Prologo


PROLOGO


VI secolo


Louis non riusciva a restare fermo, continuava a girarsi e rigirarsi tra le lenzuola del letto agitandosi per quel sogno inspiegabile – ed apparentemente impossibile – che da molte notti lo privava di un sonno tranquillo e ristoratore.

Merlino aprì gli occhi e si mise a sedere, osservando il fratello minore dimenarsi ed emettere dei piccoli sospiri sofferenti. Erano ormai molti giorni che il castano non riusciva a dormire serenamente ed il maggiore si domandava costantemente cosa turbasse a tal punto il suo sonno, ma il fratello era testardo ed irremovibile quando si metteva in testa qualcosa, e per questo Merlino non sapeva ancora nulla di ciò che lo assillava e preoccupava.

Ma adesso ne aveva abbastanza, non poteva sopportare di vedere Louis in quel modo.

Merlino si era alzato e stava per sedersi accanto al fratellino quando quest'ultimo si mise di scatto a sedere, lo sguardo sgranato ed allibito per quel risveglio improvviso.

Il suo respiro era affannato, il corpo era imperlato di sudore e attraversato da brividi che Merlino riusciva a vedere senza alcun problema.

<< Louis >>.

Il castano incrociò le iridi celesti del maggiore, quell'azzurro che li accumunava e che permetteva anche ad estranei di capire il loro legame di sangue. E quello, oltre al particolare di essere entrambi dei grandi maghi, era l'unico aspetto fisico che avevano in comune. Louis aveva i capelli castani e lisci, un'altezza nella media, ed un corpo tonico che faceva voltare molte donne al suo passaggio. Merlino invece aveva i capelli neri, era alto e mingherlino, e sfortunatamente non aveva quel fascino da attirare particolarmente l'attenzione del gentil sesso.

Ma Louis e Merlino erano le due facce della stessa medaglia, ed entrambi erano i migliori amici, oltre che i consiglieri, dei Principi di Camelot.

<< Sto bene >> sospirò il castano.

<< No che non stai bene. Ho perso il conto di quante notti ti ho sentito svegliarti spaventato ed affannato, eppure continui a non voler condividere con me questo terribile fardello >> lo rimproverò Merlino.

Louis abbassò lo sguardo perché era pienamente consapevole della veridicità di quelle parole. Il fratello avrebbe potuto aiutarlo, ma nel contempo aveva paura di esporre quel sogno che lo perseguitava e lo terrorizzava. Aveva timore di mostrarsi debole, di essere un incapace dinanzi gli occhi del maggiore.

<< Lou >>.

Merlino finalmente si sedette accanto al castano, poggiandogli una mano sulla spalla e facendo così incrociare ancora i loro occhi.

<< Lascia che ti aiuti fratellino. Non voglio vederti di nuovo così sofferente e spaventato >>.

E quella richiesta, quella supplica pronunciata col cuore in mano, riuscì ad abbattere le difese del minore ed a fargli accettare quell'aiuto silenziosamente, ed inconsciamente, sperato.

<< Questo sogno mi perseguita da tempo, anche se solo nell'ultimo periodo ha iniziato ad essere più frequente e più nitido >> iniziò a raccontare Louis << Nella visione c'è una ragazza che non ho mai visto prima in un luogo che sono certo non appartenga a questo tempo >>.

<< Cosa te lo fa dire con tanta certezza? >> s'interessò Merlino.

<< Attorno a lei ci sono cose stranissime, oggetti di cui non conosco l'uso e tantomeno il nome, ma lei pare essere a suo agio e si muove con una sicurezza ed una sensualità che t'incanta. Indossa abiti diversi dai nostri, ma ciò che più mi attrae è un disegno che ha sulla schiena e che mi chiama come un'ape verso un fiore >> rispose Louis.

<< Cosa mostra il disegno? >>.

<< La figura è davvero particolare ma ho riconosciuto un lupo in mezzo alle fiamme >>.

Merlino era pensieroso e confuso, non sapeva spiegarsi perché il fratello facesse un sogno tanto strano e misterioso.

<< Non è finita qui >> mormorò Louis << La scena cambia all'improvviso trasportando quella ragazza qui a Camelot. La vedo ridere circondata dai cavalieri, con un lupo al suo fianco che la segue ovunque. Poi tu, Artù, Ginevra, e persino io chiacchieriamo con lei come se fossimo vecchi amici >>.

Il castano si zittì un istante, prendendo un profondo respiro.

<< Infine vedo Harry che la stringe e la bacia. Percepisco e vedo perfettamente il sentimento che li avvolge e che li lega l'uno all'altra >> proseguì Lou.

Quella notizia sorprese non poco il mago più grande, ma aveva la netta sensazione che il sogno non finisse lì.

<< C'è dell'altro? >> chiese in un sussurro timoroso Merlino.

<< Vedo una battaglia, una guerra tra noi e le due streghe. Vedo sangue, dolore, ma anche la speranza e la forza dei cavalieri mentre si scontrano con i nostri nemici >>.

<< E poi? >>.

<< Vedo del ghiaccio. Ghiaccio freddo, letale, ma noi non lo temiamo perché è nostro alleato. Alla fine sento il fragoroso e possente ruggito di un drago e subito dopo mi sveglio >> concluse il castano.

Merlino era senza parole, non capiva minimamente cosa potesse significare quella visione confusionaria ed inconcepibile che il fratello continuava a sognare.

Forse quello era un avvertimento.

Forse la natura stava cercando di comunicare con loro attraverso quella visione di Louis. Voleva avvisarli che qualcosa stava per succedere, qualcosa che avrebbe sconvolto e portato a cambiamenti incredibili.

<< Sai qualcosa di più riguardo quella ragazza misteriosa? >> domandò.

<< Solo il suo nome >>.

Merlino attese pazientemente, notando il castano mangiucchiarsi le labbra e torturarsi le mani.

<< Si chiama Luce >> confessò.


***


Anno 2015


<< Lavoro impeccabile come sempre Liam >>.

Alzai lo sguardo dal mio quaderno un solo istante, osservando la ragazza congratularsi ancora con il mio amico.

<< Grazie Arianna >>.

Un fisico muscoloso che faceva voltare e sospirare ogni ragazza che incrociava sul suo cammino, i capelli castani tagliati corti (per mio immenso rammarico, adoravo i suoi ricci!), occhi marrone scuro che paragonavo ogni volta al delizioso ed irresistibile cioccolato, e – ciliegina sulla torta – un sorriso gentile che poteva benissimo sciogliere un iceberg.

Ecco quella era la mia personalissima descrizione di Liam Payne.

<< Quanto ti devo? >>.

Riportai l'attenzione sul mio fidato quaderno, apportando un ultimo ritocco all'ennesimo tribale che riempiva quelle pagine pronte ad accogliere le mie pazze creazioni.

<< Stai aspettando Zayn? >>.

Lee si accomodò al mio fianco sul divanetto della sala d'attesa del suo negozio di tatuaggi. O meglio precisare del negozio che lui e Zayn avevano aperto quattro anni fa.

<< In realtà starei aspettando Niall >> sorrisi.

<< Davvero? Quindi sei riuscita a convincerlo >> sogghignò Liam.

<< Che ci vuoi fare, nessuno può resistermi >>.

Scossi la mano con nonchalance, prima di scoppiare a ridere imitata dal castano.

Il suo sguardo magnetico si posò sulla pagina in bella mostra, prendendo il quadernetto dalle mie mani e sfogliandolo lentamente e con attenzione.

<< Zay li ha visti? >> domandò.

<< Ha dato una sbirciatina agli altri quaderni >> ammisi.

<< Hai talento >> si complimentò Liam << Potresti diventare una tatuatrice di professione >>.

<< Preferisco laurearmi in scienze dell'educazione e circondarmi di bambini >> ridacchiai.

La porta in cui Zayn e mio fratello si erano rinchiusi si aprì in quel momento, mostrando i volti sorridenti dei due amici.

Lee mi restituì il blocco che deposi nella borsa a tracolla, alzandomi successivamente e raggiungendo il duo.

<< Allora com'è andata? >> domandai al biondo.

<< La prossima volta ti darò retta prima >> rise Niall.

<< Te l'avevo detto che non avresti sentito niente >> alzai gli occhi al cielo.

Zayn mi passò un braccio sulle spalle, scoccandomi un bacio sulla guancia che mi fece sorridere e ricambiare il gesto.

La sua pelle bronzea risaltava notevolmente sul candore della mia. Zayn era alto e snello, ma il suo fisico non aveva nulla da invidiare a quello dei palestrati sulle riviste, i capelli neri e perennemente ingellati a formare una cresta avevano accolto moltissime volte le mie mani che adoravano scompigliarli e così scatenare la furia del moro, e per finire occhi marroni e profondi che sapevano incantarti e farti fare tutto ciò che la voce roca e magnifica di Zay ordinava.

<< A quando il secondo tatuaggio? >> chiese.

<< Devo ancora decidermi, ma penso non manchi molto >> gli feci l'occhiolino.

Visti dall'esterno potevamo sembrare due innamorati, e fino ad un anno prima lo eravamo davvero, invece ora ci consideravamo come fratelli. L'affetto che provavamo l'uno per l'altra non era affatto sparito, si era solidificato anno dopo anno, semplicemente avevamo capito che tra noi non c'era quell'amore che doveva esserci in una coppia ma il nostro era un amore fraterno ed amichevole.

Per mia enorme fortuna Niall non aveva mai tentato di ostacolarci o dividerci, né quando stavamo insieme né dopo la nostra comune rottura. Essendo il fratello di mezzo tendeva ad essere un po' troppo iperprotettivo nei miei confronti, essendo io la piccolina di casa, ed ancora mi veniva da ridere al ricordo di lui che minacciava di castrare Zayn nell'eventuale caso mi avesse fatta soffrire.

<< Meglio andare o mamma ci darà per dispersi >> disse Niall.

Salutammo i nostri amici e ci dirigemmo verso la macchina del biondo, prendendo la via di casa mentre ridevo nel prenderlo in giro riguardo la sua superata – e stupida – paura dei tatuaggi.


<< Sono in paradiso >> sospirai di piacere.

Dal pelo dell'acqua si alzavano lunghi o corti spirali di fumo, segno che la temperatura era decisamente calda dentro la vasca.

Esattamente come piaceva a me!

Aprii un occhio per controllare l'orario dalla sveglia sul davanzale: 18.46.

<< Ancora cinque minuti >> mormorai.

Era così piacevole restare in ammollo che probabilmente – o sicuramente – sarei rimasta lì dentro per più di cinque semplicissimi minuti, ma dettagli.

Presi un bel respiro, lasciandomi scivolare sotto la superficie e così permettere al calore dell'acqua di avvolgermi completamente.

Adoravo immergermi ed estraniarmi totalmente dalla realtà.

Mi sembrava di vivere in un universo parallelo ed anche se durava pochi istanti, era una sensazione a cui non sapevo proprio resistere ogni volta che facevo il bagno.


E' il momento.


Pensai di essermela solo immaginata quella voce profonda e sconosciuta, ma all'improvviso l'acqua da calda e pacata divenne fredda ed impetuosa.

Sentii perfettamente la pelle d'oca crearsi sul mio corpo e quando aprii gli occhi non vidi il bordo bianco e liscio della vasca. Mi ritrovai circondata da un blu profondo e misterioso ma nel contempo così intenso e bellissimo.

Nuotai verso la superficie illuminata dai raggi del sole, prendendo un gran respiro quando riemersi.

<< Che diavolo-? >>.

Una foresta verdeggiante circondava quel lago sconosciuto in cui ero magicamente apparsa.

<< Dove sono? >>.

Non riconoscevo affatto quel luogo, tantomeno riuscivo ancora a capacitarmi di come ci fossi arrivata.

Magia.

Quella era l'unica parola che vorticava nella mia mente e che poteva spiegare quell'inconcepibile, assurdo, ed inspiegabile evento.

Nuotai con cautela fino alla riva del lago, osservandomi costantemente attorno mentre mi avvolgevo il petto con le braccia.

Mi trovavo in un posto magnifico, dovevo ammetterlo, ma ero anche preoccupata e spaventata perché non avevo la minima idea di dove mi trovassi e tantomeno ero a conoscenza del modo per tornare a casa.


Benvenuta piccola Luce.


Sussultai nel sentire nuovamente quella voce nella mia testa, ma la confusione venne messa da parte dalla paura quando dalle acque del lago emerse una figura gigantesca.

Le squame che ricoprivano la mostruosa figura erano nere e lucide grazie alle gocce d'acqua che scivolavano su quella pelle liscia eppure tanto resistente da essere impenetrabile. Dal muso allungato spuntavano due corna aguzze, proprio come letali erano le punte che percorrevano l'intera lunghezza della coda, gli artigli ricurvi sembravano pronti a lacerare qualsiasi cosa su cui si sarebbero posati, le ali resistenti e larghe sembravano trasparenti a causa del sole che picchiava sulla sottile membrana di cui erano composte, e per concludere due occhi rossi dalla pupilla verticale si fissarono su di me attenti e curiosi.

<< Oh. Mio. Dio. >> sussurrai scioccata.

Il drago nero, perché proprio di un drago si trattava, esalò un ruggito che fece scuotere la terra stessa e tutto ciò che ci circondava.

Le ginocchia cedettero, facendomi accasciare tremante e terrorizzata al cospetto di quella creatura che conoscevo solo grazie alle leggende ed ai racconti di fantasia. Eppure adesso era reale, proprio di fronte a me, che si ergeva in tutta la sua maestosa mostruosità.

Le fauci rimasero semiaperte, mostrandomi i denti affilati e bianchi, mentre il suo sguardo cremisi continuò a fissarmi con insistenza.

E quando il pensiero di essere diventata il pasto di quel drago mi passò per la mente, un altro ringhio sferzò il silenzio che era calato sulle rive del lago.

Un lupo sbucò dal bosco alle mie spalle e si parò dinanzi a me, ringhiando senza paura contro quella creatura dannatamente superiore a lui.

Interessante. Davverointeressante. Sentii ancora nella mia testa.





Angolo autrice

Buonasera a tutti.

Dopo un secolo di 'pace e silenzi' per vostra sfortuna sono tornata con una nuova storia XD

Ci ho messo parecchio a scriverla, devo confessarlo, ma sono davvero contenta per come è uscita (sì, la storia è completamente scritta nel mio pc) e gli aggiornamenti, imprevisti permettendo, avverranno ogni due o massimo tre giorni (scriverò a fine capitolo quando avverrà il prossimo aggiornamento così da lasciare una certezza a voi lettori/lettrici).

L'ambientazione è quella della Fiction Merlin e molti personaggi sono presi proprio da lì, ad eccezione dei nostri ragazzi e della protagonista che l'ho creata io.

Beh, spero che come inizio possa intrigarvi!

A presto ;)


darkryry


Prossimo aggiornamento: domani!


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