Capitolo 12


CAPITOLO 12


Harry's POV


Montai sul cavallo che mi era stato preparato, abbassando lo sguardo su Connor.

<< Non ti ha detto dove si sarebbe incontrata col drago? >> chiesi.

<< No Principe. Ha eluso brillantemente quella domanda >> negò dispiaciuto.

<< Meglio dividerci in gruppi in modo da estendere le ricerche >> propose Artù.

Stavo per concordare quando un possente ruggito fendette l'aria innervosendo i cavalli che nitrirono e scalciarono mentre tutti alzammo stupiti gli occhi al cielo: un drago nero volò sopra le nostre teste dirigendosi verso le montagne.

<< Non ho avuto le allucinazioni vero? >> chiese Galvano.

L'ululato di un lupo attirò subito la mia attenzione proprio nel momento in cui Luce fece il suo ingresso nel giardino in sella a Spirit, affiancati fedelmente da Gray.

<< Sia ringraziato il cielo >> sospirò Connor.

Smontai in una frazione di secondo correndo incontro alla mia donna che tirò gentilmente le briglie dello stallone per farlo arrestare.

<< Scusate il ritardo >> disse.

L'aiutai a scendere dalla sella prima di stringerla con forza affondando il viso tra i suoi capelli profumati.

<< Mi hai fatto spaventare. Stavo venendo a cercarti >> mormorai.

<< Sto bene Haz, ma dovevo vedere Aragorn e non potevo aspettare che la riunione si concludesse. Era un compito che dovevo svolgere da sola >> ammise dolcemente.

<< Non farlo mai più te ne prego >> sussurrai.

Una mano di Luce mi strinse con gentilezza i capelli sulla nuca, rassicurandomi mentre aumentava la stretta dell'abbraccio.

<< Te lo prometto Harry >>.

Mi scostai solo per incontrare i suoi occhi sinceri prima di baciarla, trasmettendole tutta la mia preoccupazione e nel contempo il mio sollievo di riaverla al mio fianco.

Un piccolo colpo di tosse ci ricordò che non eravamo soli e che mio fratello ed i cavalieri si stavano certamente godendo la scenetta con dei sorrisetti maliziosi dipinti in volto.


***


Luce's POV


<< Luce è stato un gesto molto avventato da parte tua >> mi rimproverò Artù.

<< Perdonatemi Sire ma l'ho fatto per una giusta causa: il drago, Aragorn, mi ha comunicato alcune informazioni riguardo i nostri nemici >> spiegai.

<< Ti ha parlato della battaglia con le streghe? >> s'intromise Merlino.

<< Esattamente >> annuii << Abbiamo tre settimane a partire da oggi per prepararci allo scontro >>.

<< E dove si terrà la battaglia? >> chiese Harry.

<< Aragorn ha detto che sarà Artù a decretare il luogo preciso. Nemmeno le streghe sanno dove si svolgerà la lotta >> ammisi.

<< Questo può essere un vantaggio. Se saremo noi a decidere dove far avvenire lo scontro potremmo aver più possibilità di vittoria >> comprese il Re.

<< Il drago sarà al nostro fianco in battaglia, quindi abbiamo già un alleato in più >> dichiarai.

<< Potremmo chiedere anche a lui di unirsi >> propose Louis al fratello.

<< Dubito lo farà, ma vale la pena fare un tentativo >> concordò Merlino.

<< Fratello è meglio rimandare a domani questa conversazione. Siamo tutti provati dalla riunione e non ragioneremmo con sufficiente lucidità se torniamo ora alla sala della tavola rotonda >> fece notare Haz.

<< Sono d'accordo con te. Tra l'altro è quasi ora di cena e voglio andare da Ginevra per sapere come si sente >> annuì il Re.

<< Non sta bene? >> mi preoccupai.

<< Gaius dice che i sintomi che prova sono normali nei primi mesi di gravidanza >> tentò di rassicurarmi il biondo.

<< Vi prego Sire porgete alla Regina le mie scuse per non esserla andata a trovare oggi >> chiesi.

<< Non preoccuparti Luce, recapiterò il tuo messaggio >> mi sorrise Artù prima di congedarsi.

I cavalieri imitarono il sovrano lasciando agli scudieri il compito di riportare i cavalli nelle stalle, e solo in quel momento mi accorsi che proprio tutti sarebbero venuti a cercarmi.

<< Mi dispiace avervi messo in allarme >> sospirai.

<< Ciò che conta è che tu stia bene >> scosse il capo Merlino, prima di scompigliarmi i capelli ed allontanarsi con Louis che prima mi lasciò un bacio sulla guancia.

Sentivo gli occhi di Harry su di me e non potevo biasimarlo perché effettivamente avevo agito in modo istintivo e folle, considerando i maggiori rischi che si correvano in quell'epoca e soprattutto in quel frangente.

<< Mi dispiace davvero >> sospirai.

Mi voltai lentamente per fronteggiare il riccio che mi fissava in silenzio, l'espressione indecifrabile.

<< Non volevo spaventare o preoccupare nessuno, ma non potevo attendervi. Dovevo raggiungere Aragorn il prima possibile >> mi scusai.

<< E' stata un'azione sconsiderata la tua perché chissà cosa poteva capitarti mentre eri fuori da Camelot, per di più eri sola e senza protezione ad eccezione di Gray. Dovevi venire a chiamarmi, avrei lasciato la riunione e sarei venuto con te per assicurarmi che nessun male ti venisse arrecato >> proferì.

<< Non voglio che tu sia costretto a scegliere tra la tua famiglia e me perché non voglio assolutamente allontanarti dalle persone a cui vuoi bene. Non voglio essere un ostacolo fra te ed i tuoi doveri, ed è solo per questo che sono andata da sola. La riunione era importante quindi dovevi presenziare e non abbandonarla per me >> dissi.

<< Ma allora non l'hai ancora capito? >> mormorò.

Le sue parole mi confusero ma le sue mani racchiusero gentilmente il mio volto per non farmi distogliere lo sguardo da lui.

<< Rinuncerei a tutto per te Luce. Non m'importa del titolo, delle ricchezze, del potere, o di chissà cos'altro se tu non sei al mio fianco per goderne insieme. Tu vieni prima di tutto perché ti amo e non riesco ad immaginare la mia esistenza senza di te >> dichiarò.

<< Io non voglio che tu rinunci a qualcosa, non per me >> sussurrai.

<< Allora resta al mio fianco per sempre e rendimi partecipe dei tuoi pensieri, coinvolgimi nelle tue azioni, ed in questo modo nessuno dei due metterà l'altro nella condizione di dover scegliere >> spiegò.

I suoi occhi verdi erano lucidi e così espressivi da mozzarmi il fiato per ciò che riuscivo a leggervi, così mi limitai ad annuire, concordando con il riccio.

<< Promettimelo Luce >> s'intestardì.

<< Te lo prometto Harry >>.

Un piccolo sorriso increspò le sue labbra prima che le poggiasse sulle mie in un morbido e casto bacio.

<< Rientriamo al castello, è quasi ora di cena >>.

Lasciando che le nostre dita s'intrecciassero, seguii docilmente il Principe verso il palazzo mentre Gray trotterellava a poca distanza.


Lasciai sullo sgabello il telo umido che avevo appena usato per asciugarmi dopo un bagno ristoratore, indossando la vestaglia che Ginevra mi aveva fatto recapitare qualche sera prima: lunga e bianca aderiva dolcemente al mio corpo, la scollatura profonda raggiungeva lo sterno mettendo in risalto i seni non solo grazie al morbido tessuto ma anche ai precisi e dorati ricami disegnati sul bordo. Era un indumento progettato per sedurre un uomo, per ammaliarlo fino a farlo cadere nella più sublime tentazione.

Superai le tende che dividevano il "bagno" con la camera e notai Harry seduto sul bordo del letto, i gomiti piantati sulle ginocchia per sorreggersi la testa in cui aveva affondato le mani. Solo le braghe coprivano il suo corpo possente, lasciando che la flebile luce delle candele creasse un divino gioco di ombre-luce sulla sua pelle.

Mi fermai dinanzi a lui, prendendo gentilmente le sue mani e liberando i lunghi e ricci capelli dalla sua stretta decisa, attirando la sua attenzione.

<< Quali pensieri vi affliggono mio signore? >> chiesi a bassa voce.

I suoi occhi verdi erano seri e tormentati, sconvolti da ciò che la sua mente stava elaborando.

Harry si raddrizzò con la schiena, stringendomi i fianchi con le dita affusolate in modo da attirarmi tra le sue gambe aperte. Le mie mani seguirono le linee dei suoi muscoli e dei suoi tendini tesi, risalendo dal polso al braccio, dal gomito al bicipite, finchè non le chiusi attorno al suo volto crucciato.

<< Tre settimane sembrano tante, ma in realtà il tempo è crudele ed effimero in queste situazioni. Questi giorni passeranno rapidi ed angoscianti, ci faranno perdere il presente e non godremo davvero di ciò che abbiamo adesso, vedremo il tempo sfuggirci dalle mani insieme a ciò che amiamo >> mormorò.

<< Non è così Haz. Non dobbiamo permettere che la paura o l'ansia c'impediscano di godere del presente perché sarà proprio il modo in cui passeremo queste settimane a segnare il futuro. Saranno questi giorni a conferirci la giusta motivazione, la carica necessaria, il coraggio di cui abbiamo bisogno, per affrontare a testa alta i nostri nemici e tentare il tutto e per tutto per vincere. Siamo noi i soli ed unici padroni della nostra vita e solo ed esclusivamente noi possiamo compiere le scelte che riteniamo essere più giuste >> lo contraddissi.

La stretta sui miei fianchi si accentuò leggermente, mentre i suoi occhi cercavano di superare quell'ansia, quella paura, che rendevano più scuro il suo verde smeraldino.

<< Prima d'incontrarti il pensiero di combattere una guerra mi esaltava perché avrei potuto dimostrare la mia forza, il mio potere, il mio essere un degno cavaliere di Camelot. Ora invece vorrei che il tempo si fermasse per posticipare quanto più possibile il combattimento perché ora che ti ho conosciuta ho solo il desiderio di restare al tuo fianco per sempre, di vivere in pace e con gioia ogni giorno che possiamo stare insieme. Voglio sposarti, voglio vedere il tuo grembo crescere perché aspetti il nostro bambino, voglio invecchiare con te e morire dopo aver passato l'intera vita al tuo fianco. Ma questa imminente guerra minaccia questo sogno, questa guerra potrebbe distruggere per sempre tutto ciò che desidero e tutto ciò in cui credo >> confessò.

<< E' proprio per questo che non devi arrenderti, non devi lasciare che la paura ti renda insicuro, perché se ti lasciassi sopraffare allora i tuoi sogni resteranno tali. Devi combattere, devi tirare fuori tutto il coraggio e la forza di cui disponi, devi scendere in campo e mostrare ai nemici quanto fiero e valoroso è il Principe di Camelot, e devi sostenere ed aiutare i tuoi cavalieri perché loro – ed io – faremo grande affidamento su te e su Artù. Voi siete i nostri condottieri e se voi cadete, noi cadiamo insieme a voi. Se voi vi lasciate sopraffare dai dubbi e dalle paure, noi saremo insicuri ed impauriti a nostra volta. Io ho bisogno di te perché sei il mio riferimento, sei tutto ciò che può darmi la forza ed il coraggio per scendere in campo e tentare con tutto il mio potere di far vincere Camelot. Non abbandonarmi Haz, non andare alla deriva perché mi perderei anch'io >> affermai convinta.

Non mi ero resa conto delle lacrime che si erano annidate nei miei occhi finchè una di esse non oltrepassò i confini scivolandomi sulla guancia.

Harry deglutì alzando una mano per cancellare quel piccolo segno di debolezza, prima di afferrarmi l'arto sinistro e baciare con reverenza l'anello che adornava il mio anulare.

<< Sei l'unica donna degna di stare al mio fianco Luce. Mia madre sarebbe stata fiera di questa scelta e sicuramente sareste andate molto d'accordo >> sussurrò.

Il suo respiro che s'infrangeva sulla pelle e l'emozione che traspariva dalle sue parole mi fecero tremare prima che lo incoraggiassi ad alzare il viso con l'altra mano e mi abbassassi per baciarlo intensamente.

Ed in breve ci ritrovammo nudi ed avvinghiati sulletto, l'amore e la passione accompagnavano i nostri gesti mentre i nostricorpi si univano e si completavano.





Prossimo aggiornamento: martedì!


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