CAPITOLO 3


Un fascio di luce penetra nella stanza,attraverso le persiane semiaperte.Mi stiracchio scoprendomi leggermente.

Dopo aver preso completamente coscienza di dove mi trovo, mi alzo infilando i piedi nelle mie ciabatte coccolose.

Finalmente il sabato è arrivato a consolarci dopo questa prima stressante settimana di test d'ingresso. 

Io adoro il sabato!

Colazione abbondante e senza fretta,doccia calda di prima mattina e un bel pranzetto in famiglia.E' quello che mi ci vuole per iniziare al meglio!

Per il pomeriggio ho in programma un'uscita con le mie amiche.Faremo un giro per il centro di Toronto, per il parco e poi solita tappa da starbucks!

Dopo pranzo entro in camera di mio fratello.Lo trovo mentre suona la chitarra elettrica.Si esercita spesso a casa.

Proprio per questo la sua camera è piena di strumenti e poster di band famose.E' anche un appassionato di tecnologia,infatti sulla scrivania tiene due computer,cuffie professionali e joystick vari per giocare.Ovviamente non può mancare la playstation e una tv.

Prima che passino le mie amiche a prendermi, vado in camera a cambiarmi.

Indosso dei pantaloncini corti a vita alta e un top semplice; infine per completare l'outfit le scarpe di tela bianche.

Dopo aver trascorso il pomeriggio in centro e aver passeggiato abbastanza, per cenare, con le mie amiche, ci dirigiamo al Toronto Eaton Centre.

E'il nostro centro commerciale preferito nonché il più fornito di negozi di tutti i generi: dall'elettronica all'intimo,come Victoria's Secret.Non può mancare una pizzeria ovviamente.

La sera decidiamo di andare al cinema.Compriamo una porzione gigante di popcorn e li finiamo tutti. Torno a casa verso mezzanotte e vado subito a letto.

La domenica mattina, a svegliarmi, è mio fratello che apre la porta lentamente come per chiedermi il permesso di entrare.

Mugolo qualcosa come per annuire e poco dopo me lo ritrovo sul letto,accoccolato a me.

Mi riaddormento e quando mi sveglio nuovamente sono le nove passate.

Apro subito le persiane e mio fratello, infastidito dalla luce, si lamenta.

Inizio,pur svogliatamente, a svolgere i compiti che ci hanno assegnato e dopo circa un'ora scendo per fare colazione.

Una volta pronta,io e tutta la famiglia andiamo a messa.Lo facciamo ogni domenica.A volte canto anche nel coro visto che a scuola faccio anche lezioni di canto.

La mia parte preferita della giornata è il pranzo dalla nonna.Ci prepara sempre piatti deliziosi!Adoro mia nonna,anche se mi mette molto in imbarazzo con le sue tipiche domande sui ragazzi e sul fatto se ho o meno un fidanzato.

Ovviamente non le ho raccontato della mia storia con Brian di quest'estate.Dopo questa esperienza non ho la minima intenzione di interessarmi a qualcuno.

La sera,dopo cena, torniamo a casa.Vado subito in camera mia e indosso il pigiama che mi hanno regalato le mie amiche l'anno scorso per il mio compleanno.

Sto un po' sul telefono,  e gironzolando per instagram mi arriva una notifica che segnala il 'mi piace' che ha messo Brian ad una mia foto, non lo sopporto proprio, cosa vuole ancora da me!

Poco dopo essermi immersa nei ricordi mi addormento.

La mattina seguente mia madre mi sveglia con un dolce bacio sulla guancia verso le sette passate da qualche minuto.

Scendo poco dopo dal letto dirigendomi in camera di Austin, per avere un po' di coccole mattiniere. Mi mettono felicità.

Irrompo nella sua stanza esclamando:" Buongiorno Fratellone!!!!"

"Buongiorno Kay." risponde ancora assonnato, con la faccia sotto le coperte.

Per dispetto gli salto addosso facendolo sussultare.Per vendicarsi si mette a farmi il solletico ed io rischio di morire dalle risate.

Finito il momento più divertente della mattinata: facciamo colazione,ci cambiamo,e pronti, usciamo di casa con lo zaino in spalla. Insomma, la solita routine.

Austin stamattina ha una lezione verso le nove mentre io inizio subito dalla prima ora.

Decide comunque di accompagnarmi a piedi. Non può portarmi in macchina perché non ce l'ha dato che i nostri genitori usano le loro per andare a lavoro e gli manca ancora la cosa fondamentale: la patente.Appena possibile comprerà una macchina, così gli chiederò di portarmi dove voglio.Anche se presto voglio prendere anche io la patente.

Arrivata a scuola mi dirigo verso il mio armadietto. Prendo i libri che mi servono e una miriade di fogli con tutti gli appunti e i compiti svolti.

Poco dopo sento suonare la campanella così richiudo di scatto l' armadietto pronta per correre verso l'aula.

Mi giro velocemente quando ricevo un' improvvisa spallata. Tutti i fogli scappano dalle mie mani e si cospargono a terra tra il calpestare degli studenti.

"Che cazzo fai?!" mi urla contro un ragazzo.

Alzo lo sguardo e rimango incantata:è alto, muscoloso, occhi di un marrone intenso, capelli mori e scompigliati. Cazzo, non ho mai visto un ragazzo così bello.

Ma è uno strafottente. Cazzo, è lui che mi ha dato una spallata.

Rimango delusa perché poteva essere davvero un bel ragazzo..invece è così stronzo.

Raccolgo il libro rimasto a terra mentre lo ammiravo e rialzando lo sguardo mi accorgo che non c'è più.

Corro in classe dopo essermi ripresa dallo shock, già era tardi prima...figuriamoci ora!

La prima ora,come ogni  lunedì, ho il professor Fletcher. La porta dell'aula purtroppo è già chiusa,segno che il professore è già dentro.

Busso ed entro dopo aver ricevuto il permesso.

"Buongiorno, scusi il ritardo, ho avuto un piccolo incidente."Dico sapendo perfettamente di cosa si trattaVorrei proprio sapere dove sia andato quel maledetto ragazzo.

"Non si preoccupi signorina Evans!Si accomodi pure vicino al nuovo arrivato,Cameron."

Mi guardo intorno e riconosco la figura del nuovo ragazzo.E' proprio quello della spallata, ecco dove andava di fretta! Sono un po' imbarazzata da questa situazione.

Poi, però, ripenso a quanto sia stato scortese e allora non vedo l'ora di dirgliene quattro.

"Ehm...va bene."

Ho accettato solo per far un favore al mio professore preferito, non volevo deluderlo ma vicino al 'nuovo arrivato' non ci voglio rimanere per molto.

Spero di non avere troppe materie in comune insieme a questo tizio, rivelatosi come Cameron.

Passando per i banchi vedo le mie amiche in prima e seconda fila farmi l'occhiolino,ovviamente anche loro si sono accorte di quanto sia attraente. Mi siedo al banco vicino al suo.

Appena sistemato lo zaino sulla spalliera della sedia mi giro nella sua direzione dicendo:"Grazie mille per avermi aiutata a raccogliere i fogli." con sorriso falso e tono sarcastico.

"Speravi in uno di quei soliti incontri in cui il tuo lui ti aiuta a raccogliere i fogli e per caso guardandovi negli occhi capite di piacervi!?Eh no ,Evans"ha una pronuncia molto particolare,sembra spagnola.

"Kaycee,chiamami Kaycee,non mi piace essere chiamata per cognome."gli faccio notare.

"E poi no,non speravo in uno di quei incontri da film romantici,ma in gentilezza."Dico scocciata dal suo ego.E' bello ma non il centro dell'universo.

"Certo,Kay. Voglio crederci." Mi fa l'occhiolino e si gira mettendosi a scrivere.Ma come si permette! Non controbatto e inizio a prendere appunti sbuffando.

Alla fine delle due ore di lezione prendo tutta la mia roba. La classe si è già svuotata, ci sono sono le mie amiche che mi stanno aspettando e il nuovo ragazzo. Lo sento parlare col professore e riesco ad origliare qualche informazione: è originario del Brasile e si è trasferito da poco qui a Toronto.

Quando sto per uscire dalla classe mi sento chiamare dal professore. Torno indietro incuriosita e nel contempo spaventata su quello che ha da dirmi.

"Signorina Evans, le volevo chiedere se, gentilmente, vorrebbe aiutare il nostro nuovo arrivato,Cameron,  sia con la mia materia che con l'inglese."

Cerco di pensarci sù,abbastanza per dare una risposta educata e se accettare o meno.

In realtà non capisco bene perché dovrei rispondere positivamente,potrei anche inventare una scusa...ma decido di accettare.

Il professor Fletcher è il mio preferito e si aspetta molto da me avendo voti alti nelle sue materie. Ripeto nelle sue materie,non anche nelle altre...purtroppo.

"Quindi?!Accetta?"Mi ribadisce il professore risvegliandomi dai pensieri.

"Ehm...Va bene prof." confermo sotto lo sguardo attento delle mie amiche, del professore e del ragazzo in questione.

"Benissimo,allora potete mettervi d'accordo fra di voi. Buona giornata ragazzi!"Ci congeda andandosene l'insegnante.

Guardo Cameron che fino a quel momento era rimasto in silenzio e mi sorride.

"Allora a pranzo fammi sapere quando sei libera. A dopo." Mi dice facendo un bellissimo sorriso e uscendo dalla stanza.

Rimango lì impalata senza nemmeno salutarlo a causa della sua eccessiva bellezza a così pochi passi da me.

Non voglio pensare a come sarà lavorare con lui: divertente o scocciante perché farà lo stronzo?

All'ora di pranzo,dopo aver preso un bel vassoio pieno di cibo in mensa, mi dirigo al tavolo dove sono sedute le mie amiche. Quando sto per dirigermi al mio posto sento bloccarmi per un braccio e tirarmi di scatto.

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