Capitolo 26.[C'mon Zayn!]

(leggete lo spazio riservato a me, potrebbe interessarvi. Grazie mille :))

Charlotte's povs.

È passata l'ora di cena, posso entrare nella stanza di Zayn, posso vedere come sta, posso finalmente sentire il suo odore che mi è mancato così tanto.

Solcai la porta della stanza e lo vidi lì sul letto, nulla si sentiva...
Solo il battito cardiaco che segnava quella macchina accanto a lui.
Le lacrime mi salirono velocemente agli occhi e la zia si fece coraggio insieme a me e ci avvicinammo a lui.

-Posso immaginare chi ha ridotto così mio nipote...

Sussurrò con voce spezzata mentre io presi la mano del moro che non è calda come sempre.
È fredda, quasi gelida.
Gli e la bacio, ma sembra che nulla cambi, tranne l'espressione della zia che nasconde un piccolo sorriso dolce sotto tutte quelle lacrime.

-Posso immaginarlo anche io..

Sussurrai pensando a quei ragazzacci.

-Char... Tu lo ami vero?

Si sedette accanto a me e mi accarezzò la schiena coperta dalla mia enorme felpa.

Rimasi avvilita da quella domanda, ma era la verità.
Si, io lo amavano e non me ne vergognavo.

-Si, zia.. Noi.. Noi stiamo insieme.
Riuscii a pronunciare quella frase con un dolce sorriso, mentre stampai un altro bacio sulla mano di Zayn.

-Io.. Io sono così felice, dio. Sei una fantastica ragazza! L'ho sempre saputo.. Beh.. Ora.. Vi lascio soli, avviso intanto la mamma di Zayn... Non la prenderà benissimo.

Mi sorrise per poi uscire dalla stanza.
Feci un piccolo sorriso e accarezzai ancora la mano di Zayn.

-E allora? Che fai? Ti svegli?

Sussurrai sedendomi sul letto facendo molta attenzione, gli accarezzai dolcemente la barbetta e gli lasciai un bacio sulle labbra.
Anche esse, erano fredde, violacee.

-Zayn.. Lo so che mi senti..

Poggiai la fronte sulla sua, tenendo forte la sua mano.

-Perché mi hai lasciata così questa mattina..?

Sussurrai anfora premendo nuovamente le labbra sulle sue.

-Sei un piccolo angelo che dorme, lo sai?

Sorrisi dolcemente e mi scese una lacrima dai miei occhi spenti ormai da questa mattina.

Credevo che stesse giocando, invece era uscito nella mattinata per chiarire quella questione in sospeso, che non mi era mai piaciuta. Almeno era questa l'ipotesi fatta ormai da tutti.

Mi sentii in colpa per non essermi svegliata.

Rimasi sul letto per qualche minuto o forse erano passate alcune ore, ma poco importava.

Bip...
Bip...
Bip...

Un respiro, dolce e tranquillo, proprio come quando dormiva.

Tanti interrogativi si accumularono nella mia mente.
Non potevo credere che fosse ridotto così, avevo bisogno di parlargli e di vedere i suoi occhi espressivi.
Decisi di sfogarmi, qualcosa mi diceva che lui sentiva alla perfezione.

-Zayn... Andiamo, dai.

Sospirai con l'ennesimo singhiozzo.

-Mi dispiace così tanto... Ma tu non puoi mollare ora, non così! Sei forte ed io ho bisogno di te...

Sussurrai come una sfumatura.
Feci un grande respiro poi, prima di ricominciare a parlare.

-Sai.. Ho parlato con mio padre.. Vorrebbe venirmi a prendere in questi giorni. Ma io non voglio, ho trovato tutto quello cercavo. Ho trovato qualcuno che mi sappia apprezzare per come sono, qualcuno che mi faccia sorridere ogni mattino anche con una stupida frase.
È vero... È passato poco tempo da quando ci conosciamo forse, ma che importa? Se una persona ti prende, ti prende dal primo attimo.. Dal primo sguardo.
Perché?

Ridacchiai un po'.

-Perché i tuoi occhi dolci come il miele, si sono incastrati con i miei di una tonalità spenta e annoiata.
Ma hai saputo sempre tenermi testa, e hai sempre saputo farmi divertire in tutti i modi. Ed è per questo che non andrò via di qui.. Non senza la mia piccola felicità.

Chiusi gli occhi e mi poggiai poi al suo petto.
Continuai a piangere disperatamente in cerca di un suo movimento.
Cercai di calmarmi ripetute volte, ma ci riuscii soltanto quando vidi che la porta si aprì e fu attraversata dalla madre di Zayn in vesti di una donna tutto agitata e disperata.
Corse accanto a me e mi strinse forte, ricambiai anche io, sentendo un dolce calore materno che mi cullava e che non sentivo da diversi anni.

-Zayn... Anche tu, no.

La sentii singhiozzare per almeno tre quarti d'ora.
Le lasciai posto, mentre le porsi un bicchiere d'acqua. Dovevo mostrarmi almeno più forte e decisa, non potevo crollare ora. Dovevo aiutare la madre.

Diedi uno sguardo al ragazzo.
I suoi lividi si facevano sempre più marcati e il suo corpo sempre più sudato e umido,ma privo di movimento.

Alle 21:30 alcuni dottori e infermieri ci chiesero di uscire per controllare i valori del moro. Tutti noi aspettammo in sala d'attesa.
Una dottoressa abbastanza alta uscì dalla porta e ci guardò con aria sconsolata.

-Chi passerà la notte con lui?

Chiese con gentilezza, mentre appuntava qualcosa sulla sua agenda di colore giallo canarino.

Alla domanda rimasi perplessa, mi voltai subito dopo essendo osservata da tutti i presenti, incluse le sorelle di zayn, che arrivarono verso le 19.

Timidamente ma con prontezza, mi feci avanti e alzai la mano.

-I-io..

Mormorai con fosse flebile.

La zia mi guardò e anche la madre. La dottoressa aggrottò le sopracciglia.

-Ne sei sicura, ragazza?

Chiese quasi senza fiducia nei miei confronti.

Ma stanca lasciai perdere e mi limitai ad annuire.

Una pausa di silenzio attraversò tutto il corridoio e continuammo a guardarci.

-bene.

Aggiunse miss altezza.

-D'accordo, puoi rimanere, ma assicurati di tutto, e se hai bisogno non esitare a chiamare, saremo completamente a vostra disposizione.

Fece per concludere ma poi continuò.

-ah, signori, vi devo chiedere di uscire, ormai l'orario delle visite è passato. Sono desolata. Ma la buona notizia è che potrete tornare domani. Le condizioni del ragazzo, sono stabili, ma c'è ancora da lavorarci.

Sospirò gesticolando.

-Quando si sveglierà mio figlio?

Singhiozzò la madre.

Ottima domanda, l'avrei voluta fare io se solo avessi avuto il coraggio, di mandare le lacrime indietro non appena avrei preferito parola.

-Signora... il ragazzo ha le condizione stabili, come le ho già detto.

Sorrise e si portò una ciocca di capelli mossi dietro l'orecchio.

-Potrebbe succedere di tutto, potrebbe svegliarsi anche domani, chi lo sa.

Sorrise sicura di sé,questo mi mise speranza.
La speranza di rivedere quegli occhi di cui mi ero innamorata.
Non me ne sarei separata.

-Ragazzo.. Più che altro un uomo piccolo e maturo. Starà benone, abbiate pazienza.

Sorrise ancora e fece per concludere.

-Bene, potete andare a riposarvi. Buona notte, con permesso. E mi raccomando, ragazza.

Alzò un angolo delle labbra verso me e attraversò il corridoio, facendo sentire il rumore dei suoi tacchettini neri.

Il rumore sparì e il silenzio cominciò a regnare tra quelle quattro mura.
Solo per poco, però...
La mamma di Zayn ricominciò a piangere.

-Trisha.. Andiamo, su..

La zia avvolse un braccio intorno alle spalle della donna.

-Andrò tutto bene. Dai, Trisha, ti portiamo a casa.

Sussurrò lo zio e strinse il corpo di Cody che dormiva tra le sue braccia ambrate.

-e se non si sveglierà?

La sentii, ma scossi il capo e guardai altrove. Guardai Zayn, da vetro e fissai il suo petto che si alzava e si abbassava con tanta tranquillità.
Non so per quanto tempo rimasi a fissarlo.

-buona notte, Char.

Sentii Doniya.

-Charlotte?

Qualcuno richiamò la mia attenzione e la sua risatina si fece spazio nel silenzioso corridoio.

Mi sentii scuotere, ed era la zia.
Strizzai gli occhi.

-Ah, ma sei ancora tra noi!

Ridacchiarono tutti ed io mi grattai il braccio imbarazzata.

-Scusate..

Sussurrai stanca.
'Che figura di merda'.
Pensai tra me e me

-non importa, buona notte, sta attenta.

Annuì e salutai tutti, anche la madre di Zayn che continuava a piangere e a soffrire silenziosamente.

-Sta attenta a Zayn, ti prego.

Mi disse tristemente. Mi fece tenerezza e l'abbracciai.

-Lo farò.

La rassicurai e tutti scomparirono lungo la fine del corridoio bianco e vuoto che terminava con una decina di scale, a cui erano affiancate due macchinette con diversi snack.

Bene, evviva i miei pasti.

Avvertii la sensazione di fame, mi accarezzai il ventre che brontolava di brutto. Mi guardai intorno.
Nessuno che circolava.. Mi avvicinai alle macchinette piene di snack e decisi velocemente.
Bucai dentro un euro e digitai il numero che corrispondeva alla merendina prescelta.
Una volta che la merendina scese, la presi, una brioche ricoperta di cioccolato. Era molto buona,la sgrannochiai velocemente e tornai finalmente in camera.

-Eccomi qui.

Sussurrai piano come per non svegliarlo.

-Passeremo la notte insieme, sei felice?

Alzai un angolo delle labbra e mi sedetti vicino il letto, sulla lucida e comoda poltrona rossa.

-beh, io si. Mi prenderò cura di te. Ma non perché devo, ma perché voglio.

Guardai la flebo che era iniettata nelle sue vene.

-Ti prometto che andrà tutto bene, amore.

Amore... Un'altra parolona o parolina con tanti significati?

Sorrisi dolcemente e chiusi gli occhi dopo essermi tolta le scarpe.
Finalmente stavo più comoda.
Sospirai e mi sistemai meglio.

Cercai di prendere sonno, ma non ci riuscii, così aprii nuovamente gli occhi e decisi di fissare il ragazzo difronte a me.

-Zayn, hai intenzione di farmi annoiare tutta la notte?

Ridacchiai.
Volevo pensare positivamente...

Zayn's povs.

Charlotte, aiutami, cavolo!
Non rimanere li a parlare, tirami fuori da qui.

Guardai il posto, era tutto nero con una piccola luce. Cercai disperatamente di prendere a calci e a pugni quelle mura.

Erano ormai ore che provavo ad uscire, mi accasciai a terra con le nocche sanguinanti cominciando a piangere.

-Fatemi uscire da qui.

Singhiozzai.

-Sto provando fottutamente ad urlare, ma nessuno mi sente.

Urlai, ma sembrò più che altro un sussurrò.

-Non voglio rimanere da solo, tutta la vita, qui. Ho promesso a papà che sarei stato un grande uomo, proprio come lui.

Provai ad alzarmi ma fu invano perché un peso, proprio come un macigno si scagliò contro il mio corpo fragile e debole ormai.

Gemetti dal dolore, ma niente c'era sul mio ventre, eppure io sentivo un macigno.

-aiutatemi...

Sussurrai mentre cominciai a respirare con affanno e un'ombra venne verso di me, ma piano piano si illuminava.

Mio padre...

-Papà.

Singhiozzai e cercai di allungare una mano verso la sua.

-Zayn..

Si inginocchiò accanto a me, proprio vicino a me e mi accarezzò la fronte.

-Aiutami papà, ti prego.

Dissi esausto, sul punto di cedere.
-Non posso piccolo... Devi farcela da solo.

Sussurrò dispiaciuto ma sentii fierezza nel suo tono.

-Non ci riesco, aiutami papà.

Mi divincolai sotto quel peso.

-Ce la fai, Zayn. Sei un uomo, ce l'hai sempre fatta da quando me ne sono andato, amore mio.

-Papà..

Le sue parole..

-Fallo per la mamma, fallo per le tue sorelle, fallo per quella bellissima ragazza.

Tirai su con il naso.

-Come lo sai?

Il mio respiro iniziò a farsi sempre meno frequente.

-io ti guardò,piccolo.

Mi guardò negli occhi e poi schiuse le labbra.

-Zayn!

Urlò e io gemetti ancora .

-stai mollando, il tuo respiro. Zayn, sbrigati prima che sia troppo tardi.

Strizzai gli occhi e continuarono a scendere delle lacrime.

-Cos'è questo peso?

Sussurrai esausto.

-la tua vita.. La morte. Lotta Zayn, esci da qui!

Mi implorò e sentii le sue labbra sulla mia fronte, e poi si allontanò.

-Fallo piccolo eroe, ce la fai. Vi amo.

Scomparí e tutto diventò grigio.

-Papà!

Sussurrai... E pensai sotto quel peso..

-Devo farcela..

Iniziai a spingere contro quel peso.
Dai, Zayn.

Charlotte's povs.

Erano le cinque del mattino, quando il panico si imposessò del mio corpo.
Zayn stava avendo degli spasmi e quei 'bip' faticavano ad esserci.
Chiamai di corsa i medici, urlai per il corridoio e si precipitarono subito da lui.

Con quegli affari che davano la scossa, li pigiarono sul suo petto, e lo rianimarono, mettendo anche dell'ossigeno.

In lacrime guardai tutto.

-Dai...

Sussurrai. Non avevo dormito tutta la notte... E proprio quando stavo per prendere sonno, successe questo.

Interminabili minuti passarono e finalmente tutto tornò normale, a parte un fatto.
Nessuno seppe darmi risposta sull'accaduto, cercarono di tranquillizzarmi.
Solo il ragazzo sapeva quello che stava succedendo dentro lui.

Le ore passarono e così anche il mio sonno andò via con loro.
Rimasi a sorvegliare Zayn, camminavo avanti indietro per la stanza e avevo preso almeno sei cappuccini e quattro caffè.
Direi che tutto procedeva bene.

A un certo punto, sentii il telefono trillare. Mio padre stava cercando di chiamarmi per la settimana volta.
Non risposi neanche questa volta, ero ancora arrabbiata con lui per quello che aveva deciso.
Non appena smesse di chiamarmi, cominciò a riempirmi di messaggi in segreteria.

'Tesoro, senti, mi dispiace per quello che è successo ieri. Ma rispondi, ho saputo di Zayn, vorrei sapere almeno come sta. Mi è stato tutto riferito da suo zio. Penso che farò un salto lì, in ospedale. Un bacio, ciao. '

La stanza si riempì dalla sua voce rauca, dopo concluse con un sospiro.
Mi morsi un labbro e terminai il mio settimo cappuccino mentre guardavo la nuova canula che Zayn, aveva attaccata sul braccio.
Presi una decisione, e inviai un semplice ' okay' sul suo contatto.

Avrei potuto spiegargli tutto, finalmente.

Numerosi infermieri venivano a controllare la situazione e scambiai anche alcune parole con loro, alcuni erano decisamente simpatici, mentre altri erano inespressivi.

Mi poggiai alla finestra e mi allacciai i capelli in uno chignon.
Guardai Zayn.

-mi hai fatto, prendere uno spavento. Lo sai?

Sospirai e sbadigliai.

-No, Char, rimani sveglia. Hai bevuto sette cappuccini e quattro caffè. Dai.

Mormorai e mi diedi leggeri schiaffetti sul viso.

Mi avvicinai alla fine del letto e sistemai le lenzuola e coprii i piedi di Zayn.

-Sono enormi, lo sai?

Ridacchiai e mi strofinai l'occhio.

La porta si aprii nuovamente.
Cominciavo a stancarmi, vidi la dottoressa e feci un piccolo sorriso.

-Buon giorno. Come andiamo? Ho saputo dell'accaduto, avvenuto questa mattina presto.

Annui sospirando e mi chiese di raccontare tutto.

-Quindi, ha avuto degli spasmi?

Mi guardò, segnando tutto su quell'agenda.

-Si..

Mormorai e poi lei si grattò il collo e annuí, guardai l'orologio erano passate già le 13. Ormai Zayn 'dormiva' da più di 24 ore.

-Farò altre ricerche. Non riesco a capire questa situazione. Inoltre lui, non è in un vero stato di coma, dovrebbe svegliarsi... Ma perché non si sveglia?!

Sospirò frustata ed io mi passai una mano sulla fronte.

-Lo scoprirò. Ci vediamo più tardi.

Si alzò, si sistemò la lunga gonna e scomparve fuori della stanza.
Tirai un lungo respiro e guardai la maniglia.

-Era ora.

Sentii alle mie spalle, una voce rauca e leggera.

-oh, sta zitto Zayn. Stiamo e stanno cercando di capire perché non riesci a svegliarti.

Sbuffai rimproverandolo e guardai il soffitto.

-d'accordo.

Sussurrò e mugolò debolmente.

Sbarrai gli occhi.
Che?
Cosa?
Aspetta.

-Zayn!

Urlai prima di cominciare a piangere per la gioia e mi precipitai su di lui.
Lo abbracciai forte e Sentii le sue mani cingermi la vita.

-Amore mio.

Singhiozzai e lo guardai negli occhi, gli stampai numerosi baci sulle labbra.

-piccola..

Sussurrò e lo strinsi forte.

-non Lasciarmi mai più, Zayn! Ho avuto paura.

Singhiozzai.

-non volevo..

Sussurrò debolmente e passò i suoi polpastrelli sulle mie lacrime che asciugò.

-Promettimelo.

Sussurrai.

-Te lo prometto, Char.

Mi baciò la guancia e finalmente ripresi la sensibilità del mio corpo indolenzito e sotto il controllo della caffeina.

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#mee

Amori miei.
Sono tornata, ci ho messo un po', I know.
Mi dispiace un sacco, davvero.
Ma la scuola davvero, pesa tantissimo.
Speriamo di essere tutti promossi, su.
Spero che il capitolo vi piaccia.
Voglio ringraziarvi per aver continuato a seguirmi.
E indovinate. Presto uscirà la mia nuova storia, il trailer è pronto, lo potrete vedere quando lo verrà caricato su YouTube.
Grazie di cuore, a presto! ❤❤❤❤mi scuso sempre e comunque per eventuali errori.

Un bacio. X

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