Capitolo 29. [Thinking]
(leggete alla fine , importante!)
Charlotte's povs
Mi poggiai comodamente sulla spalla di Zayn, durante il viaggio. Chiusi gli occhi, ma l'unica cosa che vidi fu di nuovo quell'incubo. Avevo intravisto una leggera barbetta sul volto del tizio.
Riaprii gli occhi con il fiatone, trovandomi ancora in macchina appoggiata al moro.
-Siamo arrivati!
Esclamò la zia.
-uhm...
Focalizzai il tutto e guardai Zayn, che mi fece cenno di scendere.
Una volta scesi dalla macchina, entrammo in casa.
-Ti sei addormentata.
Ridacchiò il ragazzo e mi guardò.
-Si.. Sono un po' stanca.
Mormorai e mi sedetti a tavola, strofinando gli occhi stanchi.
-Perché non ti risposi un po', mh?Dopo, vorrei andare giù in scuderia dai miei cavalli.
Si sistemò sul divano comodamente.
-Mi sembri ancora debole.
Lo osservai tenendo il mio viso sul palmo delle mano.
-mh.. Allora facciamo domani mattina?
Azzardò un dolce sorriso.
-Va bene, moro.
Sorrisi stanca e piena di pensieri.
La serata passò velocemente e con tranquillità, proprio quello che volevo.
Aiutai Zayn nello spogliarsi, cambiare qualche benda e a mettersi al letto.
Dovevo dire che sembrava già molto ripreso, forse era l'aria di casa.
Gli baciai le labbra e lasciando su esse una dolce 'buona notte' me ne andai in camera.
Presi il cellulare, nessun messaggio da mio padre, scossi il capo filando in bagno per lavarmi i denti e indossare il mio pigiama.
Fatto questo, anche io sgattaiolai sotto le soffici e accoglienti coperte.
Mi addormentai lentamente, almeno credo. La testa mi scoppiava e questo mi causava insonnia, per questo ci misi molto per prendere un po' di sonno.
La mia mente farneticava nelle ore notturne, con quelle stesse immagini.
Sussultai e mi svegliai spaventata, ancora una volta.
Conoscevo quel volto, quel volto che... Che.... Papà.
Papà che picchiava Zayn.
-No.
Sussurrai con le mani tremanti e mi alzai dal letto.
-andrà tutto, bene, lo so.
Sussurrai a me stesse con il fiatone.
Mi ripoggiai sul letto facendo grandi respiri e portando la mano sulla fronte sudata.
-non succederà, non lui.
Sentii dei lenti passi poi, sicuramente lo zio che scendeva giù alla scuderia.
Sorpresa e incuriosita quanto un gatto, mi alzai anche per dimenticare di nuovo quell'incubo.
Aprendo lentamente la porta con il cuore in gola, trovai Zayn con un bicchiere di acqua, mi sorrise mezzo assonnato.
Lo guardai, non so cosa mi prese, ma mi spinsi tra le sue braccia e mi caddero calde lacrime.
Sentii il rumore del bicchiere poggiato sul mobile e Sentii le sue braccia intorno a me, mi strinse.
-Perché piangi?
Sussurrò.
-Ho paura, non voglio lasciarti.
Singhiozzai.
Pensare che un minuto fa ero in camera.
-Ma che dici?
Mi sussurrò.
-Mio padre, Zayn. Mio padre.
Dissi per due volte.
-Tuo padre?
Alzò un sopracciglio e mi strinse ancora di più.
-Io... Ho litigato con lui.. Zayn, lui ha capito tutto. Le mie vacanze stanno per finire, Zayn...
Mi feci prendere dal panico ancora una volta, andai avanti con altri lunghi respiri.
-Che vuoi dire Char?
Sussurrò con una piccola voce, mentre le sue mani calde viaggiavano sulla mia schiena.
-Che dovrò andare via, lui vuole portarmi via da te.
Lo guardai, credo, avevo la vista appannata dalla lacrime che bruciavano sulle mie candide guance.
Fece un gran sospiro preoccupato.
-Ora calmati, risolveremo tutto..
Mi sfiorò le labbra con il pollice e mi portò con sé in camera.
Passai il resto delle ore lì a piangere e a raccontare tutta la storia e i fatti che erano accaduti, quando mi addormentai di colpo con un forte dolore che prendeva tutta la mia testa.
Sentivo il ragazzo scuotermi, e chiamarmi in piccoli sussurri.
Sembrava venissi presa a martellate.
Ormai il sole oscurato dalle leggere nuvole era alto e aprii i miei occhi arrossati.
Orribile.
Tutto orribile.
-Si è svegliata finalmente.. Che brutta nottata eh.
Disse la zia, guardando Zayn accanto a me.
-Mhh..
Mugolai priva di forze.
-Già.
Affermò Zayn.
Le voci sembravano così lontane, ma continuavano a ronzarmi dentro la testa.
-Tu come ti senti invece?
Parlò la zia, riferendosi a Zayn.
La sua risposta non tardò ad arrivare.
-mi sento rinato. Ma sono comunque preoccupato per questa fanciulla.
Mi pizzicò il naso.
-Ah.. Che mal di testa.
Feci uscire un gemito di dolore e mi toccai quest'ultima.
-Ti sembra il caso di chiamare il dottore?
Chiese con incertezza lui alla zia.
-No, non mi sembra, starà bene con qualche tisana e qualche aspirina. È solo stress.
Annuii io.
-si, solo stress...
Confermai.
Beh, più o meno era così se tralasciavo : gli incubi, l'inizio dell'inverno alle porte, nessuna chiamata da mio padre, i fatti successi a Zayn e gli studi che tra poco avrei dovuto riprendere.
Si, era stress. Decisamente.
-mh, magari può farsi un bagno caldo, vedrai come so rimetterà facilmente.
Sorrisi e guardai la zia che poi andò via.
-Dovresti cercare di pensare di meno. Non ci pensi due volte prima di farti coinvolgere dai tuoi pensieri. Vero?
Alzò un sopracciglio in tono rauco e mi limitai a un sospiro.
-Si sistemerà tutto, piccola.
Sfiorò le mie labbra con le sue.
Mi piacevano queste attenzioni.
***
Circa due giorni dopo, mi ero ripresa ma avevo svariati mal di testa.
Mio padre aveva lasciato diversi messaggi. Finalmente si era deciso, e gli zii decisero di invitarlo a cena, il venerdì di quella stessa sera, dopo il lavoro.
Avevo passato le ore giornaliere ad aiutare la zia con la cucina, ma eravamo riusciti anche a scendere in scuderia con Zayn.
Inutile dire che Zayn era felice come un bambino.
Sfogliai una rivista dopo essermi presa una piccola pausa dal cucina. Interessante il cosmopolitan, ma quante cose mi ero persa.
-Ragazzi, esco un attimo con lo zio e Cody. Dobbiamo comprare qualche dolce per la cena.
Spostai la mia attenzione sulla donna che prese la borsetta tutta griffata. Che buffa.
-oh, ma posso farlo benissimo anche io.
Ribatto io velocemente.
-Ma no, Char. Riposati, hai fatto troppo. Lo zio e Cody mi aspettano. A dopo.
Non perse tempo che uscì subito di casa. Alzai un angolo delle labbra. Mi piaceva il calore di questa famiglia.
Ben presto l'ansia si fece presente e sospirai, sentii le mani di Zayn, massaggiare le mie minute spalle.
-Rilassati.
Mi rassicurò con un caldo sorriso.
Mi faceva stare così bene.
Mi alzai e mi buttai tra le sue braccia.
Avete presente quando vi sentite a casa e sentite quel caloroso amore?
Bene, lui era la mia casa.
Mi strinse forte a sé.
-Andiamo.
Mi guardò e mi prese la mano portandomi su.
-Dove?
Borbottai.
Il solito misterioso.
-Facciamo una doccia, se ti va.
Mi accarezzò la guancia, portandomi in bagno.
La mia bocca si aprì in un grande sorriso.
Nelle ultime ore mi ero sentita abbastanza rilassata. Quindi immagino che Zayn cominci a capire la mia ansia e non vuole farmi pensare ad essa.
-Facciamo subito, giusto il tempo di allentare la pressione. Che dici?
Mi sorrise togliendosi la maglia.
Notai il suo petto tatuato e il suo addome con ancora qualche garza addosso.
-Va bene. Faccio io.
Lo esaminai per bene. Un fuoco cominciava a farsi sentire in me.
Calmati Char!
Tolsi le garze restanti e lui tolse la maglia a me.
-È la prima volta che facciamo la doccia insieme.
Lo guardai negli occhi facendomi spogliare.
-c'è una prima volta a tutto.
Si inumidì le labbra e si spogliò. Feci lo stesso ed entrammo nella doccia senza vergogna.
ZAYN's povs
Non pensavo di arrivare a certi limiti con una donna, ma ultimamente mi sentivo benissimo, nonostante il brutto accaduto.
La guardai, sembrava ansiosa. La strinsi da dietro. Che bellezza che era.
-Dai, non pensarci andrà a meraviglia.
Lasciai un bacio sulla sua spalla bagnata.
-godiamoci, per favore.. Questi ultimi giorni, Char.
La girai verso il mio volto e l'attirai dai fianchi e con estrema delicatezza poggiai la fronte sulla sua, sospirai sulle sue candide labbra.
-Verrai a trovarmi?
Mi sussurrò con piccolo tono e non potevo non addolcirmi.
Suo padre sarebbe venuto a momenti, e avrebbe parlato riguardo questi ultimi giorni.
Ovviamente il vecchio Zayn, ha già organizzato tutto.
Curvai le labbra in un piccolo sorriso, pensando al mio programma con Char.
-Si. Ma tu cerca di finire questa scuola.
La guardai.
-andrà tutto bene.
La rassicurai e la baciai a fior di labbra.
Che cambiamento che avevo subito in così poco tempo, quasi non mi riconoscevo più.
Passammo più di quindici minuti a ridere sotto l'acqua che scorreva tra i nostri corpi.
Dopo uscimmo e ci asciugammo.
-che corpo da favola, così sensuale.
Borbottai mettendo dei boxer grigi.
Le sue guance erano tinte da un leggero rosso. Mi piaceva.
-Smettila.
Ridacchiò e mise un intimo color pesca. Molto bello, ma senza quello stava meglio.
-smetti anche di fantasticare.
Rise.
-che vorresti dire?
Aggrottai le mie scure sopracciglia, divertito.
-Lo sai, benissimo.
Rise e poi andò in camera, la seguii e la guardai mettere una camicetta panna con dei shorts di jeans.
Legò velocemente i capelli in uno chignon disordinato.
Bellissima, nulla da dire.
-e pensare che hai anche il coraggio di dirmi, che non devo fantasticare.
Risi alzando gli occhi al cielo.
Beh in effetti era vero!
Adoravo farmi certe idee..
Intimi sexy.. Mh..
Basta Zayn .
-sei pregato di non sbavare il pavimento, grazie.
Mi baciò la guancia iniziando a truccarsi.
-ci proverò, bambolina.
Arricciai il naso e andai a vestirmi con una semplice tuta nera e bianca.
Poco dopo sentendo la zia tornare, scendemmo giù.
Mi persi in una discussione con lo zio, mentre Char e la zia sistemarono la tavola, sghignazzando. Il campanello ci fece trasalire e conquistò l'attenzione di tutti.
Lui.
Guardai Charlotte, sembrava un fantasma.
Se la sua espressione era serena prima, ora non lo era per niente.
-Vado io!
Urlò la zia.
Con ansia aspettammo.
Ed eccolo lì, oltrepassava la porta della cucina con i suoi mocassini in pelle; avanzò verso ognuno di noi.
Mi guardò con aria brutale. Almeno questa era la mia impressione.
Salutò Charlotte freddamente, il ché mi fece innervosire molto.
Qualche istante dopo eravamo tutti riuniti a tavola parlando del più del meno. Scambiammo anche qualche riasata. Il rapporto tra padre e figlia sembrava andare molto meglio, ora.
Notai che il padre aveva preso qualche sorso di vino. Non aveva preso una quantità eccessiva, ma neanche una minima.
La mano tremante di Charlotte sfiorò la mia gamba,poi ; quando aspettavamo il dolce.
-E così state insieme...
Inghiottì un boccone del dolce al cioccolato, il padre. Il dolce che la zia aveva scelto e che stava servendo a tutti con sorriso, soddisfatta dei complimenti ricevuti per l'ottima cucina.
-Papà.. Io te l-...
Cominciò impacciata la ragazza, ma la salvai.
-Si.
Risposi con naturalezza.
Un attimo di silenzio passò in quella atmosfera.
-Ottimo, ma mi sembrava di averti avvisata.
Borbottò contrariato finendo il contenuto del piattino.
-Tra quattro giorni, si torna alla normalità, Charlotte.
La squadrò con tanta negatività e la sua piccola mano strinse il mio ginocchio.
-Charlotte, si è divertita un sacco da noi. Ed è davvero una ragazza splendida. Vero, tesoro?
Lo zio lanciò un occhiataccia d'aiuto alla moglie.
-oh, si verissimo.
Rispose impacciata.
-Mi fa molto piacere, ma Charlotte, non può restare comunque, ha degli studi da fare. Questo può essere il suo posto di vacanza. Mi preoccupo sempre del suo futuro.
Affermò con gioia, quasi, il padre.
Futuro? Si, okay, ma si deve vivere il presente.
E nel presente di Charlotte, ci sono io.
-Appunto.
Sbottò acida e tutti ci girammo verso lei.
-Si, papà. Tu hai sempre guardato il mio futuro, ma non hai mai pensato al mio presente se son felice o meno, se ho bisogno di qualcuno o no.
Gridò lei con una voce alta e squillante.
Non l'avevo mai vista così.
Cazzo.
-Charlotte, ti prego di sederti.
Lui rispose chiaramente infastidito.
-No. Smettila! Tu non sai nulla di cosa voglio io! E ora non voglio pensare al mio futuro. Qui, Mi sento a casa.
Continuò ad urlare e mi alzai.
-Charlotte basta..
Le presi la mano tentando almeno di farla smettere.
-Tu non sai nulla, cara mia.
Con espressione arrabbiata strinse i pugni.
-No, tu non ne sai niente!!Mi piace qui, la natura, gli animali, questa famiglia, questa accogliente casa, cavalcare!Mi piace Zayn, mi piace il posto in cui mi sono concessa a lui!Mi piace quello che ho vissuto in questo breve periodo, non me lo porterai via!
Continuò ad urlare e il padre alzandosi inferioricito da forse l'ultima frase, guardo me e poi guardò lei;quasi le fece arrivare una manata, ma feci in tempo a spingerla via e colpì me, lasciando urlare Char per essere stata spostata così bruscamente.
Mi accarezzai la guancia che sembrava bruciare.
-Che diamine fai, ragazzino! Poi come ti sei permesso di mettere le mani addosso mia figlia?
Adesso urlava anche lui è mi spintonò qua e là.
Fantastico. Strinsi i pugni ringhiando.
-Non mi tocchi e non la tocchi!
Risposi agitato.
-Basta!Charlotte è abbastanza matura e lo capirà da sola. Non fare sceneggiate.
Lo zio lo guardò male ed io sembravo ammazzarlo con gli occhi, mentre la ragazza toccava la mia guancia.
-va via!
Urlò lei in lacrime.
Dio, che disastro.
L'uomo si alzò e arrabbiato ringraziò.
-Ci vediamo tra quattro giorni.
Sbatté la porta della casa.
Ed ecco a trovarci io sul divano con del ghiaccio sulla guancia, Charlotte tra le braccia della zia in lacrime, lo zio intendo a controllare me e lei e Cody ancora scosso a posare i piatti nel lavandino.
-È impazzito!Non voglio vederlo! E pensare che avevo buoni propositi.
Singhiozzò e la zia le asciugò le lacrime.
-Oh tesoro.. Andrà bene. Dobbiamo solo trovare una soluzione, vedrai che la troveremo.
L'abbracciò forte e sospirai mentre lo zio curava ora la mia guancia malconcia.
-Però.. Ti ha lasciato anche i segni delle unghia, Zay.
Sospirò.
-Ah, lascia perdere.
Sospirai anche io ma lasciandolo fare comunque.
-Poi, mi dispiace un sacco per Zayn. Si è preso una manata al posto mio.
Tirò su con il naso.
-non importa. Non doveva neanche toccarti.
Borbottai e lasciai uscire un fremito dalle mie labbra.
-Che modi bruschi che ha avuto. È solo geloso, ed è vero che vuole il meglio. Ma tu devi vivere. Sei così giovane.
Disse la zia a lei.
-Concordo.
Ammozzò un sorriso l'uomo mentre continuavo a gemere.
-dai ti porto a letto, domani è un altro giorno e non ci pensi più, chiaro?
Prese per mano Charlotte, la zia.
Come una bambina si alzò. Mi venne ad abbracciare e mi sussurrò un 'scusami' . Baciò il mio lobo e sorrisi per un attimo dimenticando il dolore.
-Non preoccuparti, riposati, ha ragione la zia. Domani è un altro giorno.
Le sorrisi e salirono.
Rimasi lì con lo zio.
-Che vuoi fare allora?
Mi guardò l'uomo.
-Vedrai.
Alzai un angolo delle labbra e chiusi gli occhi lasciandomi ancora curare quella guancia arrossata da un padre protettivo, ma allo stesso tempo, assente e sbagliato.
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#spaziome
Allora! Ciao belli! Tutto bene? Beh si, sono viva. Scusate, è un mese e mezzo circa, che non aggiorno. Vi chiedo umilmente perdono!La scuola è iniziata, va tutto bene fortunatamente. A voi?
Comunque. Voglio dirvi grazie, perché ho toccato i 32 k di lettura, davvero grazie di cuore. 💕
Avete sentito la canzone di Niall? Qualcosa di fantastico, sono così fiera di lui! 😭❤
Passate dolciosamente da :
MyangelsHarryandFede . È bravissima e merita! ❤
Novità e aggiornamenti:
Allora, penso che abbiate intuito che siamo alla fine della storia. Secondo voi, come finirà?
A parte questo, aggiungo anche che il primo capitolo della mia nuova storia su Zayn(ovviamente),sarà pubblicato non appena terminerò 'You are by my side.'
Spero vi piaccia.
Mi scuso per eventuali errori e per il ritardo, aaaah.
Spero di aggiornare a breve.
Instagram:
___littlebitdangerous
Baci.
Jen. X
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