Capitolo 28. [Together]

(leggete lo spazio riservato a me, grazie. Buona lettura. X)

Charlotte's povs.

-Tesoro, ma sei proprio sicura di stare bene?

La madre di Zayn perplessa dalla mia espressione vuota, mi porse un tè caldo e una coperta soffice mentre mi sistemai sull'accogliente poltrona rossa fiancheggiata al letto del moro.

-Si, sto bene. È solo stanchezza.

Camuffai la mia voce ancora affranta e agitata da quello che era successo. La mia mente era talmente affollata che poteva anche esplodere da un momento all'altro, nonostante fossero passate un paio di ore.
Mi massaggiai le tempie pronta ad affrontare un'altra notte con Zayn.
Con la coda dell'occhio, una decina di minuti fa, avevo visto mio padre andare via, ma non mi importava. Non lo avevo neanche salutato. Non ci pensai più di tanto, avevo pensato già troppo quel giorno.

-mh.. Probabilmente. Ma se vuoi posso stare io con Zayn.

Mi propose la donna ma rifiutai scuotendo la testa. Desideravo stare solo un po' con lui e basta.

-sei dura di testa eh?

Mozzai una risata e la donna si mise il cappotto per poi avvicinarsi e chinarsi verso Zayn. Gli baciò in modo delicato la fronte e poi fece lo stesso con me.
-Buona notte, Charlotte.

Mi sorrise dolcemente prima di scomparire e si lasciò chiusa la porta alle spalle.

Rimasi a fissare il soffitto per un paio di minuti e intanto sorseggiavo il mio caldo tè.

Di tanto in tanto davo un'occhiata a Zayn che dormiva beatamente, come se non ci fosse un domani, o una cosa simile.

Pensavo che avrei dovuto parlarne dell'accaduto con lui.
Dovevo dirgli quello che mi aspettava..
Ma non lo avrei lasciato, non avrei potuto.
Sarei tornata in questo posto, o sarei addirittura rimasta qui.

Con l'indice accarezzai dolcemente il contorno delle sue labbra soffici e poggiai la tazza vuota sul comodino.

-Andrà tutto bene.

Mormorai e chiusi gli occhi accarezzando quelle labbra.
Poco dopo smisi di farlo perché crollai.
Non so quante ore passarono, forse non molte, ma cominciai da avere incubi terribili.

-No.. No..no..

Mugolai e iniziai a sudare.
Perché questo tipo mi sta seguendo? Perché Zayn mi guardava da un gradino e non veniva a salvarmi?

-Zayn..

Urai con voce tremante e tra le calde lacrime.
Zayn si decise e iniziò a picchiare il tipo violentemente.
Strizzai gli occhi e li riaprii, trovandomi nella realtà.

-Sh.. È finito sono qui.

Una voce rauca mi stava cullando e una mano enorme mi stava accarezzando.

Tremai tra quelle braccia e alzai il capo, trovando il mio moro.

-M-mh.

Mugulai stringendomi nel suo petto con un respiro affannato.
Ero terrorizzata, chi era quel tipo? Il volto era alquanto familiare, e questo mi inquietava.

-Piccola.. Sh..

Con la forza che aveva in corpo, si fece maggior resistenza e mi portò sul letto. Non esitai ad accucciolarmi in un batter d'occhio.

Feci intrecciare i miei piedi freddi con quelli suoi enormi e caldi.

Le mie lacrime andarono via, con il suo pollice che continuava ad accarezzare con delicatezza la mia guancia leggermente bagnata.

-Un incubo, vero?

Sussurrò con voce calda e annuii ingenuamente.

-Non preoccuparti.. È finito, era solo un incubo. Qui, sei al sicuro.

Le sue calde mani cominciarono a viaggiare sul mio esile corpo infreddolito.
Mi portavano in momenti già vissuti, in quei momenti..
Alzai un angolo delle labbra con debolezza e lo lasciai fare.
Non appena arrivò alle scapole doloranti per via della scomodità della poltrona, le cominciò a massaggiare.
Mi strinse di più a lui e poggiò il mento sulla mia testa.

-Di cosa si trattava?

Mormorò sulla mia nuca.

-Te e un tizio.

Farigliai, volendo evitare l'argomento. Non volevo pensarci.
Mi sentivo così bene, ora.

Decisi di accarezzare a lui il braccio destro, e calò un silenzio assordante tra noi, poiché fosse anche notte fonda.

Gurdavo i suoi meravigliosi occhi nell'oscurità che continuavano a brillare e a farmi tremare anche l'ultimo strato di pelle.

-So che mi stai fissando.

Mozzò una risatina divertita e non risposi, poggiando le labbra sulla sua mascella.

Sentii uscire dalle sue narici il caldo respiro che si andava a posare dolcemente nel mio incavo.

-Charlotte, sei la persona più delicata e più sensibile che io conosca. Ma quando, fai così, quello sensibile sono io.

Mi disse a bassa voce all'orecchio, prima di lasciargli un dolce bacio che mi fece uscire un mugolio piacevole.
E quella voce che era ormai diventata il mio suono preferito, fece addormentare in me la paura e fece risvegliare la dolce voglia di avere i suoi baci, le sue braccia intorno a me, le sue labbra sul mio corpo.

Mi spinsi più contro lui, e scesi ad accarezzare la sua anca mentre richiusi gli occhi godendomi ogni singolo secondo ad ascoltare quel respiro.

Zayn's povs.

La voglia di averla, stava crescendo dentro me.
Ero alquanto felice del fatto di averla fatta calmare.
Gli incubi ti divorano la mente , non è bello. Devi distrarti altrimenti diventeranno realtà e pian piano ti faranno morire.

Era questo che stavo pensando.
Poiché i miei diventarono realtà, e adesso cercavo di lottare contro.
Ma prima devo imparare a vivere.
Ed è quello che sto facendo ora.

Scesi dalle sue scapole e le accarezzai il fondo schiena.
Per quanto fossi debole, avevo la voglia matta di sentirla e di sentirmi amato,ancora una volta.
Non resistendo più, con le forze che avevo recuperato, mi misi sul suo piccolo corpo e cercai di tenermi sulle braccia.
I suoi occhi, illuminati, eccoli li.
Le sorrisi e poggiai le labbra sul suo candido collo che iniziai a torturare a morsi.

Dalle sue labbra iniziarono a uscire piccoli gemiti.

-Zayn, Zayn, Zayn!

Sussurrava sotto di me, e ben presto cercò di staccarmi, ma non ci riuscì e continuai mentre viaggiavo su un seno dopo aver messo la mano sotto il suo reggiseno.

-Zayn...

Mi prese il viso tra le mani ed io avevo il respiro affannato.

-Non possiamo. Sei debole.

Sospirò sul mio volto, ma nel suo tono di voce notai che era anche un po' imbarazzata.

-Possiamo Char. Ti prego, entrambi ne abbiamo bisogno. Dobbiamo vivere.

Le lasciai un bacio sul labbro inferiore e accarezzai il suo capezzolo che si irrigidì subito.

Mi guardò ancora per qualche istante.

-Il mio corpo risponde ai tuoi segnali...

La fissai sotto di me, e l'ascoltai realizzando che lei aveva ragione. Il suo corpo aveva bisogno del mio e stava rispondendo ai segnali.

Dei sorrisi brillanti comparvero sui nostri volti, prima che lei cominciò a baciarmi le labbra con passione.
Ricambiai quel bacio, chiudendo gli occhi. Sentendomi con il cuore a mille, come la prima volta.
Ed ecco che le nostre lingue stavano danzando insieme, e presto i vestiti di lei volarono sulla poltrona.

L'afferrai dalla coscia, che strinsi con una presa debole ma decisa e osservai il suo corpo, illuminato da qualche luce proveniente dalla finestra.

Mi schiacciai a lei e cominciai a baciare ogni centimetro della sua pelle, e sentivo lei contorcersi sotto di me. Questa era la cosa più bella, perché stava cercando me e il mio corpo.
Strinsi un lembo di pelle del seno tra i denti e lo tirai e poi succhiai, lasciando un livido evidente.
Poco dopo una scia di questi lividi avevano coperto alcune parti del suo collo, della sua clavicola, del suo seno naturale e morbido.
La sua voce mi stava anche facendo compagnia, e rendeva il tutto più romantico.
Mi poggiai nel suo incavo stanco, e le presi la mano essendo già nudo.

-Non ce la fai, Zayn.

Sentii pronunciare dalle sue labbra bagnate dalla mia saliva.

-Si, invece.

Mi tirai un po' più si, poggiando la fronte sulla sua, e le mani sul materasso.

Percepii il suo cuore che palpitava ad ogni mio movimento.
Una scarica di brividi attraversò i nostri corpi, ora uniti , ora insieme.

Le mie spalle furono circondate dalle sue braccia e il mio bacino dalle sue gambe.

Mi morsi il labbro dopo essermi trovato completamente in lei.
Con tanta sintonia e dolcezza mi inizia a muovermi dentro lei che intanto mi regalava splendidi gemiti e decorazioni sulla schiena fatte con le sue unghia.
Respirai sulla sua bocca che baciai ad ogni spinta e ci faceva sussultare e godere come dei matti.

Poco dopo, arrivammo all'apice del piacere insieme. E mi lasciai cadere sul suo corpo ansimante e accogliente, esausto.

Mi lasciò un bacio sulla spalla. Avevo fatto la cosa più bella della mia vita, ancora una volta.
Avevo fatto l'amore con Charlotte.

-Scusami..

Ansimante lei, mi accarezzò la schiena piena di graffi.

Le sorrisi.
Non mi importava.
Mi sentivo ora, vivo.
E quelle sulla mi schiena, erano opere d'arte.

Accarezzai il suo seno torturato e lasciai lì numerosi baci, mentre ancora nella mentre, mi rimbombavano i nostri gemiti, le nostre spinte e i nostri respiri irregolari.

-Ti Amo Charlotte..

Alzai nuovamente lo sguardo e mi baciò la fronte sudata e scostò da essa il mio ciuffo sudato.

-Ti amo anche io, Zayn.

Sussurrò facendomi poggiare al suo seno .

-Il tuo cuore...

Chiusi gli occhi accarezzando una sua mammella.

-Cosa?

Mi accarezzò i capelli.

-Sta battendo forte e velocemente.

Mormorai sorridendo.

-È perché non mi sono mai sentita così.. Amata.. Bella..

Continuò ad accarezzarmi.

-Che intendi dire? Parli delle tue paranoie?

Le chiesi inumidendo le mie labbra.

-Beh, penso proprio di sì.

Mormorò e tirò il mio ciuffo.

-Non devi dire così... Nessuno è perfetto, voglio dire...Tu vuoi
fare tanto la stroza, ma sotto tutto questo sarcasmo sei una persona meravigliosa. Per quanto riguarda le tue paranoie, sei complicata, ma odiarti è impossibile. Ed io l'ho capito in tempo. Forse perché sono anche io un po' come te.
Hai paura della gente che ti possa far male, ma ti affezioni subito.
E Charlotte.. Ti prometto che scoprirò ancora tanto, e non ti farò soffrire. Non lo meriti.

Dissi per farle capire che non doveva farsi paranoie, e che lei era bella così. Quelle cose le pensavo davvero.
Non aveva bisogno delle paranoie. Lei aveva bisogno di una persona che ogni giorno le ricordasse quanto fosse bella e amata.

La sua risposta tardò ad arrivare.
-Dici sul serio?

Un sorriso si fece spazio sulle sue labbra.

-Si, non permetterò che tu pensi questo.

La guardai e poi mi strinse in un caldo abbraccio.

-Sei unico, dico davvero. Si, forse insieme siamo proprio uguali. Ma forse è questo che ci rende unici, proprio la nostra uguaglianza.

Mi baciò la punta del naso.
E mi sentii più sollevato.
Forse aveva ragione.

-Facciamo paura al mondo, insieme.

Le accarezzai ora la coscia soffice e calda.

-Insieme, si.

La decisione nel suo tono era davvero tanta. Ero sicuro di tutto questo. Io credevo in lei.
Per una volta dovevo abbandonarmi a tutto quello che la vita mi stava offrendo.
E se la vita mi stava offrendo questo, lo avrei preso, bello o brutto che sia.
In questo caso, era un capolavoro e non un semplice e banale schizzo di sorte.

Poco dopo crollai sul suo esile corpo e quando riaprii gli occhi, era già mattina.
Trovai i suoi occhi enormi guardarmi.
Spostai lo sguardo assonnato sulle sue labbra rosee.

-Buon giorno eroe.

Mi stampò un bacio sulla fronte e dopo mi passò una salvietta umida sul viso.

-Buon giorno.

Sussurrai e alzai un angolo delle labbra sentendomi più fresco in viso.

-Ti sei alzata subito..? Ti sei anche già vestita.

Osservai guardando il suo corpo coperto dagli indumenti alquanto sporchi da qualche macchia di tè o di caffè.

Ridacchiai alla vista e sentii la sua mano scendere sul mio collo e poi sulle spalle.

-Okay, ora dovrebbe andare meglio. Sono le 11. Eh no, mi sono alzata circa alle otto; quando l'infermiera ti ha messo una nuova flebo.

Mi informò e annuii.
Il suo sguardo sembrava rilassato, ma anche molto stanco. Era evidente.
Non si era fermata un attimo da quando era qui.

-Tra poco, arriva tua madre con tua zia. Hanno chiamato una ventina di minuti fa, circa.

Mi coprii meglio, ma io non ascoltai nessuna parola. Ero concentrato sul suo volto segnato anche dalle occhiaie che mi parsero solo all'ora evidenti.

Appena lei fu vicina, le afferrai il polso e la guardai.

-Sei stanchissima, Char. Perché non vai a riposarti a casa? Magari, con una bella doccia calda?

Con il pollice accarezzai il dorso della sua delicata mano.
E ci scambiammo uno sguardo intenso.
Tolse la mano dalla mia quando dalla porta iniziò a provenire un 'toc toc'.

-Ma buon giorno piccioncini.

Sorrisero le donne varcando la porta.

-Buon giorno mamma. Buon giorno zia.

Con mia sorpresa notai tra le mani della mamma un pacco di caramelle a forma di orsetti; le mie preferite.

-Queste sono per te.

Mi baciò mia madre la fronte.

-Grazie.

Arricciai il naso entusiasto.

-Abbiamo incontrato il dottore, proprio qualche minuto fa.

Prese parola la zia, dopo aver salutato Charlotte.

-E che cosa ha detto?

Alzai un sopracciglio e mi leccai il labbro inferiore.
Quella mattina mi sentivo molto energico e completo.

-Che puoi tornare a casa, oggi pomeriggio,ma devi rimanere comunque a riposo e sotto cura per qualche settimana. Starai meglio, molto presto.

Concluse sorridendo e sorrisi anche io ancor con più entusiasmo.

-Ma è meraviglioso!

Aprii la bocca per proferire parola, ma rimasi a boccheggiare perché occhi blu mi tolse le parole da essa.

-Si esatto.

Ridacchiai.

Al sol pensiero di tornare a casa e rivedere i miei puledri, mi sentivo bene.
Adesso non c'era niente che mi permetteva di pensare negativamente.
Avevo tutto con me e la cosa più importante era il dono della vita, che era rimasto per fortuna.
L'avevo scampata bella e ne ero contento.

Per tutto il pomeriggio, le tre donne si erano trattenute in stanza con me e avevano già preparato il mio borsone.
Alla fine, mia madre mi aiutò a vestirmi e Charlotte aiutò la zia a mettere la roba in auto.

-Sei felice oggi, eh?

Mi infilò una maglia nera a maniche corte.

-Si, mi sento bene.

Dissi sinceramente.

-E la spiegazione?

Alzò un sopracciglio con quello sguardo da saputella.

-Che intendi?

Chiesi perplesso. Già, che intendeva? Che avesse capito il vero motivo?

-Lascia perdere.

Sorrise a trecentosessanta gradi e la guardai ancora con espressione cruciale.
Scrollai le spalle e mi infilò una felpa calda e alzò la zip. Dopo, mi Mise dei comodi pantaloni da tuta e delle scarpe da tennis.

-Non è che hai usato il tuo serpentello che tieni tra le tue gambette da pollicino?

Scoppiò a ridere dopo una pausa di silenzio. Sentii le guance andare a fuoco.

-Mamma!

Per poco, non urlai con isteria.

-Ma che cosa dici?!

Ansimai, perché si, buttai un urlo.

Rise ancora di gusto.
Ma che diamine c'era da ridere?!

-Oh, calmati bocconcino.

Mi lasciò un bacio sull'angolo del labbro sinistro e poi mi aiutò ad alzarmi.

Rimasi in silenzio arricciando il naso.

-smettila, Mh?

Assottigliai gli occhi mentre lei aveva sempre quella faccia divertita.
Eh si, era proprio una faccia da schiaffi.

-Certo, che la smetto. Ma era più che evidente. Dato che la tua schiena è così decorata.

Arrossii ancora di più.
Charlotte.

-La prossima volta, non mi vesti più.

Mormorai, ma sotto sotto avrei voluto ridere anche io. Era Buffa come situazione.

-Oh sisi, certo.

Ridacchiò e poi insieme uscimmo dalla stanza , dopo che mi fu staccata la flebo dal braccio.

-ahio, sembra che mi ha fatto la ceretta.

Mi lamentai per via della flebo che fu tolta bruscamente,siccome era tenuta ferma con dello scotch.
Arrivammo a passo lento alla macchina e poi Charlotte mi aiutò a salire su essa.
Dopo le avrei sicuramente raccontato dell'accaduto con mamma.

Le strinsi la mano e la zia cominciò a guidare.

Il viaggio verso casa fu piuttosto piacevole, e Charlotte stava per addormentarsi sulla mia spalla.
Sorrisi dolcemente e la lasciai stare.
Quanto la amavo.
Si, mi stava insegnando ad amare e mi sentivo lusingato di tutto quello che mi succedeva insieme a lei.
Non appena giunti alla fattoria, l'avrei portata a cavalcare e magari a fare un picnic nel bosco. Le sarebbe piaciuto.
Me ne sarei preso cura, ma per il momento lo stava facendo lei con me.

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#meeeee

Sisisisisi. Dopo più di un mese sono tornata. Chiedo scusa, davvero.
Ma come avevo postato, non è stato un bel periodo.
Ringrazio voi per aver raggiunto i 27k.
Grazie, davvero, di cuore.
Siete fantastici.
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, poiché mi è stato richiesto da molti.
Mi scuso per eventuali errori e godetevi questo ultimo mese di vacanze. Piango.

Mi trovate su Instagram , come:___littlebitdangerous.

Avete visto... :

Le foto di Zayn.
Il trailer del film di Haz.
Niall al golf.
Liam solista.
Louis giudice.
Quante cose sono cambiate.
Ma anyway. Adoro comunque. Se sono felici loro, lo sono anche io.

Mi scuso anche per non aver portato a termine una challenge di Zaynisforevermjne un utentemenziona un utente

Passate da : New_Destiny98 e dall'utente sopra citato.

A presto, spero.
Jen. X :)

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