Capitolo 24 [New Behaviour]


(leggete infine lo spazio autrice. Questo capitolo è dedicato esclusivamente a voi lettori e lettrici. Grazie per il supporto e per tutto.X)

Charlotte's povs

Rimasi lì immobile, incapace di fare qualcosa o dire qualcosa.

Il mio cuore batteva all'impazzata, non sapevo se credere o meno alle sue calde parole sussurrate sulle mie labbra sotto la leggera pioggia.

-Non ti sto prendendo in giro..

Disse Zayn sicuro di sé.

-ehm...

Con voce strozzata, e tutto quello che riesco a dire è un 'ehm'?

Dalla sua bocca esce una risatina, e la sua mano continua ad accarezzare la pelle del mio fianco.

Sussultai ancora, ma anche le mie labbra si piegarono in un dolce sorriso.

Legai le braccia intorno al collo del ragazzo e accarezzai i suoi capelli bagnati.

In un battito di ciglia mi schiacciò al suo petto e mi strinse.

Aveva il respiro irregolare e lo potevo sentire benissimo attraverso il suo cuore.

Chiusi gli occhi a quel contatto e Rimasi appiccicata a lui.

Era così strano... Quando sono arrivata qui, non avevo neanche considerato questo ragazzo..
Adesso lo stavo facendo, ma il punto era che ero innamorata di lui. Ma cosa sapevo di lui?
Il suo nome, e una minima parte della sua storia.
Avrei scoperto di più, avevo bisogno di saperlo!

-Ti stai bagnando tutta, è meglio andare in macchina e tornare a casa..

Sussurrò con un filo di voce.

-Hai ragione...

Ricambiai il sussurro.

Mi prese poi la mano, e mi portò con lui in aiuto.

-Guarda è meglio che ti spogli.

Mi guardò

Gli prestai attenzione un minuto dopo.

-eh?

-Sei tutta bagnata.

Arricciò il naso e si tolse la maglia, si allungò e riuscì a prendere dal sedile posteriore, delle coperte.

-Tieni su, avvolgiti questa.

Si inumidì le labbra, con una voce che mi parse alquanto maliziosa forse.

-Zayn!

Lo sgridai divertita e presi la roba.

-però non guardare..

Mormorai.

-Ma ti ho già vista!

Sbuffò leggermente..

-Non importa, girati o ti prendo a mazzate.

Risi io, con ancora gli occhi leggermente lucidi per l'accaduto.

-Eh va bene.

Mormorò e si mise le mani davanti agli occhi.

Mi spoglia velocemente, rimanendo solo con indosso l'intimo, anche esso umido.
Mi sentii come osservata, e mi morsi il labbro inferiore.

-So che mi stai guardando.

Dissi.
La sua presenza era su tutto il mio corpo, sentivo il suo sguardo, sentivo che esso stava scendendo verso le mie cosce umide, il che mi metteva un po' a disagio e in suggestione.

-Non è vero.

Borbottò lui sulla difensiva, e si leccò le labbra.

Ridacchiai senza rispondere e mi avvolsi dentro la calda e soffice coperta.
Essa odorava di.. Di tulipani, e margherite, era un odore così naturale, così sofisticato, così famigliare e dolce.

-Posso togliere le mani dagli occhi?

Sbuffò una risata.

-È come se non le avessi mai avute, Zayn.

Risposi rannicchiandomi sul sedile comodo e morbido.

-Oh, si certo.

Rise di gusto e poi partimmo verso casa.
Per tutto il tragitto rimasi in silenzio ad accarezzarmi il ventre.
Avevo un dolore superficiale al basso ventre, ma del resto era normale, no?
Avevo passato una delle mattinate più belle della mia vita.
Eravamo semplicemente nel posto giusto, al momento giusto.
Guardai dal finestrino dell'autovettura gli alberi, che sembravano sfrecciare insieme a noi e continuai a pensare.

Sentii una leggera pressione sulla coscia sinistra, il che mi fece tornare alla realtà..
Con la coda nell'occhio, abbassi lo sguardo e guardai la mano di Zayn, che mi stava accarezzando. Il suo pollice compiva dolci movimenti circolari, e accompagnava questo movimento con le altre dita.
Mi infondeva una certa sicurezza.
Mi sentivo bene.

-Ti senti bene?

Il suono della sua voce rauca si fece spazio tra le mie orecchie.

-Benissimo...

Sussurrai entusiasta della sua domanda.
Gli importava di me.
Tutto quello che stava accadendo, sembrava in verosimile.
Come quelle fiabe!
Le fiabe dove tutto va bene, e forse questa era l'inzio della mia fiaba.

Arrivammo a casa verso l'ora di pranzo, poiché cambiammo qualche volta strada, e sbagliammo a prendere qualche svincolo per la pioggia che si stava facendo spazio nel cielo e picchiava con violenza sul terreno e sulle finestre, ancora una volta.

Entrammo in casa, e una chioma di capelli rossi, spuntò.
La zia, con.. Con una cipolla e un coltello piccolo in mano.

-Finalmente qui, oh, ma dove siete stati?

Disse venendo incontro a noi, e ci strinse in un caloroso abbraccio stando attenta all'aggeggio appuntito.

-siamo stati a fare un giro mattutino.

Disse Zayn con prontezza.
Ma nella sua voce c'era un filo di felicità, di gioia.

-E tu, che ci fai così?

Rise diverita.

Aggrottai le sopracciglia e poi sbarrai gli occhi , mi strinsi di più nella coperta.

Aprii la bocca un paio di volte per rispondere, ma non ne fui capace.

-Al dire il vero poi volevamo giocare con la pioggia, e lei si è bagnata.

Alzò le spalle in tutta tranquillità, e seguimmo la zia in cucina.

-Beh, anche tu sei bagnato. Fatevi un bagno caldo, e poi pranziamo.
Disse con un sorriso a trentadue denti, e si voltò
AH, però! Ci credeva facilmente alle balle di Zayn.
Risi sotto i baffi, E zayn mi fulminò diverito.

-Ah, Zayn, dimenticavo.

Si voltò di nuovo la donna verso di noi, posando la cipolla e il coltello su un tagliere di legno.

-Ha chiamato tua madre.

Aggiunse scoperchiando una pentola, da quale proveniva un buonissimo odore di zuppa di pollo. Prese un po' di brodo e lo portò sulle sue piccole labbra.

Passai lo sguardo su Zayn, poi. Sembra piuttosto agitato, lo vidi deglutire la sua stessa saliva.
Qualcosa non andava.

-E cosa voleva?

Si inumidí le labbra come faceva usualmente.

-Voleva sapere, se dopo pranzo potevi andare da lei. C'è anche Safaa, che vuole vederti.

Concluse lei, richiudendo la pentola dopo aver aggiunto un po' di sale.

Rimasi muta alla scena. Non avevo intenzione di immischiarmi nelle loro questioni familiari, non era giusto, non era educato.

-D'accordo.

Disse Zayn, tirando un sospiro, Alzò i tacchi e andò verso le scale con il capo abbassato, amareggiato.

Sentii sospirare la zia.

-Quel ragazzo ha solo bisogno di qualcuno che lo assicuri.

Proseguì tagliando la cipolla, e mi guardò.
Non potevo che annuire soltanto, Zayn aveva bisogno di risposte certe, di qualcuno che lo aiutasse nei momenti più bui.

-Dimmi un po' Char.. Ti ha detto qualcosa di particolare della sua famiglia?

Si asciugò la fronte con il braccio.
-Mi ha accennato qualcosa, non molto.

Abbassai lo sguardo alquanto dispiaciuta.
La vita era così ingiusta.

-Char..

La donna si avvicinò, e mi guardò, con due dita mi Alzò il capo.

-Tu sei l'unica che puoi fare luce nella sua vita. Ne sono sicura.

Mi sorrise dolcemente, con gli occhi lucidi.

-Tengo troppo a Zayn, ho bisogno che lui stia bene, e stia felice. Perché è ciò che vogliamo.

Mi abbracciò infine.
Ricambiai, e poi presi parola.

-Lo so perfettamente, signora.
Sto facendo l'impossibile.
Zayn merita di più, voglio farlo sbizzarrire un po', non voglio che pensi ai timori della vita. Ognuno di noi ha delle carte sul tavolo, bisogna giocarsele bene e prendere la prossima carta, buona o brutta che sia. Ma il gioco bisogna continuarlo in ogni caso .

Conclusi soddisfatta e convinta. Lo avrei fatto solo per lui, avrei giocato le sue stesse carte, solo per farlo stare bene.

Una luce illuminò gli occhi della donna, e sorrise.

-Sei una ragazza d'oro.. Dico sul serio, e noi siamo così fortunati di averti qui noi.

Piegò le labbra in un sincero sorriso.

-E ora vai, su. Che è quasi pronto.
Continuò ed io dopo averla ringraziata, salii le scale in tutto silenzio. Mi bloccai quando sentii un tonfo.
Con fare preoccupato e agitato affrettai il passo lungo il corridoio, mi affacciai sullo stirpe della porta dove era venuto il rumore: la camera di Zayn.
Lo vidi lí, con la testa tra le mani e la sedia rovesciata sul pavimento.
Potevo sentire il suo respiro affannato e pesante, si strinse i capelli tra le mani.
Non potevo starmene lì, non ora che aveva bisogno di me.

Varcai la soglia della porta con timore e mi avvicinai a lui, mi sedetti al suo fianco, e avvolsi un mio braccio intorno alle sue spalle.

-Zayn..

Sussurrai, ma lui non si mosse di un solo millimetro.
Continuava a guardare come un toro davanti a sé.

Lo strinsi ancor di più a me, e stanco forse si appoggiò in cerca di conforto.

-Hei, Hei, va tutto bene..

Bisbigliai con dolcezza e gli accarezzai il braccio.

-Non va tutto bene...

Sussurrò con voce rotta.

-allora vuol dire che andrà tutto bene..

Sorrisi un po' e lo guardai.

-Vengo con te dalla tua mamma, d'accordo? Quindi fatti una doccia, e andiamo lì.

Lo guardai negli occhi.

-Sul serio?

Mi guardò con occhi penetranti, cercavano tanto conforto e tanta gioia, quella che un po' era rimasta dentro lui.

-Sul serio.

Ribattei baciandogli la fronte.

Dopo poco lui si alzò e annuì, prese i suoi boxer e mi guardò uscendo dalla stanza.

-Mi prepari qualcosa da mettere?
Ridacchiò e si grattò la nuca.
Risi anche io accettando.

-Si Zayn, vai.

Lo guardai andare, e mi alzai dal letto con difficoltà per il dolore al ventre, mugolai.
Era piuttosto forte..
Sospirai con fierezza e andai verso l'armadio di Zayn, aprii un anta, e osservai i suoi vestiti.
Il nero era il colore maggiormente presente lì dentro.
C'erano alcune maglie colorate, e alcune più scure.
Ma nel compenso era bello, dava espressività.
Osservai qualche capo prima di scegliere definitivamente : un jeans nero, una maglia semplice nera e un giubbino di jeans, con y specie di pelliccia intorno.
Per le scarpe, optai i suoi stivali neri.
Li presi e li guardai, erano enormi.
Ridacchiai e gli lasciai tutto sul letto, eccetto le scarpe.
Guardai la stanza per un'ultima volta e poi uscii da essa.
Pensai che dovevo fare qualcosa di carino, sia per Zayn, sia per quella stanza senza colori.

Andai in camera e scelsi anche io un intimo, un semplice intimo di pizzo panna.
Guardai poi per l'abbigliamento, e scelsi un jeans stretto color ghiaccio, con un maglione rosso, accompagnati dalle mie adorate vans rosse.

Non persi tempo e mi infilai sotto la doccia.

Passarono circa 45 minuti quando fui fuori dalla doccia e sentii bussare.

-Arrivo.

Dissi con tono alto di voce, avvolsi il mio corpo in un' enorme asciugamano, e andai ad aprire, trovando davanti a me uno Zayn, già pronto.

-Oh... Ehm.. Zayn.

Ridacchiai imbarazzata e lo guardai.
Stava una meraviglia.

Mi regalò uno dei suoi più grandi sorrisi e mi squadrò .

-Io sono già pronto, quindi sbrigati.

Mi squadrò nuovamente.

-Si, ma non mi consumare.

Risi e lo guardai arrossire di colpo.

-Farò del mio meglio.

Si avvicinò baciandomi l'angolo delle labbra.
Il suo profumo invase le mie narici. Era così soave.

Scomparì in pochi secondi tra le scale.

Mi toccai quel punto baciato e sorrisi anche io come un ebete.

-dai Char.

Risi piano, e tornai in camera.

Dopo poco fui subito pronta, con l'aggiunta del mascara e un filo di matita.
Scesi sotto, trovando la zia e Zayn ridere.

Quest'ultimo mi squadrò nuovamente.
Probabilmente era la 12 esima volta che lo faceva, oggi.

-Oh ma guardate, questa bellissima ragazza.

Sorrise la Zio, che sbucò dal nulla.

-Suppongo proprio di sì.

Comparí anche Cody.

-perché in effetti è così.

Continuò la zia.

-Già.

Aggiunse infine Zayn, con un gran sorriso e con occhi sognanti.

-Oh.. Ehm...sono lusingata, grazie mille.

Volsi un sorriso imbarazzato ai presenti. E sentii gli occhi di Zayn, fissi su di me. Un'altra volta

-Qualcuno Sta arrossendo eh.

Ammicò la zia, dando una gomitata a Zayn sul braccio, facendo l'occhiolino.

-e basta, è meglio mangiare.

Rise lo zio, e senza proferire parola mi sedetti.

Odiavo stare al centro dell'attenzione, ma quando mi guardavano i suoi occhi nocciola, era bellissimo starci...

-Buon appetito!

Augurò la famiglia, e ringraziai.

Dopo aver mangiato, riso e parlato di cose insensate. Giunse la fine del pranzo con un'atmosfera dolce.
Mi accorsi che sulle labbra di Zayn, c'era inciso un dolce sorriso, ma dietro ad esso, c'erano nascosti altri problemi.

-Penso che dovreste andare.

Ci guardò la zia, mangiando un chicco d'uva.

-Ci stai forse cacciando?

Sbuffò una risatina Zayn, e lo assecondai.

-No, ma si fa tardi.

Sorrise.

-beh, in effetti..

Guardai l'ora. Erano le 14:13.

-Andiamo, allora.

Si alzò Zayn, ed io feci lo stesso.

-Mi dispiace non poter dare una mano..

Sospirai guardando la zia.

-Ma va là, Char! Figurati.

Mi sorrise per assicurarmi.

-oh nono, mi farò perdonare.

Ricambiai il sorriso.

-A più tardi.

Disse zayn uscendo dalla porta e feci lo stesso.

Entrammo in macchina e lo guardai.

-È da un po' che non vado da mamma..

Mi confessò mettendo a moto l'auto.

-Come mai?

Chiesi perplessa.

-Non lo so, non ne avevo il coraggio.. Non avevo il coraggio di affrontare le condizioni di mia sorella.

Mormorò a bassa voce.

Sospirai In seguito.

-Zayn, non perderti cose che non vorresti perdere per niente al mondo.

Mi girai verso di lui e lo trovai pensieroso su questa frase, si limitò a fare un grande respiro e annuí.

-bene.

Sussurrai e poi guardai ancora una volta fuori dal finestrino, stavamo imboccando un grande viale con qualche foglia arancione sparsa sull'asfalto.
Il viale è fiancheggiato da grandi alberi quasi spogli ormai.
Dopo poco ci fermiamo difronte a una piccola casa, è graziosa, ha un'aria di antico però.
Su quest'ultima c'è un edera arrampicante, ricopre quasi tutta la parete destra.

C'è un cancelletto e una stradina di ghiaia, ai lati uno splendido giardino.

Sorrisi e guardai Zayn, non appena parcheggiò proprio davanti ad essa.

-Eccoci arrivati!

Esclamò con un piccolo sorriso e scendemmo insieme dall'auto.

Si avvicinò a me e mi cinse la vita con una mano.

A quel contatto mi morsi un labbro.. Il suo corpo sul mio...

Aprii il cancelletto ed entrammo.
Ridacchiai non appena passammo sulla ghiaia scricchiolante.

-È divertente.

Risi continuando a pestarla con più pressione.

-Sei alquanto strana tu.

Rise anche lui e poi suonò al campanello, guardò anche una parte di giardino.

-abbiamo comprato tutto questo solo per Safaa.

Nell'attesa che qualcuno venisse, mi confessò questo.

-È splendido.. Ha bisogno di aria pulita, è giusto che sia così.

Gli sorrisi.

Non volevo farlo abbattere, non dovevo.

-Zayn!

Urlò felice una donna non appena aprì la porta.
Suppongo che fosse la madre.
Aveva un viso stanco, qualche borsa sotto gli occhi, ma un grande sorriso. Ed era questa la cosa che contava.

-Mamma!

Sorrise anche lui e l'abbraccio forte, gli stampò un bacio a stampo.

Quella per me fu la scena più dolce del momento.

-tu devi essere Char..

Si rivolse a me con un enorme sorriso, io annuì e lei mi abbracciò.
Ricambiai lieta da quel dolce gesto.

-Io sono Trisha. Ma ora entrare.

Disse lei tutta elettrizzata.

Risi e Zayn mi prese la mano entrando in casa.

Quando entrai in quest'ultima fui investita da un odore, buonissimo.
Cannela e menta! Ne ero certa.
Le mie narici erano in paradiso.

-oddio, somo così felice.

Sorrise ancora la donna.

-Abbracciami di nuovo.. Ti prego..

Sussurrò ora.. Come se l'allegria sparì..

Schiuse le labbra il moro e si avvicinò alla mamma, la strinse di nuovo, piu forte e notai che abbassò lo sguardo, e sforzò un sorriso.
La madre mise un braccio sulla sua spalla e gli accarezzò i capelli alzandosi un po' sulle punte.
Zayn cominciò ad accarezzarle la schiena.

Sentii un piccolo singhiozzo.

-Dov'è?

Sussurrò con voce rauca, Zayn.

-È sopra a letto.

Si asciugò le lacrime la donna e sorrise a me.

-oh, scusami Char.

-Non deve scusarsi di nulla.

Ricambiai il sorriso dolcemente.
Potevo capirla benissimo.
Stava passando quello che aveva passato papà e anche io..

-Allora io salgo da lei. Vieni Char?

Mi porse la mano ed io l'afferrai.

-Siete così belli..

Sussurrò la mamma di Zayn.

-Ti racconto dopo, mamma.

Affermò Zayn, ridacchiando e salimmo sopra.

Mi strinse di più a sé e mi lasciò un bacio sul collo.
Sorrisi e poi guardai il corridorio, era tempestato di foto.. Di ricordi..

-Sh...

Sussurrò lui e poi entrammo in camera di Safaa.
Stava dormendo.
La guardai bene, era davvero molto bella, con qualche lentiggine qua e là.
Avevo il capo coperto da una coperta rosa, come tutta la stanza.
La stanza era dipinta a mano, c'erano tanti disegni sulle pareti, erano pieni di felicità quelle pareti.

Guardai Zayn, si sedette accanto a lei e gli accarezzò una guancia.

Mi sedetti difronte a lui, e per non farlo sentire a disagio guardai Safaa.
Notai adesso che aveva una bombola di ossigeno accanto.
Dio..
Nessuno meriterebbe tutto questo..
Nessuno.

Non riuscendo a guardare quell'oggetto, guardai Zayn.
Dai suoi occhi caramellati, stava uscendo una lacrima..

Era distrutto...
Gli presi la mano e l'accarezzai.
Chiuse gli occhi facendo cadere un'altra lacrima, e mi strinse la mano.

-La vita è ingiusta...

Mi sussurrò e con uno scatto mi fece sedere sulle sue gambe.

D'istinto misi le braccia intorno al suo collo e lo feci poggiare a me.
Lo sentii scoppiare a piangere.
Era l'ultima cosa che non doveva accadere.

Lo accarezzai ancora restando in silenzio per un po'...

-Si.. È ingiusta..

Tirai su con il naso.
Mi stavo commuovendo anche io.

-Starà benone.. Devi pregare tanto, Zayn..

Gli sussurrai.

-Ho smesso di farlo, si è portato via papà, farà lo stesso con lei.

Tirò su con il naso mentre la voce si faceva sempre più piccola.

-Non devi dire così..

Lo strinsi forte.
Qualche minuto dopo si calmò, e continuò a tenermi sulle sue gambe e ad accarezzare la sua dolce sorellina.

Safaa aprí gli occhi e quando vide Zayn proprio davanti a lei, è come se avesse visto il suo idolo preferito.
Ma forse il suo idolo, era proprio lui.

-Zayn.

Singhiozzò tra le braccia del fratello maggiore, e scesi dalle sue gambe, per dare spazio a lei.

Ne avevano entrambi bisogno.

-Ciao piccola guerriera.

Le baciò la nuca e le accarezzò la schiena.

Ero certa. Quello era il vero Zayn Malik.

Un'ora dopo circa stavamo tutti e tre ridendo per le facce buffe che Zayn faceva.

-Come fai a stare con mio fratello, Char?

Rise la ragazzina.

A quella domanda non capii se di riferiva come coppia o meno.

-Ha tanta pazienza, lei.

Sorrise Zayn stringendomi.

Le mie guance avvamparono.

-State insieme?!

La sentii già sclerare e risi imbarazzata.

Stavamo insieme? Bella mossa, che avremmo risposto?

-Si.

Rispose Zayn.

-No

Risposi io allo stesso momento.

Safaa confusa aggrottò la fronte.

Abbassai lo sguardo e sentii quello di Zayn, sul mio.
Mise due dita sotto il mio mento e mi guardò.

-Si.

Sussurrò e chiuse gli occhi lasciandomi un bacio a stampo.

Sorrisi ricambiando quel bacio.

Mio dio.
Mio dio.
Mio dio.

Sono la sua ragazza?
Volevo piangere.

Senti Safaa battere le mani dalla gioia.

-Siete così belli!

Si sporse in avanti e ci abbracciò.
Noi insieme fecimo lo stesso.
Ma in realtà, io stavo cercando di mantenere la calma. Perché il mio cuore era diventato un cavallo che galoppava felice.

-Scendiamo giù?

Sussurrò sorridendo lei.

-Certo principessa.

Ci staccammo dall'abbraccio e prese in braccio la sorellina.

-ecco, andiamo.

Sorrise e tutti insieme scendemmo in cucina.

Adesso c'erano altre due ragazze, che si precipitarono anche loro urlando, verso Zayn.

Sperai tanto che fossero le sue sorelle, o altrimenti lo avrei picchiato.
Okay no, Char.
Calma gli ormoni!

-Ragazze!

Accolse Zayn anche loro in un caloroso abbraccio.

-Char.. Loro sono Doniya e Whaliya. Sono le mie sorelle.

Sorrise e si girò verso me, tenendo ben salda Safaa.

-Ciao.

Sorrisero.. Tutti si assomigliavano incredibilmente.

Era così bello avere una famiglia numerosa.. Io invece, non avevo nessuno tranne papà.

-Io sono Char..

Presi parola.

-ed è la ragazza di Zayn!

Urlò Safaa tenendosi al collo ambrato del moro.

"La ragazza di Zayn "

Continuava a rimbombarmi nelle orecchie.
Sorrisi come un ebete.

-Ti senti bene, tesoro?

Mi guardò la mamma di Zayn.

-Sono due minuti che non ti muovi e sorridi così.

Continuò Doniya.

-La ragazza di Zayn...

Sussurrai come in ecstasy, o forse come una drogata.

Tutti scoppiarono a ridere, e Zayn mi prese ridendo anche lui.

-Si piccola, ma calma.

Rise.

Sbarrai gli occhi, vedendo tutti ridere di gusto.

Che bello, hai fatto un'ottima figura di merda.
Potrei vincere un Oscar.
E fare un discorso del tipo : "Grazie davvero, sono onorata di tutto questo successo."
E magari dopo cadere sulle scale con il tappeto rosso.

Le mie guance erano andate in vacanza ormai, così come le mie emozioni.

-è del tutto normale, per una ragazza.

Sorrise Zayn e mi lasciò un bacio sulla guancia.

Fortunatamente ripresi il controllo di me stessa, dopo quel bacio.

-Perdonatemi, vi prego.

Mi morsi un labbro e ridacchiai.

-Va tutto bene, su.

-Zayn, sbrigati, portami sul divano, sta per iniziare il mio telefilm preferito!

Urlò Safaa, e Zayn l'accontentò. Si sedette al suo fianco e la strinse, iniziarono insieme a guardare la TV.

Le tre donne poi mi spinsero verso la cucina ridendo.

-Staccati un po', parlaci di te, su.

Sorrisero facendomi sedere.
Era davvero bello il modo in cui mi avevano accolta, mi sentivo a mio agio.. Come se le conoscessi da tanto, infatti in poco tempo raccontai a loro, tutto di me.
Raccontai i belli e i brutti momenti Della mia vita.
Ci fu qualche lacrima durante il racconto della mia infanzia, e l'addio della mamma per la stessa malattia di Safaa.

-Certo, sei rimasta proprio forte... Ti ammiro tantissimo.

Disse Whaliya.

Tirai su con il naso e le sorrisi.

-Quando se n'è andato papà, è stato un incubo.. E mi manca tanto.

Continuò tristemente Doniya.
Ed io l'abbracciai forte.

-so cosa provi.. Ma devi essere forte. La vita tornerà a sorridere ad ognuno di voi. Ne sono sicura.
Le rassicurai. Sicuramente meritavano molto..
Avrei voluto aiutarle in qualche modo, ne avrei parlato dopo con 'il mio nuovo ragazzo.'

Presto si fecero circa le 20:30, e noi rimanemmo a cena lì.

Aiutai la mamma e le sorelle di Zayn a sparecchiare e a svolgere le altre attività di pulizia.

Il tempo stava volando, ma mi piaceva un sacco parlare con loro, con persone che riuscivano a capire tutto quello che ho passato. Tutto quell'inferno che mi ha portata ad essere più forte a tutte le cose che la vita ci riserva.

-Safaa è crollata.

Entrò Zayn in cucina mentre io spazzai sul pavimento pensando alle discussioni di poco prima.
Spazzavo quelle briciole come i miei sogni.. Spazzati all'età di pochi anni..

-Ottimo..

Posò la mamma di Zayn i bicchieri.

-Penso che sia ora di andare.

Sbadigliò lui, piuttosto stanco. In effetti non avevamo dormito molto..
Sorrisi ricordando.

-Ho finito

Esclamai posando la scopa vicino al muro, in un angolino.

-oh, grazie davvero Charlotte. Grazie per l'aiuto.

Sorrise la donna con gli stessi occhi del figlio.

-non deve ringraziarmi, sono io che ringrazio voi.

Mostrai uno dei miei migliori sorrisi.

-Ma ditemi un po'..

Si morse il labbro Doniya, divertita.

-Dicci.

Sistemò Zayn la giacca ed io annuì per incitarla.

-Avete consumato?

Scoppiò a ridere e noi sbiancammo.

-Si sta facendo tardi, vero Charlotte?

Disse Zayn, agitato.

-Ah beh, si.

Risposi con la stessa agitazione.

-Ommiodio il mio bambino ha.. Ha..

Sorrise la mamma del moro e corse ad abbracciarlo, mentre le sorelle abbracciarono me.

Guardai Zayn, e lui guardò me , era di un rosso accesso sulle guance e serrò le labbra per non ridere.

-Ehm mamma, dai non è il momento.

Sbuffò una risata.

-Scusa piccolo Jawaad.

Rise la donna.

-Mamma! Sai le lo odio quando mi chiami così.

Disse seccato ed io risi sotto i baffi.
Che buffo nome.

-Come? Jawaad?

Lo Istigò la donna.

-Esatto, piantala.

Mormorò.

-ci proverò, Jawaad.

Gli stampò un bacio in guancia e lui Sbuffò.

-Andiamo, su.

Mormorò fulminando la mamma.

-Buona notte Zayn.

Abbracciarono le sorelle lui e ricambiò con dei baci sulle loro fronti.

-Buona notte mamma.

Alzò gli occhi al cielo ridacchiando e le baciò le labbra.

-Ciao orsacchiotto.

Sorrise soddisfatta.

-Mamma!

Ed ecco che cominciarono un'altra discussione. Mentre la mamma se la rideva e Zayn piagnucolava.

-AH, lasciali perdere. Buona notte bella.

Rise Doniya e mi baciò la guancia.

Poi whaliya fece lo stesso.

-Buona notte ragazze, grazie per tutto.

-Ma figurati, torna quando vuoi.

Si intromise la madre.

-Beh, magari domani facciamo qualche salto in città e poi qui.

Si Leccò le labbra Zayn, e poi si avviò la porta.

Salutai la mamma sorridendo.

-Vedremo, Grazie. Buona notte.

Uscii dalla casa insieme a Zayn, e andammo in macchina.

-siete davvero una bella famiglia.
Mi allacciai la cintura e lui sorrise.

-Se domani torniamo, ti faccio vedere qualche foto di papà, e magari ti faccio vedere dove sono cresciuto.

Ammiccò Con un grande sorriso.

Curiosa, annuí. Non vedevo l'ora di scoprire tutto.
Okay, era ufficialmente uno dei più bei giorni della mia vita.

-La ragazza di Zayn.

Disse Zayn con voce femminile, prendendomi in giro.

-Ma smettila!

Risi e partimmo verso casa.

-È stato divertente, dai.

-Io ho ancora il cuore a mille, Zayn!

Gli puntai il dito contro divertita. Si fermò al semaforo e mi baciò il dito.

-Allora dopo lo faccio calmare.

Sussurrò prima di ripartire.

Mi morsi il labbro, ero curiosa.
Non stavo nella pelle, e questa fottuta folla, non si muoveva.

Arrivammo a casa dopo circa un'ora per via del traffico.

Scedemmo dalla macchina, ed entrammo piano in casa.
Io silenzio regnava.
Tutti sembravano dormire.

Alzai un angolo delle labbra, e di scatto il moro mi prese in braccio, mi fece legare le gambe al suo bacino ed io sussultai ridacchiando.

-Ma che fai, scemo?!

Risi piano.

Il mio povero cuore..

-Sh..

Sussurrò e cominciò a baciarmi con passione e salì le scale. Mi portò in camera sua.
Mi staccai rabbrivdendo.

-Fa freddo, qui.

Sussurrai sulle sue labbra e gli accarezzai i capelli.

-Aspetta.

Mi baciò il labbro inferiore e mi poggiò sul letto, si avvicinò verso il camino.
A dire il vero non lo avevo mai notato, era piuttosto piccolino, forse per questo non avevo fatto attenzione nel notarlo.

Zayn lo accese, e si spogliò davanti al fuoco scoppiettante.
Rimasi a fissarlo con le labbra schiuse.
Il suo corpo aveva tante sfumature rosse per via del fuoco dietro lui.
Le sue adorate scapole risultavano ancora di più.
Rimase in boxer.

E poi venne verso di me, con una maglia grigia.

-Metti questa, tu dormi con me, oggi.

Sussurrò con dolcezza e mi sfilò le scarpe e il giubbino.

Quando rimasi anche io in intimo, lui si avvicinò e mi baciò una spalla, per poi mettermi la maglia che arrivava circa a metà coscia.

Si mise sotto la coperta ed io feci lo stesso, mi strinse al suo caldo corpo e mi accarezzò..

-Char..?

Sussurrò al mio orecchio con voce rauca, e i brividi invasero la mia colonna vertebrale.

-Si Zayn?

Sussurai con voce rilassata oramai.

-Ti amo.

Mi baciò il lobo dell'orecchio.

Schiusi le labbra, e il mio cuore riprese a ribattere forte.
Deglutii sudando e mi girai verso di lui, e lo guardai con un grande sorriso.

-Ti amo anche io, Zayn.

Poggiai le labbra sulle sue, e quando ci staccamo, crollai sul suo petto con un gran sorriso.
Io ero Sua.
Lui era mio.


--------------------
#spazio me.

Sono tornata, finalmente.
Sono tornata con un capitolo di 4560 parole.
Spero vi piaccia.
Ho dato l'impossibile, perché non solo ero in ritardo nell'aggiornamento, ma anche perché molte lo avete richiesto. Grazie davvero. ❤

1. Buona pasqua, anche se in ritardo.
2. Mind of mine e befour nello stesso giorno. Immaginate lo sclero
3. Ho deciso di scrivere una nuova storia su Zayn. Voi la leggereste ? Fatemelo sapere con qualche commentino.
4. Grazie per il supporto, mi scuso per gli eventuali errori.
5. PUBBLICITÀ A :

-Storm anchozrmalik

-Fate not Case aryfilmmaker941D4EVR

-Kiss you, fool Zaynisforevermjne

-The cure miperdoinjustin

Spero di non aver confuso i titoli. Ma davvero, sono stupende queste storie. Ahaha.
Lasciate qualche commento e stellina al capitolo se mi è piaciuto. E niente, grazie di cuore. ❤❤alla prossima. Xx
Jen.




Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top

Tags: