Capitolo 2
<<Hey,tu devi essere Helen>>
<<Chi sei tu, e come fai a conoscere il mio nome?>>
<<Non ti ricordi?Io sono l'amore della tua vita, colui che hai detto di voler incontrare esprimendo il desiderio,te ne sei già dimenticata?>>
<<Non pensavo ti avrei incontrato cosí presto, in realtà credevo che il mio desiderio non si sarebbe mai avverato>>
<<Appunto, credevi . Ora devo andare , spero di risentirti qualche volta>>
<<Aspetta!Dove vai?>>
<<Lontano dal tuo stupido sogno!>>
Apro gli occhi.
<<I signori passeggeri sono pregati di scendere dall'aereo.>>
Mi alzo e vedo che sono già tutti verso l'uscita per scendere.
Bene, ritardataria anche in questo!
Riesco a vedere in lontananza Rikki e Dorothy.
Perché non mi hanno avvisata?Sarei potuta rimanere sull'aereo se non fosse stato uno stupido incubo a svegliarmi.
Corro verso di loro arrabbiata e quando gli sono davanti gli domando con le braccia conserte lungo il petto:
<<Perché non mi avete svegliata!?Stavo per essere lasciata sull'aereo!>>
<<Come dici??Quando mi sono alzata per andare verso l'uscita ho visto che affianco a te era seduto un vecchietto, e quindi pensavo sarebbe stato lui a svegliarti!>>
Giusto, il vecchietto... perché non mi ha svegliata?
Mi limito a sussurrare un piccolo <<Ah...>>, per poi raggiungere i miei genitori che sembrano particolarmente assonnati, dato che continuano a sbadigliare.
Oh no, Helen, non sbadigliare anche tu...trattieniti...trattieniti...
Sbadiglio.
Io l'ho sempre detto che gli sbadigli sono contagiosi.
<<Avete fatto un buon viaggio?>>dice mia madre gioiosa.
Certo, anche se stavo per essere lasciata sull'aereo per colpa di un vecchiaccio antipatico!
<<Si>>rispondiamo insieme io Dorothy e Rikki.
Ci guardiamo sorprese ,per averlo detto in coro, e poi scoppiano in una breve risata.
Infondo siamo sorelle...
<<Dimmi caro, ti ricordi per caso dove si trova la nostra casa?Oppure, hai portato una mappa della città?>>dice mia madre mentre si guarda nei dintorni.
La casa non è lontanissima dall'aeroporto, quindi possiamo benissimamente farci due kilometri a piedi, l'unico problema però sono i bagagli...gli altri anni dato che eravamo piccole non ci portavano mai tanti vestiti e quindi non era un gran peso per i miei genitori ma, adesso siamo ormai grandi e Rikki si è addirittura portata due valigie... .
<<Si cara, eccola qua>>risponde mio padre aprendola.
<<Oddio, ma non si capisce nulla di questa mappa!>>urla mio padre.
Ci affacciano meglio per controllare che sia la verità, ma poi scoppiano in una lunga risata.
<<Cosa c'è da ridere??Non vedete che la mappa è incomprensibile??>>
<<Sarebbe meno incomprensibile se solo tu la capovolgessi Simon...>>esclama mia madre alzando gli occhiali cielo.
È questo che amo di mio padre, riesce ad essere la persona più imbranata di questo mondo, peró con questa sua caratteristica riesce sempre a far ridere ognuno di noi, e se qualcuno per qualche motivo si sente giù, lui sa sempre (anche se involontariamente) come fargli ritornare il sorriso.
Papà ci guarda imbarazzato e in meno di un secondo noto che è diventato rosso come un peperone.
Mi fa pena vederlo così, quindi decido di cambiare discorso <<Mamma, come faremo a trasportare i bagagli?Ne sono davvero tantissimi,non c'è la faremo sicuramente a portarli tutti>>
Mia madre mi guarda con un espressione del tipo "I'm queen" e poi con aria altezzosa dice <<Helen, credevi davvero che io avrei tralasciato questo particolare?Ho chiamato un amico di Simon dell'Università, che come noi fa la vacanza a Miami, dovrebbero arrivare a momen->>
<<Ciao Simon!!Ciao Clare, spero di non essere arrivato in ritardo!>> dice salutando i miei genitori.
<<Certo che no!Sei in perfetto orario, amico, ti devo un favore!Grazie per esserti scomodato di venire qui>>dice mio padre abbracciandolo.
<<È di che? La mia casa è un isolato da qui,queste devono essere le tue tre figlie,complimenti, sono davvero carine>>
continua<<Potrei fargli conoscere mio figlio, ha la stessa età di Dorothy, gli farebbe bene conoscere qualcuno , in questi giorni è continuamente chiuso in casa>>
<<Certo John farebbe sicuramente piacere alle mie figlie>>
Io e Rikki ci guardiamo tipo per dire"Non è assolutamente vero", beccandoci un'occhiataccia da nostra madre.
Non ho mai visto questo uomo in tutta la mia vita, ma sembra simpatico,lo sarà sicuramente anche il figlio,infondo mio padre è imbranato proprio come me, coincidenze?
Finalmente dopo un lungo discorso tra i miei genitori e John riguardante i tanti ricordi dell' università di mio padre,decidiamo di incamminarci a casa nostra.
Le valigie sembrano pesanti ,ma non sono nulla in confronto a quelle che porta John, una di quelle valigie, infatti è di Rikki,un altra coincidenza?
***
Finalmente arriviamo a casa, ammetto che mi era mancata dopo due anni,entriamo , e poi salutiamo John, ovviamente mio padre per ringraziarlo lo ha invitato questa sera a cena con tutta la sua famiglia, in qualche modo doveva ricambiare il favore.
Finito di aiutare mia madre a disinfettare le stoviglie corro verso camera mia e mi butto sul letto ammirando la camera legata a tutti i miei passati ricordi, cercò di ricordarmene uno in particolare, ma in meno di un secondo chiudo gli occhi abbandonandomi al sonno.
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