55.
Cameron come sempre deve avere la meglio su tutti, primeggiare come se il mondo non gli desse già abbastanza importanza. Decido di non lasciare Nash da solo, sono sicura che se solo tentasse di salire le scale del dormitorio, rischierebbe di inciampare o di sparire in giro per la scuola, da qualche parte. Siccome è ancorai grado di camminare, lo porto con me, continuando a tenergli stretta la mano e con le sue parole che mi suonano in testa come se fossero una canzoncina da intonare. Penso di amarti, mi ha detto.
Cameron sembra quasi disgustato nel vedere me e Nash tenerci per mano. Tenta in tutti i modi di non girarsi per vedersi, mi fa male... Ma faccio finta di niente, come mi ha detto Nash: l'indifferenza è l'arma migliore in questi casi.
« Hai bevuto tu?» chiedo a mio fratello.
« Sì, ma Cris penso non sia abituata o qualcosa del genere. Non so che cosa sia successo, ma sembra essere svenuta sul sedile dell'auto e non so che cosa fare » spiega brevemente.
Effettivamente mi sembrava strano che stessimo andando nella direzione opposta alla festa. Ha parcheggiato poco più lontano da lì e quando arrivo la ragazza sta dormendo.
« É morta?» chiede Cameron, preoccupato.
Io lo guardo confusa. Cris sembra stare bene, semplicemente ha bevuto e si è addormentata in macchina. Ha il trucco leggermente sbavato, come se avesse pianto, ma quando le tocco il polso sembra stare più che bene.
« Non ancora » rispondo, lanciando un'occhiata a mio fratello.
Naturalmente non faccio riferimento al suo stato attuale, ma a come il piano di Cameron e Cloe potrebbe ridurla. In condizioni peggiori probabilmente.
« Non sono in vena di scherzi Samantha »dice lui, serio.
« Sta bene, è solo stanca. Perché ha pianto?»
« Matthew è entrato nel privé mentre io e lei stavamo per baciarci... Mi mancava tanto così, colpa di quel coglione » tira un calcio alla ruota della macchina.
« Portala a casa e mettila a letto, se si sveglia falle bere un po' d'acqua. Domani mattina starà bene » dico, sconvolta da quanto mio fratello sia in fissa con la voglia di vendicare Carly. Stava per baciare Cris e l'unica cosa a cui pensa è al fatto di non avercela fatta a causa di Matt. Non pensa al sentimento che potrebbe provare per lei, pensa a cosa quel bacio avrebbe potuto far nascere in Susan, sicuramente non pensieri positivi.
« Non posso portarla a casa sua in questo stato. I suoi genitori mi adorano, farei solo una grande figuraccia »
« Potrebbe avere bisogno dei suoi genitori, Cameron »
« E perché mai?»
«Se sta male sta notte pensi di riuscire a prenderti cura di lei?» gli chiedo arrabbiata.
« Preferisco fare il babysitter per tutta la notte, piuttosto che riportarla a casa così» dice lui, ancora più arrabbiato di me, chiudendo la portiera della macchina dal lato di Cris e facendo il giro per salire alla guida.
Non ho idea di dove stia andando, ma spero veramente che la direzione sia quella di casa Evans. Quando mi giro, vedo Nash seduto di nuovo per terra che mi guarda.
« E tu come stai?»
« Ho fame »
Da qui si sente ancora la musica della festa, in fondo il compleanno di Tay è già passato visto che è mezzanotte, ma ci sarà sicuramente qualcosa di buono da mangiare. Non so quanto possa essere una buona idea.
« Te la senti di tornare dentro e andare a mangiare qualcosa? Magari è avanzata un po' di torta. Dubito che dentro la scuola troverai altro » sorrido, cercando di alleggerire la situazione.
« Sì » risponde silenziosamente.
Quando torniamo dentro, Tay si butta sulla folla e tutti lo tengono in alto mentre lui fa crowd surfing. Non posso trattenermi dalle risate appena lo vedo, mentre Nash mi guarda come se avessi appena fatto la cosa più interessante del mondo.
« Cosa c'è?» gli chiedo.
« Sei bellissima » risponde serio e ancora incantato.
Questo ragazzo ha bisogno di mangiare qualcosa e di andare a dormire perché lo vedo non poco distrutto. Sta cominciando a delirare, non è in sé, è dolce nei miei confronti ma sento di me che sono solo parole causate dalla situazione in cui si trova.
« Mangiamo dai » fortunatamente la torta è già stata tagliata.
Prendiamo una fetta a testa e la mangiamo in piedi, in un angolino della palestra mentre le persone sono tutte ammucchiate attorno a Tay. Gwen si è occupata anche di questo dettaglio, c'è la faccia gigante di mister bandana stampata sulla torta.
« Mi sto mangiando un pezzo di labbra di Tay, guarda » ride Nash, come se fosse la cosa più divertente della serata.
Mi avvicino per vedere, ma in men che non si dica un po' della torta finisce sul mio viso.
Rido per come, nonostante la sbronza, Nash non abbia perso il suo sarcasmo. Cominciamo a prenderci in giro e sporcarci con la torta, come se fossimo tornati due bambini piccoli che hanno voglia di sorridere e di divertirsi.
Quando finiamo di mangiare, lo accompagno dentro al dormitorio per assicurarmi che arrivi nella sua stanza sano e salvo.
« Come fai a essere così?» chiede.
« Così come?»
« Diversa. In quella palestra stavano tutti bevendo, tranne te »
« Non è essere diversi... Semplicemente non mi piace. Mi diverto lo stesso » rispondo sinceramente:« Potresti impararlo anche tu piano piano »
Diventa pensieroso, come se avessi appena detto una cosa giusta ma difficile da digerire. Non lo capisco, questa sera sembra convivere con i sensi di colpa, come se ci fosse qualcosa che non va. Sarà solo l'effetto dell'alcol? O c'è qualcosa di più profondo alla base dei suoi pensieri? Prima mentre stavamo scherzando sembrava così felice, che cosa gli è successo?
Arriviamo davanti alla sua stanza, sono pronta a salutarlo e dargli la buonanotte ma lui mi anticipa dicendo:« Resti un po' con me?»
Lo guardo dritto negli occhi. So che è tardi e so che se non tornerò a casa in tempo Cameron dirà tutto a mamma e papà, visto che sono fuori città. Ma non posso lasciare Nash così.
« Va bene » rispondo.
Non parla, semplicemente mi fa cenno di stendermi accanto a lui sul letto e mi abbraccia forte. Non penso ci sia altro da aggiungere, ma sento che in quell'abbraccio c'è qualcosa che non va, un sentimento velato o nascosto che non riesco a capire.
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