L'incontro

Decido di ignorare il nomignolo e scendo dalla macchina, avviandomi verso l'enorme magione. Da dentro sento delle voci e delle risate, il che mi mette subito a mio agio. Seguo il suono e, appena entro, li vedo.

Il primo ad accorgersi di me è Chris, che mi sorride calorosamente. Sto per salutarlo, ma all'improvviso due braccia muscolose mi avvolgono in un abbraccio stritolante. Riconosco subito quel profumo. Tyga.

Quanto mi è mancato. Sono solo tre settimane che non ci vediamo, ma sembra un'eternità. Nonostante gli impegni, ci siamo sempre sentiti e lo adoro anche per questo: è come un fratello maggiore per me.

— Tesoro, mi sei mancata.

Mi prende in braccio e mi fa volteggiare nell'aria, facendomi ridere. Quando mi rimette giù, mi lascia un bacio sulla guancia.

— Anche tu, Ty! Devo raccontarti un sacco di cose...

— Riguardano il tuo album, vero? Ho già ascoltato qualcosa, sei stata bravissima.

Sto per rispondere, quando un'altra voce familiare mi fa girare di scatto.

— E io? Non merito un abbraccio? Non ti sono mancato neanche un po'?

Khaled.

Mi manca il respiro dall'emozione. Non lo vedo da sei mesi. E lui non sa niente di Josh. Ho aspettato questo momento per parlargliene. Perché Khaled per me è una delle persone più importanti al mondo, quasi come un secondo padre.

Senza pensarci, sorrido come una scema e corro da lui. Mi accoglie a braccia aperte e mi inonda di baci sulla testa.

— Certo che mi sei mancato, come l'aria! Non sparire più così, ti voglio troppo bene.

Mi stringe ancora un po' prima di lasciarmi andare. Poi mi mette un braccio attorno alla vita, mentre mi volto a guardare gli altri. Tyga sembra intenerito dalla scena, ma Chris... Chris mi sta fulminando con lo sguardo.

Mi prendo un momento per guardarlo meglio. Quegli occhi nocciola hanno qualcosa di ipnotico e senza rendermene conto, rimango incantata. È lui il primo a rompere il silenzio.

— Ciao, tesoro. Sono Chris. Ho ascoltato il tuo album, "Strangers". Devo dirlo, sei davvero incredibile.

Non è possibile. Ha detto che ha ascoltato il mio album? Chris Brown ha ascoltato il mio album?! No, vabbè, io muoio.

Mi rendo conto di stare fissando il vuoto come un'ebete solo quando Khaled mi stringe la vita per riportarmi alla realtà. Mi schiarisco la voce e sussurro un debole:

— Grazie...

Abbasso lo sguardo, imbarazzata.

— Ciao, Chris... Non ci crederai, ma ero una tua fan sfegatata da ragazzina.

Rido, anche se so di aver fatto una figuraccia. Ma sono fatta così: se penso qualcosa, lo dico. Senza filtri.

Lui accenna un sorriso e mi prende delicatamente il mento tra pollice e indice, facendomi alzare la testa per guardarlo. Il suo sguardo è dolce, intenso. Perché mi guarda così?

Tyga, come al solito, rovina il momento.

— Vogliamo lavorare alla canzone, ragazzi?

Annuiamo tutti e ci dirigiamo verso lo studio, dove ci sediamo sulle poltrone in pelle rossa. Io mi metto accanto a Khaled, mentre Chris si siede di fronte a me con Tyga al suo fianco.

Chris prende la parola.

— Allora, Angel. La canzone si chiama "Do You Mind" e ci sarà anche August Alsina per la parte acustica. Tyga, tu ti occuperai del rap, Khaled del beat, e tu, tesoro, canterai la prima e l'ultima parte prima del ritornello. Tutto chiaro?

Tesoro.
L'ha rifatto.
Mi chiama tesoro con una naturalezza disarmante. Perché mi chiama così?! Non che mi dispiaccia, sia chiaro...

Decido di ignorare il nomignolo e mi concentro sul testo della canzone. Un brano d'amore.

Non appena inizio a leggerlo, un'ondata di emozioni mi travolge. Josh. Le immagini di noi due insieme, dei momenti felici e di tutto quello che è successo dopo mi affollano la mente. La sua voce. Le sue bugie. Il suo tradimento.

E prima che possa fermarmi... scoppio a piangere.

— Ehi, amore, che succede?

La voce preoccupata di Khaled mi fa alzare lo sguardo. Mi asciugo le lacrime velocemente.

— Niente, tranquillo. È solo che... questa canzone è stupenda, Chris.

Lui mi osserva per un lungo istante. Poi, all'improvviso, mi prende il viso tra le mani e mi obbliga a guardarlo.

— Angel Cannon, dimmi subito che cazzo succede.

Rimango pietrificata. Non mi ha mai chiamata per nome e cognome. Non mi ha mai guardata così.

Mi giro verso gli altri due. Anche loro mi stanno guardando, preoccupati.

E in quel momento capisco che non posso più tenermelo dentro. Devo parlare. Devo sfogarmi.

Adesso.

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