'Tranquillo, ti chiamerò prima o poi' Pensai, rivolgendomi virtualmente a lui.

Uscita dalla doccia mi sentivo come rinata, ero fresca e profumata. Indossai una canotta lunga verde lime e dei leggins bianchi. Mi sciolsi i capelli castani. Arrivai in sala dove mi aspettavano Niall e Jen che appena mi videro confabularono tra loro. 

«Ashley, sei favolosa!»  Disse Jen voltandosi verso di me. 

«Ma se è un outfit casual!» Le risposi accennandole un sorriso.

«Sì, ma stai bene»  Aggiunse Niall, formando un bacio sulle sue labbra rivolto verso di me. «Oh, grazie cuginetto» Risposi sorridendogli e arrossendo, era sempre così tenero con me! Andai in cucina e dal sacchetto delle merendine pescai uno snack al cioccolato.

Poi mi rifugiai in camera ignorando la presenza di Jen e Niall.  Quel pensiero mi ossessionava, Zayn e Liam, loro. La loro faccia, quel momento, mi ossessionavano.

Presi impulsivamente il mio cellulare e digitai il numero di Zayn sulla tastiera, volevo telefonargli. Ero agitata ed euforica allo stesso tempo. Mi mordevo le labbra per la preoccupazione. Ma... Mi rispose la segreteria... Che delusione.

Mi buttai sul pouf verde di fianco al mio letto, pensai a lui. Mi convinsi che è un bel ragazzo, ma ancora immaturo. Ero completamente presa nei miei pensieri, quando all'improvviso si accese la suoneria del telefono. Mi alzai velocemente e guardai lo schermo: era il suo numero. Mi tremavano le mani, risposi.

*La nostra conversazione*

Io: 'Chi è?'

All'inizio fui molto fredda, dovevo far finta di non sapere niente.

Z: 'Chi mi desidera?'

Rispose ignorando la mia domanda, come sempre sicuro di sé.

Io: 'Ti desidero io, Zayn'

Risposi così perché avevo capito che era lui.

Z: 'Oh, Ashley...' 

Aveva riconosciuto la mia voce.

Io: 'Oh, Zayn...'   Sentii i brividi sulla schiena, forse mi ero innamorata.

Z: 'Grazie per avermi chiamato, si vedeva che eri una ragazza sincera'

Disse con voce più dolce e calda di prima.

A quella frase arrossii di brutto, non gli risposi, e neanche lui aggiunse niente. Sentii solo un gemito, forse era un 'ciao'.  Ma non m'importa, perché fu lui a staccare la telefonata.