Capitolo 30

È domenica finalmente ed io sono appena uscita dalla doccia. Sono andata a correre di mattina presto, dato che a New York non gira anima viva alle 6:30. Sono stata fuori un bel po', ma ammetto che mi ci voleva. Non amo correre ma a volte riesco a sfogare la tensione e lo stress molto bene. Sono le 8:15 e noto di essere stata sotto l'acqua almeno 30 minuti. Ovviamente in 5 minuti mi sono lavata, negli altri 25 sono stata ferma sotto l'acqua a pensare e a rilassarmi. I miei sono andati a fare la spesa, quindi metto lo stereo a tutto volume e inizio a cantare. Butto l'asciugamano con cui ho fatto il turbante per terra e vado a prendere il phone per asciugarmi i capelli. Di solito mi vesto prima, ma ho casa libera e per evitare di bagnarmi i vestiti decido di fare l'inverso. È partita "The hills" dei The Weeknd, ed io inizio a cantare mentre uso l'asciugacapelli anche come microfono. Dopo è il turno di "Don't stop" dei Five Second of Summer e "Leave my heart out of this" delle Fifth Harmony.
Sono ancora nuda, avendo perso tempo nel mettere a posto il phone, riordinare il bagno e nell'essermi iniziata a guardare allo specchio.
Non sono magra ma nemmeno grassa, ho i fianchi accentuati, ma li preferisco all'essere senza. Mi piace spesso palparli usandoli come anti-stress e senza non so cosa farei. Cio' che mi rattrista peró sono quei tre segni tra la pancia e lo stomaco, e il pensiero degli altri sulla mia schiena. I miei capelli rossi sono cresciuti ed ora mi arrivano sotto il seno. Gli occhi solitamente azzurri, oggi hanno un colore che somiglia al verde chiaro. Vengo riscossa dai miei pensieri da "Human" di Christina Perry, e questa proprio non riesco a non cantarla. Prendo la spazzola ed inizio a pettinarmi i capelli, mentre mi siedo sul letto ancora sfatto.
"I can hold my breath
I can bite my tongue
I can stay awake for days
If that's what you want
Be your number one

I can fake a smile
I can force a laugh
I can dance and play the part
If that's what you ask
Give you all I am

I can do it
I can do it
I can do it

But I'm only human
And I bleed when I fall down
I'm only human
And I crash and I break down
Your words in my head, knives in my heart
You build me up and then I fall apart
'Cause I'm only human..."
La canzone continua ed io continuo ad intonarla, mentre mi infilo le mutande e i pantaloni della tuta. Essendo così concentrata nella mia parte da cantante e nel vestirmi, non mi accorgo di non essere sola nella stanza, almeno finchè non finisce la canzone. Mi volto e per poco non prendo un infarto.
-Dio mi hai spaventata, non sapevi dirmi che eri qui?-
La persona davanti a me continua a fissarmi mentre inizia ad avvicinarsi. Mi guarda come se fosse in trans e il suo sguardo si ferma sul mio seno. Mi copro istintivamente, non essendo abituata a farmi vedere mezza nuda in situazioni normali.
-Lucy smettila di guardarmi così, come sei entrata?- dico ancora un po' confusa. Sembra riscuotersi dai suoi pensieri e mi guarda negli occhi. Ho fermato la musica dello stereo e mi sono infilata un top ed una canotta, andandomi poi a sedere sul letto.
~Ti ho chiamata un paio di volte e ho suonato il citofono ma non mi aprivi, così ho aperto la porta con le chiavi che mi hai dato tu~ spiega lei risoluta. Mi ero scordata dell'ultimo particolare, che idiota.
Mi do uno schiaffo in fronte per la mia memoria corta e poi torno a guardarla. Non ci vediamo da ieri, eppure mi sembra di non vederla da giorni. Penso di starne diventando dipendente. Si spoglia improvvisamente e sparisce nel bagno. *Mi vuole fare morire sta ragazza per caso?* penso tra me e me, mentre cerco di non correre nel bagno e farmi una seconda doccia. Quando esce ha i capelli legati disordinatamente in una coda, il corpo bagnato e il mio accappatoio a dosso. Il cuore sembra fermarsi, e i miei occhi rimangono a fissarla come se fosse una delle sette meraviglie del mondo. Non importa quante volte io la vedi, non importa se è truccata, struccata, con un bel vestito, con una tuta o con niente. Ai miei occhi è sempre bellissima. Mi umidisco le labbra leggermente asciutte e poi le mordo. Lei annusa distrattamente il mio profumo rimasto sull'accappatoio e poi espira lentamente, come se le dispiacesse  dover lasciarlo andare. Mi avvicino spedita, le afferro un polso e la butto sul letto. Inizio ad annusare il suo collo, le spalle, il seno e la pancia. Il mio bagnoschiuma su di lei lo adoro e mi fa andare su di giri. Incrocio il suo sguardo e per un momento mi sorride dolce. Poi il sorriso diventa leggermente malizioso e per un attimo non capisco cosa stia pensando.
-Che c'è?- chiedo confusa.
~Niente, mi hai solo buttata sul tuo letto e mi sei salita sopra, per di più hai iniziato ad annusarmi nemmeno fossi un cane o un drogato in astinenza che finalmente ha la sua roba~ dice tranquilla. Non vedo in effetti cosa ci sia di male.
-Beh sei la mia ragazza no? È normale che voglia sentire il mio profumo su di te, come è anche normale che reagisca così vedendoti con solo il mio accappatoio addosso e tutta bagnata.-
Credo di aver detto qualcosa di troppo, dato che lei alza un sopracciglio e poi smettere di sorridere. Per sbaglio, invece di appoggiare le mani ai lati del suo corpo, le ho appoggiate sul suo seno, intuendo quindi che più che dire qualcosa di male, ho fato qualcosa di imbarazzante. Le ritraggo imbarazzata scusandomi del gesto. Puó sembrare strano che mi senta così, nonostante abbiamo fatto molte cose che vanno oltre il palpeggio; quando peró siamo tranquille senza fare azioni sconce, fare cose del genere mi fa un altro effetto, mi imbarazza.
~Qui qualcuno é giá in astinenza~ sussurra al mio orecchio. Brividi mi percorrono la schiena, mentre io mi allontano e le porgo i vestiti. Si veste in fretta e stavolta è lei a buttarmi sul letto.
~Ora me la pagherai~ dice seria. Mette le mani sui miei fianchi e dopo pochi secondi inizia a farmi il solletico. È seduta su di me e quindi non riesco a muovermi più di tanto, ma sentire la mia risata rimbombare per la stanza mi fa pensare di aver iniziato a respirare di nuovo. Metaforicamente ovvio.
~Scusati!~
-Ma l'ho già fatto!-
~Fallo di nuovo~
-No-
Riprende a farmi il solletico finchè non riesco a bloccarle le mani. La attiro su di me e le rubo un bacio, sorridendole subito dopo.
-Comunque buongiorno eh- 
~'Giorno piccola ribelle~ risponde ridendo sulle mie labbra. Sento la porta di casa mia aprirsi e i miei che che annunciano il loro ritorno. Li salutiamo urlando dalla mia camera, ma quando voglio alzarmi per andare da loro, Lucy mi blocca le gambe tra le sue e mi guarda intensamente negli occhi.
~Ora vedrai cosa succede quando non ti scusi a dovere~ e affermato questo, prende le lenzuola portandole a coprirci fin sopra la pancia. Sento una sua mano scendere fino ai miei pantaloni, mentre qualcuno sta salendo le scale. Inizia a toccarmi e a baciarmi il collo, mentre io cerco debolmente di oppormi. Il passo sulle scale è pesante quindi penso sia mio padre. Si stacca quando sente il rumore dei passi avvicinarsi, ma poco prima che mio padre entri...

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