CAPITOLO 18
Traggo un profondo sospiro e mi getto fra le muscolose braccia di Cameron. Mi stringe forte a sé e stupita ricambio. Annuso il suo profumo all'altezza del collo che mi inebria completamente le narici. Adoro la fragranza del suo bagnoschiuma o profumo che sia. Ha dei sotto toni maschili e rudi ma allo stesso tempo dolci e piacevoli, proprio come lui. Potrei definire tutta la specie maschile con questo profumo: insopportabili in certi momenti e in altri estremamente amabili.
Finalmente anche la campanella dell'ultim'ora si è decisa a suonare, facendo così riversare tutti gli alunni nei corridoi.
"No."
"Si, dobbiamo avvantaggiarci con i compiti." Insisto ancora una volta, cercando di convincerlo. Non capisco perché oggi non abbia voglia di studiare con me.
"Oggi è il tuo compleanno, Kay. Divertiti un pò!" mi ripete il moro risoluto.
"Sei proprio convinto che faremo come dici tu, vero?" chiedo sbuffando per un'ulteriore conferma, anche se sono già sicura di come andrà a finire.
"Sì, Kay." Esala soddisfatto, con un'espressione compiaciuta sul volto.
"Eh va bene, Cam. Ma domani tutto ritornerà come prima." Gli punto l'indice contro il petto per metterlo in guardia.
"Sei davvero sicura?" mi domanda come se sapesse qualcosa di cui non sono a conoscenza.
Mi acciglio per capire di cosa sta parlando. Prima che tutte le infinite opzioni mi passino per la mentre apre bocca e proferisce:" Lascia stare. Ci si vede, Kaycee." Si allontana a passo deciso mentre lo osservo.
"A domani." Lo saluto prima che svolti l'angolo del corridoio scolastico, abbozza un sorriso e scompare dalla mia visuale.
Dopo decine di messaggi, chiamate e ostinandomi con le mie amiche affinché ci fossero, mi ritrovo sdraiata sul letto in camera mia, ad attendere la mia unica amica disponibile: Sally.
Sta sera, la mia prima serata da diciottenne, sembra che sia la sola disposta a tenermi compagnia. Andremo a festeggiare in un pub come tutti gli anni, solo che saremo solo noi due. Nemmeno mio fratello si è riuscito a tagliare un lasso di tempo per festeggiare insieme a me.
Sally è puntuale davanti casa mia alle cinque in punto. Ci incominciamo a preparare dopo un po' che la scoccio, col fatto che sono arrabbiata con le altre per avermi dato buca.
"Ora potrai sfoggiare il bellissimo abito che ti abbiamo regalato!" esclama facendo riecheggiare la voce nella stanza.
"Che lo indosso a fare se saremo solo noi due!" mi esce un tono rattristito mentre mi risiedo sul grande letto accanto al vestito nero. Ho aperto il regalo in classe solo dopo che le mie amiche mi hanno detto di farlo. Sono stata davvero colpita nel vedere che conoscono i miei gusti meglio dei loro, infatti adoro lo stile del vestito steso al mio fianco.
"No. Andremo in un locale pubblico, dopotutto è il tuo compleanno oggi!"
Tra il fare la doccia, asciugarsi, truccarsi, pettinarsi e mettere i capelli in una acconciatura apprezzabile, sono passate poco più di tre lunghe ore. Per ultima cosa infilo il vestito e lo allaccio accuratamente. Una volta indossato sono pronta per vedere la mia immagine riflessa. Mi posiziono di fronte lo specchio e noto con stupore che mi calza a pennello.
E' completamente nero e arriva poco sopra il ginocchio, ha un colletto alto tutto ricamato ed è a maniche lunghe traforate. Il petto e i fianchi sono fasciati da un tubino nero che si apre in una gonnellina corta a balze realizzata da un tessuto particolarmente rigido.
"Sei stupenda Kay!" si complimenta la mia amica altrettanto bella.
"Anche tu Sally." Ammetto. Al mio contrario lei indossa un tubino bianco tutto aderente alle sue forme e scollato all'altezza del seno. I lunghi capelli biondo chiaro sono raccolti in una treccia camminata laterale, mentre i miei sono arricciati leggermente sulle punte, conferendogli un aria meno composta. Il lavoro che ha fatto Sally con i miei capelli è ottimo! Continuo a guardarmi allo specchio soddisfatta mentre li lamento sbuffando rumorosamente, perché le mie amiche e mio fratello non saranno con me sta sera.
"Stai benissimo!" esclama mia madre, e mio padre si ritrova ad annuire, una di quelle poche volte che non obbietta qualcosa. Passano poi alle raccomandazioni, seppur gli ripeto di essere ufficialmente maggiorenne. Un attimo prima di uscire mia madre arriva in salone con un piccolo pacchettino verde acqua fra le mani e me lo porge allungandolo verso di me.
"Auguri di nuovo!" mi sorride lievemente. Spacchetto il regalo ritrovandomi fra le mani una collanina d'argento della Tiffany, su cui è appeso un piccolo ciondolo a forma di cuore con inciso il marchio.
"Grazie, è quella che volevo!" mio padre mi allaccia la catenina attorno il collo, e dopo aver salutato nuovamente, ci chiudiamo il cancello di casa mia alle spalle.
Sally mi passa la borsetta mentre è intenta a guidare per farmi rispondere al suo telefono che sta squillando insistentemente.
"E' Cameron!" l' annuncio prima di aprire la chiamata.
"Dai, rispondi." Vorrei proprio sapere che vuole ora, dopo aver rifiutato il mio invito per sta sera.
"Sono Kaycee, Sally sta guidando e non può rispondere. Che vuoi?" rispondo acida prima che possa proferire parola.
"Ciao anche a te, Kay. Volevo proprio parlare con te." Sento il suo tono beffardo anche dall'altro lato della linea e la sua lieve risata arrivarmi all'orecchio; cosa che fa ogni volta che perdo la pazienza con lui o quando mi prende in giro.
"Ah adesso vuoi parlare con me?" continuo ferma con il mio tono indispettito.
"Potete passare da me? Ti devo ridare una cosa."
"Non me la puoi dare domani?" quando si impunta non c'è niente da fare: vince lui.
"Kay, che vuole?" mi richiama la mia amica al volante, all'oscuro dell'intera conversazione. Le spiego cosa vorrebbe Cameron e lei lo asseconda assicurandomi che ci metteremo un attimo. Mi domando perché non possa venire con noi al pub se sta a casa! Non posso nascondere che mi sarebbe piaciuto se fosse venuto. Vallo a capire...
Mi rendo conto, tra un pensiero e l 'altro, che io in realtà non ho il numero di cellulare di Cameron. Non ce lo siamo mai scambiato da quando ci conosciamo, semplicemente perché non ce n'è stato bisogno.
Il grande cancello di casa Johnson si apre lasciandoci passare. Attraversiamo il giardino, il quale ha l'erba umida, con grande difficoltà a causa dei tacchi che Sally mi ha obbligata a indossare. "Ti slanciano!" mi ha detto cercandomi di convincere. Alla fine, anche se a mio malgrado, li ho messi, ma solo per non sentirla elencare centinaia di motivi positivi per cui le donne li dovrebbero sempre avere ai piedi. La maledico mentalmente e sbuffando continuo a camminare. Il grande portone semiaperto ci si presenta avanti imponente, così lo spingo leggermente sotto le incitazioni persistenti di Sally ad entrare. Una volta dentro il buio mi acceca lasciandomi basita senza vedere nulla. Ben presto gli occhi si abituano all'ambiente circostante lasciandomi intravedere alcuni mobili, grazie alla fievole luce della luna.
"Cameron, ci sei?" interrompo il silenzio che accoglie la casa.
Faccio un passo avanti sentendo il mio tacco picchiettare sul pavimento riempiendo il silenzio mentre i miei occhi vengono violentemente colpiti da un' intensa luce.
"Sorpresa!" esclamano decine e decine di ragazzi di fronte a me, sbucando da varie zone della casa, nascosti. Tra loro riconosco immediatamente le mie amiche e Austin. Capisco tutti questi misteri...hanno organizzato una festa a sorpresa per me! Con questo si sono fatti decisamente perdonare la mia arrabbiatura con loro per avermi dato buca. Dovevo aspettarmi che era tutto organizzato! "Sei ancora arrabbiata con noi?" mi chiede Madhison, la quale indossa un bellissimo abitino rosa stretto sul petto e che ricade in una gonna a palloncino fino al ginocchio. Ricordo quando a momenti non urlavo al telefono alle mie amiche per non essersi liberate questa sera. Nego ridendo, muovendo la testa in cenno di disapprovazione.
Il resto degli invitati sono conoscenti o persone incontrate raramente lungo i corridoi della scuola. Suppongo che Austin abbia invitato qualche suo amico del primo anno di College.
Finiti i ringraziamenti, i saluti e presi tutti i regali, la festa ha veramente inizio. In realtà da quando sono arrivata non ho visto Cameron da nessuna parte eppure questa è casa sua, devo ringraziarlo per essersi offerto di organizzare tutto qui. I miei pensieri vengono interrotti dalle luci che lentamente si abbassano di intensità lasciando così un'atmosfera soffusa, riempita dalle luci intermittenti provenienti dalla palla disco al centro della sala e quelle psichedeliche che danno un tocco da discoteca. Tutti i ragazzi si riversano nell'enorme salone Johnson per dare inizio ad una lunga serata.
Ai lati della stanza ce n'è un'altra con un lungo e grande tavolo bandito di bevande alcoliche e poche altre analcoliche, e qualcosa da mangiare, giusto per rallentare il processo di ebrezza.
Le mie amiche mi intrufolano con loro fra la marmaglia di gente che si muove a ritmo della musica del DJ-Austin, spronandomi a danzare con loro e a lasciarmi andare. Sally ha già bevuto un drink e ne ha in mano un secondo da finire. Madhison, essendo già euforica di suo, le è bastato aggiungere una piccola quantità di alcol per farla energizzare ancor di più. Stacee non si è lasciata convincere, prendendosi così solo un pò di Coca-Cola. Io ho bevuto a mala pena qualche sorso, la quantità giusta per non sentirne nemmeno gli effetti. Sally e Madhison saltano come due pazze spensieratamente senza fermarsi un secondo. Le luci attraversano la stanza in continuazione, riflettendo sui corpi sudati della gente che balla e beve senza pietà. Stacee ed io ci godiamo più la musica limitandoci ad ancheggiare a ritmo. Le canzoni pian piano aumentano di intensità sfumando sempre di più dal pop all' elettro-house.
"Ehi!" mi sento urlare da dietro da una sensuale voce maschile. Riconosco subito a chi possa appartenere: Cameron.
Mi volto ritrovandomi due occhi scuri a fissarmi, leggermente coperti da un ciuffo spettinato.
Passo lo sguardo in rassegna: prima sul suo petto muscoloso e fasciato da una misera camicia leggermente trasparente, sbottonata fino al petto, lasciando ben poco all'immaginazione e facendomi deglutire rumorosamente. La indossa con la sua solita non-chalance di essere perfetto comunque, lo odio per questo! Poi continuo a scrutarlo, notando che indossa un paio di pantaloni neri, i quali gli calzano a pennello sulle sue lunghe ed esili gambe.
Mi ritrovo a seguirlo, mano nella mano, mentre lui è davanti a me facendosi spazio fra le persone, indicandomi la strada. Giunti fuori il volume della musica si smorza sempre di più ad ogni passo che facciamo, mentre l'aria mi sferza il volto facendomi rabbrividire.
Costeggiamo l'enorme piscina su cui si riflette pallida la luna. Arriviamo nel punto più alto del giardino che circonda la villa, e il mio sguardo cade sulle nostre mani ancora unite. A quel punto una scossa parte dalla mia mano pervadendomi tutta, facendo scomparire il freddolio di poco prima. Ci fermiamo ad ammirare il bellissimo panorama notturno che abbiamo difronte. Un limpidissimo cielo stellato decora il tutto, rendendo più bella l'atmosfera attorno a noi.
"Sei uno schianto, Kay." Le sue parole riempiono l'imbarazzo che si stava creando. Arrossisco violentemente al sentire quel complimento da lui, per me. Sono contenta che però sia abbastanza buio da non fargli notare il mio rossore.
"G-Grazie..." balbetto un po' spiazzata.
"Chiudi gli occhi."
"Cosa?!" esclamo interdetta.
"Chiudili e basta. Ancora non hai ricevuto il mio regalo... " mi fa notare, anche se credevo che lui avesse contribuito a regalarmi il vestito. Faccio come dice portando le mani sugli occhi per tenerli chiusi a forza, a causa della mia perenne curiosità. Il cuore mi batte forte in petto ansiosa di quello che sta per succedere, qui, sola con lui.
"Curiosa eh!?" rilascia nell'aria una leggera risata prima di prendere un lungo respiro. Sento il rumore di due passi. Si sta avvicinando. Deglutisco a fatica, a conoscenza della distanza che c'è ora fra noi. Mi scosta delicatamente le mani dal volto.
"Tienili ancora chiusi." Sussurra con voce profonda, riferendosi ai miei occhi. Nel frattempo stringe le mie mani piccole e fredde nelle sue calde e grandi, facendomi sentire al sicuro. Il suo respiro si avvicina sempre di più al mio, fino a confondersi. Ad un tratto percepisco qualcosa di morbido toccarmi le labbra. Apro velocemente gli occhi spiazzata, lasciandomi dalla sua presa di scatto e allontanandomi di poco da lui.
Lo vedo di fronte a me con un espressione indecifrabile sul volto mentre si passa una mano dietro la nuca, scompigliandosi i capelli in un modo da far impazzire.
I suoi capelli, il suo bellissimo ciuffo, i suoi occhi scuri che fanno perdere la testa, il suo dannatissimo sorriso e infine le sue labbra. Le sue bellissime e sensuali labbra. Realizzo che ad avermi appena toccato erano le labbra di Cameron, le sue fantastiche labbra sulle mie.
Senza esitare e perdere altro tempo mi avvicino nuovamente a lui, fiondandomi sulle sue labbra. Lo lascio subito un po' disorientato ma si riprende subito portando le sue mani sui miei fianchi accarezzandoli, e aggiungendosi delicatamente al movimento della mia bocca sulla sua. Al suo tocco continuo rabbrividisco, sentendo un calore familiare pervadermi il petto.
Appoggio automaticamente una mano sul retro del collo e l'altra sui suoi pettorali. Gli massaggio la nuca scompigliandogli i capelli, proprio come fa lui di solito. Da quanto tempo volevo toccarglieli...sono così morbidi.
Sento migliaia di farfalle svolazzare nello stomaco mentre le nostre labbra si muovono a ritmo l'une delle altre. Mi congratulo mentalmente con me stessa perché è notte e lui non può vedere il rossore che sta apparendo leggermente sulle mie guance in questo momento. Cameron è come la notte rassicurante e piena di stelle mentre io una stella luminosa, che senza dell'oscuro buio non potrebbe esserci.
Mi ritrovo a pensare, proprio ora, a quanto possa essere stupida, era così evidente!
Eh sì, proprio lui.
Mi sono presa una bella cotta, forse ustionata, o scottatura di terzo grado, o qualsiasi cosa sia; proprio per Cameron.
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|SPAZIO AUTRICI|
Ciao a tutti i nostri lettori!
Non abbiamo mai scritto in fondo i capitoli ma questa volta sì, volevamo sapere da voi cosa ne state pensando della storia e SE VI PIACE.
FATECI SAPERE DI PIU' SU TUTTE LE VOSTRE IMPRESSIONI COMMENTANDO QUI!
A PRESTO,
FEDE E SILVY!!!!!!
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