Capitolo 12.
Charlotte's povs
-Zayn.. Sei qui?
Dissi ancora senza trovare e né sentire nessuno, se nonché il silenzio. Ma dove era finito? Dovevamo andare a cavalcare.
Mi morsi un labbro, e accarezzai alcuni cavalli mentre mi guardai intorno. C'era solo fieno e cavalli. Così ridacchiai. È incredibile, ma amo questo posto, questo odore.
Subito dopo vidi una scala, corrugai la fronte, e mi chiesi dove portava,beh sicuramente a un piano sopra. Così alzai gli occhi per vedere, e in effetti ci stava una specie di ripiano con un balconcino attorno a tutta la stalla, e sembrava che c'era qualche stanza, si è intravedeva il fieno dappertutto, e qualche attrezzo messo un verticale appoggiato al muro di legno. Così salii piano quella scala, magari il ragazzo era qui, magari stava lavorando e non mi aveva sentita, ma con questo silenzio mi sembrava un po' strano.
Arrivai in Cima alla scala, che a mia sorpresa era a chiocciola. Cominciai a camminare sul fieno e a vedere quella specie di 'stanze' c'erano mangimi per gli animali, fieno, concimi e molto altro. Poi entrai in un'altra di quelle stanze, e trovai il ragazzo che probabilmente stava dormendo profondamente, stava russando.
Strozzai una risata, era così buffo, sembrava un neonato, mi avvicinai piano e lo guardai.. Aveva dei lineamenti perfetti, erano così dolci... Mentre quando era sveglio a volte erano terrificanti.. Mi morsi il labbro ancora una volta, non sapevo se svegliarlo o meno.
Ci pensai un attimo, e arrivai ad una conclusione: dovevo svegliarlo, per andare a cavalcare.
Ma... Una parte di me diceva no, avrei voluto rimanere lì e guardarlo per minuti.. Se non per ore.
okay, forse dovevo smetterla di farmi i filmini mentali su quello dio greco, davanti a me.
Cacciai un lungo respiro, annuii a me stessa per rassicurarmi, e poi iniziai a scuotere Zayn dolcemente.
-Zayn..?
Lo scossi ancora dolcemente, ma lui non si sveglio' si limito' a far uscire dalla propria bocca un mugolio. Un 'mh.. '
Sospirai e continuai a scuoterlo.
-Zayn,dai svegliati, oggi hai detto che dobbiamo andare a cavallo.
Mi morsi un labbro osservando il contorno delle sue labbra, tutti quei i piccoli dettagli che gli davano un tocco più speciale. Notai anche le occhiaie... Era davvero stanco, e mi dispiaceva un po' doverlo svegliare, ma avevamo già un impegno preso.
-Alzati!
Sbottai, e gli tirai il ciuffo,ma non troppo forte.
-Ahia! Sono sveglio!
Sbotto' il ragazzo, e apri' i suoi occhi caramello che mi fulminarono appena si aprirono.
-Si, certo. Adesso sei sveglio. Su, alzati!
Guardai il ragazzo che sbuffo' amaramente e si alzò, mi sorpasso' e uscì da quella 'stanza'.
Che modi di fare! Erano più di 10 minuti che cercavo di svegliarlo. E lui che fa? Mi tratta come se non fossi nessuno. Ma se è così, lui non ha ancora capito niente.
Uscii anche io da quella stanza piena di fieno, e lo guardai, era lì vicino le scale, stava per scendere,quando si giro' verso di me.
-Allora?
Mi sentii dire dal pakistano.
-Ti vuoi muovere? O no?
Ribatte' quest'ultimo.
Alzai gli occhi al cielo, e mi avviai anche io alla scala, mentre lui era ancora fermo li con un ghigno stampato in faccia. Non capivo il perché di quell'espressione.
Mi fermai al primo gradino, come lui.
-Prima le signore.
Disse il moro con un sorriso malizioso e superiore.
Aggrottai la fronte. Avevo capito il perché di questa affermazione. Adorava il mio lato B, quindi se sarei scesa prima di lui, avrebbe potuto ammirarlo ancora. Così feci anche io un sorrisetto da stronza.
-Allora prego,signorina Malik.
Feci largo con la mano, come si usa fare.
Lui spalancò la bocca e ci rimase di merda.
La sua reazione mi creò una risata, lui mi fulmino' subito dopo, scendono le scale.
Avevo vinto io, beh ma non c'erano dubbi.
-Sei sveglia, ragazza.
Mi guardo' lui, mentre io scesi le scale e lo raggiunsi.
-E tu sei un' idiota, ragazzo.
Dissi io, sicura di quello che avevo appena detto.
Lui si morse il labbro e strinse le mani in due pugni.
-Non ti conviene farmi arrabbiare stronza, sta zitta e cammina.
Disse in un sussurro non molto simpatico.
Alzai le sopracciglia, e per un attimo ebbi paura dei suoi occhi che diventarono neri ma subito dopo ritornano caramello.
Era strano.. Era allegro, simpatico, stava al gioco, e subito dopo.. Diventava un'altra persona. Non volevo avere assolutamente problemi con uno psicopatico come lui, quindi rimasi zitta e camminai dietro quest'ultimo.
Arrivammo alle varie stalle. Mi accorsi che lui aveva un sorriso stampato in faccia. Questo fece sorridere anche me, perché la zia disse che aveva avuto un passato difficile, che purtroppo a me ancora sconosciuto.
-Ecco qui, tu puoi prendere Brietta per oggi, e io Spike.
Sorrise lui e accarezzo' i due cavalli, io annuii, rimasi incantata da come le sue labbra rosse, si formarono in un sorriso.. Un sorriso così.. Così contagioso.
Adesso era un ragazzo: calmo, sereno. Mentre un attimo fa sembrava come se volesse uccidere qualcuno.
-Bene, prepariamoci.
Mi guardo' e poi prese la sella, me la porse insieme alle corde da mettere al muso dell'animale.
Le presi e quasi non caddi a terra per il peso della sella.
-Ohw, dai sei così molla!?
Alzò un sopracciglio per poi aiutarmi a riprendere l'equilibrio.
-non sono io che sono molla! È Questa roba che pesa un quintale!
Lo fulminai e lui mi guardo' divertita.
-Si certo, sei molla.
Rise, e io alzai gli occhi al cielo. Apri' subito dopo la stalla di Brietta, si avvicinò a lei e le accarezzo' il muso, per poi fare il lavoro che avrei dovuto fare io, cioè sistemare la cavalla per montarla.
-Bene, lei è pronta.
Sorrise e uscì dalla stalla andò a sistemare spike, poi vidi uscire dalla stalla lui e il cavallo.
-Andiamo Char, su.
Spalancai gli occhi e quasi mi strozzai, mi aveva chiamato 'Char'.
-Ehm si..
Presi la cavalla dalla corda, e la trascinai dietro me, seguita da Zayn che poi mi porse un casco, lo misi e lui fece lo stesso.
Uscimmo dalla scuderia, e io guardai Zayn.
-Sexy anche con il casco.
Rise. E io incrociai le braccia sotto il seno.
-Idiota.
Lo guardai.
-Oh, quanta acidità.
Alzo' gli occhi al cielo.
-Ce la fai a salire?
Mi guardo' e io annui', non era la prima volta che andavo a cavallo.. Ma salire sul cavallo è stata sempre un' impresa impossibile. Non volevo far vedere che non ero capace, così cercai di salirci, misi un piede tra quei triangolini di metallo per i piedi. Cercai di salire varie volte, e potevo sentire lo sguardo del ragazzo su di me, e che se la rideva nei meglio dei modi.
-Al diavolo!
Sbottai e poi cercai ancora di salire, ma caddi. Questo fece scoppiare da ridere il ragazzo.
Mi alzai. Complimenti Char, bella figura di merda.
-Che ti ridi coglione?
Lo fulminai, e lui ancora rise quasi con le lacrime.
-Dovevi vederti Charlotte!
Si piego' per le risate, e io mi avvicinai gli diedi un pugno sul braccio.
-Ahia.
Ridacchio' per poi gemere.
-Torno serio, scusa. Ti aiuto io.
-Ecco bravo.
Lo fulminai.
Si morse il labbro per non ridere, gli si leggeva in faccia, voleva ancora sputtanarmi. Lo avrei picchiato, sicuro.
Mi aiutò dopo poco a salire sul cavallo, prendendomi dai fianchi come se fossi una piuma, appena io finii sul cavallo, lui ricominciò a ridere più di prima, intanto mi sistemo' le corde e il resto.
-La smetti?
Lo guardai e serrai le labbra, vedendolo così. Volevo ridere anche io! E va bene, forse era stato divertente. Mi feci scappare una risata, e lui sali' a cavallo.
-Ci sto provando!
Si asciugo' le lacrime per le risate fatte per poi smettere di ridere.
-Okay ci sono riuscito, ora seguimi, ah attenta o cadi.
Ridacchio' il moro. Cazzo, ora mi avrebbe sputtanato a vita.
Una domanda. Dove stavamo andando?
-Dove andiamo?
Iniziammo a camminare piano, mentre lui sul cavallo proprio come me, faceva strada.
-Lo vedrai.
Si limito' a dire, ma nel suo tono di voce mi parse che stava sorridendo. Questo fece sorridere anche me per l'ennesima volta.
Zayn's povs.
Mi ero addormentato molto stanco e annoiato, ma dopo la caduta della ragazza, ero stato ripagato di tutto.
-Lo vedrai.
Dissi sorridendo alla domanda della ragazza. Presi un sentiero, facendo umentare il passo a Spike. Volevo andare al mio posto preferito, alle cascate che tanto amavo. Quel posto mi rilassava sempre, non c'era cosa più meravigliosa di stare lì, per ore e ore.
-Ci siamo quasi, Char.
Dissi chiamandola per la seconda volta 'Char' era carino come diminutivo.
Mi guardai intorno, e sorrisi aspirando l'aria fresca e pulita che emanavano gli alberi.
-Va bene, lo spero.
Ridacchio' la ragazza.
-Vedrai che ti piacerà. Ne sono sicuro.
Ne ero sicuro, le sarebbe piaciuto. Lei non era la classica ragazza 'oca'. Lei era era diversa...
Feci ancora strada stando in silenzio, proprio come lei. Stavamo ascoltando la natura. Arrivammo al vecchio ponte per poi passare su esso per arrivare alle cascate. Era un ponte molto vecchio, fatto di legno e un barcollava di qua e di là, ma poteva andare. Sotto c'era solo il vuoto, c'erano rocce, alberi, fiori, tane di animali, e c'era anche un piccolo ruscello. C'ero sceso un paio di volte quando venivo per starmene alle cascate. Magari ci avremmo fatto un giro dopo.
Attraversai il ponte, e mi girai per vedere dove fosse la ragazza. Era ancora lì, all'inizio del ponte. Aveva un espressione piuttosto preoccupata.
-Dai Char! Non guardare giù e vieni qui!
Urlai per farmi sentire, e guardai Spike che si abbassò per mangiare l'erba che c'era sotto i suoi zoccoli.
-Scordatelo, io non passo da questa trappola mortale.
Urlò anche lei.
-è sicuro questo ponte! Ci passo da quando avevo 8 anni, dai.
Vidi sul volto della ragazza ancora un espressione spaventa, la vidi deglutire, strinse le corde tra le mani, e guido' Brietta sul ponte che poi inizio' a percorrere piano, piano.
Sorrisi vedendola,adesso era più tranquilla, e arrivo proprio accanto a me.
-visto? Ce l'hai fatta.
Ridacchiai, per poi entrare in mezzo a una piccola galleria fatta di roccia da cui gocciolava dell'acqua.
-Mh..
Sentii dire da lei che mi stava seguendo.
-Siamo arrivati, Char.
Sorrisi per poi sentire il rumore delle cascate. Alla fine della galleria di roccia, ci trovammo difronte alle cascate, ad alberi, prati fioriti, sorrisi ancora. Quello per me era vita.
Mi girai verso lei, la vidi a bocca aperta, stupida da tanta bellezza.. La bellezza e la magia di quel posto,che mi incantava sempre. Scesi dal cavallo, mi tolsi il casco, e mi avvicinai a Brietta e alla ragazza.
-vuoi che ti aiuti?
Le porsi la mano. Oggi mi sentivo gentile, ma non prendeteci l'abitudine eh.
-No, ce la faccio.
Scese dal cavallo e si tolse il casco, si sciolse anche i capelli. E wow... Poteva essere lei madre natura..Era così bella quanto questo posto.
-Wow Zayn... È magnifico.
Sorrise e si guardo' intorno, e le cascate che si rigettavaano in un lago. Varie volte ho fatto il bagno li dentro, l'acqua era splendida e pulitissima.
-ti piace vero?
Sorrisi, e lei annuì come un'ebete stupita da tanta bellezza. Inizio' a correre tra i prati attorno, e si ributto' Tra uno con i fiori.
Lei era stupita dal posto, io anche. Ma c'era qualcosa che mi stupiva più di tutte oggi... Era lei,e la sua bellezza,la sua semplicità e come i suoi occhi avevano il colore dell'acqua che era presente in questo posto magico.
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#spaziomeew
Okay, eccomi qui con il capitolo 12. Spero vi piaccia. Mi scuso se non ho aggiornato prima! Perdonatemi, vi regalo un biscotto! ❤ Grazie a voi ho raggiungo +400 voti. E saranno anche pochi, ma per me sono molti. Quindi grazie di cuore!
Ah adesso inizia la scuola, quindi credo che aggiornerò nei fine settimana. Farò capitoli più lunghi, dato che aggiornerò solo una volta a settimana.
Grazie di cuore. Non so che altro dire.ahahha spero che vi piaccia e basta. A presto. ❤xxjen
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