Capitolo 5


CAPITOLO 5


Luce's POV


Era passata una settimana dal mio arrivo in quell'epoca.

Una settimana trascorsa tra passeggiate e chiacchiere con Gwen, giochi e divertimenti con i bambini del villaggio, serate in compagnia di Artù e dei cavalieri, gite nei boschi con Merlino e Louis, ma soprattutto momenti indimenticabili e meravigliosi con Harry e Gray.

Se prima ero scettica riguardo alle dicerie sul colpo di fulmine, ora potevo affermare che esisteva e che poteva davvero sconvolgerti non solo fisicamente ma anche emotivamente. Ogni volta che ero con il Principe mi sentivo strana, scombussolata per certi versi, però erano sensazioni che mai avrei rinnegato o cambiato.

Quando lasciai la mia stanza con Gray quella mattina notai i servi in fermento e molto più frettolosi del solito, come se fosse in programma un evento speciale.

<< Mi scusi >> fermai un uomo che reggeva in ogni mano delle ceste colme di pane << Posso sapere perché c'è tutta questa confusione? >>.

<< Oggi è il compleanno della Regina milady, stiamo preparando il necessario per la festa di questa sera >> rispose cordiale.

Mi sorpresi letteralmente nel venire a conoscenza di quella notizia e subito il mio cervello si mise all'opera, ma non conoscevo tanto bene la Regina e quell'epoca da sapere come ci si comportava in simili situazioni.

<< Prima che vi lasci ai vostri doveri, sapete dirmi dove posso trovare il Principe Harry? >> domandai.

<< L'ho visto dirigersi alla sala della tavola rotonda con il mago Louis milady >>.

<< Grazie mille >> mi congedai.

Seguita da Gray percorsi i corridoi e raggiunsi la mia meta trovandovi infatti i due uomini intenti a conversare poco distanti dalla soglia.

<< Ragazzi! >> attirai la loro attenzione.

<< Ciao Luce >> mi salutò Lou.

<< Buongiorno piccola Lux >> sorrise il riccio.

Era da alcuni giorni che mi chiamava con quel soprannome e dovevo ammettere che non mi dispiaceva affatto, era intimo e solo Harry lo usava.

<< Potevate anche avvisarmi che oggi era il compleanno di Gwen >> m'irritai.

<< Scusa, non ci abbiamo pensato >> scrollò le spalle il mago.

<< Beh ora dovete aiutarmi a trovare un dono appropriato per lei. Non voglio presentarmi al banchetto di stasera a mani vuote! >>.

I due ragazzi si scambiarono uno sguardo divertito prima di acconsentire alla mia richiesta d'aiuto.

<< Cosa si regala ad una Regina? >> chiesi.

<< Dipende dalla persona che fa' il regalo >> rispose Harry.

<< Non ho un soldo, quindi come la mettiamo? >> sbuffai.

<< Ci sarà qualcosa che sai fare, una capacità che ti permetta di farle un dono >> s'intromise Louis.

Riflettei sulle sue parole, illuminandomi quando un'idea si fece strada nella mia mente.

<< Dove sono le cucine? >>.

<< Perché? >>.

<< Perché ho trovato un regalo che spero delizi il palato della Regina >> annunciai.

Harry e Louis mi fecero strada verso le cucine e quando mi indicarono le porte di legno accostate da cui proveniva un gran frastuono di pentole e stoviglie, mi fiondai all'interno della stanza senza attendere un secondo di più.

<< Miei signori cosa vi porta qui? >> domandò colui che ipotizzai essere il cuoco.

<< Volevo chiedere se posso permettermi di usufruire delle vostre cucine per preparare il mio dono per la Regina >> risposi speranzosa.

<< Se posso chiederlo milady, cosa vorreste farle? >> s'incuriosì l'uomo.

<< Una torta di mele soffice e gustosa che spero delizierà la Regina e tutti i commensali >> confessai.

Il cuoco, che a mio avviso doveva avere all'incirca quarant'anni, mi osservò alcuni secondi prima di rivolgermi un sorrisetto malandrino.

<< E' una ricetta del vostro tempo? >> chiese.

<< Magari anche voi avete il vostro metodo, ma sì ricordo la preparazione usata nella mia epoca >> annuii << E se accetterete di lasciarmi cucinare avrò bisogno del vostro aiuto, non conosco bene i vostri tempi e le vostre tipologie di cottura >>.

<< Sarà un piacere assistervi milady >>.

E con quelle parole l'uomo m'indicò il tavolo su cui avrei lavorato.

<< Gray puoi andare con Louis ed Harry mentre io cucino >> dissi al lupo per non farlo stufare.

<< Veramente ho tutte le intenzioni di restarmene seduto qui ad osservarti >> ammise il riccio, già accomodato su uno sgabello.

Lou era proprio al suo fianco e Gray si era accucciato accanto al riccio, gli occhi chiusi pronto per farsi un pisolino.

<< Ma vi annoierete >> mi accigliai.

<< Tu non preoccuparti >>.

Harry sorrise e mi fece l'occhiolino, poggiando la testa sul palmo aperto della mano e fissandomi intensamente.

Scrollai le spalle e concentrai l'attenzione sul cuoco e su ciò che dovevo fare. Ricordai precisamente le indicazioni per la preparazione della torta e le spiegai all'uomo che annuì e mi aiutò nella procedura.

<< Perché hai anche le mele tagliate a dadini oltre quelle a fette sottili? >> chiese Louis.

<< La parte a fette verrà poggiata sulla superficie della torta, mentre quella a dadini la mischieremo nell'impasto per far sì che i pezzettini si sentano ad ogni boccone. La morbidezza della pasta sarà contrastata dalla solidità dei cubetti di mela che si sentiranno ad ogni morso >> risposi.

<< Ho già l'acquolina in bocca >> ammise Harry.

Sorrisi e raccolsi col cucchiaio un po' d'impasto, avvicinandomi al Principe.

<< Assaggia >> mormorai.

Il riccio non se lo fece ripetere ed aprì la bocca prima di richiuderla attorno al cucchiaio, gustandosi la preparazione ultimata anche se non ancora cotta.

<< Deliziosa >> ammise leccandosi le labbra.

<< Concordo altezza, questa ricetta è buonissima >> disse il cuoco che avevo scoperto chiamarsi Vincent.

<< Spero che anche la Regina l'apprezzi. E' un gesto semplice ma non avevo altre idee riguardo cosa poterle donare >> confessai.

<< Sono sicuro che la Regina sarà felicissima del vostro pensiero milady >> mi sorrise Vincent.


La sera si stava avvicinando e stavo iniziando ad innervosirmi nell'attesa del banchetto. Stavolta non era una cena qualsiasi ma una vera e propria festa in onore di Ginevra.

Il bussare alla porta mi fece sobbalzare mentre flebilmente acconsentivo l'ingresso al mio ignoto ospite.

Harry varcò la soglia in tutta la sua regale bellezza: la cotta di maglia proteggeva il suo torace e celava la camicia bordeaux che indossava sotto quegli anellini di ferro intrecciati, la cintura con la spada gli stringeva la vita ed impediva ai pantaloni scuri di cadergli lungo le gambe snelle ma muscolose, ai piedi gli stivali neri e lucidi che gli arrivavano fino al ginocchio, e per concludere il lungo mantello rosso con lo stemma dorato sul lato destro ondeggiava ad ogni passo del Principe. I capelli gli incorniciavano perfettamente il viso in morbide ciocche e risaltavano maggiormente i suoi occhi verdi e splendenti che in quel momento mi fissavano sereni.

Gray uggiolò e saltellò attorno al riccio che sorrise e carezzò il capo del lupo.

<< Harry come mai sei qui? >> domandai curiosa.

<< Ti ho portato un dono che spero indosserai stasera >> rispose enigmatico.

Un servo entrò nella mia stanza e s'inchinò rispettoso prima al Principe e poi a me, lasciando sul mio letto una scatola dalle rifiniture argentate.

<< Aprila >> m'incoraggiò Harry.

Sollevai il coperchio e rimasi letteralmente senza parole nel scoprirne il contenuto: un meraviglioso abito.

<< Haz. No-non dovevi >> balbettai.

Sollevai il vestito e potei ammirarlo in tutta la sua bellezza: le spalline sottilissime lasciavano che le spalle fossero in mostra prima che le lunghe maniche coprissero le braccia fino ai polsi, ricadeva morbido e sinuoso lungo tutto il corpo, con una cintura dello stesso tessuto legata alla vita, e sul petto era ricamato un disegno sinuoso e particolare. Ma ciò che più mi colpì fu il colore che man mano s'intensificava: dal bianco-argento sulle spalle proseguiva in una tonalità dorata, poi aranciata, scurendosi fino a diventare di un rosa brillante per concludersi con uno sfavillante violetto alla fine del vestito.

<< Ti piace? >> chiese il riccio.

<< E' stupendo, ma non posso accettar- >>.

<< Non accetto un 'no' >> m'interruppe con prontezza.

Mi si avvicinò e mi carezzò una guancia con la mano, incatenandomi sul posto con quelle gemme smeraldine che si ritrovava al posto degli occhi.

<< Vorrei tanto vedertelo addosso stasera al banchetto >> mormorò.

Il mio sguardo si abbassò su quelle labbra piene e rosee che sembravano invitarmi a saggiarle, prima di rialzare gli occhi e perdermi di nuovo nell'intensità dei suoi.

<< Grazie mio signore. Sarà un onore indossare quest'abito magnifico >> sussurrai.

Harry sorrise e si abbassò sul mio volto, lasciandomi un delicato bacio all'angolo della bocca.

<< A tra poco >> soffiò al mio orecchio.

Imbambolata lo osservai uscire dalla stanza portandosi dietro Gray, lasciandomi sola e col cuore che impazzito pareva propenso ad uscirmi dal petto.

Riportai l'attenzione sul vestito che ancora reggevo tra le mani, prendendo un profondo respiro e preparandomi mentalmente al banchetto di quella sera.


Il riflesso che mi rimandava lo specchio mi lasciò completamente stupita: l'abito calzava a pennello e risaltava alla perfezione ogni curva del mio corpo con sensualità e non in maniera volgare o eccessiva. I capelli ricadevano sciolti sulla schiena ed avevo racchiuse alcune ciocche della frangia con un piccolo codino in modo da avere il viso completamente libero.

<< Luce sono io >>.

La voce di Ginevra mi fece voltare verso la soglia e correre ad aprire, rivelando la figura sorridente e splendida della Regina.

<< Sei bellissima cara >> mi squadrò.

<< Mai quanto voi mia signora >> accennai un inchino.

Una piccola risata scaturì da Gwen prima che la seguissi verso la sala in cui si sarebbe svolta la cena.

<< E' stato Harry a donartelo vero? >> chiese.

<< Sì. Non volevo accettarlo perché è troppo bello e poi state già facendo così tanto per me che- >>.

<< Non aggiungere altro >> m'interruppe Gwen << Siamo davvero felici di averti con noi e stiamo imparando molto da te, e poi non avevo mai visto Harry così preso da una fanciulla >>.

Spostai con curiosità l'attenzione sulla Regina, fermandoci proprio dinanzi la soglia della sala.

<< Cosa intendi dire? >> sussurrai.

<< Artù ed io abbiamo sempre sperato che Harry incontrasse una donna che riuscisse a capirlo appieno, che sapesse oltrepassare le sue barriere invisibili e scoprire cosa cela la sua anima. Nessuna era mai riuscita a farlo ridere, scherzare, e divertire tanto, nessuna era mai riuscita a renderlo così felice e spensierato e nel contempo a farlo restare serio e lucido riguardo i suoi doveri. Avevamo perso le speranze che Harry trovasse la persona a lui destinata >> raccontò Ginevra fissandomi intensamente << Ci stavamo quasi per arrendere, poi sei arrivata tu >>.

Socchiusi le labbra dallo stupore sentendo i battiti del mio cuore accelerare man mano che Gwen proseguiva il suo discorso.

<< Harry sembra rinato da quando ti ha incontrata e non l'ho mai visto tanto interessato e coinvolto da una donna. Non mi riferisco esclusivamente al senso fisico, e qui ancora mi chiedo come riesca Harry a resisterti e viceversa, ma intendo anche in ambito emotivo, intellettuale, e personale >> chiarì.

La Regina prese le mie mani tra le sue, stringendole con dolcezza ed affetto.

<< Qualunque sia la reale ragione del tuo arrivo, hai già compiuto molti miracoli e per questo voglio ringraziarti di cuore Luce >> sorrise Ginevra.

Mi sentivo gli occhi lucidi tanto ero commossa dalle parole di Gwen, ma riuscii a trattenermi – cosa davvero difficile in quel momento – e ricambiai la stretta ed il sorriso della donna.

<< Grazie >> sussurrai.

<< Andiamo, c'è un banchetto che ci aspetta >>.

Ginevra fece cenno alle due guardie e queste aprirono le porte permettendoci di entrare nella sala adibita ed ora chiassosa mentre i commensali s'inchinavano e facevano gli auguri alla loro Regina.

Incrociai gli occhi di Harry e mi sentii annodare lo stomaco quando scorsi le emozioni di quelle iridi smeraldine: stupore, desiderio, passione, ed anche un altro sentimento a cui ancora non volevo dare un nome.

Gwen raggiunse il marito e sorrisi nel vederli scambiarsi un tenero bacio, poi l'attenzione di tutti si fissò su di me.

<< Col vostro permesso Sire vorrei approfittare di questo momento per ringraziarvi con tutto il cuore di ciò che state facendo per me e dei magnifici ed indimenticabili momenti che mi state facendo vivere. Se non vi avessi incontrato sicuramente mi sarei perduta in quest'epoca a me poco nota e probabilmente non sarei sopravvissuta, ma grazie a tutti voi ho scoperto ed imparato tantissime cose e per questo vorrei dedicarvi una canzone del mio tempo a cui tengo molto e che penso rispecchi perfettamente ciò che sto provando >> dissi.

Era un'idea dell'ultimo istante che era passata per la mia mente proprio dopo il discorso di Gwen.

Re Artù annuì con un sorriso e si accomodò sul trono imitato dalla moglie e dai presenti.

Presi un bel respiro e cercai gli occhi verdi e rassicuranti di Harry, schiarendomi la voce prima di cominciare a cantare.

<< Sometimes you think you'll be find by yourself, 'cause a dream is a wish you make all alone, it's easy to feel like you don't need help, but it's harder to walk on you own. You'll change inside, when you, realize. The world comes to life and everythings alright, from beginning to end, when you have a friend by your side, that helps you to find, the beauty you are when you'll open your heart and believe in. The gift of a friend >>.

La mia voce era l'unico suono a galleggiare nell'aria e nel silenzio della sala mentre gli occhi dei presenti e dei reali mi osservavano incantati e coinvolti dalla melodia e dalle parole di quella canzone.

<< Someone who know when your lost and your scared, there through the highs and the lows, someone who count on, someone who cares, besides you where ever you go. You'll change inside, when you, realize. The world comes to life and everytinghs alright, from beginning to end, when you have a friend by your side, that helps you to find, the beauty you are when you'll open your heart and believe in. The gift of a friend >>.

I miei occhi cercarono e trovarono quelli di Harry e mi sentii avvolgere dal calore e dall'amore che il suo sguardo trasmetteva.

Forse il Destino mi aveva giocato quello scherzetto non per vero e proprio dispetto o per un capriccio, ma per far sì che trovassi Harry, per permettermi di scoprire il vero significato dell'amore e di tutte le sue più piccole sfaccettature, sia positive che negative.

Sorrisi, sentendomi fremere quando il riccio ricambiò facendo spuntare quelle sue adorabili fossette.

<< And when your hope crashes down shattering to the ground, you, you fell all alone, when you don't know which way to go and there's no such leading you on, you're not alone. The world comes to life and everythings alright, from beginning to end, when you have a friend by your side, that helps you to find, the beauty you are when you'll open your heart and believe in. When you believe in. You can believe in. The gift of a friend >> conclusi.

Per alcuni secondi la stanza venne invasa solo dal silenzio poi Harry si alzò ed iniziò a battere le mani seguito dai sovrani, Louis, Merlino, Gaius, e tutti i cavalieri.

Arrossendo ma sorridendo m'inchinai e ringraziai, raggiungendo il mio posto tra il Principe e Louis.

<< Sei bravissima >> si complimentò il mago.

<< Grazie >> gli sorrisi.

Harry mi prese la mano e se la portò al viso per depositarvi un lungo quanto delicato bacio, fissandomi con un'intensità ed un sentimento che mi sconvolsero nel profondo.

E proprio mentre stavamo per accomodarci e gustarci quel ricco banchetto, le porte della sala si spalancarono e mostrarono le figure di due donne avvolte in neri e lunghi mantelli.

<< Sembra che siamo arrivate giusto in tempo per la cena >> ghignò la bionda.

<< Hai ragione sorella >> annuì malefica la mora.

I cavalieri, i maghi, Artù ed Harry scattarono in piedi mentre Gray sbucava al mio fianco e rizzava le orecchie.

<< Non potevo certo mancare al compleanno di una vecchia amica. Auguri Gwen >> proferì con finta simpatia la mora.

<< Ti ringrazio Morgana >> asserì cordiale la Regina.

<< Perché siete qui? Quali sono le vostre intenzioni? >> domandò Artù.

Quindi la donna dai lunghi capelli neri era la famosa Morgana, mentre la bionda era sua sorella Morgause.

Ero certa che la loro presenza non avrebbe portatoa nulla di buono.





Angolo autrice

Buonasera! Finalmente posso dire: home sweet home <3

Giornata intensa (e piovosa -.-') ma pazienza. Come promesso ecco il capitolo, spero di essere riuscita a placare la rabbia per il mancato aggiornamento di ieri >.<

La storia prosegue e spero davvero vi piaccia :)


darkryry


Prossimo aggiornamento: martedì!

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