Uno Strano Sogno
X: Tn-chan Staremo insieme anche quando staremo grandi... Me lo prometti?
Tn: si... Te lo prometto *nome incomprensibile*
Io e lui ci stringiamo la mano
Ma subito dopo lo scenario cambia e tutto si fa buio
Tn: MAMMA! PAPÀ!
Lì vidi sdraiati sul pavimento senza alcun segno vitale
Scrollai il corpo di mia madre ma uscí solo sangue
Provai anche con mio padre ma prima di toccarlo le mie mani erano solo rosse
Fine sogno
Tn: MAMMA! PAPÀ
Li chiamai invano... Loro ormai non erano più qui...
Mi alzai dal mio letto e mi diressi verso la finestra a guardare fuori, almeno quello mi era concesso
Aprí leggermente la finestra per fare entrare un po' di quella brezza notturna
Tn: perché l'ho sognato di nuovo...
Stavolta nel sogno c'era anche un pezzo che non ricordavo... Chi era quel bambino... Non ricordavo il suo volto né avevo sentito il nome nel mio sogno... Ma ho come la sensazione di aver scordato qualcosa di importante di cui devo ricordarmi...
Chiusi la finestra e andai di nuovo a sdraiarmi per cercare di riprendere sonno, che non tardò ad arrivare
*la mattina seguente*
Mi alzai abbastanza presto e mi diressi nel bagno della mia stanza dove mi sciaquai la faccia
Qualche minuto dopo senti bussare alla porta della mia camera da letto
Andai ad aprire e come al solito, ogni singolo giorno da quando ero rinchiusa qui, era mia zia che mi portava la colazione
Zia: buongiorno cara... Dormito bene?
Tn: si zia.. Grazie per la colazione...
Mentí spudoratamente oramai a furia di mentire sul mio stato d'animo avevo sviluppato un'ottima faccia da Poker
Zia: mhm... C'è qualcosa che ti turba non è vero?
Tn: zia... Perché non posso uscire come gli altri ragazzi della mia età? Ormai ho 16 anni...
Zia: l'età non conta... Il mondo esterno è un posto pericoloso
Tn: Ma-
Zia: niente ma la prossima volta che chiedi di uscire ti blocco la finestra
Smisi di parlare, afferrai il vassoio con la colazione e mentre lo poggiavo su un tavolino mia zia chiuse di nuovo la porta a chiave
Iniziai a mangiare in silenzio...
Perché?... Perché non posso uscire...?
Ogni giorno mi affacciavo a quel piccolo spiraglio per vedere il mondo esterno e dalla strada vedevo le persone camminare liberamente senza pericolo, ragazzi delle mia età andavano a scuola mentre io studiavo da casa con degli insegnanti privati...
Le uniche volte che uscivo dalla mia stanza era per andare nello studio per gli insegnamenti privati oppure per andare in biblioteca, sorvegliata da mia zia, per prendere qualche libro
(sí siete ricche)
La mia routine fu quella per un'altra decina di giorni
Colazione, guardare fuori dalla finestra, studio, pranzare, leggere, guardare un po' di TV in camera mia, fare merenda, rilassarmi disegnano su un quadernino, bagno, cena, TV e andare a dormire
Una mattina mi svegliai come al solito andai a sciaquarmi la faccia le bagno privato, e mi sedetti sul letto con il mio libro preferito ed aspettai che arrivasse la zia con la colazione
Un'ora... Due ore...la zia è fin troppo in ritardo
Mi avvicinai alla porta chiusa a chiave e poggiai un'orecchio su di essa per sentire se c'erano dei suoni nel corridoio
Tap.. Tap.. Tap.. Dei passi... No più passi... Non è la zia
Sono più o meno due o tre persone ma non posso dirlo con certezza....
Appena senti che i passi si erano fermati davanti alla mia porta corsi silenziosamente a nascondermi dentro al mio armadio
sentí la maniglia girare per cercare di entrare ma poi un tonfo... Avevano buttato giù la porta perché li sentí entrare
X: Ufff.... Questa è l'ultima stanza da controllare!
X1: l'ultima stanza di questo piano, poi passeremo al terzo...
X: ma tu come facevi ad orientarti scusa?!
X1 :abitudine... Forza tu controlla qui, io controllo il bagno privato
Lì sentí dividersi,
X: Tsk... L'Abitudine eh? Se certo vallo a dire a qualcun altro
Lo sentivo parlare sottovoce in modo che l'altro non potesse sentirlo
X1: nel bagno non c'è nessuno
X: nemmeno qui
X1: hai controllato sotto al letto?
X: si
X1: nell'armadio?
X:...
X1: ecco appunto
Mi preparai ad attaccare e non appena uno dei due tizi apri l'armadio gli salti addosso buttandolo a terra e bloccandoli le braccia dietro di lui
X1: te l'avevo detto di controllare l'armadio
X: e mo dovevo sapere dove si nascondeva la mocciosa?!
Tn: che cazzo siete?! Che ci fate in casa mia e dov'è mia zia?!
X: senti mocciosa leva le mani dal mio amico
X1 : tranquí e tutto a posto Tn-chan
Tn: ti ho per caso dato il permesso di chiamarmi per nome?
X1: ti ho dato il permesso di salutarmi addosso e di immobiliari per terra?
Tn:... O mi date delle spiegazioni oppure ti spezzo entrambe le braccia
X1: vedo che la mia sorellina è diventata forte!
Sorellina? Adesso che lo guardo meglio questo tizio sembra proprio...
Tn: Sho-chan..?
Sho: vedo che ti ricordi allora... Adesso ti puoi levare?
Mi scostai immediatamente
Tn: alla fine sei tornato dall' America eh?
Sho: già sono tornato 2 anni fa
Tn: ma allora perché non sei venuto a trovarmi prima?
Sho: la zia non voleva che sapessi la verità, percui non mi ha mai fatto entrare in casa per vederti o parlarti
Tn: la zia dove adesso?
X: a fare un viaggetto vedi a quanto pare tua zia interessano solo i soldi dell'eredità
Tn: eredità?
Sho: Ti spiego tutto allora.. Sai perché tua zia ti ha preso con se?
Tn: perché sono sua nipote?
Sho: vedi sua sorella, nostra madre, non la citata nel suo pre-testamento e ha diviso i suoi avere con me e te, ma siccome io ero maggiorenne ed in America, ti ha preps con se perché tu eri minorenne ed eri ancora qui in giappone, e siccome tu non avevi ancora la maggior età non potevo reclamare la tua eredità che era presa sotto custodia da tua zia
Ma che caz-
X: in poche parole tu hai vissuto come uno strumento che faceva la brutta vita mentre tua zia ti usava per fare la bella vita
Tn: lo avevo intuito grazie...
Sho: Forza adesso andiamo alla base...
Tn: base?
X: tua zia le ha tenuto nascosto tutto oh...
Sho: la base è il luogo dove lavorava nostro padre... Lui... Era uno dei boss della Yakuza di Tokyo
Yakuza...?! Io sarei la figlia di un boss mafioso?!
Tn: quindi adesso tu...
Sho : esatto adesso dirigo io tutta la baracca
Uscimmo dalla stanza percorreremo quel corrdiodio per poi vedere la porta d'ingresso, Sho aprì la porta e la luce del sole si adagiò sulla mia pelle
X: era da molto che non uscivi eh?
Sho: piant- adesso che ci penso tu non ti sei ancor a presentato alla mia amata sorellina
X: e perché? dovrei?
Tn: tu sai il mio nome quindi mi sembra giusto che io debba sapere il tuo
X : mi chiamo Takeru Watanabe
Sho : chiamalo pure Takky!
Takky: Ohi! Chiamami ancora così e ti disintegro!
Tn: scusate ma le mie cose?
Sho : manderemo qualcuno a farti le valigie tranquilla
Annuì semplicemente poi entrammo in una macchina di lusso diretta a Tokyo
Guardai fuori dal finestrino e osservai il mare che lasciavo alle spalle...
Dalla finestra di camera mia era possibile vederlo però nessuno mi ci aveva mai portato... Chissà magari quando i miei erano ancora in vita saremo andati al mare?
Dopo un po arrivammo
Finalmente... Ecco di nuovo la mia Tokyo...
Angolo autrice
(p.s. Prima abitavate a Tokyo poi insieme a vostra zia vi siete trasferite a Kamakura una città a sud di Tokyo che da sul mare)
Allolla lui è Takeru Watanabe :
È bi-sex (spero che non vi dispiaccia) e ha una cotta segreta per vostro fratello :)
Di carattere è simpatico e continua a lanciare frecciatine per infastidire chiunque, però sa darsi una regolata ed è serio quando vuole
è più inteligente di Shohei ma è pigro e quando gli dici di fare una cosa non la fa, se fa qualcosa che gli dici vuol dire che hai assistito ad un miracolo
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