Capitolo 15- Aurora

Amo quelli che ambiscono all'impossibile.

Johann Wolfgang von Goethe

Non so neppure io di preciso cosa mi è saltato in mente, per baciare Jordan.

Si è vero, sicuramente l'attrazione non manca però non pensavo di avere già abbassato così tanto la guardia con lui.

Ho sempre pensato che i rapporti così occasionali con sconosciuti non fanno per me, io amo le storie d'amore dei film e dei libri, mi piace il momento in cui inizio a sentire le farfalle nello stomaco e quando la sua presenza inizia a farmi sorridere. Questo voglio prima di raggiungere qualsiasi contatto fisico con un uomo, prima devo sapere di potermi fidare e voglio che lui si senta sé stesso con me, e solamente successivamente sboccia come un fiore il nostro rapporto.

Jordan non manca di fascino e carisma, caratteristiche perfette per far abbindolare una donna ma io nonostante tutte le mie promesse del non cedere e passare da sciocca, devo ricredermi.

Jordan è un'eccezione.

Il nostro bacio è letteralmente un mix di passione e possessione, la sua bocca mi trasmette un "non smettere", e io non smetto fino a quando non è lui a staccarsi da me.

«Aurora» ansima.

«Non so cosa mi è preso» balbetto.

Mi giro dall'atra parte cercando di dormire, nonostante non voglio che questa situazione che si è creata finisca così.

«Notte» mi augura con voce fievole.

«Notte» sussurro.

***

La mattina seguente, il sole illumina la camera da letto e io ammiro Jordan dormire, ha un'aria angelica che sovrasta però la sua indole sexy.

«Buongiorno»

«Buongiorno Jordan»

Si stiracchia sedendosi sul letto e guardandomi un po' perplesso.

«Che ne dici di una bella colazione?»

«E cosa intendi tu con bella colazione?»

«Veniamo da due Paesi ben distinti, con due tipologie ben diverse di colazione» rispondo.

«Questa volta ti accontento, cappuccino e brioche, ma la prossima volta proverai ciò che io reputo una vera english breakfast»

Alzo il pollice in su e mi alzo raccogliendo le scarpe da terra.

«Cosa stiamo aspettando? Ti ricordo che sono già pronta» rido.

Mentre Jordan si veste esco fuori per prendere un po' d'aria e osservare ciò che mi circonda.

Per essere le nove del mattino ci sono varie barche già al largo, e il via vai di gente di un certo tipo mi fa ripensare a come sono arrivata a dormire con il mio british man.

Ad un certo punto il mio telefono inizia a squillare, sapevo che sarebbe andata così, è Stefania.

«Aurora dove sei sparita?»

«Sono uscita, mh a fare una passeggiata» la tranquillizzo.

«Okay» risponde titubante.

«Fra quanto torni? Pensavamo di scendere in strada e trovare un posticino per fare colazione»

«Dammi un attimo e faccio una corsa» rispondo terminando la chiamata.

«Jordan abbiamo un problema» urlo per farmi sentire.

«Cosa c'è?»

«Le mie amiche mi stanno aspettando, devo fare una corsa»

Cerca di dire qualcosa ma lo interrompo salutandolo frettolosamente e iniziando la mia maratona per arrivare il prima possibile.

Non so bene cosa la gente stia pensando mentre mi vede così di fretta con i capelli che vanno di qua e di là, perché ovviamente non ho un elastico o se lo ho lo perdo sempre, manca poco e poi potrò tirare un lungo sospiro.

Quando entro in albergo non prendo neanche l'ascensore ma faccio una tirata salendo le scale e inciampando nell'ultimo gradino, ritrovandomi a guardare le mie amiche dal basso.

«Eccoti qui Aurora» esclama Vanessa.

«Cucù» rispondo.

Mi aiutano ad alzarmi ed entriamo.

«Dicci la verità»

«Ma ve l'ho già detta, sono uscita a fare una semplicissima camminata»

«Si okay, spiegaci perché allora non eri nel tuo letto» mi interroga Martina, fissandomi intensamente per estrapolarmi la verità.

«In che senso» domando.

«Amica mia, inutile mentirci. Stefania ti ha visto sgattaiolare fuori nel cuore della notte»

Cerco di campare una soluzione per aria, ci ero quasi riuscita se non fosse per Jordan, che spalanca la porta che era rimasta socchiusa.

«Ora si spiega tutto» dicono in coro.

«Aurora, ero venuto a vedere se eri arrivata intera» mormora.

Io divento rossa come un pomodoro, e inizio a guardare il pavimento per non dover ammettere la verità.

«Ci vuoi spiegare?»

«Si, a colazione» propongo per mandare via Jordan.

Jordan mi guarda con un sorriso di sfida e se ne va senza salutarmi.

***

«Quindi ricapitolando sei entrata nel suo letto?»

«Non è proprio andata così, calma»

«Aurora non sai mentire» ridacchia Martina mentre addenta la sua brioche al cioccolato.

«Era troppo tardi per tornare da voi e quindi sono rimasta lì» sorrido imbarazzata.

«E poi? Secondo me tralasci qualcosa»

«Hai ragione Vanessa, impossibile che Jordan non ci abbiamo provato» le risponde Martina.

«Beh, forse qualcosa è successo ma niente di particolarmente affiatato» confesso.

All'unisono le mie amiche sollevano un sopracciglio e la cosa fa talmente ridere che scoppio in una risata, raccontando cosa è avvenuto.

«C'è stato un bacio»

Martina tutta elettrizzata tira un urlo, facendo girare tutte le persone che sono sedute intorno a noi.

«Ne ero certa. Com'è stato?»

«Passionale ammetto, non gli mancano le doti ecco»

«Aurora cara, doti in che senso?» mi manda un sorrisino Vanessa.

«Par carità, intendo doti nel bacio» ricambiandole il sorriso.

Ci guardiamo negli occhi tutte e quattro e ridiamo, ripensando a quando ci raccontavamo queste cose durante le nostre seratone.

Ad un certo punto, a Vanessa squilla il telefono, è un messaggio dal suo caro Philippe.

«Una festa» balbetta senza mai staccare gli occhi dallo schermo.

«Questa sera ci sarà un evento spettacolare in una villa non tanto distante da qui, con dame e cavalieri in una città così caliente» esclama piena di gioia.

«Ma non abbiamo un cavaliere, e come dobbiamo vestirci?» inizia subito a tartassarla di domande Martina.

«Ragazze, appena torniamo in albergo parlo con Philippe»

Non faccio in tempo a dire la mia che mi arriva una notifica, è un messaggio da parte di Jordan.

Jordan: Questa sera, sarai la mia dama.

«E' di Jordan, mi ha scritto che stasera sarò la sua dama» mostro alle mie amiche, trattenendo tutto quello che mi sta passando per la testa.

«Qualcosa mi dice che avrai una notte con tanto di fuochi d'artificio» confessa Stefania.

Una parte di me, è curiosa di scoprire chi si cela dietro il mio cavaliere.

E lo scoprirò solo questa notte.

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