CAPITOLO 32

Sta veramente per dirmi tutto!? Non ci credo. Non posso crederci! Ma devo. Sta per farlo. Appena realizzo veramente tutto mi sento turbata, non so se essere felice o meno. Cioè, sono felice perché saprò la verità, ma se non mi piacesse? Se fosse quella che non vorrei sentire? Ma ora sono qui, lui pare nervoso e questo mi rende ancora più curiosa di sapere tutto, qualunque cosa sia. L'incertezza scompare lasciando il posto al nervosismo. Su Cameron, sbrigati!

"Ti ho detto che non mi interessava Sally e che mi aveva costretto a stare con lei...." Annuisco per fargli capire che voglio vada avanti.

"E non potremmo mai stare insieme, è una cosa assurda!" la sua faccia ha una strana espressione quasi... ovvia. Cosa c'è di così palese in questa vicenda?

"Perché?" mi avvicino ancora di più a lui pronta per incassare il colpo. Deve essere qualcosa di davvero segreto.

"Te lo voglio dire solo perché tengo a te. Non voglio più vederci così vicini ma lontani." Ed è così vero. Ogni volta che facevamo un passo avanti qualcosa ci spingeva più dietro, facendoci allontanare sempre di più. Così vicini nei sentimenti ma lontani fisicamente... quanto lo comprendo. Vorrei dirglielo ma sto zitta, ora deve parlare lui. Non voglio interromperlo per poi farlo pentire di quello che sta facendo.

"Bhé... è mia ..." si è tua amica Cameron ma... mi pare ovvio! "Sorella..." lo sussurra come se fosse un segreto di stato, una cosa innominabile da nessuno. Al che realizzo. Sono fratello e sorella?! Cameron ha Sally come sorella e Cameron è il fratello della mia ex-amica! Deve essere uno scherzo.

"Cosa?!" lancio un urletto stridulo, fuori dal mio solito tono di voce. Che cosa? Ma come è successo? Quando!

"Ma... Sally è figlia unica..." rifletto a voce alta . Mi ricordo perfettamente che ce lo disse anni fa, quando ci siamo conosciute. Mai ci ha parlato di eventuali fratelli in arrivo, per di più così fighi! Insomma quando sarebbe nato Cameron? Ben più di diciotto anni fa, e lei non lo sapeva? Sa almeno che sono stretti da un legame di parentela? Oh mio Dio, Gesù e tutti i santi!

"Ma lei lo sa?" sussurro appena mi sono ripresa dallo shock iniziale. Sembro proprio una vecchietta novant'enne che non vede l'ora di sapere l'ultimo gossip con le amiche.

"Sì." Pare che Cameron è più sconcertato di me. Non so il perché visto che sono io quella ad aver subito un tremendo shock. Forse mi si sarà bloccata la crescita! Le ragazze finiscono di crescere intorno i ventidue anni e a causa di questa rivelazione io mi fermerò qui! Che tristezza. Perfino peggio di farsi uno spoiler su chi fosse A di pretty little liars due minuti prima dell'ultima puntata!

"C'è un motivo del perché lo ha fatto... e il perché io le ho tenuto il gioco..." alzo un sopracciglio. Non mi pare lo abbia tenuto molto bene... era abbastanza schifato da quella situazione nell'ultimo periodo, a giudicare dalla sua faccia e il comportamento.

" ...più o meno."

"Non so che dire Cameron..." ammetto in tutta la sincerità del mondo.

"sei arrabbiata con me?" mi chiede come se fosse una cosa davvero importante in questo momento. Io starei cercando di capire la situazione!

"Non ne ho idea!" sbotto un po' in modo cattivo.

"Scusa non volevo... in realtà non so cosa pensare. Hai altro di scioccante da rivelarmi?" dico in tono sarcastico. Rimango in silenzio e quando mi volto verso di lui noto un espressione un po' allarmata sul viso. Oh, oh... forse sì.

"Ecco... ti devo raccontare una storia." Quale storia? Capisce che sono ancora confusa così si passa una mano sul ciuffo e poi sull'accenno di barba sotto il mento con fare filosofico. Quanto lo adoro quando fa questi gesti! Riesco sempre a riconoscere il suo stato d'animo in base alla sue abitudini gestuali. Ora è agitato." La mia storia." La mia faccia assume in espressione stupita.

"Quando ero piccolo io e i miei zii ci siamo trasferiti in Brasile, Sally è rimasta qua con i nostri genitori."

"perché ve ne siete andati?" gli chiedo impaziente.

"Non ce la fai ad aspettare, vero?" si stringe nelle spalle infilando una mano nella tasca della tuta. Una risatina sommessa fa eco e lascia uscire una nuvoletta di vapore dalla bocca. Si sta facendo davvero freddo, e la luce sta già scomparendo a quest'ora. Gli tiro un leggero pugno sul braccio per scherzare.

" insomma io me ne sono andato perché i nostri genitori non sono mai stati tipi raccomandabili." Cosa intende dire?

" io e Sally siamo nati con un solo anno di differenza..." lo blocco subito :" hai diciannove anni?"

"Sì, non ti sembro un vero uomo?" mi chiede ridendo, probabilmente della mia tanta incredulità.

"Non ci avevo mai pensato.. e poi te non me lo hai detto.." ma capisco perché adesso. Capisco tutto.

"Non potevo." contrae la mascella come se questo lo turbasse, e non poco.

"insomma i miei genitori avevano avuto dei problemi con la polizia quand'erano giovani e diciamo che ancora al tempo non si erano scordati di loro. E ancora sono perseguitati. Sally li vuole proteggere a tutti i costi così mi ha imposto di aiutarla in una specie di piano."
"Fare finta che voi due stiate insieme!?" quella ragazza ha dei problemi psicopatici.

"Sì... ma io non approvo ciò che fa lei. Io voglio che i nostri genitori si prendano quello che è giusto. Come ci hanno fatto vivere finché avevo tredici solo Dio lo sa! Li odio!"

Ed ora il mio cuore si riempie di compassione per questo ragazzo davanti ai miei occhi. Non lo riconosco, non deve essere Cameron, non avrei mai creduto che avesse dietro di sé una storia così traballante.

"Tuo padre è un investigatore, non è così?"

"Sì..." sono un po' perplessa..." Ma non li può mettere dentro come se niente fosse, senza prove!"

"Infatti ho intenzione di dargli un impulso, poi lui investigherà."

"Ma stiamo parlando dei tuoi genitori!" sono ancora incredula. Come può essere vero! Ho paura che mi venga un colpo.

"Kaycee, io ora vivo con i miei zii, quelli che hai incontrato al pranzo di inizio settembre non sono i miei genitori." E ci credo! Non so cosa abbiano fatto di male ma Cameron pare avere un cuore d'oro e non li odierebbe se non con un motivo fondato. Lo guardo negli occhi dolcemente, per rassicurarlo e lo stringo in un abbraccio che mi scalda tutta d'un colpo. Il freddo continua a persistere attorno, ma fra di noi si è accesa una fiamma che ci riscalda.

"Quando sarai pronto per raccontarmi tutto, io sarò ad aspettarti." Appena si scioglie dall'abbraccio mi afferra il mento e continua a scottarmi col suo sguardo il viso, la bocca, gli occhi. Mi sento le guance avvampare, una sensazione strana alla bocca dello stomaco.

"Posso?" sussurra abbassando lo sguardo sulla mia bocca e il suo fiato che si perde contro le mie labbra. Annuisco impercettibilmente. Non pensavo ci fosse il bisogno di chiedere il permesso, pensavo che la mia faccia dicesse già tutto.

E così fa congiungere le mie labbra alle sue in un movimento dolce e lento, che rilascia fremiti e scintille dietro il suo tocco. Un misto tra felicità e agitazione fa capolino dentro di me. Una sensazione familiare che riconosco ogni volta che si avvicina a me si affaccia alla bocca dello stomaco. Il suo tocco gentile ma passionale mi fa volerne sempre di più.

"Se lasciassi Sally e ci incominciassimo a vedere?" me lo dice a bassa voce, senza un minimo di preavviso, così che il mio cuore manca di un battito. Vorrei urlargli di "Sì!!" cento volte, e incominciare a saltellare dalla gioia, ma mi limito a sorridergli e stampargli un bacio fugace sulle labbra. Il suo sorriso si amplia e ripete il mio stesso gesto.

Mi accompagna a casa in macchina e quando si ferma spegne il motore. Prima che possa fare qualunque cosa scende, non sapendo cos'altro fare mi slaccio la cintura. Mi apre lo sportello e mi porge una mano. L'afferro e scendo sotto il suo sguardo che mi fa venire i brividi. Arrossisco sempre un po' quando i suoi occhi si posano su di me e mi scrutano attentamente.

"Sei bella." Dice d' un tratto e a momenti non mi inciampo. Come ci pensa a dirmi certe cose mentre io cerco di non far sciogliere le mie gambe alla vista di tanta bellezza.

"cosa?" in realtà so cosa ha detto ma mi viene da chiederglielo automaticamente, per spegnere un po' il mio imbarazzo.

"Sei bella e mi piaci." Sorride e continua a fissarmi. Abbasso lo sguardo imbarazzata.

"G-grazie." A momenti tentenno nel pronunciare una parola di tanta semplicità. " Anche tu." Oddio che figura! Rispondere Grazie a qualcuno che ti dice che le piaci è una friend-zone senza alcun tipo di discussione, e non voglio che accada.

"Anche tu cosa?" mi chiede in tono scherzoso, ma ho come l'impressione che sappia già la risposta. "Anche tu... mi piaci."

Guarda la casa dietro di lui e poi si gira di nuovo verso di me. Permette di farmi mancare il respiro ancora una volta prima di lasciarmi un ultimo bacio ammaliatore. Cinque minuti dopo sono dentro casa a pensare al pomeriggio trascorso.

Prima di andare a letto ricevo un messaggio dal gruppo delle mie amiche. Madh ci ha scritto che Tom le ha chiesto di uscire e così domani pomeriggio andranno in qualche locale per parlare dal vivo. Dopo la sera del compleanno di Cindy si sono scritti ogni giorno e finalmente lui oggi si è deciso di fargli la tanto attesa domanda. Non dovrò più sopportarmi le tantissime esclamazioni arrabbiate o innamorate di Madhison, se va tutto bene!

Sto per mettere in modalità aereo il mio telefono quando mi arriva un muovo messaggio. Lo apro e trovo scritto: Domani mattina fatti trovare pronta, ti passo a prendere. Buonanotte :*

La cosa che più mi ha lasciato senza fiato è la faccina col bacino alla fine. La guardo all'infinito finché non mi si chiudono gli occhi e inconsapevolmente cado nel sonno.


NOTA AUTRICE

ho trovato un pò di tempo per finire il capitolo in tutto questo traballare e ora mi metto a fare i compiti!  spero vi piaccia la GRANDE RIVELAZIONE, e che non vi abbia deluso.

a presto,

Fede&Silvy.

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