Once upon a time

Mi sveglio alle 7.30.
L'attesa mi sta uccidendo.
Ma non so di preciso se è stata l'ansia a svegliarmi o il caldo che tentava di soffocarmi nel sonno. Oddio, non fa tanto caldo da dormire senza le coperte, perciò potrei dedurre che è stato il mio inconscio a darmi una scarica necessaria per svegliarmi. Ma è ancora presto per il momento tanto atteso. Anche se non volevo altro che cominciasse questa giornata, mi rimangono ancora sei ore prima che debba andare all'appuntamento tanto atteso con la mia ragazza, Angelica.

Mi alzo dal letto, spinto dall'entusiasmo, e nella mezz'ora successiva ho il tempo per fare colazione e lavarmi i denti. Ripensandoci, ho anche un paio di ore per camminare per una quindicina di km. Preferisco, comunque, aspettare una quarantina di minuti o rischio di vomitare. In questo modo, posso vestirmi e leggere qualche pagina di "Uno studio in rosso" di Arthur Conan Doyle. Dopo un po', guardo l'orologio. Sono le 9.20! È meglio se esco subito, prima che sia troppo tardi per tornare per pranzo.
Esco di casa, mettendomi le cuffie, ascoltando "Logico#1" di Cesare Cremolini.

Mentre sto camminando, non riesco neanche ad ascoltare la canzone a causa della mia impazienza per oggi pomeriggio. Sono troppo agiatato, così preferisco correre per allentare la tensione e cerco di riflettere in pace. Ma non ce la faccio.
Il fatto è che non sono mai uscito con una ragazza e non so come mi dovrei comportare in un appuntamento. Neanche tutte le ore che ho trascorso a leggere libri e saggi, non mi sono servite a niente. Ma non è di certo un buon motivo per arrendersi proprio adesso. Anche se, non ho calcolato il fattore friendzone, ovvero, la probabilità che mi dica che è meglio se restiamo amici, piuttosto che stare insieme. Così, tutti i miei progetti e sogni, che avevo pensato per noi due, andranno direttamente nel cesso.
Beh, ormai è troppo tardi per tirarmi indietro ed è meglio affrontare i propri intoppi da vero uomo.
Cristo! Ormai ho perso la cognizione del tempo, visto che avrò ascoltato almeno una ventina di canzoni. Quindi, torno a casa più velocemente che posso, passando dal sottopassaggio e, in meno di tre minuti, sono già sotto casa.

Mi faccio una rapida doccia fredda, visto che adesso si muore di caldo. Esco dalla doccia, mi asciugo, mi vesto e guardo l'orologio.
Sono di già le 11.50!
Maledizione! Mancano meno di due ore e non so ancora di preciso cosa dovrei fare. Ovviamente, cercherò di essere il più gentile e rispettoso, come sempre. Ma non so se avrei dovuto prendergli qualcosa....
Dei cioccolatini? No, odia a morte la nutella, immaginiamoci se le comprassi dei cioccolatini... e poi, con questo caldo, sarebbero del tutto inappropriati.
Allora, dei fiori? Non è una cattiva idea, ma il problema è trovare un fioraio aperto il lunedì mattina proprio a fine Agosto. Vabbè, chiamo mia madre, avvertendola che mangio fuori.

Prendo il portafoglio e le chiavi di casa ed esco fuori. Sfortunatamente, il fioraio più vicino è lontano un km da casa mia. Per fortuna, è ancora aperto. Ci sono molti fiori che le possano piacere ma, visto che il suo colore preferito è il rosso, credo proprio che gli comprerò un mazzo di rose rosse. Però, bisogna ammettere che non costano così poco...

Dopo aver comprato le rose, vado al bar più vicino per comprarmi un pezzo di pizza e una lattina di fanta. Sento il cellulare che sta squillando mentre sto bevendo la mia lattina.
È Angelica!
<Dimmi, amore.>
<Volevo chiederti un favore. Si potrebbe spostare il nostro appuntamento di un'ora più tardi.>
Lo dice in un modo piuttosto freddo. Comincio a preoccuparmi...
<Certamente.>
<Grazie mille, tesoro. Sai che non ho fatto altro che pensarti tutta la notte. Anzi, devo ammettere che sono piuttosto impaziente di rivederti.>
<Anch'io, amore.>
Ok, forse mi sono sbagliato.
<Non vedo l'ora che siano le 14.30. A dopo, tesoro.>
Riattaca prima che possa salutarla.
Che strano.

Dopo che ho finito di pranzare, vado al parco in modo tale che non possa morire di caldo, prima che arrivi il momento atteso. Riguardo i nostri messaggi che ci siamo scritti in questi ultimi mesi, mentre eravamo distanti l'uno dall'altro. Non potrei mai accettare una fine così prevedibile.
Non so come potrei andare avanti. Anche se sono sempre stato un tipo freddo e distaccato dagli altri, non riesco a ricordarmi cosa mi dava la forza per svegliarmi la mattina ed affrontare la giornata.

Sono le 14, perciò, vado davanti alla chiesa, nonché il luogo dove ci siamo dati appuntamento. Il vero dilemma è scoprire se quest'appuntamento, causerà un matrimonio o un funerale, metaforicamente parlando.
La vedo arrivare in anticipo, il ché mi sorprende. Ho paura. Sento che il mio battito cardico sta aumentando più del normale. Dio, dammi la forza.

<Ciao>
<Ciao>
Le mostro le rose e non posso che notare il suo sorriso.
<Come stai, amore?>
<Benissimo ora che sono insieme a te, Ale. Non avresti dovuto comprarmi un mazzo di fiori per dirmi quanto tieni a me.>
<L'ho fatto per amore.>
<Oh, mio dio... perdonami ma, non posso continuare questa pagliacciata.>
Scoppia in una risata piuttosto accattivante. Che cosa significa?
<Non avrai mica pensato che una come me, si possa interessare ad uno come te. Guardati. Sei solo un ragazzo imbarazzato per il suo primo appuntamento. Sai perché ho accettato di concederti quest'appuntamento? Perché ero curiosa di sapere cosa avresti fatto.>
Sento i denti che si stanno stringendo. Che razza di scherzo è?
<Comunque, non ti preoccupare, Alessandro. Non lo dirò a nessuno. Mi aspetto solo che tu faccia lo stesso per me. Dopotutto, mi hai comprato delle rose. Ti ringrazio molto. Ma, visto che tra una ventina di minuti, ho l'allenamento di calcio, temo che dobbiamo salutarci qui. Ci vediamo in giro, Ale. Bye,bye.>

Non so cosa dire... Mi ha manipolato solo per divertirsi. Che bastarda!
Immagino che non la vedrò per molto tempo, visto che io e la mia famiglia ci trasferiremo a Milano.
Devo ammettere che mi mancherà questo posto...almeno in parte.

Note dell'autore:
Ho cominciato questa storia già con una rottura. Ma non preoccupatevi, Alessandro avrà la sua opportunità per rialzarsi.
Comunque, vi prego di lasciare un vostro commento e ci vediamo al prossimo capitolo!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top