-CAPITOLO 14-
Vidi il mio riflesso nella vetrina di un negozio, dovevo assolutamente cambiarmi. Ero troppo scomoda e attillata, ma era per attirare l'attenzione di Zayn. Ma non ha senso, niente ha più senso da quando ho scoperto che ha una ragazza. Proprio in quel negozio notai nella vetrina una maglietta sobria con dei leggins. Entrai. Sentii dei passi dalle scale di legno. «Buongiorno! Ti posso aiutare?»
Una signora coi capelli neri, che poteva essere mia madre, mi si avvicinò sorridente.
«Mi piacereb-»
Udii uno squillo di telefono in lontananza, mi interruppe: «Scusami, vado a rispondere, arriva subito mio figlio, Lou! Vieni sotto!»
Non me la presi, aspettai il 'figlio commesso'. La prima cosa che vidi di lui fu il suo sorriso, e poi lo riconobbi. «Avevi visto qualcosa che ti piacev-?» Diventò rosso, io lo guardai, quasi come se fossi stata preoccupata per lui. Gli lanciai un mezzo sorriso inquieto.
«Louis William Tomlinson, di nuovo a rivederci.»
Ero estremamente seria.
«Ashley... Vuoi una maglia, dei pantaloni, delle scarpe?...»
Si stava arrampicando sugli specchi. «Vorrei le tue scuse»
Feci volontariamente una faccia molto offesa. Lui si avvicinò gradualnente, fino ad arrivare coi nostri visi vicini. Mi squadrò da testa a piedi. Prese le mie guance con una mano e mi baciò senza farmi respirare. Ero senza parole, e senza respiro.
«Cosa fai ragazzo mio, ti metti a baciare le clienti?!»
Louis rallentò la stretta, si voltò lentamente verso sua madre. Era completamente in imbarazzo, io non ero da meno, sua madre lo guardava infuriata. Rimase paralizzata a guardarmi.
«Sei la fidanzata di mio figlio?»
Mi chiese in apparenza tranquilla.
«No... Ha fatto tutto lui...»
Le dissi.
Mentre io e sua madre cercavamo di capire cosa stesse succedendo, Louis mi sussurrò nell'orecchio: «Ero solamente innamorato di te...»
Prese un berretto hip-hop e uscì dal negozio, accese il motorino e partì.
Io e sua madre ci guardammo.
«Se non sei la sua ragazza allora chi sei? Perché mio figlio è scappato così? Cosa gli è successo?»
Era sconvolta.
«Signora io sono venuta qui solo per cercare qualcosa da vestire, è venuto Louis e mi ha baciato senza motivo. Io lo conosco perché... Quella sera... E lui mi ha lasciato in una strada di periferia... Sono svenuta e... Solo il mattino dopo sono tornata a casa. Penso sia innamorato di me»
«È un ragazzo senza coscienza, non si è preso manco il telefono. Mi dispiace per quel giorno, ma io non ne sapevo niente, sennò sai quante gliene avrei dette. Ahh Louis...»
Le scese una lacrima.
«Signora non importa, tornerà. Io volevo solo comprare qualcosa... Ecco, quella maglietta e quei leggins»
«Sì, te li faccio provare subito»
«Oh, grazie»
Me li provai, mi stavano decisamente bene!
«Li adoro! Posso tenerli addosso?»
«Certo! Guarda, non ti faccio pagare niente, così da scusarmi per la stupidaggine di Louis»
«Grazie mille, è molto gentile»
Le sorrisi. Evvai! Avrei conservato un po' di soldi in più per l'albergo.
Stranamente ero felice, ero felice di quella giornata, il bacio di Louis me l'ero quasi dimenticato, anche se m'infastidiva. Avevo fame. Eravamo a inizio settembre ma avevo lo stesso voglia di una bella cioccolata calda.
M'infilai in un bar vintage, ordinai la cioccolata e mi guardai intorno. Era un bel locale con la carta da parati beiges, un lampadario di cristallo e un sottofondo musicale degli anni '60.
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Domandina time: Voi come vi immaginate Ashley, la protagonista?
Davvero grazie per tutti i nuovi visual, voti e commenti che mi arrivano, in quest'ultimo periodo noto che stanno aumentando anche le notifiche di nuove persone che incominciano a seguire la storia. Spero che continuerà a piacervi. À toute à l'heure!
@Ale1DMalikka ♡
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