Capitolo 3-Jordan

"Per me ragione significa che io ho ragione."

Bethany mi appoggia i fascicoli sulla scrivania e mi fa quel sorrisino malizioso per chiedere indirettamente se desidero altro. Un giorno ne avrei approfittato e non ci avrei messo tanto a tirarmi via la camicia, ora sono un uomo quasi trentenne e con mille donne in testa e nessuna nel cuore, dunque ringrazio la mia segretaria e le indico l'uscita.

Mi guarda un po' triste ma se ne va e appena esce mi alzo dalla mia postazione di lavoro avviandomi verso le ampie finestre che danno su 14 Shaftesbury Ave, la strada è sempre molto affollata soprattutto ora, nell'orario di punta.

Vorrei poter essere un uomo amato, ma sono così complicato.

La mia vita è sempre stata un casino totale, sono diventato capo dell'azienda a soli 24 anni e da lì i soldi mi hanno rovinato. Un ragazzo eccentrico, egoista, persuasivo e attraente, così mi definivano le donne con cui passavo le notti a divertirmi. Mi piaceva uscire ogni sera fino a tardi con gli amici e ubriacarmi fino a tardi, lasciando grosse mance nei club e andando via con qualche ragazza al mio fianco.

Per questo sono diventato antipatico e bastardo, ma ammetto che mi piace dopotutto, almeno ti rispettano e hanno paura di quello che puoi fare.

Londra è sempre stata la mia città, quel posto dove si può essere se stessi, e a rifugiarsi nei grattacieli. 

Non pensate che mi sia stato tutto dovuto, forse è per questo che sono diventato così acido. All'età di diciassette anni mi sono innamorato di una bellissima ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi, quella ragazza timida a cui devi rompere la corazza per conoscerla, ed io ci ero riuscito, e poi? Poi l'ho ferita.

Amo, prendo e lascio.

Sono queste le tre regole in cui mi ritrovo.

Una sera mi ha detto che sarebbe dovuta partire per il Colorado, aveva trovato il lavoro dei suoi sogni e voleva costruire la sua vita con me là, ma io ero troppo crudo per partire e troppo infelice nel lasciare tutti qui. L'ho lasciata andare e non mi sono mai più messo in contatto con lei.

Ero veramente innamorato ma avevo la mente offuscata, siamo stati insieme otto anni e poi sono cambiato in peggio.

Da allora ogni anno amo fare un viaggio in un posto esotico dimenticandomi chi sono, cosa ho fatto, cercando di rilassarmi prima di tornare alla mia solita routine.

Mando un messaggio ad Ethan, ovvero il mio migliore amico, perchè penso sia arrivata l'ora del nostro "break" di metà anno.

Alle 15:00 esco dal grattacielo dove lavoro e mi dirigo verso Lyaness, un cocktail bar molto famoso, dove il mio amico mi aspetta in attesa di grandi notizie. 

Quando entro, la barista mi saluta deliziosamente.

«Hey bellezza, due Satan's Whiskers grazie» le chiedo e vado verso il tavolo.

«Jordan amico mio» fa Ethan.

«Ho belle notizie. È ora di scegliere la nostra prossima meta» dico in modo entusiasmante. 

«Finalmente, ho già in mente una località piena di feste e ragazze fantastiche» afferma il mio amico spiazzandomi.

«Ti ascolto»

«La meta in questione è Ibiza, volevo proportelo anche l'anno scorso ma alla fine mi hai colto tu di sorpresa con Berlino»

Annuisco sorridendo.

Ibiza... niente male direi, mi vengono in mente tutti i commenti positivi che mi hanno riportato sulle ragazze straniere.

«Quanto buono è questo cocktail?» domando.

«La nostra Sheila ce lo prepara con tanto amore» risponde guardandola mentre sta servendo agli altri tavoli.

«Perché non ti fai avanti?»

«Non so, si meriterebbe qualcuno di più serio, non uno come me»

«Ah sì, so cosa significa» rispondo ricordando il passato.

«Hai sentito quello che è successo a Emily?»

Nel sentire quelle parole, quel nome,  mi manca l'ossigeno. Pensare alla mia ex fidanzata mi provoca un giramento di testa. Non ho più avuto sue notizie tanto meno su chi gli gironzola intorno, ma quel nome risveglia tutti i miei sentimenti e ho bisogno di sapere cosa le è successo.

«Ethan, cosa sai?»

«Si dice in giro che si sta per sposare con un noto attore»

Il mio cuore si ferma per un nanosecondo, avrei dovuto farlo io.

«Jordan, per favore non essere impassibile»

«Ho fatto un casino tremendo, ma guarda ora cosa sono ok? Sono uno degli uomini più ricchi di Londra, cosa vuoi che me ne possa fregare di una con cui sono stato!» esclamo facendo apparire l'uomo arrogante di sempre.

«Jordan, ti conosco da quando avevamo 15 anni, perché non torni la persona di una volta? Eri un bravo ragazzo senza tutti questi soldi»

«Hai ragione, ero un bravo ragazzo, ora non più»

Ethan annuisce abbassando lo sguardo, come segno di approvazione.

«Riuscirai a sistemarti con qualcuna seriamente?» mi chiede.

«Per ora non ho la minima voglia di impegnarmi, che senso ha privarmi di tutte le donne per una che poi mi stancherà?»

«Come preferisci, ma non rimarrai per sempre così ricco e dannato» ripete Ethan.

«Mi serve questa vacanza, quando tornerò mi aiuterai a sistemare alcune cose in azienda»

«Si va bene, quando vorresti partire?»

«Penso fra due settimane, i soldi li abbiamo per poterci permettere di prenotare ora» rispondo osservando il mio Satan's Whiskers.

«Ti sistemo io Jordan» esclama Ethan ridendo.

«Guardalo qui il Don Giovanni, mi sistemerai con qualche bella ragazza mora?» ripeto sistemandomi i capelli alla vista di una ragazza appena entrata nel locale.

«Quella tipa continua a fissarti lo sai?»

«Me ne sono accorto, scommettiamo che vado lì al banco dove è seduta e beviamo qualcosa insieme?» domando in tono di sfida.

«30 sterline?»

«Anche meno Ethan, quella abboccherà subito»

Mi alzo dallo sgabello su cui ero seduto e mi dirigo verso quella ragazza.

Mi appoggio al bancone e lei mi guarda con due bei grandi occhi, penso tra me e me che avrà forse una terza abbondante, giro lo sguardo verso Ethan e gli faccio un occhiolino.

«Hey baby» questo saluto ipnotizza tutte le ragazze che cerco di conquistare.

«Hey» fa con le guance arrossate, tipica ragazza senza cervello penso tra me.

«Ti ho vista entrare e non ho potuto non guardarti, sei molto affascinante»

«Aww, grazie mille» risponde volgendo lo sguardo verso le mie scarpe.

Avrà notato la marca delle mie scarpe, è ora di sfoderare la parte del ricco.

«Sono un direttore di un'azienda»

«Wow, deve essere faticoso immagino. Io lavoro in un negozio di gioielli in New Bond St» afferma mordendosi il labbro.

Ma pensa che facendolo mi colpisca? Sono io quello che conquisterà lei.

«Ti andrebbe di bere qualcosa?» domando avvicinandomi maggiormente a lei.

«Certo» risponde guardandomi negli occhi.

«Sheila, due Koji Hardshake grazie»

«Certo tesoro» ripete.

La ragazza che ho davanti è carina, curve perfette, bruna e occhi scuri, nulla di che però.

Osservo Ethan mentre inserisce delle banconote nella tasca sinistra del mio cappotto e sorrido.

Il gioco è fatto, Jordan Brown vince sempre.

Che ragazze facili, si fanno abbindolare in un attimo.

Penso, senza sapere di cadere in una trappola amorosa nel giro di poche settimane.

*🌼*

Hey!!

Con questo capitolo vi ho dato una prospettiva diversa della storia, ovvero quella di Jordan.

Se vi incuriosisce, lasciate pure un commento o una stellina, così posso capire se vi sta piacendo.

Scusate per eventuali errori, verranno corretti 🙈

Vi ringrazio tantissimo per le 300 visualizzazioni, sto continuando gli scambi tranquilli, oggi ho finite con le verifiche quindi riprenderò a terminare e continuare.

Adoro interagire con voi!!

Come vi sembra fino ad ora??

jada_003

*🌼*

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