Capitolo 22

(Scene un po' violenti e di rapporti sessuali)

Inizia a squillarmi il telefono di casa facendomi saltare dalla paura. Rispondo poco dopo e l'altra voce al telefono mi fa sgranare gli occhi.
<Oh, Flatcher, ancora lei.>
La prof di inglese è una stalker o cosa?
-A quanto pare-
<Vorrei parlare con uno dei tuoi genitori se è possibile>
Addirittura? Sta scherzando spero.
-Non sono in casa-
Rispondo fredda. Al telefono mi viene abbastanza naturale, sarà l'abitudine credo.
<Bene, allora lo dico direttamente a te. Domani rimarrai un ora in più a scuola a fare due chiacchiere con me.>
Attacca senza farmi nemmeno rispondere. Ma che diamine vuole da me? Nella mente rimbombano le parole che ho sentito pronunciarle e la cosa non mi tranquillizza affatto. Riordino casa, studio, mi faccio una doccia ed esco a fare un giro in skate. Sono le 17:00 e decido di andare da Lucy per parlare della strana decisione della strega malefica. Non la avviso del mio arrivo e ammetto che la cosa non mi dispiace affatto. Quando entro la trovo nascosta dietro la porta con solo un telo da mare addosso e i capelli bagnati. Chiudo la porta appoggiando lo skate a terra e mi avvicino a lei. Al diavolo la prof di inglese, di quello possiamo parlarne anche dopo. La avvicino a me cingendole un fianco e annuso il suo profumo di fragola dato dal bagnoschiuma e dallo shampoo. Con la mano sinistra le accarezzo il braccio e poi inizio a baciarle l''incavo del collo, salendo sempre di più verso le labbra. Dopo un delicato bacio, lei mi cinge il collo con le braccia.
~Sabato non ti è bastato?~ e mi morde il lobo dell'orecchio.
-Forse si, forse no- rispondo trattenendo un sussulto. Si stacca e mi lascia in sala da sola come una deficiente. Mi tolgo la felpa e la appoggio su una sedia e poi mi dirigo in camera sua. Inutile dire che vedendola senza nemmeno più l'asciugamano mi fa perdere il controllo, mentre lo stomaco si rivolta un centinaio di volte dentro di me. Mi tolgo le scarpe velocemente, la spingo sul letto e blocco il suo corpo con il mio.
Leggo nel suo sguardo la stessa voglia che aveva quel sabato, e che ha controllato meglio di me.
~Amy, sei sicura?~ chiede accarezzandomi una guancia. Non rispondo essendo occupata ad ammirarla centimetro per centimetro.
~Così mi consumi~ ridacchia. Arrossisco non so nemmeno io il perchè e mi chiedo come fa ad avere questo effetto su di me.
La bacio lentamente, assaporando le sue labbra come non ho mai fatto prima.
-Sono al limite- sussurro sulle sue labbra. Per quanto io ci provi ad aspettare non ci riesco più, é più forte di me. Il suo profumo, il suo sguardo, la sua risata, anche il suo sfiorarmi mi manda in tilt il cervello.
~Amy?~
-Si?-
~Devo dirti una cosa importante aspetta~ dice fermandomi. Lascio il succhiotto a metá e la guardo confusa.
-Non vuoi? O pensi sia troppo presto?-
~No non è questo~ dice per poi sospirare e sorridere.
~Ci sto pensando da un po', e credo che cinque mesi possano bastare...~
Mi guarda negli occhi in cui si perde per un attimo.
~Vuoi essere la mia ragazza?~
Rimango sorpresa da quelle parole dato che non me l'aspettavo, ma istintivamente rispondo di si. Perchè io voglio, io la voglio, penso di averla sempre voluta anche se lo negavo. Finisco il succhiotto che stavo facendo prima e poi la bacio di nuovo. Stavolta peró è un bacio famelico, di quelli che si danno nei film i due personaggi quando sono al limite, in questo caso come noi due. Esploro il suo corpo con le mani e scendo con la bocca fino al suo seno. Mentre ne accarezzo uno con la mano, facendo anche dei piccoli cerchi intorno al capezzolo, succhio e mordicchio l'altro, finchè entrambi non si induriscono. La sento sussultare ad ogni mio tocco e questo mi fa sorridere. Scendo ancora baciandole l'addome e la pancia, fino ad arrivare alla coscie. Lecco prima l'interno coscia destro, arrivando lentamente alla sua intimità. Sorrido e mi alzo a guardarla. Tutto in lei mi chiede di continuare, e il suo sguardo poi non mi chiede altro. Mi avvicino alle sue labbra, lentamente, mentre la guardo negli occhi.
~Amy dio mio sbrigati~ sussurra impaziente.
-Come vuoi- e nel momento in cui la bacio faccio entrare nella sua apertura un dito. Mi morde un labro, geme, e si aggrappa con le mani alla mia schiena. Ho una canotta addosso, ma sento le sue unghie sulla mia pelle. Aspetto che allenti la presa e inizio a muoverlo lentamente. Con mia sorpresa è più bagnata di quanto credessi e dopo poco riesco a infilare anche il secondo dito. Geme di nuovo e man mano che aumento la velocitá, lei si stringe a me, graffiandomi la schiena e urlando sempre di più.
~Amy, s-sto pe-r v-veni-re~ confessa tra un gemito e l'altro. A quel punto mi fermo e faccio uscire le dita rudemente da lei. Mi stacco dalle sue labbra e mi porto le dita alla bocca. Le lecco come fossero un gelato che si sta sciogliendo, e quando finisco mi porto poi all'altezza del suo ventre. Lecco la sua apertura molto lentamente per farle un dispetto, mentre con il pollice destro le massaggio il clitoride.
~Amy, muoviti~ dice lei al limite. Smetto di farla aspettare ed entro in lei con la lingua. Le prendo i fianchi e la avvicino più a me, mentre muovo la lingua dentro di lei sempre più velocemente. Inizia a muoversi contro la mia bocca e poco dopo la sento urlare di piacere. Viene sulla mia lingua ma stranamente il fatto non mi fa per nulla schifo, anzi, mi eccita ancora di più. Mi metto sopra di lei, e la vedo respirare affannata.
~Hai fatto pratica per caso?~ dice mentre riprende fiato.
-Diciamo che in Australia ho trovato con chi esercitarmi. Ovviamente facevo tutto io, sei tu la prima ad avermi toccata- dico sorridendo.
~Beh allora direi che è il momento di andare avanti.~
Inverte le posizioni e mi sfila la canotta lanciandola da qualche parte dietro di lei. Il reggiseno fa la stessa fine e poco dopo anche i pantaloni. Se prima ero sicura di quel che facevo, ora sono solo rossa in viso dall'imbarazzo. Mi guarda nello stesso modo in cui l'ho guardata io all'inizio e poi si fionda sul mio corpo famelica. Inizia a baciarmi sentendo anche il suo sapore, mentre con una mano gioca con un uno dei miei seni, e va poi a baciare e mordere ogni parte del mio corpo fino ad arrivare al seno libero. Inizio a sentire di nuovo quella bellissima sensazione di benessere ed adrenalina e respiro a pieno. Sento venirmi la pelle d'oca e i brividi quando lei porta la mano sulla mia intimitá. Inizia ad accarezzarla lentamente mentre mi lascia leggeri baci lungo tutto il corpo, fino ad arrivare al ventre. Mi sfila l'intimo e per istinto mi copro con le mani. Lei ride piano e poi me le sposta delicatamente. Mi guarda negli occhi, e capisco che anche se volessi fermarla non ci riuscirei.
~Sei bellissima quando arrossisci per l'imbarazzo~ dichiara prima di baciarmi. Mi sento per la prima volta nuda davanti a lei. E non solo letteralmente ma anche spiritualmente. È come se fossimo collegate e lei sentisse tutto ció che provo.
-N-non è vero- dico mentre sussulto quando mi lecca il clitoride e poi la mia apertura. Sento emozioni più forti rispetto la prima volta e l'adrenalina sale sempre di più unita al piacere. Piano lascia entrare un dito, dopo poco un altro e inizia a muoverli prima lentamente poi aumentando gradualmente. Inizio ad ansimare e mi lascio sfuggire un gemito quando inizia a farmi un succhiotto sul seno. Sorride divertita dalla mia espressione sottomessa e inaspettatamente aggiunge un terzo dito. Mi sporgo in avanti aggrappandomi alle sue spalle e facendo pressione con le unghie. Il piccolo momento di dolore lascia spazio, poi, ad uno pieno di piacere, e quando Lucy si sottrae dalla mia presa per andare a dare attenzioni al clitoride, sento mille emozioni invadermi. Vengo poco dopo il suo gesto e chiudo gli occhi per l'estasi. Li riapro lentamente sfinita e la vedo succhiarsi le dita con un sorriso lussurioso. Mi bacia e noto che il mio sapore assomiglia a quello della pesca. Ringrazio mentalmente il mio bagnoschiuma per questo. Si stende al mio fianco ed io mi accoccolo vicino a lei, poggiando il capo sul suo seno. Mi accarezza i capelli con la mano "pulita" ed io mi sento come se fossi in paradiso. Ovviamente non ho dimenticato il motivo per cui sono venuta da lei.
-Devo parlarti di una cosa-
Cerco di assumere un tono calmo e tranquillo ma lei si irrigidisce un po' e per un attimo smette di giocare con i miei capelli.
-Non riguarda noi, tranquilla, è solo che è successa una cosa oggi-
Si rilassa e riprende a dare attenzioni ai miei capelli.
~Lo so giá Amy, non preoccuparti~
Lo sa già? Ma come diavolo fa a saperlo?
Mi volto a guardarla e avrei voluto non farlo.

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