Capitolo 19

I giorni passano e non ci cambiano, davvero credi che sia diverso?
Guardami in faccia i miei occhi parlano e tu dovresti ascoltarli un po' più spesso.
- Fedez                                                      
              Questione di sguardi 

E i giorni son passati velocemente senza preavviso sono qui, di nuovo, nella mia città dove trascorrere le vacanze: Miami.

Ripenso a tutto ciò che è successo durante questi giorni di campeggio e quasi vorrei maledire me stessa per tutte le figuraccie orribili che ho fatto con John e Brandon.
Mai più campeggi in vita mia.

<<Ma ti vuoi vestire idiota?>> mi urla mia sorella Rikki dalla sala da pranzo.
Sono in pigiama, beh forse non proprio; ho una maglia larga che mi arriva alle coscie e che ho fregato dall'armadio di mio padre perché mi scocciavo di disfare le valigie.

<<Ma dove state andando?>>

<<Discoteca, siamo riuscite a convincere i nostri genitori>>
mi risponde eccitata, poi frena la sua gioia squadrandomi da capo a piedi.
<<Devi preparati, abbiamo solo un oretta>> , <<Ah dimenticavo>>
<< Ti vesto e ti trucco io>> mi disse  trascinandomi in camera sua.
Io la guardavo allibita, probabilmente si era accorta di quanto fossi brutta e quindi per porre fine alla mia orribile faccia ha deciso di darmi una sistemata... non si fanno miracoli comunque...
<<Bene, siediti qui>> mi indica la  sedia di fronte lo specchio fatta apposta per truccarsi con tranquillità.
Mi siedo e nel vedere la mia immagine allo specchio sussulto e la tristezza mi arriva fin dentro le ossa.

Quel naso così grande, non esageratamente ma quanto basta per far diventare complessata una povera ragazza; quegli occhi, forse la parte più decente del mio viso, ed infine il mio viso: ovale, forse troppo, quasi da sembrare un uovo.
"E la sorpresina?"
Scaccio i miei pensieri quando un pennello mi viene poggiato sulla guancia.

<<Allora Helen, che ne dici di andarci un po' sul pesante?>>
Non voglio sembrare una ragazza troppo truccata, anche perchè non vorrei rischiare quando a truccarmi è mia sorella... chi lo sa magari potrebbe farmi diventare pennywise due per vendicarsi.
<<No thanks, trucco leggero>>
<<Uff sei proprio una palla! Siamo in discoteca mica alla festa di nostro cugino di appena un anno..>> sbuffa avvicinandosi al suo letto per prendere un vestito stretto e corto rosa luccicante molto accollato sul collo ma accattivante sul di dietro, in quanto chi lo ha fatto ha ben pensato di stringere quanto di più sul sedere per farlo risaltare...
<<E va bene, trucco leggero ma... questo lo indosserai stasera! E non voglio obiezioni di alcun genere!>>
Sconvolta  mi riguardo nello specchio.

Io? Indossare quel pezzo di stoffa ROSA e luccicante quanto la palla da discoteca che ci sarà?
Magari mi scambiano proprio per una palla da discoteca...

<<Tu sei il demonio...>> sussurro fra me e me.

<<E finiscila di fare tante storie che se non ci fossi io sembreresti mia nonna con tanto di vestaglia>>

Non le rispondo mentre lei afferra il pennello e incomincia a crearmi sfumature marroncino sugli occhi.
Poi passando allo sguardo vero e proprio mi lascia una scia di eyeliner su entrambi gli occhi e con il suo amato mascara Vamp mi fa tante passate quanti i capelli che ho in testa.

<<Finito!>> urla contenta appoggiando le mani sulle mie spalle.

<<Bene dolcezza, sei quasi pronta, manca solo il vestito>>

Mi guardo allo specchio e mi do una leggera sistemata ai capelli aggiungendo il mi amato olio di Argan che utilzzo sempre per rendere i capelli più lucenti e morbidi.

Guardandomi non sono niente male... quasi quasi smetto di essere innamorata di Brandon e mi innamoro di me stessa.

Ah quel ragazzo. Lo ucciderò prima un poi.

<<questo va messo da sotto perchè la cerniera non c'è>> mi suggerisce.

Sembrerò un panzarotto ripieno, me lo sento.

E lo metto sotto lo sguardo estasiato di mia sorella Rikki.

<<MA SEI BELLISSIMA>>
Sussulto quando me lo urla improvvisamente.
Mi accerto che ciò che mi ha detto è vero girandomi verso lo specchio.
Quel che vedo mi lascia quasi sconvolta.
Quella non sono io.

GESÙ I MIRACOLI ESISTONO.

Sembro una donna, "una vera e propria signorina" direbbe mia nonna.

<<No, scusami non puoi mettertelo più questo vestito>>
Mi dice Rikki di scatto quando io sono intenta a guardare la mia figura apparentemente snella allo specchio

<<Lo sapevo non mi sta bene, potevi dirlo prima>>
dissi e con cautela presi a levarmelo.

<<No senti... scusami non so che mi è preso... p- puoi metterlo>>
Rispose agitata tenendo lo sguardo basso.

Ma cosa sta avendo? Perché ha detto che non dovevo metterlo? La guardo stranita per un attimo, ma poi decido di resettare ciò che mi ha detto dalla mia mente per evitare una serata con una me troppo pensierosa.

<<PRONTE??>> urla Dorothy dal corridoio.

<<Yes>> rispondo correndo da lei e  trascinando anche Rikki prendendole la mano.
<<Cazzo>> urla Dorothy con una faccia tra la stupita e l'impressionata.

<<Cavolo Helen sei troppo bella!>>
Non mi aspettavo una simile reazione soprattuto da lei che non fa tanti complimenti.

Credo però che essere belle non dipenda dal vestito o dalla pettinatura oppure da quanto trucco mi son messa in faccia, no?
Se per delle persone sono bella lo sono sempre non solo quando mi preparo un po' di più.
È uno dei pensieri che mi ripeto sempre in mente perchè è la pura e semplice verità.
Mi ricordo che alle medie  fossi un po' gelosa della mia compagna di banco a causa della sua estrema bellezza.
Lei si preparava sempre, non c'erano giorni in cui avesse un capello fuori la sua capigliatura.
Un giorno però, suo nonno era stato male e lei quando venne a scuola ebbe tante critiche dai suoi compagni di classe a causa del suo aspetto un po' rozzo.
Quello che tengo a sottolineare però è che io la consideravo sempre bellissima, la guardavo e non riuscivo a pensare il contrario.

Vorrei tanto che qualcuno mi guardasse come se io fossi sempre splendida...anche se in realtà vorrei che fosse prima una persona a pensarlo.

L'immagine di Brandon mi riaffiora nella mente.

<<,ohi mi raccomando vedi di non rubarti troppi ragazzi e sii generosa>> ridacchia incamminandosi verso il giardino.

<<Ehm, ma non vengono i nostri genitori?>>
<<Ah giusto non te l'ho detto, viene Brandon a prenderci>>

COSA?

Nono non lo voglio rivedere.
Ma dai che mi piace... no cioè è  uno stronzo non lo posso vedere già da subito, farebbe delle battutine sul mio conto davanti a tutti ed io non voglio rischiare di perdere la  poca dignità che mi rimane per colpa sua e dei suoi amici.
A proposito, i suoi amici.

Saranno sicuramente presenti in discoteca.
I suoi amici che mi presero in giro fingendo che volessero violentarmi... quegli stronzi.
Tutto però era stato architettato da   Brandon.
In realtà è lui la mente diabolica nei miei confronti.
Lui è la mente, i suoi amici sono il braccio.
Ma se solo stasera provano a fare le teste di cazzo giuro che sprecherò quel granello di mia dignità pur di fargli la faccia piena di lividi ad uno a uno.

Questa sera non voglio farmi degli amici, starò ferma come sempre a guardare le mie due sorelle a ballare passi improvvisati.
Oramai è questo che faccio sempre ogni volta che esco con loro...

<<Oggi ci divertiremo un mondo, Brandon mi ha detto che sarà una festa da sballo!>> risponde Rikki eccitata.
Ah ah ah.
Non per me credo.

<<Eccolo sta arrivando!>> schiamazza Rikki salutandolo con un cenno della mano.
Cazzo.
Mi nascondo dietro la schiena di Dorothy e mi accerto che non mi veda.
Non si vede bene il suo viso.
È tremendamente rilassato, seduto e con la schiena ben distesa sullo schienale.
Vuole fare il belloccio...
Forse perchè c'è  Rikki che lo sta guardando come se se lo volesse divorare.

La gelosia mi oscura la mente ed immagino di nuovo la scena di loro due che si baciano nella mia mente.
Nono.
Non posso stare male per lui, non devo.
Lui non se ne fotte di me, per lui non sono un cazzo.
Mi dispiace così tanto perchè lui per me è tutto. Lui è il pensiero che mi tormenta ogni giorno, per colpa sua mi ritrovo  deconcentrata ed incantata ogni giorno.
Lui non merita il mio amore.
Non merita me.
La rabbia mi persuade entrandomi fin dentro le ossa.
Mi rendo conto di essere una grandissima idiota perchè non è normale innamorarsi di un ragazzo che fa di tutto pur di screditarti la vita.
Lui è la mia rovina.

Se solo si potesse cancellare l'amore che gli voglio... sarebbe tutto più semplice.

Brandon accosta e Rikki per prima va a sedersi commentando un qualcosa su di lui che mi sfugge.
Dorothy è la seconda ed io l'ultima.
Chiudo la portiera dell' auto accertandomi di essere più delicata possibile.

Tengo la schiena eretta e fingo di essere rilassata proprio come lui.
La sua macchina odora del suo delizioso profumo..., faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi.
Poi li riapro e cerco di godermi il viaggio.

<<Siete bellissime>> sussurra Brandon.

Non sarà riferito a me di sicuro.
Non mi ha mai fatto un complimento quindi sarà una delle sue solite prese per il culo.
Così pensierosa riprendo a fissare il finestrino cercando di non incontrare il suo sguardo sullo specchietto retrovisore.

Le mie sorelle chiacchierano fra di loro ma io non ho il coraggio di parlare con loro davanti a lui.
Non deve vedermi intraprendere parola, magari però potrei fare amicizia con qualcuno alla festa... così da non essere sempre sola.

Mi annoio di guardare il finestrino, cosí decido di ascoltare la conversazione che si sta tenendo tra Brandon e le mie sorelle.

<<Ma sì, io voglio provare>>
Provare cosa?
Riascolto con piú attenzione.

<<Chissà che sensazioni si provano>> Dice eccitata Rikki.

Cosí non mi trattengo e mi intrometto.
<<Provare cosa?>> dico con una vocina più bassa del dovuto.

Non mi sentono così non mi prendo la briga di riformulare la domanda... non vorrei interrompere la loro conversazione così appassionata.

Mi stanno tutti sul cazzo.
Non mi stanno cagando di striscio ma é normale?
Mi meraviglio delle mie sorelle perché infondo da Brandon me lo aspettavo anzi é andata meglio del dovuto perché non ha fatto battute, ma loro sono come ipnotizzate da Brandon e mi stanno anche infastidendo con i loro sguardi su di lui.

<<Siamo arrivati>> Dice Brandon scendendo dalla macchina.
Io cerco di essere composta e scendo per prima seguita da Dorothy e Rikki.

Rikki va subito a camminare di fianco a Brandon ma io cerco di stargli il piú lontano possibile cosí vado vicino Dorothy la quale é sconvolta quanto me per la quantità di gente presente appena entriamo.

L'atmosfera è calda ed umida, il fumo va a creare una specie di nebbia sul soffitto e la musica è messa a tutto volume, noto che stanno ballando la canzone di Elettra Lamborghini così la canto sottovoce.

<<Diamoci dentro ragazzi!>> Dice un amico di Brandon quando egli seguito da noi si avvicina alla sua comitiva.

<<Frena Steve, guarda queste belle donzelle,>>
Dice con un cenno di malizia un ragazzo molto alto e con i capelli biondo scuro e gli occhi verdi piuttosto carino.
Prima di continuare la frase ci fissa per un attimo ed alla fine noto che il suo sgurdo va a posizionarsi più intensamente su di me ma cercò di non dargli attenzioni.

<<Come si chiama lei?>> mi indica chiedendo risposta a Brandon.

Brandon mi guarda per due secondi che sembrano minuti con sguardo truce, ma io non riesco a capire il motivo di ciò.

Cazzo vuole? Gli sto dando fastidio? Lui non se ne frega di me ed io faccio lo stesso.

Ripensandoci dovevo fare amicizia quindi non so potrei farla con questo ragazzo...?
Però non mi da una bella impressione, insomma mi sta divorando con lo sguardo.

<<Ho una bocca,>> dico e poi continuo <<Mi chiamo Helen>>

<< Peró che caratterino...>>
sussurra avvicinandosi di due passi.

<<Ragazzi, ragazze sediamoci lì>> dice di scatto il ragazzo dietro di lui credo si chiamasse Steve.
Indica due divani abbastanza grandi così io, Brandon, Rikki e Dorothy andiamo a sederci sul divano mentre i ragazzi della comitiva si siedono di fronte a noi.

<<Sorellina hai proprio fatto colpo>> schiamazza a bassa voce.
<<C-cosa ma non è vero>> dico subito speranzosa che nessuno abbia sentito.
<<Ma dai se ti sta mangiando con gli occhi da mezz' ora>> sussura Dorothy.
<<Dai ma è carino buttati>> dicono assieme confondendomi.

<<Cazzo ragazze basta!>> urlo

,ma poi mi accorgo di aver attirato l'attenzione dei ragazzi e in modo particolare di Brandon.

<<Che succede?>> dice il biondino divoratore.
<<Succede che Helen è interessata a te>> urla indicandolo.
Oddio.
Cazzo no.
Brandon si fa improvvisamente rigido e vedo che tiene le mani strette in due solidi pugni.
<<M-ma no sta scherzando, non è assolutamente vero>> mi agito sotto gli occhi di tutti.

<<Mi piaci molto anche tu comunque...>>
dice sorpresamente serio.
No oddio ed adesso che faccio...

<<Possiamo conoscerci se ti và?>> dice con imbarazzo.

Credevo fosse uno sbruffone, ma ha avuto le palle di dirmelo davanti a tutti e questa è una cosa che apprezzo un sacco, nessuno mi aveva mai detto cose simili.

<<Ehm... s-si boh non lo so, uhm scusate devo andare a prendere una boccata d'aria>>
dico alzandomi sotto gli occhi di tutti.
Non potevo fare altrimenti, cosa sarebbe successo se gli avessi detto di sì? Non lo so forse sarei rimasta io e lui da soli ed io non mi sento il tipo per illudere un ragazzo che non mi piace...perchè il mio cuore è occupato da un altra persona....

Mi dirigo fuori dove appena poggio i piedi sento l'erba bagnata a causa delle scarpe col poco di tacco aperte sul davanti.
Mi appoggio al muretto sedendomi e tengo le gambe a penzoloni.

Non penso a nulla, solo alla situazione un po' tragica in cui mi sono infilata senza volerlo... non me la sento di rifiutare la sua conoscenza, che sò potrei conoscerlo è carino poi è il primo ragazzo a cui interesso... sono in una crisi esistenziale.

I miei pensieri poi vanno a fissarsi su Brandon.
Chissà cosa starà facendo... senza di me.

<<Pensierosa?>> mi suggerisce una voce che collego subito.

<<Beh io... un po'>> rispondo guardandolo con imbarazzo.

Si ferma accanto a me, sedendosi sul muretto.
<<Comunque non mi sono presentato>> dice sorridendo.
<<Mi chiamo Daven, molto piacere>>
<<Piacere mio>> rispondo
<<Helen io lo so che prima ti sono sembrato uno schizzato, ma mi hai colpito e vorrei conoscerti>>
mi dice con lentezza e con flebile imbarazzo.

Non rispondo subito, mi fermo a pensare le possibili risposte che potrei dargli senza offenderlo.
Poi riconsidero l' opzione di conoscerlo...

Penso a Brandon, a cosa sta facendo in quel grande locale, così mi giro e cerco di intravedere la sua figura attraverso i vetri trasparenti.

Lo vedo ballare, muovere i fianchi di fianco ad una ragazza che non è ne Rikki che Dorothy.

Chi cazzo è mo questa?

D' improvviso si avvicinano entrambi e poi avviene ciò che non vorrei mai ricordare di questa serata.

Si baciano con foga e lui continua ad infilare quella cazzo di lingua nella sua bocca come se non ci fosse un domani.

Eh no stronzo.
Questa non dovevi farmela.

Sento una strana sensazione, non è dolore ma una specie di fuoco che arde,
la rabbia di essermene stata buona solo per causa sua, perchè lui è il motivo per cui mi faccio tanti problemi ad accettare la proposta di Devon.

Ma adesso non lo vedo un motivo.

<<Sai Devon, anche tu mi interessi tanto, accetto di fare la tua conoscenza, andiamo a ballare?>> dico sicura di me guardandolo fisso negli occhi.

Lui sembra stupirsi, poi mi prende la mano e mi accompagna nel locale.

Ciao ciao Brandon...
Mi hai persa per sempre.

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Buona Domenica delle palme💜
Al prossimo capitolo😄😄

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