CAPITOLO 5
Entro in cucina e prendo un arancio.
"Ehi,a me non dai niente?"dice Cameron d'un tratto.
"Che vuoi?" rispondo sbuffando.
"Cel'hai una semplice merendina?"
"No, non ci sono in questa casa."
"Capito.Sei una di quelle salutiste..."afferma prendendomi in giro.
"No,solo che non mi piacciono le cose che fanno male.Ma i risultati non si vedono a quanto pare..."dico rabbuiandomi un po'.
"In che senso?"mi chiede avvicinandosi.
"Non sono la solita ragazza perfetta,cona la pancia piatta e gambe secche..."
"Secondo me, sei perfetta così."Appena lo dice rimane un pò sorpreso anche lui stesso.Lo capisco dall'espressione del suo volto.
Aspetta...ma cosa ha detto?? Sono perfetta cosi?!
Da un lato sono felice di sentirmelo dire da lui ma dall'altro vorrei che non me ne importasse niente del parere altrui...in particolare del suo.
"Ok...grazie."dico arrossendo un po'.
"Dico in generale..." si corregge subito "Secondo me,voi ragazze, vi preoccupate troppo del vostro fisico.Nessuno è perfetto,il fisico non è l'unica cosa che conta."
Sentirlo dire da lui sembra molto sincero...non lo facevo così profondo...e... dolce?!
Mi ha davvero detto queste cose?! Mai giudicare un libro dalla copertina.
"Cameron...non so che dire..."
Mi si avvicina con uno sguardo premuroso e dolce.I suoi occhi marroni scrutano i miei attentamente.
"Non dire niente e ascolta il mio parere."E' un po' troppo vicino per i miei gusti.
Mi sono persa a guardarlo ed a pensare a come sia il suo vero carattere.
E' così lunatico!Una volta dolce un'altra egoista e un'altra ancora si crede il più figo di tutti.
"Se non ti dispiace vorrei un arancio anche io." afferma Cameron risvegliandomi dai pensieri.
"Ehm...certo." rispondo un po' troppo incerta.
Prendo un'arancia dal porta frutta e gliela porgo.
Ci sediamo al tavolo e mangiamo accompagnati da un silenzio imbarazzante.Nessuno dei due dice niente e si percepisce la tensione nell'aria.
Finito di mangiare decido di spezzare il silenzio e la tensione "Cominciamo con storia allora?"
Ci pensa un po' su poi mi risponde affermativamente.
"Seguimi, prendiamo i libri e andiamo a studiare in camera mia."annuncio mentre esco dalla cucina per prendere lo zaino, lasciato prima all'ingresso,e poi dirigerci di sopra.
"Questa è la camera di tuo fratello?"mi chiede passandogli avanti.
Ogni volta che un ospite passa avanti la sua stanza mi pone la solita domanda.
"Sì."
"Quanti anni ha?"mi chiede curioso.
"Uno in più di noi.Frequenta il Seneca College."
"Nella nostra stessa scuola quindi?"
"Sì."
Raggiungiamo la mia stanza ed entriamo.
"E' enorme!Eppure dall'esterno la casa non sembra così grande!"esclama sorpreso.
"Infatti ogni pigiama party con le mie amiche si svolge qui!" ridacchio e gli mostro la stanza con un gesto teatrale come se avesse un immenso onore ad entrarci.
"Ci credo!"mi sorride anche lui in risposta.
Ci mettiamo subito a studiare.Lui mi ascolta attentamente e prende appunti.
La maggior parte del tempo però mi fissa.E' da un po' che non mi fa domande e si limita ad annuire distratto.Mi fa paura.
Come siamo passati dal prendermi in giro al"Sei perfetta così!" al fissarmi pensierosamente?
"Perché ti sei bloccata Kaycee?"chiede richiamandomi dal mio mondo.Avevo lo sguardo perso nel vuoto mentre pensavo.Senza accorgermene ho bloccato il mio discorso di storia canadese per pensare a...Cameron?!No!Cosa sta succedendo!?
"Ehi...bella addormentata!"mi richiama,di nuovo, sta volta ridacchiando.
"Sì,scusa....stavo pensando."dico titubante. Mooolto titubante.
"A cosa?A quanto sei fortunata ad avermi qui con te?"si pavoneggia con tono altezzoso.
"Si, proprio a quello!"dico in tono sarcastico.
"Continuiamo Cameron?"
"Certo...bella addormentata!"
Tutto ad un tratto sento il rumore della porta della mia camera spalancarsi.
Mi giro di scatto e vedo Austin sulla soglia che sposta lo sguardo da me a Cameron.
"Ciao Austin..."
Mi mette a disagio questa situazione.Mio fratello non vuole che porti ragazzi in casa,figuriamoci in camera mia, nemmeno per studiare.Ho detto che era molto protettivo nei miei confronti...
"Lui è Cameron,un mio nuovo compagno di classe,gli devo fare ripetizioni di storia e inglese..."dico un po' imbarazzata e balbettando.Mi vergogno un po' a farmi vedere con un ragazzo da lui.
"Piacere,Austin.Fratello maggiore di Kaycee."Vuole sempre sottolineare il fatto che ha un anno in più di me.Non è affatto giusto.
"Piacere mio."ricambia Cameron.
"Non mi sembra di averti mai visto a Toronto!"dice come se non credesse a ciò che gli ho detto.
"Sì infatti mi sono trasferito,con la mia famiglia, poco fa.Oggi è stato il mio primo giorno di scuola qua."
"Bene. Allora vi lascio studiare....Ah!Mamma e papà non possono tornare per cena...conosceranno un'altra volta il tuo amichetto!"Prima di uscire gli dice"Se vuoi fermarti a cena, Cameron, sei il benvenuto."
"Oh,certo, grazie mille!"risponde lui senza esitazione.Si gira verso di me facendo l'occhiolino.Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.Non è per niente male con quel sorrisetto compiaciuto.Per fortuna mio fratello è già uscito dalla stanza se no chissà cosa avrebbe pensato.
Finiamo di studiare che è già sera così scendiamo di sotto.Mio fratello ordina la pizza per tutti e tre e mangiamo in salotto guardando la tv.Quando ci sono i nostri genitori non lo possiamo fare,così ne approfittiamo quando sono fuori.
Austin e Cameron per tutta la serata non fanno altro che parlare di football e altra roba da maschi...In tutto questo,però,riesco a conoscere meglio Cameron,comprendendo che anche lui vorrebbe unirsi alla squadra di football della scuola.Ci gioca fin da quando aveva 12 anni e vorrebbe continuare ad allenarsi anche qua, giocando le partite.Staremo a vedere se è bravo...
Annoiata dai loro discorsi, mi dirigo in camera mia per prepararmi per andare a letto.
Ad un tratto, mentre mi sto spogliando, bussano alla porta.
"Chi è?"chiedo frettolosa e titubante.
"Il tuo Cameron preferito!"
"Oh, ma per favore, vattene!Mi sto cambiando...Non entrare ora!"
"Dovrei prendere le mie cose..per tornare a casa...sai.."urla lui dall'altro lato della porta.
"Solo un minuto!"rispondo,mentre mi tolgo il reggiseno e mi infilo la maglia del pigiama.
"Ora puoi entrare!" Esclamo una volta pronta e presentabile.
La porta si spalanca subito ed entra Cameron.
"Finalmente!Che cosa stavi mai face..."dice bloccandosi e guardando dietro di me, sul letto.
"Ho capito..."dice poi malizioso e prendendo le sue cose.
Guardo dietro di me sul letto e vedo il reggiseno, lì in bella vista.Divento rossa per l'imbarazzo e la vergogna.Chissà cosa penserà!
"Non vergognarti,Kay."dice avvicinandosi al letto,notando la mia espressione.Ridacchia e in un secondo lo prende fra le mani.
Lo guardo pendolare giù cercando di prenderlo.Lui lo alza sempre di più ed io invanamente cerco di staccarlo dalle sue manaccie.
"Ehi...dammelo!!Cameron,non è divertente!!"Esclamò tra un saltello e l'altro.Lui ridacchia e guarda la scena compiaciuto.Ad un tratto abbassa lo sguardo e me lo lascia afferrare.Rimango lì impalata e confusa.Arrivato alla soglia della porta si gira di scatto e rivolgendosi verso di me,quasi come a ripensarci, dice"Meglio che tu lo metta.Sopratutto mentre saltelli!"Esce ridendo e soddisfatto dalla battutina. L'imbarazzo è alle stelle!Non riesco nemmeno a rispondere perché lui è già uscito.
Decido che per oggi può bastare così con le figure imbarazzanti.
Mi metto a letto e mi addormento, non prima di aver smaltito la vergogna.
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