IV. Eris

-club dei Corvi-

Io e Kaz ci dirigemmo in un'altra stanza, dove c'era una Spaccacuore come me. Bella, alta, occhi azzurri e capelli castani. Con aria interrogativa, ci chiese se avessimo bisogno di qualcosa 

Kaz:"Fattelo spiegare da lei" disse freddo. Io mi presentai alla ragazza che disse di chiamarsi Nina Zenik e le spiegai la famosa pratica da attuare per collegare la mia mente a quella di Kaz

Nina:"sei rara! E' quasi introvabile avere a che fare con una Spaccacuore come te! Ad ogni modo posso aiutarvi, ma se vorrete rimuovere il simbolo, dovrete chiedere aiuto ad una guaritrice"

Kaz:"Quindi mi stai forse dicendo che potrebbe essere eterno?" lei annuii. Kaz sbuffò e si innervosì

"Non sei costretto, ma sappi a cosa vai incontro"

Kaz:"D'accordo.. facciamolo"

Gli diedi la libertà di scegliere il posto e il simbolo e ovviamente voleva che il corvo facesse parte dei nostri corpi, per ricordare la "sua" potenza

Nina:"Okay, io sono pronta. Spogliatevi" disse con un sorriso sornione

Io e Kaz ci guardammo e abbassammo la testa

"E'.. è proprio necessario?" domandai e lei annuii sorridendo. Prendemmo un bel respiro e ci demmo le spalle. Con la coda nell'occhio guardai la schiena nuda di Kaz, piena di cicatrici e segni rossi. Girai subito il viso nella mia direzione e abbassai lentamente il gilet davanti a me, lasciandomi solo con una fascia bianca attorno al seno. Ci girammo verso Nina e fummo piuttosto imbarazzati

Nina:"Prendetevi per mano" sorrise ancora maliziosamente

Kaz:"Io non-"

Nina:"Fatelo e basta"

Kaz si tolse lentamente il guanto, mostrando la sua mano nuda. L'altro guanto, quello sinistro, rimase al suo posto. Aveva un'espressione a dir poco disgustata, vomitevole e ansiosa nel toccarmi. Sembrava quasi che avesse paura, così gli concessi il tempo necessario per avvicinarsi a me con cautela. Intrecciammo le nostre dita e sentii quasi una scossa. Nina toccò con del liquido verde il punto centrale delle nostre schiene e si mise davanti a noi. Iniziò a pronunciare delle formule a bassa voce e si innalzò del vento sotto di noi, dopodiché un'energia arancione colorò i nostri corpi e gememmo di dolore, come se milioni di coltelli ci stessero trafiggendo la schiena. Poi sentimmo come se ci stessero colpendo con del ferro rovente e urlammo per il dolore allucinante, ma le nostre mani si strinsero per cercare conforto. Dopo l'ennesima scossa rovente, inarcammo le schiene all'indietro e finì la tortura. I nostri respiri erano affannati e Nina nel frattempo controllò che la nostra pelle fosse coperta in un piccolo punto dal corvo nero

Nina:"Ha funzionato!"

Bruscamente ci staccammo dalla presa e non ci guardammo per qualche secondo, dopodiché ci rivestimmo in fretta e Kaz andò via senza salutare o ringraziare. Lo guardai un pò dispiaciuta

Nina:"Ti deve aver promesso una bella somma per convincerti ad aiutarlo" disse

"Si, ma.. ho visto cosa ha passato e voglio aiutarlo"

Nina:"Attenta che Kaz è uno tosto, non lo smuovi nemmeno per sbaglio. Ti sta solo usando per la sua vendetta contro-"

"Pekka Rollins, lo so. Sono abituata ad essere usata, tranquilla" dissi brusca. La ringraziai e tornai nella mia stanza. Mi sedetti sul letto a gambe incrociate, chiusi gli occhi e provai a mettermi in contatto con Kaz

Kaz:"Che ci fai nella mia testa?!"

"Calmati, Brekker. Volevo vedere se funzionava"

Kaz:"Ora l'hai visto, ma per favore esci!"

Rimasi paralizzata dalla sua freddezza e cattiveria nei miei confronti, lo volevo semplicemente aiutare..

Quando fu ora di cena, decisi di uscire dalla mia stanza e visitare Ketterdam, ma fu azzardato perchè ero sotto l'occhio di tanti malviventi, così tornai al Club. Vidi una ragazza, dalla pelle color caramello bruciato e i capelli neri, parlare con Kaz e Jesper. I due uomini si girarono e mi salutò solo il secondo, mentre lei si alzò e si presentò

Inej:"Immagino tu debba essere la Spaccacuore"

"Esatto. Eris Holland"

Inej:"Inej Ghafa, molto piacere" sorrise. Sentii a pelle che fosse una a posto

Kaz:"Dove sei stata?" disse severo

"A fare un giro"

Kaz:"Ketterdam è pericolosa e tu mi servi per la missione, non voglio che tu venga uccisa"

"So badare a me stessa". Lui non rispose, ma si limitò ad alzare lo sguardo verso di me per un breve secondo

Kaz:"Ho deciso che partiremo tra qualche giorno e voglio che siate pronti, soprattutto tu" disse guardandomi

Kaz:"Ci intrufoleremo nella banca di Ketterdam e ruberemo il quadro di cui vi ho parlato, dopodichè cercheremo di decifrare questa benedetta mappa"

Inej:"Per tutti i Santi, Kaz. Io sono dalla tua parte lo sai, però questa vendetta contro Rollins sta diventando troppo ossessiva"

Lui la fulminò con un solo sguardo, si alzò dal suo posto e aiutandosi col bastone a forma di corvo, si ritirò nella sua stanza

Jesper:"Sai quanto sia fondamentale per lui, cerca di togliersi da dosso il senso di colpa per non essere riuscito a salvare Jordie"

Inej:"Shh!"

"So tutto.. ho letto la sua mente"

Jesper:"Strano che ti abbia concesso di farlo"

"Non aveva altra alternativa.."


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