Capitolo 11-Aurora

Fidati delle coincidenze. Sono il sussurro che tradisce il legame tra il possibile e l'inevitabile.


Vedo le mie amiche felici, loro sanno cosa vogliono.

Io invece no.

Forse dovrei scrivere un messaggio a Federico, o chiamarlo ammettendo che mi manca.

Non so cosa mi prende, da un lato vorrei essere l'Aurora che si veste provocante per attirare l'attenzione, dall'altra vorrei tornare alla mia quotidianità.

Mi faccio forza in me stessa.

Voglio potermi divertire in questi giorni, non voglio più pensare al litigio con Federico.

***

«Aurora, a che stai pensando?» domanda Vanessa vedendomi pensierosa.

«Penso che devo iniziare a spassarmela prima di tornare a casa» rispondo ridacchiando.

La mia amica si avvicina alla vasca idromassaggio in cui sono immersa, si toglie il vestito giallo che indossa, rimanendo in costume ed entra anche lei.

«Ti conosco da tempo, e so per certo che Federico si è comportato male, non lasciandoti spiegare. Sappiamo tutte del tuo problema irrisolto con le storie d'amore, ma devi avere fiducia in te stessa quando ne intraprenderai una nuova, okay?»

Annuisco guardandola con uno sguardo pieno di sincerità.

«Hey belle ragazze, siamo arrivate anche noi» spalancano la porta della stanza esultando Martina e Stefania.

«Dovete sapere che Aurora ha finalmente deciso di fare meno la difficile» dice Vanessa applaudendo.

Subito i loro applausi mi fanno sorridere e decido di mandare dei baci astratti indirizzati a tutte e tre.

Faccio spazio nella vasca, facendole entrare.

Stefania ci porge i cocktail che aveva ordinato prima e insieme li sorseggiamo brindando alla nuova me.

«Posso avere un attimo la vostra attenzione?» domanda Martina.

«Siamo pronte, stupiscici» rispondiamo in coro.

«Questa mattina sono andata a fare una passeggiata lungo mare e sono arrivata dove attraccano gli yacht e i motoscafi. Dovevate vedere che lusso, altro che film»

«Vista la mia curiosità, sono andata a vederli da più vicino e ho trovato un uomo che si occupava del noleggio dei motoscafi» continua.

«Vuoi noleggiarne uno Martina?» chiede Vanessa senza dilungarsi troppo.

«Sì, sembreremo molto aristocratiche. Mi immagino noi quattro a prendere il sole e a bere champagne come le grandi donne» afferma sognando ad occhi aperti.

Ci guardiamo tra di noi, molto incuriosite dalla sua proposta.

«Hai domandato quanto costa?»

«Sono circa 450€ che divisi in quattro sono più o meno 112€ a testa» risponde.

«Non ti sembrano tanti?» chiede Stefania.

«Ehm forse, però non torneremo mai più ad Ibiza e ci perderemo questa esperienza in motoscafo. Vi prego amiche mie» cerca di implorarci.

«Per me va bene, tanto ormai tornerò a casa senza soldi» risponde Vanessa ridendo.

«Okay ci sto anch'io» affermo.

«Andata babies» dice per ultima Stefania, facendo contenta Martina.

La nostra amica organizzatrice  ci spiega che potremo andare nel tardo pomeriggio, così alla sera avremo l'occasione di ammirare le bellissime luci di Ibiza e il magnifico tramonto che colorerà il cielo.

***

Raccolgo la borsa che contiene tutto lo stretto necessario per qualche ora in barca.

«Avete preso tutto?» domando.

«Sì sì, andiamo» rispondono.

In ascensore troviamo Philippe che ci sorride e ci chiede come sta andando la giornata, abbraccia Vanessa e prosegue nella direzione opposta alla nostra.

Ne approfittiamo subito per chiederle come va con lui.

«È inutile che mi fate quel sorrisino, so cosa volete sapere» ci dice la nostra amica senza neanche menzionarle il francese.

«Ci scriviamo quotidianamente, ma lui tra qualche giorno tornerà a casa e io rimpiangerò probabilmente questa avventura» racconta Vanessa.

«Tesoro, ma pensi che a lui piaci veramente?» domando un po' titubante.

«Credo di sì, lui continua a farmi apprezzamenti per il mio carattere, ma anche per il mio aspetto fisico. Non posso lamentarmi sicuramente, ma forse lui la vede più come una storiella e non vorrei fraintendere il suo comportamento, sbaglio?»

La guardiamo un po' storcendo il naso ma alla fine le consigliamo di provare ad osservare i suoi prossimi comportamenti, o se le accenna qualcosa della sua imminente partenza.

Dopo qualche minuto di camminata lungo le vie principali, arriviamo nel luogo d'incontro che ci aveva fissato il noleggiatore per darci delle indicazioni riguardanti l'uso del motoscafo.

L'uomo che sta aspettando qualche metro più in là di noi deve avere circa trentacinque anni, da lontano mi dà la certezza di essere abbastanza alto e un po' robusto.

«Buenos dias, soy Herman» si presenta appena ci avviciniamo alla sua figura.

Tutte e tre salutiamo cordialmente e Martina domanda della nostra futura imbarcazione, come erano rimasti d'accordo la mattina stessa.

Appena si allontana per pagare, mi giro verso Stefania e Vanessa.

«Non ditemi, si era già messa d'accordo senza che noi le dessimo il consenso, vero?» domando in velocemente.

«Sai, io credo proprio di sì» ridacchia Vanessa.

«Amori, guardate cosa ho in mano» dice arrivando Martina e mostrandoci delle chiavi.

Tutte e tre facciamo un fischio come nei film e ci dirigiamo verso il nostro nuovo passatempo per il pomeriggio.

Ora capisco come mai costava così tanto.

Il motoscafo è abbastanza grande: non c'è nessuna tela o qualcosa di simile che copre in caso di pioggia, è presente un angolo per sedersi molto carino, con tanto di tavolino in centro. La barca è bianca tranne per la parte inferiore laccata di nero che però dona lunghezza.

Saliamo con tanto di incoraggiamento dalla nostra cara Martina che si mette alla guida.

***

Dopo pochi minuti alle nostre spalle, le spiagge che ci sembrano immense sono ormai lontane e il paesaggio retrostante assomiglia molto alle foto che stampano per le cartoline.

«Per fortuna che sai guidare questo aggeggio costoso» esclamo rivolta verso Martina.

«E' solo merito di mio padre che mi ha insegnato quando ero adolescente» risponde sorridendo, come se stesse rivivendo la prima volta che guidò senza l'aiuto di qualcuno.

Vanessa e Stefania stanno prendendo il sole perché vogliono abbronzarsi e approfittano della situazione, io invece preferisco godermi il panorama e farmi cullare dalla brezza marina.

Chiudo gli occhi e mi lascio abbindolare dall'armonioso suono che fanno le onde.

***

«Ma sta seriamente dormendo?»

Una voce irrompe la calma che sto vivendo.

Mi alzo di scatto perché qualcuno sta cercando di spostarmi.

«Che cazzo state facendo?» domando innervosita.

«Oh bella addormentata» risponde Stefania.

«Te lo dico in breve perché non ho tempo di spiegarti tutto ora, dopo lo farò con calma» dice invece Martina senza fiato.

«Punto uno, il motoscafo si è fermato in mezzo al nulla, tanto che la spiaggia non si vede neanche. Punto due, hai dormito due ore e non sapevamo come svegliarti, volevamo lanciarti in acqua ma ripensandoci bene, se affogavi nessuno si buttava in mare per recuperarti. Punto tre, grazie a Dio uno yacht stava passando più in là e sbracciandoci siamo riuscite ad attirare l'attenzione dei due uomini presenti. Punto quattro, stanno venendo a prenderci, quindi alzati» spiega facendomi rimanere incredula.

Non so se sono senza parole perché siamo bloccate in mezzo al mare.

O perché mi avrebbero fatto annegare.

Non dico niente e come mi ha suggerito la mia amica mi alzo per andare verso la fine del motoscafo dove i nostri salvatori attaccheranno quest'ultimo al loro yacht per trainarlo.

Finalmente gli uomini misteriosi si fanno vedere da vicino.

O mio dio, non ci credo.

Quel viso.

I suoi occhi verdi.

Lui.

«Guarda chi si rivede» pronuncia guardandomi sorridendo.

I suoi occhi sono puntati verso di me.

Io lo guardo.

Jordan.

😇😇😇😇

Ehi ehi❤

Come non detto... Aurora ha avuto un incontro inaspettato con Jordan.

Chissà cosa accadrà nel prossimo capitolo, e se loro avranno la possibilità di parlarsi✨

Cosa ne pensate? Fatemi sapere ❣

Approfitto per dirvi che ho creato la pagina instangram di questa storia, dove vi racconto un po' di me e dei vari aggiornamenti.

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(you_make_mecrazy)

https://www.instagram.com/you_make_mecrazy/

Un abbraccio a tutti quelli che stanno leggendo la storia,

Giada💛

😇😇😇😇

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