Capitolo 7
CAPITOLO 7
Harry's POV
Quella mattina il sole era coperto dai nuvoloni grigi che durante la notte avevano tanto spaventato Luce coi loro lampi ed i loro tuoni rombanti.
Quando Gray era entrato nella mia camera ed era balzato sul letto per svegliarmi, uggiolando come un folle per attirare la mia attenzione, ero balzato fuori dalle lenzuola per correre dietro al lupo. Lui non lasciava mai il fianco di Luce, salvo in poche occasioni in cui c'ero io con lei, ma se era piombato nella mia stanza tanto agitato allora significava che qualcosa non andava.
Sorreggendomi la testa con la mano libera, osservai la figura di Luce che dormiva beata contro il mio corpo. Le sue dita continuavano a stringere le mie mentre il mio braccio avvolgeva in una stretta protettiva la sua vita, tenendo la sua schiena a contatto con il mio petto nudo.
La preoccupazione aveva lasciato spazio alla tenerezza ed all'affetto nell'ascoltare e nel vedere la sua paura per il temporale. Era una donna forte e coraggiosa, ma anche lei aveva le sue debolezze e stanotte mi aveva concesso di scoprirne una, mi aveva silenziosamente comunicato la sua fiducia ed il suo disperato bisogno di protezione e rassicurazione in un momento tanto delicato.
I miei occhi studiarono nei minimi dettagli il suo profilo e non riuscii ad impedire al mio cuore di fermarsi un istante per la divina e luminosa bellezza di quella fanciulla. La sua sola vicinanza smuoveva emozioni che mai avevo provato e vederla così rilassata e tranquilla tra le mie braccia era una gioia per gli occhi, il corpo, la mente, il cuore, e perfino per la mia anima.
Un mugolio fuoriuscì dalle labbra socchiuse di Luce e quando il suo sedere si strofinò lentamente ed inconsciamente contro il mio bacino, il respiro mi si fermò in gola. Ero abituato a svegliarmi con quella tensione al bassoventre ma quella mattina proprio non mi ero accorto che il mio membro sveglio e duro fosse praticamente adagiato tra le natiche sode di Luce. E quell'inconsapevole sfregamento aveva causato una scarica d'eccitazione in ogni cellula, in ogni fibra, del mio corpo.
Il respiro di Luce si spezzò, indicandomi il suo imminente risveglio, e quando i suoi occhi ancora assonnati incrociarono i miei non riuscii a resistere un secondo di più.
Il mio viso si abbassò verso il suo e le mie labbra, finalmente, poterono posarsi e saggiare la morbidezza ed il sapore delle sue. Bramavo quel tocco dalla notte del nostro incontro e nessuno poteva immaginare i miei sforzi per sopire, o quantomeno quietare, quel folle desiderio di assaporare la sua bocca. Ma stavolta niente e nessuno avrebbe potuto impedirmi di assecondare quell'istinto perché non potevo più trattenere quell'impulso primordiale, o la pazzia avrebbe pervaso la mia mente ed il mio corpo.
Socchiusi le labbra e carezzai le sue con la punta della lingua, chiedendole silenziosamente un accesso che non mi negò. Il bacio divenne più profondo, più passionale, e quando sentii Luce voltarsi tra le mie braccia per avvolgere le sue al mio collo e stringermi a sé, zittii la mente ed i pensieri per concentrarmi unicamente sulla splendida donna al mio fianco.
***
Luce's POV
Credevo fosse tutto un sogno.
Credevo fosse un'illusione il fatto che Harry fosse corso nella mia stanza proprio quando avevo bisogno di lui e mi avesse stretta tutta la notte contro il suo corpo.
Credevo di essermi immaginata quel senso di calore e protezione che il riccio mi aveva trasmesso nell'esatto momento in cui la sua figura alta, massiccia, e forte aveva avvolto la mia più debole, piccola, e soprattutto tremante di paura.
Credevo fosse stato un bellissimo ed irrealizzabile sogno, invece dovevo ricredermi.
Harry era proprio lì, al mio fianco, ed al mio risveglio mai avrei pensato potesse compiere un gesto come quello: appena i nostri occhi si erano incontrati, lui si era abbassato e mi aveva baciata.
Pensai fosse il risveglio perfetto e sperai di poterlo provare anche in futuro, nelle mattine seguenti, perché era il sogno di qualsiasi ragazza destarsi al fianco dell'uomo dei propri sogni e come prima cosa ricevere un bacio da lui.
Ma se all'inizio pensavo fosse un dolce e semplice sfioramento di labbra, dovetti ricredermi quando sentii la punta della lingua di Harry disegnare il contorno della mia bocca in una silenziosa domanda. E la mia risposta fu tanto spontanea quanto desiderata.
Ora le nostre lingue si rincorrevano con passione tra le nostre bocche unite mentre le mie braccia avvolgevano il suo collo per stringerlo maggiormente contro di me. Il suo petto tonico e nudo aderiva perfettamente al mio ed il suo calore penetrava la sottile stoffa della vestaglia, incendiandomi i sensi ed il corpo.
<< Luce >>.
La sua voce roca e virile mi fece tremare da capo a piedi mentre riaprivo gli occhi per scontrarmi con i suoi, due fari verdi e profondi lucidi di speranza e desiderio.
Avvolsi la gamba sinistra sul suo fianco e mi voltai sulla schiena, incitandolo a seguirmi finchè il suo corpo non mi dominò. Harry si reggeva sul materasso con gli avambracci posti ai lati della mia testa mentre i nostri corpi erano perfettamente allineati.
Ero fuori controllo, priva di qualsiasi lucidità o ragione, ed incrociando lo sguardo del riccio, ora di un verde più torbido, compresi che entrambi ci trovavamo nella medesima situazione. Eravamo tutti e due sulla stessa lunghezza d'onda, i pensieri ed i desideri perfettamente sincronizzati sulla stessa idea.
Con le ginocchia Harry mi allargò le gambe per scivolare esattamente sul mio centro pulsante e umido, facendomi sospirare nel percepire la potenza e la durezza della sua brama.
Mantenendo i nostri sguardi incrociati il riccio iniziò a muoversi con fluidità e decisione, rendendo lo sfregamento dei nostri sessi ancor più eccitante e nel contempo ancor più voluto a causa dei tessuti che ci separavano e che impedivano un contatto diretto tra noi.
<< Haz. Oh Haz >>.
M'inarcai e feci aderire maggiormente i nostri corpi mentre il Principe sospirava contro il mio orecchio parole colme di lussuria e di dolcezza. I movimenti del suo bacino contro il mio divennero più veloci ed irregolari, più intensi e decisi, mentre ogni cellula del mio corpo mi avvisava dell'avvicinarsi dell'apice.
Una mano corse a stringere quei capelli castani e ricci e con una lieve pressione feci alzare il volto del Principe verso il mio, mentre entrambi respiravamo l'uno sulla bocca dell'altra.
<< Harry >>.
La mia voce uscì flebile, quasi come se stessi invocando il suo nome.
<< Luce >> soffiò prima di baciarmi nuovamente.
E proprio mentre le nostre lingue ingaggiavano una nuova battaglia che non avrebbe avuto né vincitori né vinti, l'orgasmo ci colse entrambi nello stesso momento: sentii chiaramente il seme di Harry bagnare le sue braghe e la mia veste all'altezza del bassoventre, inumidendo maggiormente la mia intimità e mischiando superficialmente i nostri liquidi.
Sciolsi il bacio col respiro affannato ed il corpo ancora tremante, fissando quegli occhi magnifici ed incantatori.
Molte domande si stavano susseguendo nella mia testa, molti dubbi e molti quesiti s'intricavano e causavano una confusione immane nella mia mente, eppure mi bastò perdermi in quelle iridi meravigliose e liquide per zittire il caos che mi stava confondendo.
Un uggiolio interruppe il nostro scambio di sguardi incandescenti, facendoci spostare nel contempo l'attenzione sul lupo che ci osservava seduto a lato del letto. Gray guaì di nuovo, come a scusarsi di averci interrotti, ma nessuno dei due riuscì a trattenere un sorriso.
<< Buongiorno Gray >> lo salutai.
Il lupo poggiò le zampe anteriori sul letto e leccò i nostri visi, augurandoci il 'buongiorno' a modo suo.
<< Buongiorno anche a te >> sussurrai all'orecchio di Harry.
Il riccio mi scoccò un bacio rapido ma dolce, sorridendomi.
<< Buongiorno piccola Lux >> rispose.
<< Ti senti bene Luce? Mi sembri strana oggi >> disse Gwen.
Arrossii al ricordo di ciò che era successo quella mattina, ma ricacciai in un angolino quel pensiero piacevole quanto in quel momento fuori luogo per annuire alla Regina e rassicurarla.
<< Solo molti pensieri riguardo la scoperta di ieri sera. Non avrei mai pensato di possedere un dono tanto particolare >> sviai.
<< E' stata davvero una sorpresa ma se non fosse stato per te a quest'ora io e questo piccolino non saremmo qui >> ricordò Ginevra, sorridendo mentre si toccava il grembo.
In quel momento una serva ci raggiunse e s'inchinò al cospetto della Regina.
<< Vostra altezza è arrivato un messaggero di Re Cedric per avvisarci dell'arrivo del suo signore e della Principessa Isobel >> c'informò.
<< Mio marito è già al corrente dell'imminente visita? >> domandò Ginevra.
<< Sì mia signora, il messaggero ha parlato col Re in persona >> annuì.
<< Iniziate a preparare le stanze per i nostri ospiti, io raggiungerò il Re immediatamente >> riferì Gwen.
La serva asserì obbediente e si congedò dopo l'ennesimo inchino.
<< E' un sovrano delle terre vicine alle vostre? >> m'incuriosii.
<< Sì, il suo regno si trova a sud in direzione della scogliera >> rispose cordialmente.
<< Se vuoi posso aiutarti nei preparativi del loro arrivo, non vorrei ti affaticassi >> dissi.
<< Non devi preoccuparti per me e poi sono le serve ad occuparsi di tutto, noi dobbiamo solo presenziare nel momento in cui arriveranno il Re e sua figlia >>.
Gwen assunse un cipiglio infastidito, confondendomi.
<< C'è qualcosa che non va'? >> azzardai.
<< Isobel è la primogenita di Cedric ed in teoria l'aspirante Regina del suo regno, ma ovviamente non otterrà mai il trono a meno che non si sposi con un Principe che suo padre gradisca e ritenga idoneo a governare il suo regno. Sfortunatamente da quando ha incontrato Harry per la prima volta si è fissata a voler lui come marito ed ogni volta che viene a Camelot diventa una vera sanguisuga per il Principe >> confessò.
Ascoltare una simile rivelazione dopo ciò che era accaduto quella mattina m'irritò parecchio e non riuscii ad impedire ad un velo di gelosia di oscurare i miei sensi, nonostante tentai in tutti i modi di sopire quelle emozioni.
Harry ed io non avevamo parlato chiaramente di ciò che era successo, ci eravamo semplicemente vestiti ed eravamo andati insieme a fare colazione, ma era dal mattino che non lo vedevo né lo incrociavo al castello.
<< Artù ed io non vogliamo che Harry si senta obbligato a sposare Isobel, soprattutto perché non la ama. Purtroppo non sappiamo come farlo capire alla Principessa senza offendere Cedric e mettere a rischio la nostra alleanza con lui >> ammise Ginevra.
<< Non sarebbe possibile parlarne pacificamente a tavola? Magari con la pancia piena il Re sarà più accondiscente e comprensivo. Nessuno dovrebbe obbligare qualcuno a sposarsi con una donna, o un uomo, che non ama >> ipotizzai.
Gwen mi osservò attentamente prima di sfoderare un sorrisetto malandrino.
<< E' successo qualcosa stanotte vero? Intendo tra te ed Harry >> comprese.
Arrossii e distolsi lo sguardo, notando Gray ritto sulle zampe posteriori e poggiato al davanzale della finestra con quelle anteriori per guardare fuori.
<< Mi è venuta un'idea che potrebbe finalmente togliere Harry da questa sgradita situazione, ma avrò bisogno della vostra collaborazione >> annunciò Ginevra.
<< Ho quasi paura a domandarti cos'hai in mente >> ammisi.
<< Raggiungiamo la sala della tavola rotonda dove sicuramente troveremo Artù ed Harry >> mi lasciò sulle spine, prendendomi a braccetto.
Gray ci seguì fedelmente mentre percorrevamo i lunghi corridoi per raggiungere la nostra meta.
Quando varcammo la soglia della sala la prima cosa che vidi furono gli occhi verdi e brillanti di Harry posarsi sulla mia figura prima che un sorriso si disegnasse sul suo volto. E non potei non ricambiare i suoi gesti, facendo ridacchiare Gwen che aveva osservato ogni nostro minimo movimento.
<< Non potevo avere idea migliore >> mormorò Ginevra.
M'inchinai dinanzi al Re e salutai Merlino, Louis, Gaius ed Harry.
<< Ho saputo che Re Cedric e sua figlia Isobel stanno venendo a farci visita >> giunse al punto la Regina.
<< Sembra che la secondogenita di Cedric abbia trovato un aspirante marito e presto si sposeranno. Credo che stia venendo qui con Isobel per proporre un'unione tra i nostri regni >> annuì Artù.
<< Se Isobel sposasse Harry lui diverrebbe automaticamente il futuro Re del regno di Cedric >> proferì Merlino.
<< Sarà un viaggio a vuoto il loro perché non ho alcuna intenzione di sposarla né ora né mai >> asserì convinto il riccio.
<< Dovremmo trovare una valida motivazione per spiegare il tuo rifiuto al Re ed alla Principessa. Fino ad ora Isobel si è sempre dimostrata una vera sanguisuga nei tuoi confronti e dubito si arrenderà tanto facilmente >> fece notare Louis.
<< Per questo ho già in mente la soluzione >> dichiarò Ginevra.
Il suo sguardo, accompagnato da un furbo sorriso, si spostò un paio di volte da me ad Harry e viceversa.
<< Potresti rendere partecipi anche noi del tuo piano? >> chiese curioso il Re.
<< Diremo a Cedric ed a sua figlia che Harry non potrà prenderla in moglie perché è già promesso sposo ad un'altra >> rispose con orgoglio.
<< E chi sarebbe? >> fu la domanda generale.
Spostai lo sguardo dalla Regina al Principe, trovandolo già a fissarmi con un'espressione comprensiva e speranzosa.
<< Luce naturalmente >> chiarì Ginevra.
Ora tutti gli sguardi si posarono su di me e quelle attenzioni non solo mi fecero arrossire da capo a piedi, ma sentii chiaramente il mio stomaco stringersi in un groviglio di sensazioni contrastanti.
<< Non credo sia una cattiva idea >> asserirono Merlino e Louis.
<< In effetti il tuo piano potrebbe funzionare Ginevra >> concordò Artù.
<< Voi siete d'accordo? >> domandò Gaius.
Deglutii prima d'incontrare nuovamente gli occhi di Harry, scorgendo le stesse emozioni che mi stavano sconvolgendo nel profondo.
<< Sì >> affermò con vigore il riccio.
<< Sì >> annuii.
In che guaio mi ero appena cacciata?!
<< Avrai bisogno di un anello Luce, o Isobel non crederà al fatto che state insieme >> dichiarò Gwen.
Non mi sfuggì l'occhiata divertita che Louis riservò al Principe al suo fianco.
<< Allora è questo il motivo per cui hai ribaltato la tua stanza questa mattina. Stavi cercando- >>.
Louis gemette per la gomitata che gli rifilò il riccio, arrossendo leggermente.
<< Cosa cercavi Harry? >> intervenne Gwen con finta innocenza.
L'interessato sospirò scrollando le spalle prima di avvicinarmisi ed infilare una mano nella tasca delle braghe.
<< Non so come funziona nel tuo tempo e sinceramente non credo m'interessi perché sento nel profondo che è giusto ciò che sto facendo e che ho pensato appena mi sono svegliato al tuo fianco dopo averti stretta tra le braccia tutta la notte, cercando di trasmetterti sicurezza e farti dimenticare il tuo terrore del temporale >> iniziò Harry, fissandomi dritto negli occhi << Non ho paura ad ammettere che da quando sei arrivata mi sento strano, diverso, migliore addirittura. Mi hai letteralmente stravolto l'esistenza Luce eppure non potrei esserne più felice perché questo cambiamento mi piace, mi piace da impazzire, ed il merito è solo tuo. Quindi ciò che ti chiederò non sarà per il piano ideato da Ginevra ed accettato da Artù, non sarà nemmeno per sbarazzarmi di quella sanguisuga di Isobel; tutto ciò che sto per chiederti è solo ed esclusivamente frutto del mio cuore che ora batte impazzito appena i miei occhi si posano su di te, che scalpita quando mi parli e mi sorridi, che si stringe in una morsa ferrea quando vedo che ti allontani o ti congedi per la notte. E non m'importa di sembrare uno stolto, uno stupido innamorato perché- >>.
Le mie mani si posarono sulle sue guance e zittii quella lunghissima sequela di parole con un bacio passionale, desiderato dallo stesso istante in cui ero entrata nella sala e l'avevo visto algido e bellissimo al fianco del fratello e dei nostri compagni.
Mi scostai ed aprii gli occhi, respirando la stessa aria di Harry e beandomi del suo profumo virile.
<< Potresti arrivare al punto mio Principe? >> sussurrai sulla sua bocca.
<< Sii mia piccola Lux. Mia e di nessun'altro. Sii mia proprio come io sono già tuo >> chiese con voce dolce e nel contempo implorante.
Sorrisi alle sue parole ed annuii, abbassando le mani fino a cingergli il collo mentre sentivo le sue braccia avvolgermi la vita.
<< Credo di aver capito perché il Fato mi abbia condotta qui: la mia strada doveva incrociarsi con la tua per formare quel sentiero che prende il nome di 'futuro' >> ammisi.
<< Perciò...? >> lasciò in sospeso la domanda.
<< Sono tua Haz. Sono tua >> affermai.
Il Principe, il mio Principe, sorrise facendo comparire quelle sue adorabili fossette per poi prendermi la mano sinistra e far scivolare un anello sull'anulare. Era davvero bello, in argento, elegante (anche se un po' grande) ma ciò che contava era il fatto che fosse stato Hazza a sceglierlo pensando a me.
<< E' stupendo >> lo ammirai.
<< Non è nulla di elaborato o ricco perché mi sembri una ragazza che ama la semplicità >> confessò.
<< Hai ragione, e poi ciò che conta è il pensiero. Grazie >> sorrisi.
Sarei mai riuscita a smetterla di sorridere, arrossire, o emozionarmi in sua presenza?
Sicuramente no.
<< Apparteneva a mia madre >> sussurrò al mio orecchio.
Rimasi letteralmente scioccata e senza parole per quella rivelazione e stavo quasi per toglierlo perché non potevo accettare un dono tanto significativo e prezioso quando le mani di Harry mi fermarono, portandosi quella mano che sfoggiava l'anello alle labbra per baciarla.
<< Quando mia madre me l'ha dato, le sue parole sono state: "Donalo solo alla fanciulla che sarà degna di stare al tuo fianco. Donalo a colei che saprà ascoltarti e consigliarti, che saprà guarire le tue ferite, lenire i tuoi dolori, e condividere le tue gioie, che saprà quietare la tua mente e far battere il tuo cuore. Donalo solo alla donna che saprà risucchiarti l'anima ma solo per compensare quel vuoto con la sua. Questo anello dovrai donarlo alla fanciulla che considererai padrona del tuo corpo, signora della tua mente, custode del tuo cuore, e regina della tua anima. Ecco a chi potrai donare questo anello figlio mio, a lei ed a nessun'altra" >> confessò.
Mi sembrava di avere un deserto in bocca tanto la salivazione si era azzerata ascoltando ciò che sua madre gli aveva confidato.
<< Sei certo che sia io quella fanciulla? Non vorrei che tu te ne pentissi e- >>.
L'indice della sua mano si posò sulle mie labbra, arrestando le mie incertezze e le mie paure e spazzandole via con un sorriso contagioso, luminoso, ed amorevole con tanto di fossette.
<< Non potrei mai pentirmi di aver donato l'anello e tutto me stesso a te. Sei la mia luce, la mia guida, sei il sangue che scorre nelle mie vene e che permette al mio cuore di battere, alla mia mente di pensare. Tu sei tutto ciò che mi permette di vivere Lux >> mi confidò.
Una lacrima di gioia, di pura ed impensabile felicità, mi scivolò lungo la guancia per essere cancellata dal palmo caldo, grande, e gentile di Harry.
<< Dovevo proprio venire nel passato per trovare l'uomo giusto, la metà che completa il mio essere e la mia anima >> ridacchiai per non scoppiare a piangere dall'emozione.
Haz sorrise prima di baciarmi nuovamente, ignorandoil chiacchiericcio dei nostri amici alle sue spalle che contenti si godevano lascena.
Prossimo aggiornamento: sabato!
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