46.

Gwen: ti mando le foto per i volantini e dimmi quale secondo può andare meglio

É entusiasta come non l'avevo mai vista, ha passato tutto il pomeriggio chiusa in biblioteca a pensare alle foto e alle scritte da mettere sul volantino. Per di più, le ho anche promesso che contatterò Lindsay per riuscire a creare una piccola inserzione sul giornalino scolastico, visto che non va per niente d'accordo con Lexy. Quando ho finito di studiare alle sei del pomeriggio, era ancora là. 

In tutto questo, non ho nemmeno avuto occasione di vedere Nash perché tra una lezione  e un'altra e i suoi allenamenti di calcio non abbiamo avuto un singolo istante per solo parlare. Ci siamo scritti di vederci in videochiamata questa sera, mi accontenterò anche di questo, fino a domani mattina. Sta già cominciando a mancarmi. 

« Voi due sparecchiate » si alza da tavola la mamma, indicando me e Cameron.

Ci rivolgiamo un'occhiata poco convinta, ci ha appena obbligati alle torture dell'Inferno senza nemmeno saperlo. Anzi, sono sicura che lo sa, solo che nella sua testa tutto suona come un 'lasciamoli da soli, magari si scambiano qualche parola diversa dal solito', ci ha provato tante di quelle volte... 

« E tu, papà?» chiede Cameron.

« Io sono distrutto da lavoro, mentre vostra madre ha cucinato. Sparecchiate, avanti » risponde lui. 

Non poteva dare risposta peggiore, ma nostro padre è fatto così, non gliene importa così tanto. Non ha mai mostrato particolare interesse nel mio rapporto con Cameron, ciò che ha sempre voluto da parte nostra è lo studiare per poter portare avanti le aziende di famiglia, il resto conta poco. 

Restiamo in cucina solo io e Cameron. Silenzio. Non esce una singola parola dalle nostre bocche.  

Eppure, quelle volte che ho avuto il coraggio di guardarlo negli occhi, mi è sembrato di vederlo pensieroso. Durante la cena la sua testa era da tutt'altra parte, non ha nemmeno risposto o fatto battute quelle poche volte che ho aperto bocca per parlare. 

« Tutto bene?» gli chiedo. 

Per i primi secondi che seguono la mia domanda, non apre bocca. Non ha il coraggio di rispondere. Per un secondo, mi viene spontaneo pensare che non mi abbia sentito. 

« No, oggi ho avuto una giornata pesante » risponde poi.

Mi sono totalmente dimenticata che Cameron e Cris hanno passato questo pomeriggio a pulire la palestra della scuola per una punizione che si sono presi. Pagherei oro per sapere cos'è successo tra quei due, conoscendo avranno litigato tutto il tempo. Cameron è bravo a recitare, ma gli basta poco per buttare la maschera e tornare ad essere se stesso e Cris è molto brava in questo. 

« Per la punizione?» chiedo.

« Ti interessa? No perché io vorrei evitare la conversazione fratello-sorella » risponde irritato. 

« Non volevo farmi i fatti tuoi, se non ti va bene parlarmi per me è uguale » cerco di tenere un tono di voce stabile e duro. Non voglio che continui a vedermi come la Sam di sempre. Non devo farmi mettere i piedi in testa, devo comportarmi come Cris con lui, solo così imparerà a portarmi rispetto. 

Lui mi guarda per qualche secondo, parecchio confuso dal mio atteggiamento. 

« Sono stato in punizione con la tua amichetta, come dovrei stare? Sono tornato a casa con il mal di testa per quanto mi fa innervosire » dice. 

« É andata così male?» 

« É questo il punto, non è andata male » 

« E dovrebbe essere un problema?» 

Non capisco la sua risposta. É nervoso perché tra lui e Cris le cose sono andate bene questo pomeriggio... E se Cameron si stesse davvero interessando alla biondina? Se cominciasse seriamente a provare dei sentimenti nei suoi confronti?

« Non è che... Non è che sta cominciando a piacerti?» gli domando, quasi spaventata dalla risposta che potrei ricevere. 

« Sai, mi hanno fatto pensare delle cose che ha detto... » mi dice.

« Cioè?»

« Riguardo a te e a Nash »

Quasi mi cade di mano il bicchiere che stavo per posare nella lavastoviglie. Possibile che Cris abbia tutto questo potere su di lui? Gli sta facendo cambiare idea su di me e Nash?

« E?» 

« E ci sto ragionando su. Tu e Nash vi state frequentando, eppure con me che vi vengo contro al cento per cento non riuscite nemmeno a vivervi bene la relazione. E io ho bisogno di un po' di aiuti per portare avanti il mio piano con Cris. Diciamo che ho bisogno di rinforzi »

« E quindi?» non mi sta piacendo per niente questo ragionamento. 

« Per qualche strano motivo, a Cris fa piacere se mi comporto bene con te. Mi rompe sempre le scatole. Se vuoi che io mi faccia andare bene il tuo rapporto con Nash, allora vedi di andare dalla tua michetta domani e di dirle che io sono stato generoso con te e che ti ho dato il permesso di frequentarvi. E sottolinea che è stato merito suo » spiega.

« Che cosa dovresti guadagnarci da questo?» chiedo, con la voce tremante.

« Non sono fatti tuoi. Vuoi vivere la tua storiella con Nash senza impedirgli di essere limitato nel vedervi a causa mia? Allora fai come ti dico » 

« Non penso che lo farò »

« E perché mai?» 

« Perché a me e a Nash non importa di quello che pensi tu. Se domani dovessimo decidere di ufficializzare la nostra relazione, tu non potresti lo stesso fare niente » dico. 

Non voglio mettermi in mezzo ai suoi piani malvagi, come non voglio andare contro Cris e al rapporto che stiamo piano piano costruendo. Non ci stiamo parlando molto spesso, entrambe abbiamo delle vite molto intense, però ci sono davvero legata soprattutto per come sta reagendo a mio fratello e per come ci sta tenendo a me. 

« Ah si? Pensi che a Nash possa mai piacere una che si fa mettere i piedi in testa dal fratello? Può sopportarti per quanto? Due o tre mesi? Poi si romperà di avere accanto una ragazzina lagnosa che ha paura di qualsiasi cosa che la circondi » non riesce a concludere il discorso, gli arriva uno schiaffo in pieno viso da parte mia.

Per la prima volta, ho avuto il coraggio di dire basta alle sue parole. Basta al suo continuo screditarmi.

« Pensi che non lo conosca? Pensi che gli andrà bene a vita nascondersi perché tu non sai reagire?» continua come se non fosse successo nulla.

« SMETTILA » grido, con le lacrime che cominciando a rigare il mio volto. 

« Allora sarà meglio per te, stare dalla mia parte perché nonostante tutto sono tuo fratello ed è così che funziona »

«E tu? Che cosa avresti fatto per me in questi anni invece? Visto che è così che si fa tra fratelli?»

« Devo ricordarti la foto cancellata dal telefono di Susan. Se ti sei fidanzata con Nash, è soprattutto merito mio, se non avesse saputo di Betty starebbe ancora insieme a lei » dichiara.

« L'hai fatto comunque per interesse tuo »

« Perché? A te non interessa salvare la tua relazione con Nash?» chiede.

Non ha tutti i torti. Anzi, ha sicuramente ragione. É nel mio interesse non rovinare nulla con Nash soprattutto adesso che stiamo imparando a conoscerci. 

« Appunto » risponde mio fratello, non ricevendo risposta:« Farò finta di niente per lo schiaffo »



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