12) I don't wanna fight, no more

Finalmente la campanella di fine lezioni suona e Vivian si precipita fuori dall'edificio.
Non ne puó piú di stare seduta con una lezione in corso, che neanche sta ascoltando a causa di sua madre e la privacy.
Sembra stupido, ma in realtà è molto difficile fingere di essere indifferenti, quando la gente parla di Katy Perry e si accorge che il suo nome combacia con quello scritto sui giornali.
Vivian arriva a casa, un po' in ritardo per la giornata piovosa, accolta dalla madre.

K= «Viv! Tutto bene a scuola?»
V= «Ehm, sísí, tutto apposto»
Entrambe si siedono a tavola, davanti all'hamburger del Mc Donald ordinato da Katy.
K= «Oh, volevo informarti di alcuni nuovi dettagli sul tour!
In pratica a gennaio gli addetti inizieranno a progettare il palco.
Io ho già dato la mia visione su come vorrei che fosse: mi piacerebbe a forma di prisma, proprio come il nome dell'album, al cui centro c'è spazio per alcune persone»
V= «Wow! Bella idea!»
K= «Grazie! Poi, sempre a gennaio, proveranno a montare il palco per vedere se tutto funziona.
A febbraio inizierà il design dei costumi e la decisione di quando eseguire tutti i cambi durante il concerto.
Dopo partiranno le prove: in quel periodo verrà la nonna a casa perchè sarò tutto il giorno fuori»

Vivian non risponde, ma fissa il vuoto con uno sguardo assente.
K= «Viv? Ci sei? »
V= «Oh, sí sí, ho capito!» risponde, sobbalzando e scuotendo la testa.
K= «A che pensavi? Sicura che a scuola non sia successo nulla?»
V= «E va bene, c'è una cosa che mi preoccupa»
K= «Dimmi tutto allora!»

V= «Allora, in pratica oggi abbiamo fatto un lavoro a gruppi... Su di me e il mio rapimento...» la piccola si prende una pausa breve, per poi continuare «...E la maestra mi ha detto privatamente che non si deve sapere che io sono figlia di una star internazionale, per questo è indicato solo il tuo primo nome e il cognome, Katheryn Hudson»
K= «Già, la maestra ha ragione... Se si sapesse, tutti i giorni per te sarebbe un tormento!»
V= «Ma non è questo che mi preoccupa, o meglio, non solo questo... Una mia compagna voleva fare conoscenza con me e mi ha detto che... È una tua fan! E spera di andare al tuo concerto! Io a quel punto mi sono, come dire, irrigidita e innervosita, non sapevo cosa dire!»
K= «Wow... Effettivamente è una situazione un po' difficile... Tu per il momento non dirle assolutamente niente, e cerca di apparire il piú disinvolta possibile»
V= «Ci proveró, anche se è molto difficile»
K= «Lo so, piccola, lo so... Alla fine ti abituerai. Mi dispiace per il fatto che stia vivendo una vita cosí insolita a causa mia...»
V= «Ehi, no, tranquilla! Io sono contenta di avere una madre come te, è diverso, e molti vorrebbero essere al mio posto.
Poi il successo non ti ha cambiata, sei fantastica!»

Katy sfoggia un sorriso a trentadue denti, prima di salutarla con un bacio sulla guancia e lasciare la stanza per parlare al telefono con gli organizzatori.
Ha molti pensieri per la testa in questo periodo, ma nonostante lo stress é contenta di fare tutto ció perché é la sua passione, poi lei ha dei fan fantastici per cui farebbe tutto, dato che le hanno dato tutto.

Vivian sale nella sua camera e apre il diario per iniziare i pochi compiti da eseguire, in modo tale da avere tutto il pomeriggio libero.
Per fortuna ancora poche settimane e sarebbero iniziate le vacanze natalizie!
Lei adora tanto il Natale, e per la prima volta lo avrebbe passato in compagnia della sua famiglia.
Al solo pensiero la bionda si eccita, iniziando a contare i giorni rimanenti.
«Mhh... Mancano esattamente...» Vivian osserva il calendario, contando con le dita «20 giorni! Di scuola anche meno, togliendo i weekend!» esclama ad alta voce.

Dopo questi bei pensieri, finiti i compiti, prende il suo cellulare e infila le cuffiette nell'apposito jack, scorre tra le varie schermate fino a raggiungere l'icona "Musica" e, in mezzo alla playlist scorre fino alla fine perché ormai é consapevole del fatto che la canzone si trova a fine elenco.
"Unknown"
Cavolo.
Appena legge la scritta, Viv ricorda il suo proposito di mesi prima:
«Entro fine anno, riuscirò a trovare il titolo»
Ma alla fine dell'anno mancano ormai pochi giorni e la ragazzina deve ancora andare alla "U" per ascoltarla.
Osserva nuovamente il calendario e si serve ancora della sua mano per facilitare i conti.
«29. 29 giorni al 2014».
Forse puó farcela, il tempo a disposizione é ancora molto.
O forse deve semplicemente aspettare che il momento arrivi.
Dopotutto, se il destino ha scelto qualcosa, quella cosa avverrà nonostante si faccia di tutto per impedirlo.
«Non voglio piú combattere, non ancora» si disse, «Accadrà ció che deve accadere. Io continuerò a cercare quel benedetto titolo, senza impormi dei tempi.
L' importante é che io ce la faccia, non che potró finalmente abbracciare l'autrice nel 2013.»

Cosí conclude i suoi pensieri, mentre le parole accompagnate dalle note giungono nelle sue orecchie per poi spandersi in tutto il corpo, facendo sorridere la piccola biondina in quella giornata triste e uggiosa.
Tutto grazie a una canzone.
A quella canzone.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top