanotte, ci vediamo dopo a cena.
Dice sbadigliando andando in camera, seguito dalla bionda.
Toni: notte ragazzi, a dopo.
Dico andadogli dietro entrando in camera, la prima porta all'inizio del corridoio. Una volta entrata, non ci penso neanche e mi fondo sul letto distendendomi, finalmente il materasso morbido, qualche secondo dopo Cher fa lo stesso e me la ritrovo sdraiata sul mio petto che si rifugia nell'incavo del mio collo con le braccia che tiene in grembo.
Inzio ad accarezzarle delicatamente un braccio, lasciandole ogni tanto dei piccoli baci sulla testa.
Toni: non ce la facevo più a stare in piedi.
Cheryl: a chi lo dici, avevo un mal di schiena tremendo.
Toni: però ne è valsa la pena.
Cheryl: assolutamente, è sempre un piacere passare del tempo con loro.
Toni: soprattutto ora che abitiamo qui e li vediamo di rado.
Cheryl: si è proprio così, comunque grazie per le risate di oggi, sei stata fantastica.
Dice ridacchiando.
Toni: risate per cosa!?
Chiedo leggermente perplessa cercando di capire.
Cheryl: per la gelosia al ristorante, è stato epico.
Ride al ricordo.
Toni: daiii non dovrebbe fare ridere.
Dico imbronciandomi.
Cheryl: invece sì, però non perché è divertente, ma perché sei stata spettacolare, è bella la gelosia, qualche volta, questo vuol dire che mi ami davvero.
Dice alzando lo sguardo per potermi guardare negli occhi.
Toni: è la verità, ti amo da impazzire principessa dai capelli rossi.
Dico soffermandomi a guardarla sorridendo per poi avvicinarmi di poco poggiando le mie labbra alle sue.
Cheryl: ti amo anch'io batuffolino rosa.
Sorride poggiandosi di nuovo al mio petto.
Toni: ora possiamo dormire un pochino!?
Chiedo poggiando la testa alla sua.
Cheryl: certo, buonanotte amore.
Toni: buonanotte tesoro.
Chiudo gli occhi stringendola forte, in modo da tenerla più vicina.
Dopo circa un'ora ci alziamo e mentre gli altri due dormono ancora, io apparecchio la tavola in soggiorno e Cheryl inizia a cucinare la cena, finito di apparecchiare mi poggio allo stipite della porta della cucina guardandola.
Toni: lo sai che sei tremendamente bella quando cucini!?
Cheryl: in realtà sono bella sempre.
Toni: questo non lo metto in dubbio però quando cucini acquisti ancora più bellezza, adoro vederti all'opera ai fornelli.
Mi avvicino cingendole i fianchi da dietro, lei inizialmente sobbalza per la sorpresa per poi rilassarsi subito.
Cheryl: TT.
Dice fermandosi un'attimo poggiando la testa al mio petto.
Cheryl: mi potresti aiutare!?
Mi chiede molto dolcemente.
Toni: certo amore.
Detto questo ci mettiamo a cucinare insieme, in circa quindici minuti la pasta è pronta.
Toni: allora vado a chiamare i ragazzi.
Cheryl: vai pure, intanto impiatto e metto a tavola.
Dice recuperando quattro piatti dalla credenza, io invece esco dalla stanza immettendomi nel corridoio, busso piano alla loro porta.
Toni: ehi ragazzi, la cena è pronta.
Dico senza entrare.
Jughead: arriviamo.
Dice assonnato.
Torno in soggiorno sedendomi al mio posto con Cheryl al mio fianco, aspettiamo che si siedano anche loro e poi tutti insieme iniziamo a mangiare.
Finito di cenare, io mi dirigo in camera e mi metto a scegliere qualcosa da mettermi addosso per uscire, mentre Cher va diretta in bagno, visto che ci mette sempre una vita a prepararsi.
Mi stendo qualche minuto sul letto iniziando a guardare Instagram, dopo un pò, non so quanto tempo esattamente sia passato, la vedo uscire, appena la vedo non posso fare a meno di pensare che sia bellissima anche così, con addosso semplicemente una maglietta, una gonna a quadri che le arriva alle ginocchia, un paio di scarpe da ginnastica rosse, quelle che le avevo regalato io e la giacca dei Serpents.
Toni: poi mi dovrai spiegare come fai ad essere così dannatamente bella con indosso qualsiasi cosa.
Dico alzandomi andando a cingerle i fianchi, lei incrocia le braccia intorno al mio collo.
Cheryl: non c'è molto da dire, sono perfetta e basta.
Dice vantandosi guardandomi negli occhi.
Toni: modesta, mi raccomando.
Cheryl: sempre.
Dice ridacchiando, la guardo sorridendo per poi darle un bacio delicato sulle labbra.
Toni: ora però tocca a me andarmi a preparare.
Dico staccandomi da lei, prendo i vestiti e mi chiudo in bagno.
Cheryl: ti aspetto in soggiorno TT.
Urla.
Toni: okay, arrivo subito.
Detto questo mi lavo, mi vesto e mi trucco, poi esco recuperando la mia giacca di pelle, stavo per prendere anche la mia macchina fotografica ma poi ci ripenso, voglio godermi la serata.
Una volta pronta raggiungo Cher in soggiorno, appena con mia grande sorpresa vedo che mi aspettano tutti.
Toni: sono per caso l'ultima!?
Dico prendendo per mano Cheryl.
Jughead: sembrerebbe di sì.
Ridacchia.
Betty: non importa Toni, tanto non c'è fretta.
Cheryl: giusto e siamo anche in perfetto orario, sono solo 21.
Toni: perfetto, però andiamo.
Betty: si andiamo.
Con ciò usciamo di casa scendendo le scale uscendo dal portoncino.
Jughead: non prendiamo l'auto!?
Dice guardandoci perplesso.
Toni: no Jug, la spiaggia dista solo quindici minuti a piedi e poi ti assicuro che Los Angeles di notte non è niente male.
Betty: e poi fare una passeggiata ci farà bene dopo aver mangiato.
Cheryl: ben detto cugina, andiamo forza.
Iniziamo ad inccaminarci, loro davanti, Jughead ha circondato le spalle di Betty e lei ha poggiato la testa alla sua spalla, noi dietro mano nella mano, ma ho una voglia matta di poggiare anche io la testa alla sua spalla, quindi la guardo sperando capisca, lei mi guarda e in meno di trenta secondi capisce.
Cheryl: vieni qui, batuffolino rosa.
Dice allargando le braccia.
Io mi fiondo sul suo petto, e camminiamo così, abbracciate con il suo profumo di ciliegia che mi inonda le narici.
Durante il breve tragitto, osservo la città che si estende davanti a noi in tutta la sua bellezza, in una notte di primavera come questa, poi guardo il cielo stellato sopra di noi, mozzafiato, ed infine volto lo sguardo poco sopra di me incontrando i lineamenti del suo viso, più la guardo e più penso a quanto sia così fortunata ad averla incontrata, ad averla nella mia vita, quanta fortuna ho avuto nell'innamorarmi di lei, nel poterla avere accanto ogni istante della mia esistenza.
Cheryl: TT guarda che ti vedo.
Abbassa lo sguardo incrociando i miei occhi per un'istante ridacchiando divertita.
Toni: e allora? Cosa vorresti insinuare con questo.
Dico non staccandole gli occhi di dosso.
Cheryl: niente.
Fa spallucce.
Toni: no, no cara ora me lo dici.
Insisto.
Cheryl: pensavo al fatto che sicuramente credevi che non ti notassi.
Dice convinta.
Toni: si, lo ammetto.
Confesso.
Cheryl: però sappi che io ti vedo, ti osservo sempre, in qualsiasi situazione, in ogni momento perché non riesco a farne a meno, sei la cosa più bella che esista.
Dice seria fissando il cielo ricco di stelle, la guardo ancora e ancora, non sapendo che dire dopo il suo piccolo discorso.
Toni: la mia romanticona.
Riesco solo a dire con un sorriso enorme stampato in faccia, lei abbassa di nuovo lo sguardo e mi bacia improvvisamente, così di punto in bianco, poggiando le braccia attorno alla mia vita mentre io le circondo la vita, ci baciamo lì in mezzo ad un marciapiedi, le stelle alte in cielo e le luci dei lampioni che ci illuminano.
Cheryl: Ti amo TT.
Sorride.
Toni: Ti amo anch'io principessa.
Dopodiché rincominciamo a camminare, nella stessa posizione di prima, raggiungendo nuovamente i nostri amici.
Dopo qualche minuto arriviamo in spiaggia, giusto in tempo, appena calpesto la sabbia i miei piedi affondano leggermente, ma non mi interessa perché il panorama di fronte a noi è stupendo, il mare scuro, nero come il petrolio, che riflette la luce della luna e in lontananza si vedono città completamente illuminate. Tra dieci minuti esatti dovrebbero iniziare a sparare i fuochi, ci guardiamo intorno e notiamo una folla di gente vicino al molo pronti a godersi lo spettacolo al meglio, noi non abbiamo voglia di immischiarsi tra tutta quella massa di persone, quindi ci sediamo sulla sabbia poco più in là, da qui si vedono benissimo ugualmente.
Cheryl mi circonda la vita facendomi poggiare la testa al suo petto, io mi fiondo tra le sue braccia accocolandomi nell'incavo del suo collo. Rimaniamo così per qualche minuto fino a quando ad un certo punto sentiamo dei botti, alziamo lo sguardo sopra di noi e rimaniamo meravigliati davanti alla bellezza di tutte queste luci colorate.
Li guardo per un pò, poi ovviamente abbasso lo sguardo soffermandomi ad osservare i suoi bellissimi occhi color nocciola luccicare al riflesso di quella miriade di colori che esplode al di sopra delle nostre teste, se posso dirlo, i suoi occhi sono uno spettacolo ancora più bello. Rimango ad osservarla ancora del tempo, poi guardo di nuovo su stretta tra le sue braccia.
Una volta conclusi i fuochi ci alziamo diretti a casa, ripercorriamo la stessa strada di prima, durante il tragitto i nostri amici ci ringraziano per la giornata che abbiamo fatto passare loro, è sempre bello e soddisfacente poter fare qualcosa di buono per le persone a cui vuoi bene.
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Nota autrice:
Alla fine sono riuscita a scrivere anche questo capitolo, mi scuso se ci ho messo tanto tempo ma è davvero molto lungo e poi quando mi viene l'ispirazione tendo a buttare giù tutto ciò che mi viene in mente ed ecco qui il risultato.
Spero vi piaccia, a me sinceramente piace molto e mi sono divertita un sacco a scriverlo, una delle parti più difficili da scrivere è stata la conversazione tra Jughead e Toni, adoro la loro amicizia anche se è molto sottovalutata, è vero, nella serie Jughead ha sbattuto fuori Toni e Cheryl dai Serpents, cosa che non gli perdonerò mai, non si doveva permettere, però il legame, l'amicizia che c'era tra loro due nella seconda stagione era molto bello.
Tra l'altro non ci posso ancora credere di essere arrivata al cinquantesimo capitolo, grazie a voi lettori che leggote ed apprezzate ciò che scrivo☺❤.
-Alice
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