Capitolo 21. [Rain]


# leggete lo spazio autrice giù. Grazie. Buona lettura. ❤

Zayn's povs

Non riuscivo a dormire.
Mi rigiravo e rigiravo nel letto.

Il rumore della pioggia che batteva sui vetri non mi aiutava.
Le scene di ieri non mi aiutavano.
Semplicemente non riuscivo né a prendere sonno, né a trovare uno posizione nel mio comodo letto.

Stanco, mi tirai su con il busto, e portai una mano tra i miei capelli.
Li scompigliai e li tirai.
Alzai il capo verso il mio orologio che ad ogni secondo si sentiva il suo ticchettio.
Erano le 4:50 del mattino.

-Certo, io non ho proprio un cazzo da fare, quasi alle cinque del mattino.

Mormorai con voce rauca e buttai un cuscino sulla mia faccia.

Sospirai e presi a giocare con quest'ultimo.

-Mh..

Mugolai.
Per quanto fossi stanco, e privo quasi di forze.
Ma malgrado, queste ultime cose,
decisi di alzarmi e scendere giù, tanto era inutile starmene a letto.
Mi alzai, e aprii la porta.
Scesi giù con l'intenzione, di bere qualcosa di caldo, forse mi avrebbe aiutato.

Ma davanti a me, appena fui giunto in cucina, trovai Charlotte di spalle, si stava preparando suppongo un tè caldo.

Aveva una leggera vestaglia celeste, dei pantaloni bianchi con le nuvolette gialle e rosa pastello, e una canotta gialla.

Vidi il suo abbigliamento appena si girò.
Sussulto' spaventata.

-Mi fai spaventare così.

Sbuffò una risata.

-Non volevo, scusami.

Affermai con voce rauca e profonda,e ridacchiai.

-che fai sveglia?

Continuai con un piccolo sorriso sulle labbra, naturalmente.

-Mh. Ho sentito la pioggia battere, e così mi sono svegliata. Avevo un po' di freddo e così sono scesa.

Confessò la ragazza davanti a me.
Ma poco dono arrossì non appena mi guardò, ed io non capii perché.

-Che c'è?

Alzai un sopracciglio e mormorai.

Si mordicchiò lei le labbra, e guardò un punto fisso del mio corpo.
Guardai anche io lì.
Cazzo, ero in boxer e lei stava fissando il mio apparato riproduttore, fasciato da questi ultimi.

-Charlotte!

Arrossì e immediatamente mi sedetti a tavola.
Non volevo imbarazzarla, e non avevo neanche voglia di mostrargli le mie possibili erezioni.

Ah, che sbadato.

-oh, scusami Zayn.

Ridacchiò imbarazzata.

-Mh. Ti perdono.

Risi insieme a lei.

La fissai ancora, e lei prese tra le sue piccole mani, il thé appena preparato.
Portò il suo sguardo fuori la finestra. Dopo poco, tiro' un piccolo sospiro.

-Quando ti svegli non riesci a dormire?

Le dissi, volendo trovare un approccio con lei.

-In realtà papà, mi porta in giro con la macchina. E direi che mi rilasso.

Mi fece un piccolo sorriso.

Mi inumidii le labbra, e la guardai ancora.

-Allora andiamo.

Dissi, senza pensarti due volte.

-E dove, scusa?

Aggrottò la fronte, confusa, non capendo la mia frase.

-Andiamo a fare un giro con la macchina.

Aggiungi schietto.

Charlotte mi sorrise timidamente e dolcemente.

Probabilmente l'avrei guardata, per tutto il giorno.

-Allora vado a mettere qualcosa di comodo e arrivo.

Ricambiai quel sorriso, e velocemente andai su. Tirai fuori dall'armadio un qualcosa di comodo. Con fretta indossai una felpa blu e dei pantaloni della tuta neri.
Quando fui pronto, nuovamente scesi giù.

-oh. Sei già qui. Ti dispiace se rimango in pigiama?

Si grattò il braccio.

Scossi la testa. Perché mai dovevo farla vestire? Erano le cinque del mattino, pioveva e le strade erano libere e vuote.
E poi, era così bella.
Così naturale, sotto ogni aspetto.

Finì di bere il the. Presi le chiavi dell'auto di mia zia, e sgattagliolammo velocemente fuori, cercando di non bagnarci.

-Ci siamo riusciti.

Mormorò la ragazza.
Chinai il capo, e partii subito.

Non appena fummo giunti sulla vera strada. Il passaggio bagnato mi colpì, sembrava quasi ci fosse un po' di ghiaccio sui rami.
Ma forse era così, il ghiaccio era così trasparente e limpido.

Accesi la stufa, dopo un breve tempo. E spostai lo sguardo su lei, che sembrava osservare tutto con interesse.

-È rilassante.

Disse in un piccolo sussurro.

- e anche tutto molto bello.

Aggiunse.

-Un po' come te..

Pensai fin troppo ad alta voce.

E le sue guance andarono in fiamme con un piccolo sorriso.

Avendola così vicino a me, sentii il suo dolce profumo. Il desiderio di stringerla a me, era sempre più forte.

Dal giorno che la baciai, non riuscii a dimenticare la sua bocca rossa contro la mia.

E forse era questo di quello di cui, ancora avevo bisogno.

Dopo aver percorso alcuni chilometri mi fermai lungo dei campi.
La pioggia continuava a scendere sui vetri, ma si potevano benissimo intravedere le montagne frastagliate, che completavano quel paesaggio di campagna,insieme alla pioggia e alle nebbie che velavano sempre l'orizzonte.

-come mai ti sei fermato qui?

Disse sorpresa.

-perché quando piove in questo campo non c'è nessuno. E poi è bello, c'è un bel panorama. E se decidiamo di scendere, ci sono anche qui delle vecchie stalle pulite.
A volte venivo da piccolo, a giocare qui.

Mormorai con voce profonda e guardai le stalle oramai usate come magazzini.

-sul serio?

Sorrise.

-si, certo.

Ricambiai il sorriso e lei mi guardò.

-Però mi piacerebbe scendere.

Si mordicchiò le sue soffici labbra carnose.

-Mh si? Allora d'accordo.

Sorrisi.
Avrebbe fatto piacere anche a me, stare tra il fieno pulito e con un odore sofisticato e fresco.

-si? Oh, che bello!

Sorrise entusiasta e uscimmo dall'auto e correndo andammo sotto la tettoia della stalla.
Dopo aver sfilato il chiavistello, entrammo.

Lei buttò un urlo di gioia e si lanciò tra il fieno.

Quel posto era strapieno di quella roba!

Risi alla sua scena e anche io mi buttai con lei.
Mi accorsi che lì vicino c'era un enorme coperta, così la presi e la misi sui propri corpi umidi.

-questo fieno ha un odore fresco e buono.

Sorrise giocando con esso e si accucciolò sotto la coperta.

-Eh già.

Le sorrisi e la guarda negli occhi. Era ancora una piccola, dolce bambina.
Una bellissima bambina, con il mare dentro al posto degli occhi.


Charlotte's povs

Non avrei immaginato che in una mattina di autunno, con l'inverno alle porte, mi sarei trovata alle cinque passate del mattino, con Zayn in una stalla piena di fieno. Specialmente, se la notte precedente, era stata una delle più strane e memorabili della mia vita.

Le sanzioni che avevo provato durante il tragitto, erano immense. Anche ieri erano un po' così. Erano così, quando lo strinsi al mio incavo, e cercai di rassicurarlo.Ma forse oggi, erano ancora più sballate, e pensare che non era ancora successo nulla.

Le mie guance accaldate, le sue dolci labbra rosse,e le sue dolci parole.

Soltanto questi erano gli elementi che mi colpirono, beh tralasciando i boxer, che avvolgevano la sua intimità con finezza e bellezza.

Giocai con quel fieno fresco, e scherzosamente ne misi un po' sul collo di Zayn.

-Ma hei! Che fai?!

Rise e mi guardò.

-gioco. Non vedi?

Risi lanciando il fieno in aria e facendone cadere molto sui capelli di Zayn.

-Piccola peste!

Urlò divertito e lanciò anche a me del fieno.

Era una battaglia tra fieno. Di solito, si usano i cuscini. Ma beh, chi si contenta, gode. No?

Risi per il proverbio appena pensato, ma continuai a giocare con Zayn.

Rideva come un matto.
E la sua risata era melodia per me.

Stanchi e ancora sorridenti, ci riposammo un attimo. Io, ancora divertita, mi rotolai a destra e a sinistra, fino a quando non mi ritrovai sotto il corpo di Zayn.

Sobbalzai e lo guardai. Schiusi le labbra e lui mi guardò anche.

Poggiò la fronte sulla mia e nessuno di noi osò dire una parola.

Le sue labbra, i suoi occhi, i suoi capelli. Mi stordivano.
Uno zoo si stava scatenando nel mio stomaco.

-Posso avere l'onore?

Sussurrò Zayn e chiuse gli occhi.
Meccanicamente io feci un lungo respiro di sollievo.
Lui mi sentì e poggiò le labbra sulle mie.

Una strana onda di felicità, e di brividi, travolse tutto il mio corpo, fino all'ultimo capello.

Chiusi anche io gli occhi, e allacciai le braccia dietro al suo caldo collo, muovendo le labbra al suo stesso ritmo.

Il cuore mi batteva fortissimo.
Era la stessa sensazione della prima volta.

Il ragazzo si poggiò definitivamente a me.
I nostri petti, le nostre fronti, le nostre intimità, i nostri cuori :combaciavano alla perfezione.

Sentivo anche il cuore del ragazzo, espodergli nel petto.
Mi chiese l'accesso, io non esitai e lasciai che la sua lingua entrasse nella mia bocca.
Le nostre lingue danzarono insieme.
Mentre io sentivo sempre di più l'adenalina scorrermi nelle vene.

Sentii le sue grandi, calde mani, viaggiare per il corpo.
Mise le mani sotto la maglia del pigiama ed io aprii gli occhi.
Subito dopo, anche lui lo fece, e poi si staccò da me.
Avevamo il fiatone, e i nostri sguardi incastrati tra loro, come un lucchetto.

-Oh Char.

Sussurrò al mio orecchio. E accarezzò la mia pelle nuda sotto il tocco della sua mano.

- S-si?

Sussurrai io, emozionata e lo guardai negli occhi.

-Voglio farti mia.

Mi sussurrò dolcemente all'orecchio.
E le mie guance si accaldarono, e con mani tremolanti accarezzano le sue guance.

Cosa sarebbe accaduto? Avrei dovuto concedermi? Ma la vera domanda, era: "Provavo qualcosa per questo ragazzo?"

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#spaziome:3

Hei belle pollastrelle.
Innanzitutto colgo l'occasione, di augurarvi un buon 2016 a tutti e tutte. ❤

Grazie per questo magnifico anno passato in vostra compagnia. (:

Eh. Sono riuscita ad aggiornare, finalmente.
Ho fatto più in fretta possibile.
Vorrei ringraziarvi di cuore, per le visualizzazione, voti e commenti. Grazie davvero. ❤

Ora, torno a sbavare sulle foto di Zayn, e dopo sentirò Made in the A. M.
AW.
OH BABY LET ME LOVE YOU, GOODBYEEEEE.

Kiss.

X Jen. ❤


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