Capitolo 9
CAPITOLO 9
Luce's POV
L'acqua blu e tranquilla del lago rifletteva la natura che lo circondava.
Quello stesso lago in cui ero apparsa trasportata dalla magia che dalla mia epoca mi aveva portata in quella di Harry.
<< A quanto sembra la gelosia umana può essere molto pericolosa. Quella donna è arrivata addirittura a pugnalarti pur di liberarsi di te piccola Luce >>.
Mi voltai e fronteggiai il maestoso drago nero che mi aveva accolta proprio in quel luogo, sulla riva di quel lago, in quel mondo che ora iniziavo ad amare.
<< Dovevo dar ascolto al mio sesto senso che mi stava mettendo in guardia >> ammisi scrollando le spalle.
La creatura mi squadrò attentamente con quei suoi occhi cremisi, ma stavolta non ne avevo paura al contrario mi sentivo tranquilla ed al sicuro.
<< Hai un nome? >> chiesi all'improvviso.
<< Mi chiamo Aragorn e sono apparso nel tuo sogno per comunicarti che il nostro incontro si avvicina sempre più. Le streghe si stanno organizzando e non possiamo permettere che trionfino conquistando Camelot >> rispose.
<< Non ci faremo trovare impreparati >> affermai.
Il drago annuì prima di avvicinarsi col suo grosso muso e sfiorare il mio fianco col suo respiro forte e caldo.
<< Riprenditi piccola Luce. Ci rivedremo presto >> mormorò.
Scattai a sedere ed aprii gli occhi prendendo un profondo respiro.
<< Ahi >> gemetti.
Sentivo la pelle del fianco tirare fastidiosamente mentre un insolito formicolio mi faceva accapponare la zona ferita.
Harry e Gray furono subito al mio fianco: il primo seduto accanto a me con le mani posate sulle mie spalle, il secondo invece era balzato sul letto ed ora mi fissava uggiolando preoccupato.
<< Piano tesoro. Piano >> mormorò apprensivo il riccio.
Mi fece stendere nuovamente e mi osservò con sollievo ed ansia nel contempo, carezzandomi una guancia prima di coprire la mia mano con la sua.
<< Come ti senti? >> chiese dolcemente.
<< Un po' indolenzita ma per il resto sto bene >> sorrisi rassicurante.
<< Mi è venuto un colpo vedendoti a terra in una pozza di sangue. Ho temuto il peggio >> confessò.
<< Non volevo spaventarti, avrei dovuto prestare più attenzione e magari sarei riuscita ad evitare che Isobel mi cogliesse di sorpresa >> sospirai.
Gray si accucciò contro il mio fianco e posò il muso sul mio grembo, stando attendo a non pesare o sfiorare la ferita.
<< Grazie per aver chiamato Harry >> carezzai la testa del lupo.
<< Il suo ululato ha messo in allarme praticamente tutto il castello >> ridacchiò Haz, coccolandolo a sua volta.
Il suo volto stanco mi fece capire che probabilmente era rimasto sveglio tutta la notte per sorvegliarmi e con la coda dell'occhio notai l'aurora dipingere il cielo coi suoi caldi colori. Almeno aveva avuto l'ardire di cambiarsi per restare più comodo, sostituendo l'armatura da cavaliere con una camicia e delle braghe.
<< Perché non ti riposi? >> proposi al riccio.
<< Non sono stanco >> ribatté.
Ma lo sbadiglio che tentò di mascherare subito dopo mi fece ridacchiare mentre battevo la mano destra sulla parte del letto libera.
<< Stenditi vicino a me >> proferii con tono basso.
Il Principe obbedì sfilandosi gli stivali e sdraiandosi al mio fianco, voltandosi sul lato sinistro e nascondendo il viso nell'incavo tra la mia spalla ed il collo.
<< Dormi mio bel Principe >> sussurrai al suo orecchio.
Iniziai ad intonare una canzone ascoltando il respiro di Haz contro la gola e la sua mano che cercava la mia per far intrecciare le nostre dita.
In pochi minuti sia l'uomo che il lupo avevano gli occhi chiusi ed il respiro regolare, entrambi accolti dalle braccia di Morfeo.
Una lieve pressione sulla bocca mi fece sorridere prima che ricambiassi il casto bacio del riccio, chiudendo le mani sulle sue guance lisce e morbide.
<< Buongiorno >> sussurrai.
<< Buongiorno mia piccola Luce. Come ti senti? >> chiese subito Harry.
<< Mi credi se ti dico che sto davvero bene? Non sento nemmeno tirare la ferita >> ammisi.
Un flebile sospiro lasciò quelle labbra rosee ed invitanti mentre una mano del Principe si posava sul fianco leso, sfiorando con le dita il punto bendato.
<< Isobel non la passerà liscia per ciò che ti ha fatto >> dichiarò serio.
<< Non essere troppo duro con lei, ti prego. Sono state l'invidia e la gelosia ad offuscarle la mente e non voglio giustificarla, perché in fondo avrebbe dovuto riflettere e calmarsi invece che tentare di uccidermi, ma tutti possiamo perdere la retta via quando veniamo influenzati dalle emozioni >> dissi.
Lo sguardo smeraldino di Haz mi osservò con calore ed affetto, facendomi battere all'impazzata il cuore nella cassa toracica. Mi sentivo nuda, protetta, apprezzata, amata, e nulla poteva rovinare quel magico ed intimo momento.
Ovviamente ad eccezione di un lieve bussare alla porta.
<< Avanti >> acconsentì Harry.
Gaius ed i maghi entrarono nella stanza seguiti da Gray che si fiondò sul letto, leccandomi il viso ed emettendo guaiti di felicità mentre scodinzolava.
Non mi ero nemmeno accorta che non fosse presente, troppo distratta dal bel Principe dagli occhi verdi ed i ricci ribelli.
<< Ciao Gray >> abbracciai il lupo.
<< Come state milady? >> domandò prontamente Gaius.
<< Molto meglio. Non sento dolore o fastidio da nessuna parte >> risposi.
<< Vi abbiamo portato la colazione e siamo venuti per controllare la ferita >> rispose Louis.
Aveva posato un vassoio colmo di cibo sul tavolo mentre Gaius prendeva dalla sua borsa il necessario per medicarmi la ferita.
<< Permettete milady? >>.
Annuendo mi stesi poggiando la testa sul cuscino e lasciai che il fidato medico di corte mi alzasse la vestaglia fino a sotto al seno, scoprendo la zona bendata mentre Haz mi copriva le gambe ed il bassoventre con le lenzuola.
<< Avete fermato l'emorragia egregiamente. Non vedo infezioni o possibili riaperture e questo indica che la vostra magia sta agendo in modo impeccabile >> si complimentò l'anziano con i due maghi.
Mi concessi di abbassare lo sguardo sul fianco e stranamente riuscii a non sussultare: il taglio era stato richiuso egregiamente con uno spago sottile e resistente, e miracolosamente la ferita si stava già cicatrizzando. E come aveva detto Gaius il merito era di Merlino e Louis, e chissà forse anche di Aragorn.
<< Per oggi vorrei rimaneste a riposo milady >> mi consigliò il medico.
<< Sei tu l'esperto Gaius >> alleggerii la tensione.
L'anziano mi sorrise e bendò nuovamente la ferita con delicatezza, abbassandomi successivamente la veste.
<< Rifocillatevi e riposate. Passerò a controllarvi nel tardo pomeriggio >> si congedò Gaius.
Merlino mi salutò e seguì il medico chiudendosi la porta della stanza alle spalle, lasciandomi sola con Louis, Gray ed Harry.
<< Hai fame? >> chiese il riccio.
<< Un pochino >> ammisi.
Haz prese il vassoio e lo portò sul letto mentre mi mettevo a sedere contro i cuscini, osservando tutto quel cibo prelibato.
<< Volevi sfamare un regimento Lou? >> lo presi in giro.
<< Non sapevo cosa avresti gradito a colazione quindi ho preso un po' di tutto. E poi devi riprendere le forze, quindi non lamentarti e serviti >> scrollò le spalle ridacchiando.
Gli sorrisi come ringraziamento e mangiucchiai della frutta e del pane, dissetandomi con l'acqua fresca che riempiva un grande calice.
<< Potresti avvisare Artù che resterò tutto il giorno con Luce? >> chiese Harry, prendendo a sua volta qualcosa dal vassoio.
<< Non ce n'è bisogno perché il Re mi ha chiesto di comunicarti, testuali parole: "Riferisci a mio fratello che non ho alcuna intenzione di vederlo gironzolare per il castello o svolgere alcuna mansione oggi. Deve restare al fianco di Luce e vegliarla finchè non si sarà ripresa" >> citò Lou.
<< Artù è proprio un grande sovrano >> ammisi contenta.
<< Gwen mi ha detto che passerà nel pomeriggio a vedere come stai >> aggiunse il castano.
<< Non c'è problema, ma ora avrei un favore da chiederti >>.
<< Dimmi pure >>.
<< Oggi potresti portare con te Gray? Non voglio confinarlo in questa stanza solo perché il dottore mi ha chiesto di riposarmi >> domandai.
Il lupo guaì e lo carezzai sulla testa, incrociando i suoi occhi profondi.
<< Già mi sento in colpa per Harry che è costretto a restare qui con me, perciò vorrei che almeno tu andassi in giro liberamente. Potresti aiutare Louis nei suoi doveri >> proposi.
I due uomini sorrisero inteneriti mentre Gray mi leccò il viso, scendendo dal letto per affiancare il mago.
<< Fate i bravi mi raccomando >>.
<< Tranquilla Luce, Gray è in ottime mani >> mi rassicurò Louis.
La coppia mago-lupo si congedò pochi istanti dopo, facendomi sorridere per il bel quadretto che formavano.
<< Guarda che non devi sentirti in colpa Lux. Anche senza il permesso di Artù sarei rimasto al tuo fianco >> specificò Haz.
<< Però mi dispiace perché- >>.
Le sue dita lunghe e affusolate si posarono sulla mia bocca per zittirmi, mentre il suo volto si avvicinava lentamente ed il suo sguardo mi trasmetteva tutta la sincerità e la sicurezza dei suoi gesti e delle sue emozioni.
<< Io voglio restare qui con te >> soffiò vicinissimo alle mie labbra.
Chiusi gli occhi e lasciai che annullasse le distanze tra noi, dando inizio ad un bacio dolce e casto.
<< Come potrò sdebitarmi per tutto quello che state facendo per me? >> sussurrai.
<< Beh come prima cosa potresti continuare a baciarmi >> mormorò rocamente Haz, facendomi ridacchiare << E poi non devi saldare alcun debito. Sei stata trasportata qui per una ragione, quindi non devi preoccuparti di nient'altro. Hai capito piccola Lux? >>.
<< Ma sei-? >>.
Mi scappò un basso gemito di sorpresa quando Harry decise di concludere quella conversazione con un bacio travolgente, e sconvolgente oserei aggiungere, sovrastandomi col suo corpo muscoloso. Le sue mani sorreggevano il suo peso piantonate ai lati del mio viso mentre con un ginocchio mi separava le gambe in modo da potersi stendere su di me, facendo combaciare i nostri bacini.
<< Piano Haz >> sibilai.
Lo sfregamento delle nostre figure mi aveva fatto accapponare la pelle nel punto in cui la ferita era quasi del tutto cicatrizzata, e probabilmente avrei dovuto fermarlo dal proseguire ma non potevo, o meglio non volevo, perché anch'io desideravo finalmente superare quel confine invisibile e sentirmi ufficialmente la sua donna.
<< Scusami, mi sono lasciato sopraffare dalla passione >> ammise il riccio.
Subito si sollevò e si stese al mio fianco passandosi le mani sul volto e tra i capelli tentando di placare la sua lussuria.
<< Non devi scusarti >> mormorai.
Mi sollevai per sedermi sulle ginocchia notando i lacci della veste allentati che mostravano quasi totalmente il mio seno. E gli occhi di Harry corsero inconsciamente alla scollatura facendomi tremare per l'espressione di puro desiderio che aveva assunto.
<< Nulla ci vieta di coccolarci e di darci piacere >> proferii.
<< Non so come agite nel vostro tempo, ma qui anche il sesso è diverso: un uomo dovrebbe creare una famiglia solo con la sua sposa. Se cerca soddisfazione con un'altra donna questa è senza dubbio un'amante o una concubina di mestiere >> spiegò.
<< Immaginavo che le prostitute esistessero anche in quest'epoca >> scrollai le spalle.
Harry si morse il labbro inferiore, allungando una mano per giocherellare con i lacci allentati della veste.
<< Ne hai mai frequentate? >> domandai.
<< Non sono stato con le donne che lavorano nelle locande o per la strada, e neppure con le straniere che incontravo durante i viaggi. Le uniche amanti che ho avuto erano delle serve del castello >> rispose incerto.
Forse aveva paura che lo giudicassi e lo rifiutassi dopo averlo scoperto, ma nemmeno io ero vergine.
<< La mia prima volta è stata con Zayn e dopo di lui non ho avuto altri uomini. Non mi piace l'idea di soddisfare unicamente i miei bisogni col primo che capita, preferisco aspettare e sperare di poter incontrare un ragazzo che mi faccia innamorare di nuovo e che mi ami a sua volta prima di lasciarmi andare completamente >> confessai.
<< E con me ti lasceresti andare? >> chiese in un sussurro << Saresti disposta a donarti a me? >>.
Incrociai i suoi occhi preoccupati e speranzosi nello stesso tempo, increspando le labbra in un dolce sorriso.
<< Mi sembra di avertelo detto quando mi hai donato quest'anello, ma forse devo rinfrescarti la memoria >> sogghignai, sporgendomi verso il suo viso e posando la mano destra sulla guancia liscia del riccio << Sono tua mio bel Principe >>.
Ed appena ribadii il concetto lo baciai con passione lasciando che le nostre lingue si muovessero all'unisono nella più eccitante e travolgente delle danze.
Harry fece forza su un braccio e si sollevò a sedere, interrompendo il contatto solo per sfilarsi la camicia e permettermi di ammirare il suo petto nudo e delineato grazie ai molteplici allenamenti ed alle dure lotte che affrontava ogni giorno.
<< Come puoi essere reale? >> sussurrai ammaliata.
Con un lieve tremito poggiai la mano destra sul suo pettorale sinistro, sentendo il cuore battere freneticamente sotto la pelle morbida nonostante le cicatrici che la attraversavano. Eppure quelle strisce più chiare non lo sfregiavano affatto, al contrario lo rendevano ancor più misterioso ed affascinante.
Le mani grandi di Haz sollevarono il tessuto della veste e quando alzai le braccia non mi vergognai di restare completamente nuda perché lo sguardo con cui ora mi stava osservando il riccio non era intimidatorio, non mi stava affatto giudicando. I suoi occhi mi stavano trasmettendo tutto il suo desiderio, la sua sorpresa, e persino il suo amore.
<< La domanda dovrei porla io a te: sei così bella che non mi sembra vero poterti definire mia >> ammise rocamente.
Sentii le guance arrossarsi ma rivolsi al riccio il mio miglior sorriso, lusingata per quel sottile complimento.
<< Stenditi mio bel Principe. Chiudi gli occhi, rilassati, e permettimi di sedurti >> soffiai contro il suo orecchio.
Un basso gemito lasciò la gola del riccio che mi avvolse la vita con un braccio e mi strinse a sé, facendo scontrare i nostri busti nudi. Amavo già la sensazione della sua pelle calda contro la mia, adoravo già il contrasto delle linee dure e definite del suo torace contro i miei seni morbidi ed eccitati.
<< Tu non sei una concubina. Non devi darmi piacere se- >>.
<< Nella mia epoca vengono chiamati 'preliminari', ovvero entrambi possiamo stuzzicare l'altro e farlo impazzire prima di godere appieno facendo l'amore. Non è un gesto spregevole o umiliante, ma è un atto volontario e compiuto per aumentare l'estasi l'uno dell'altro >> spiegai.
<< E tu lo vuoi davvero? Vuoi davvero- ah! >>.
Harry chiuse gli occhi e gettò la testa indietro, colto alla sprovvista dalla mia mano che si chiuse attorno al suo sesso sopra i pantaloni.
Stuzzicai il lobo del suo orecchio sinistro prima con la lingua e poi coi denti, sentendo il braccio che mi avvolgeva la vita stringermi maggiormente contro il corpo del Principe.
<< Basta con le parole >> sussurrai.
Dovevo ammettere che non mi era mai successo di essere tanto intraprendente e desiderosa di compiacere un uomo. Harry era diverso da Zayn ed il mio cuore non solo l'aveva già compreso, ma anche accettato pienamente.
Allentai i lacci che tenevano strette le braghe del riccio prima di calargliele lungo le gambe muscolose, osservando il suo membro svettare in tutta la sua gloria contro lo stomaco.
<< Lux >>.
La sua voce roca mi scosse da capo a piedi ed ignorando i suoi occhi fissi su di me mi abbassai sul suo sesso, leccandone la punta rossa.
<< Lu-ce >>.
Avvolsi con le dita la base dell'asta dura ed eretta per poi lasciarla entrare lentamente nella mia bocca, carezzando con la lingua la pelle tirata e dalle vene sporgenti e muovendomi a ritmo regolare nel mentre iniziavo a succhiare incavando le guance.
<< Cazzo Lux! >>.
La mano di Haz mi strinse gentilmente i capelli della nuca mentre pian piano velocizzavo i miei movimenti, aumentando le imprecazioni del riccio.
<< Cazzo sì. Luce sì >>.
Nonostante il termine volgare, dovevo ammettere che se era il Principe a proferirlo era maledettamente eccitante.
<< Così Lux. Sì così >>.
Harry sollevava lievemente il bacino per incontrare le mie labbra che calavano su di lui a ritmo della mano che stringeva e stimolava la base del suo membro ora fremente contro la mia lingua. Potevo sentire le prime gocce del suo seme e quando Haz iniziò a gemere continuamente il mio nomignolo capii che era vicino all'apice.
<< Luce ferma- >>.
Succhiai con più vigore e mordicchiai dolcemente il suo sesso facendo emettere al riccio un gemito roco e prolungato, lasciando che venisse nella mia bocca. Ingoiai ogni goccia e stuzzicai con la lingua il piccolo foro sulla cappella, alzando poi la testa per ammirare l'espressione stravolta del Principe.
<< Wow >> sibilò con un filo di voce.
Prossimo aggiornamento: martedi!
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