CAPITOLO 10


Quell'esclamazione mi risveglia dallo stato di trans, come il richiamo di un padrone al proprio cagnolino, quando è in adorazione di qualcosa da mangiare.

Mi volto, ma in quel momento avrei preferito non averlo fatto e avrei bevuto volentieri la pozione di "Alice nel paese delle meraviglie", per diventare così piccola da non farmi vedere.

Non posso crederci. Non può essere vero. Che ci fa qui?!

I suoi capelli più chiari, fra il ciuffo moro, ora sono ancora più evidenti. I suoi lineamenti sono accentuati: gli zigomi, la mascella, e la bocca è incorniciata dalle sue solite labbra carnose. Sotto il labbro inferiore ha un piccolo piercing, lo rende molto attraente.

Proprio come me lo ricordavo. L'ho visto, l'ultima volta, poco più di un mese fa; sembra che sia passato più tempo. 

"Ciao! Non pensavo di trovarti qui. Come stai?!" si rivolge a me mentre si avvicina e squadra da capo a piedi Cameron.

Oddio...Cameron e io stavamo...per...baciarci!

Vorrei far uscire qualche parola, ma non ci riesco. Sono scioccata, tutto questo non me lo sarei mai aspettata. La vita ci riserva molte sorprese indesiderate.

"Cos'è, ti hanno tagliato la lingua!?" si permette anche di fare lo spiritoso ora?! Questo è troppo!

"Senti non ho tempo da perdere qui con te, Brian! Se sei venuto qui a Toronto per ricordarmi che gran pezzo di merda sei, è meglio che tu vada via, subito!" gli urlo contro. Solo un mese e mezzo fa ero al mare con lui, prima che succedesse tutto il casino.

Era tutto così perfetto... Anche se, ancora non capisco se fosse lui, che mi piaceva veramente, o la situazione che si era creata, a piacermi; in ogni caso l'ultima cosa che mi aspettavo era di ritrovarlo qui, ora. Solo il pensiero era un conto, ma ora che proprio lui, il quale mi ha fatto passare certi momenti è qui con me, quasi mi scendono le lacrime.

Ero felice con lui, ma so che non sarebbe stato giusto continuare la relazione se non fossi davvero sicura.

Cameron nel frattempo ci guarda stupito, non capisce quello che sta succedendo, forse nemmeno se lo immagina. Non sa quello che Brian ha fatto passare a me e mio fratello.

"Chi sei?" chiede in tono brusco Cameron, con un espressione confusa in volto.

"Chi sei tu!?" risponde Brian, altrettanto irritato.

Questa situazione non mi piace, per niente.

"Brian, non cominciare a fare lo strafottente!" lo rimprovero assumendo un tono autoritario.

Cerco di calmare le acque. Prendo un profondo respiro. "Lui è Brian." Dico indicandolo ma rivolgendomi al ragazzo più confuso ."Il mio ex-ragazzo." Aggiungo. Così capirà in che situazione imbarazzante si trova.

"E lui invece è Cameron." Lo presento a Brian. Non lascio il tempo di lasciar fare un cenno di saluto, tra i due, che la mia dannatissima bocca aggiunge" Il mio fidanzato." perché sono così impulsiva!?

Sono timida ma l'istinto a volte è maggiore, soprattutto quando sono arrabbiata. Non so cosa volevo dimostrare a Brian con questa affermazione, credo che nemmeno vorrei una cosa del genere, quindi penso sia solo per fargli un dispetto. Una sorta di vendetta per quello che mi ha fatto, sempre che gli interessi qualcosa di me.

"Ahh..." è rimasto stupito tanto quanto me e il diretto interessato. Il mio sguardo va a finire sull'espressione di Cameron, che subito è disorientata e stupita, ma ben presto si trasforma in una compiaciuta. Non lo capisco proprio.

"Ci si vede in giro, allora" dice Brian. Si allontana da noi ancora confuso.' Ci si vede in giro ' significa che ora frequenta questa scuola!? Non voglio pensarci ora. Mi rendo conto che Cameron è proprio di fronte a me, in attesa di una spiegazione, evidentemente.

No, non voglio fare un'altra figura imbarazzante. Mi volto di scatto e comincio a camminare allontanandomi dal suo sguardo, e soprattutto, da lui.

"KAY! Dove pensi di andare!" cammino più veloce e mi segue.

Esco dai cancelli andando verso i parcheggi per seminarlo. Dopo un po' che cerco di nascondermi fra le macchine, giro l'angolo e non lo vedo più dietro di me, così mi fermo. Mi appoggio con la schiena al muretto per riprendere fiato e pensare alla situazione che ho creato. In che casino mi sono cacciata...!

Il mio sguardo va a finire a terra. Guardo i sassolini bianchi sul suolo e comincio a scalciarli delicatamente, non troppo forte.

Nella mia visuale, oltre alle mie converse, scorgo anche un altro paio di piedi.

Due scarpe da ragazzo, due gambe lunghe ed esili, mani in tasca...Cameron.

Alzo lo sguardo e lo vedo appoggiato vicino a me, al muretto. Mi lascio due secondi per guardarlo senza che se ne accorga. Attraverso la sua maglietta bianca, leggermente tirata sul petto, si intravede la sua muscolatura perfetta. I suoi occhi sono fissi in un punto indefinito del terreno. Ad un tratto alza lo sguardo e si gira verso di me. Oh no...

"Allora Kaycee. Cos'è questa nuova storia? Ci siamo fidanzati e non mi fai sapere niente!?" mi beffeggia lui, in tono derisorio e curioso. Esito un momento prima di rispondere.

" Bhe ..." poi riprendo decisa." Stai tranquillo Cameron. L'ho detto per tirarmi fuori da una situazione... scomoda direi." La sua espressione cambia subito, quando capisce che si tratta molto di più che una semplice bugia.

"Ok...ma Brian se ne accorgerà, prima o poi, che è una cavolata. Ma cosa ti ha fatto quello stronzo?!" lo dice in tono calmo anche se intuisco che cerca di tenere a freno l'irritazione.

Dai suoi modi e toni capisco che non gli sta molto simpatico Brian.

"Non ho molta voglia di..."

"Va bene....tranquilla ,quando vuoi." Cerca di essere comprensivo ma sembra deluso da come gli ho risposto.

"Eh va bene. Ti racconto tutto , se hai voglia di ascoltarmi."

Non so perché, ma so che parlarne con qualcuno mi farà bene, dopo quello che è successo. Ad Austin vorrei non dirglielo, se vedrebbe Brian qui lo prenderebbe a pugni in faccia... meglio evitare. Vedrò di gestire la situazione.

"Ne ho voglia Kay." Risponde deciso.

" Era il primo anno che andavo in vacanza in Florida. I miei genitori avevano deciso di alloggiare in un campeggio per tutta l'estate. A me non piaceva l'idea di alloggiare in un bungalow." Mi vengono in mente molti ricordi nel raccontare quanto, inizialmente, ero scettica al campeggio.

"Siamo arrivati lì alla fine di giugno. I primi giorni sono stati noiosi perché non conoscevo nessuno. Questo finché, un giorno, non ho conosciuto Ashley. Per lei non era la prima volta. Ormai da qualche anno trascorreva ogni estate lì. Lei conosceva ben o male tutti i ragazzi del campeggio. Non ci parlavamo spesso, solo qualche volta, in incontri casuali. Un giorno mi ha detto che si era appena fidanzata con un ragazzo che abitava lì, ma lei conosceva da un po' di anni, che, ironia della sorte, non avevo mai visto. Probabilmente perché lui non era del campeggio..." suppongo sia così. Brian abitava in Florida ma non faceva parte del campeggio dove stavamo io e Ashley. 

Cameron sembra interessato e mi fa un cenno per continuare a raccontare.

"Ashley, dopo qualche giorno, è dovuta tornare a casa per circa due settimane. E' in quel periodo che ho conosciuto Brian. Un giorno in spiaggia mi è venuto a parlare e da lì è cominciato tutto." Abbasso lo sguardo perché non riesco più a sostenere quello invitante di Cameron. Inoltre, non voglio farmi vedere così vulnerabile da lui. Faccio un secondo lungo inspiro per questa giornata, che sembra così piena di sorprese, e continuo ad esporre i fatti.

"Con Brian andava tutto bene. Ero felice con lui, anche se lo conoscevo da così poco tempo. Dopo una settimana ci siamo messi insieme. Era un ragazzo molto attraente e gentile." Le persone sanno essere molto crudeli, a volte ingiustamente.

"Avevo riposto in lui tutta la mia fiducia e la dignità che avevo. Per non parlare del fatto che era la mia prima vera relazione..." rido amaramente. Che brutto il destino. Ora, ai suoi occhi, sembrerò una sfigata, ma ho voglia di sfogarmi e raccontargli che stronzo è stato!

Le lacrime si fanno strada e arrivano ai miei occhi molto velocemente anche se cerco di respingerle e mandarle indietro. Un magone allo stomaco si insinua dentro di me, allargandosi. Esporlo a parole, a voce alta, fa più male del solo pensiero. Una lacrima mi bagna il viso. Scende piano piano, dall'angolo interno dell'occhio. Un tocco leggero di una mano, sfiora la mia guancia e asciuga la lacrima.

" 'Credo che un bel pianto faccia bene a tutti in certi momenti. Pulisce proprio come fa la pioggia.' ...Disse Stoker, lo scrittore di Dracula...Se vuoi fallo, non ci sono problemi." Annuisco assente, pensando alla frase che ha appena citato. 

Forse ha ragione, ma ora non voglio piangere, voglio farlo partecipe di quello che ho passato. Cameron è uno dei pochi a cui l'ho raccontato, e mai lo racconterò. Nemmeno mia madre sa tutta la storia. Lei crede che sia stata solo una rottura, non si immagina che dietro c'è di più. Alzo lo sguardo e incontro il suo, penetrante e profondo. I suoi occhi sono misteriosi e attraenti allo stesso tempo, proprio come una cosa misteriosa: tu sai di metterti in pericolo andandogli incontro, ma la curiosità ha la meglio e non riesci ad allontanarti.

I suoi occhi sono così: ti catturano e vorresti guardarli all'infinito, fino nel profondo.

" Io non lo sapevo. Non sapevo che il fidanzato di cui mi parlò Ashley fosse Brian. L'ho scoperto solo dopo. Ashley prima di partire si era fidanzata con Brian e quando non c'era più ha fatto il doppio gioco con me. Loro non si erano lasciati, si sentivano e stavano insieme. Lei non sapeva di quello che stava accadendo e nemmeno io. Un giorno, dopo che Ashley era tornata, li ho visti insieme, che si baciavano. E' successo un casino da lì. Lui però ha lasciato lei perché aveva capito che mi AMAVA." Calco l'ultima parola e mi esce un'altra risata amara. Come ho potuto credergli!?

"Che c'è?" chiede Cameron confuso. Non si immagina cosa abbia fatto dopo.

"Ashley si arrabbiò con me e da quel momento non ci siamo più parlate. Io perdonai Brian perché sembrava sincero, davvero. Siamo stati insieme quasi due mesi finchè... Sono stata una stupida se ci penso ora... mi ero illusa, troppo. Per questo ora ci sto così..." la voce inizia a tremare e cerco di tirare fuori il rospo il più in fretta possibile.

"Lui mi tradì con la ragazza di mio fratello. Sta volta non aveva scelte. Quando lo scoprii fui delusa, moltissimo. Ero una stupida a pensare di potermi fidare di una situazione che andava troppo bene per essere vera. Non potevo perdonarlo. Bastava che mi dicesse che se io non lo avessi soddisfatto sotto certi aspetti...sai cosa intendo, mi avrebbe lasciato, invece che tradirmi. Sarei stata delusa ma lo avrei scoperto prima che mi ferisse. Invece ha voluto farmi soffrire. Sapere che la persona a cui hai dato te stessa, ti usava, fa male, anche se tu non l'amavi, gli hai pur sempre dato un pezzo di te."

"Ti ha almeno dato delle spiegazioni?" chiede dopo un po' di silenzio.

"No. Ma avrebbe dovuto farlo per se stesso, per essere coerente e dicendomelo in faccia. Invece è stato zitto quando io gli ho chiesto spiegazioni.Da lì è finita per sempre, da parte mia. Ho capito che non lo amavo, non l'ho mai fatto, e mai l'amerò. Persone così non si meritano di entrare nella mia vita."

"Sai come siamo noi ragazzi..." prova a consolarmi.

"Sai quello che mi ha fatto più male?" chiedo in modo retorico.

"No..." ovvio.

"Che non è stato Brian a ferirmi , ma quello che ha fatto: la fiducia, la dignità sono state perse e per me darle ad un altro ragazzo sarà difficile. E' una cosa stupida, ma io in queste cose ci credo molto e non voglio di nuovo essere presa in giro da qualcuno...questioni di principio. In pratica la mia vita sociale coi ragazzi è rovinata..."

"Però... guarda il lato positivo: non era quello giusto. Ora lo hai capito."

"Ora ne sono certa. Grazie Cam."

"Niente, Kay...Posso farti una domanda?"

"Sì."

"Ora siamo amici?" chiede lui incerto, per la seconda volta da quando ci conosciamo. Forse per via di quello che stava per accadere prima che Brian ci interrompesse...

"Direi che possiamo considerarci amici, sì..." rispondo ridacchiando. Non ci si chiede se essere amici o meno. Ma io e Cameron stavamo per baciarci, direi che è meglio mettere delle barriere e per ora restare amici. 

Ripenso al quasi bacio e mi chiedo: 'Perchè mi stavo lasciando così andare?'... a me non piace Cameron, o forse... non mi piaceva.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top