CAPITOLO 37

Siamo tutti cosi eccitati per la notizia che ci ha dato il professore di storia che non ci rendiamo minimamente conto che è l'ora della ricreazione.

"Mi accompagni alle macchinette?" chiedo a Madhison prima di uscire dalla classe. Mi da un accenno di consenso col capo prima di congedare la nostra compagna di classe, con cui si era fermata a parlare.

"Aspettatemi!" ci urla dietro Stacee prima di affiancarci e immergersi anche lei nella folla di studenti in delirio. A malapena riusciamo a passare fra uno studente e l'altro. Purtroppo quando all'esterno ci sono temperature così basse nessuno si cinge ad uscire, a parte i fumatori. Che odio la puzza di fumo.

"Dai, raccontami di Tom!" esclamo molto curiosa di sapere se è successo qualcosa di davvero interessante.

"Mi ha portato a mangiare in una pizzeria a Downtown, e abbiamo parlato un po', del più e del meno. Dopo cena invece abbiamo fatto un giro."

"Con queste temperature?" io mi sarei gelata!

"certo, con lui che mi abbracciava..." la sua faccia sognante mi fa immaginare quanto deve essergli piaciuto.

"Quindi ti piace?" le chiedo ormai non potendo aspettare più tempo per scoprirlo, anche se so già quale potrebbe essere la riposta.

"Oh, sì Kay!" a momenti non si mette a saltare. Forse lo farebbe se fossimo in uno spazio che lo consentirebbe. Il corridoio affollato di studenti non credo sia uno di quelli più adatti.

"Domani sera abbiamo deciso di andare al cinema." Dopo averci raccontato ancora un po' di lei e Tom, di quanto lo trovi carino con quei capelli biondo scuro, quasi tendenti al castano e la mandibola prorompente. Inoltre ci ha detto che trova interessante il fatto che sia due anni più grande.

"che mi dici di te e Cam?" mi chiede Stacee con un espressione che parla da sé. Come se fosse successo chissà cosa o stessimo insieme.

"Niente, cioè... ci baciamo, ogni tanto, lui lo fa più che altro, ma non stiamo insieme, diciamo che usciamo insieme per ora. "ammetto un po' imbarazzata sapendo di non poter confessargli da cosa sono legati Sally e lui. Ancora devo fare l'abitudine con questa stranezza. L'importante è la riservatezza che mantenga nel conservarla.

"fallo anche tu qualche volta."

"Cosa?" mi spiazza un po' subito, ma poi capisco cosa intende dire.

"Bacialo, Kay. Non vorresti essere la sua ragazza?"

"Beh, sì, certo..." lo avevo ammesso a me stessa un po' di tempo fa che avrei voluto lui, come mio ragazzo, ma ora mi rendo conto che tutto è più fattibile se gli faccio capire che lo voglio veramente.

"Ci penserò, grazie." Ed intanto penso a quanto sia bello ed io fortunata ad averlo per me, sia come amico che come...bhè, come ragazzo con cui uscire, per ora; poi si vedrà.

Le due precedenti ore al pranzo c'è l'ora di ginnastica. Esiste ancora? Dopo tutte le lamentele di Cindy e Sherill dovrebbero aver capito di abolirla. Lo scorso anno mi ero messa in testa di fare palestra almeno due volte alla settimana e da lì ho incominciato ad odiarla, troppo monotona. Però mi è stato tutto utile, quest'anno ho un buon voto in ginnastica anche grazie a quest'esperienza. Alla fine non mi dispiace poi così tanto giocare a pallavolo, anche se sono una vera schiappa, mi diverto.

La nuovissima idea del professore è farci correre per quindici minuti senza sosta sul campo di football e poi fare qualche tre set di partite di ragazze contro ragazzi. Bene, molto bene, davvero fantastico! Il nostro docente di ginnastica sostiene che se corriamo sotto il sole, anche se è freddo, ci passerà la tremarella. Deve capire che anche se indosso una felpa e pantaloni felpati non significa non abbia freddo! Sembra che stanotte possa nevicare e lui ci fa riscaldare di fuori! Cose da pazzi. Non mi importa se i ragazzi ci si allenano ogni pomeriggio!

Stacee si sta lamentando dall'inizio della lezione, per il freddo e perché non riesce a correre a lungo, infatti si ferma più volte o rallenta rimanendo indietro. Io e Madh ce la caviamo abbastanza, così andiamo avanti a denti stretti, arrivando quasi allo stesso livello dei maschi. Giuro che sto per scoppiare a ridere quando noto Cindy e Sherill, sempre l'una inseparabile dall'altra, cercando di correre, in qualche strano modo. Il loro modo di farlo è davvero buffo, infatti il professore le sprona urlandogli contro incitazioni e richiami di continuo.

"Guardate che vi sorpassiamo, bambocci!" esclama a gran voce la mia amica quando affianchiamo Cam, Brian e altri due ragazzi belli muscolosi. Molto probabilmente anche loro fanno parte della squadra di football.

"Dici?" Brian fa uno scatto improvviso e la sorpassa nuovamente. Come previsto Madh e il suo corpo molto minuto e magro cercano di raggiungerlo. Purtroppo non riesce a tenere il ritmo di Brian. Gli altri due ragazzi borbottano qualcosa fra loro mentre Cameron si avvicina a me e corre al mio stesso ritmo con un po' di fiatone. I pantaloncini da basket e la felpa sportiva col logo della nostra scuola gli stanno davvero molto bene. Gli danno un aria scompigliata, ma sempre quel giusto per essere perfetto.

"Scommettiamo che perdete voi..." dice dopo un po' di metri col fiatone.

"Che?"

"Scommettiamo che perderete voi femmine, a pallavolo" gira un momento il volto verso di me prima di alzare le sopracciglia e sorridere come al suo solito, non riuscendo a trattenere quell'aria troppo seria. Non so che fine abbia fatto Madhison ma spero che Brian non l'abbia infastidita. In realtà è da un po' che non vedo nemmeno più Stacee.

"Credi davvero che perderemo? Pf, giammai!" esclamo pregando che le altre ragazze sappiano giocare, almeno un poco da fare qualche punto.

"Oh, sì, contro noi non ce la farete mai..." aspetta una mia risposta così decido di accettare.

"Ci sto. Che scommettiamo?" parlare durante una corsa sostenuta per stargli dietro è difficile. Si sta sforzando di aspettarmi ma lo vedo che non ci riesce, deve essere davvero allenato.

"Se vinciamo noi..." ci pensa su e poi esclama:" mi devi concedere di essere il tuo ragazzo." Mi fermo. Mi blocco. Mi s'impuntano i piedi a terra, sull'erba del prato. Probabilmente l'allenatore se la prenderà con me perché ho rovinato l'erbetta ben curata, ma al momento non me ne faccio niente delle sue lamentele. Mi ritrovo con la faccia a terra, dolorante e due ginocchi probabilmente sbucciati. Che figura! Sento una sensazione strana allo stomaco e d'un tratto realizzo. Cameron mi ha davvero chiesto che se le ragazze perdono potrò essere la sua ragazza? Oddio. Non ci credo. E' un sogno? O forse uno scherzo? Cerco di tirarmi su da terra quando due mani si poggiano sui miei fianchi e mi sollevano da dietro. Una scarica elettrica si propaga in me, dai fianchi a tutte le gambe e fino all'altezza del collo. Una volta che la terra è tornata stabile sotto i miei piedi mi controllo e pare che non mi sia fatta niente. Leggermente bagnata sui ginocchi e altri pochi punti, a causa dell'erba un po' inumidita. Cameron è di fronte a me con un espressione tendente allo scoppiare a ridere e non lo biasimo se adesso lo facesse.

"puoi anche ridere se vuoi." gli dico con tono serio, aspettando che lo faccia. Non lo fa, mi continua a fissare negli occhi, allora colgo l'occasione per riprendere il discorso interrotto prima dalla mia caduta a pera. Stavo quasi finendo la corsa sana e salva, non poteva andare bene! Una delle ultime volte che sono andata a correre, prima dell'arrivo dell'inverno, stavo per essere presa sotto da una macchina, quella di Cameron di preciso.

"E se vincessero le ragazze?" gli domando con un sopracciglio alzato, braccia sui fianchi.

Sembra pensarci su e poi mi dice con aria di sfida: " deciderai tu cosa fare di me" gli luccicano gli occhi, pare non veda l'ora di scoprire come vada a finire la cosa, e sinceramente. nemmeno io.

La partita va davvero bene, il primo set l'abbiamo vinto ma non pare che siamo capaci di vincere anche questo. Io ho cercato di prendere varie palle ma ne ho mancate cinque su dieci e questo fa di me una ragazza facile. Non posso lasciarlo vincere così! Anche se voglio con tutta me stessa perdere, solo per questa volta, sia chiaro, prima deve un po' soffrire, credere che non ce la farà. Cameron e la sua squadra è davvero forte, alcune schiacciate sono difficili da prendere, nemmeno il muro della ragazza più alta è riuscito a fermare la palla.

Ci troviamo al terzo set, il primo vinto da noi, il secondo loro. Ora siamo pari, due punti e succederà. Cameron deve battere. Prende il pallone in mano, lo sbatte a terra più volte, palleggia un po', perde tempo. Noto che gli spunta un sorrisino, ed anche una fossetta, la fossetta più deliziosa del mondo. Posso immaginare gli occhi richiudersi, accennando delle lieve piegoline ai lati e sotto, tipiche di lui.

Batte e nel momento che lo fa mi rendo conto che questa partita è superficiale per tutti tranne per noi due. Insomma, è in ballo la nostra relazione. Anche se vincessimo e potrei decidere io cosa farne di lui non vorrei mai chiedergli di essere il mio ragazzo. Che razza di vigliaccheria sarebbe da parte sua! Il pallone sorpassa la rete e cerca di sbattere per terra facendo punto e lasciando vincere gli avversari, l'AVVERSARIO. Non so come sia possibile riesco a colpire la palla in baker, mandarla di là e fare punto. Che cosa ho fatto!

"Brava Kay!" le mie amiche mi saltano addosso contente ed esultano per il pareggio. Ci mancano solo due punti per vincere. Cameron è ad occhi sbarrati, non ci crede, e nemmeno io.

Abbiamo fatto avanti indietro con la palla un po' di volte. Sta durando troppo. Devono far sbattere il pallone sul nostro campo solo altre due volte e vinceranno. Su ragazzi, che pappemolli!

Il punto dopo è loro, e già mi sento risollevata mentre tutto il resto della mia squadra affatto. Quasi credevano che avrei fatto un altro punto. Madhison e Stacee non sono stupide, hanno capito che sta succedendo qualcosa e mi stanno lanciando frecciatine di fuoco. Le ignoro, ricordandomi che se succede ora, o mai più.

Batte di nuovo Cameron, stessa procedura di prima, stesso sguardo, forse ora un po' più timoroso. L'unica ragazza rimasta in campo con meno esperienza sono io, infatti la palla volteggia in aria tante volte, nella mia direzione. Gira su se stessa venendo contro di me. Che tattica Cameron! Interessante. Allora voglio fargli credere che anche questa volta non sarà loro il punto finale. Mi abbasso in posizione di squat, per prendere la palla che mi viene incontro. Quando è lì lì per arrivare le braccia diventano improvvisamente flosce e la palla dopo aver sbattuto su di esse cade con un tonfo sordo vicino i miei piedi, sul pavimento, sul nostro campo. Ops, non ho fatto apposta.

Ce l'ho fatta, ho fatto uno sbaglio per una giusta causa. Rialzo lo sguardo da terra e guardo Cameron. Sembra che il tempo rallenti. Lui mi stava già fissando, un sorriso a trentadue denti, un sorriso misto tra il furbo, dolce, malizioso e misterioso. Spontaneamente anche il mio viso si irradia di felicità. Ora sono ufficialmente la ragazza di Cameron Johnson.


NOTA AUTRICE:

IL NUOVO CAPITOLO E' ONLINE CON UNA SORPRESA! NEMMENO IO MI SAREI IMMAGINATA DI FAR ACCADERE CIO CHE è ACCADUTO COSì... E' STATA UN'IDEA ALL'ULTIMO MINUTO, DI CIRCA UN'ORA FA, IMPROVVISA, MENTRE PENSAVO A QUALCOSA CHE CAMERON VOLESSE VINCERE.

SE VI HA LASCIAUTO ALMENO UN PO' DI STUCCO METTETE LA STELLINA E UN COMMENTO E FATEMI SAPRE LE METE PER IL LORO VIAGGIO DI NATALE!

A PRESTO, 

Fede&Silvy.

Chapter written by FEDE <3.

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