Mentre siamo in macchina,cerco di spiegare a Kat la situazione,ma ho un magone,non riesco a parlare.

Non siamo mai stati uniti,ma ciò non toglie che è parte del gruppo,e quindi spero per il meglio.

Non do a Kat,nemmeno il tempo di fermare la macchina,che mi precipito fuori.
Vedo che stanno portando Mary sull'ambulanza e corro da lei,col telefonino in mano cercando di rintracciare Stefan,ma niente da fare.

Ha il viso cereo e guarda il vuoto,noto che il paramedico le sta curando alcune escoriazioni che ha un po ovunque.

<Signorina> mi dice il paramedico
<lei non può stare qui>
<Posso eccome.
Non ha nessuno,solo noi.>
Mi fa una lastra,dalla testa ai piedi,lo so,non sono un bel vedere
< Capisco.
Comunque,mi può dire come si chiama?
Non risponde a nessuna domanda,è in uno stato di shock.>
<Dovuto?
Scusi ma sono appena arrivata e....>

Sento urlare qualcuno,guardo alle mie spalle e vedo Stefan accasciarsi al suolo.

<Stefaaan> urlo,urlo come una disperata correndo verso di lui.
<Stefan.Stefan >e piango.
Cervo di scuoterlo ma niente.

Kat si avvicina e le dico di andare con Mary,che io non avrei lasciato Stefan.
Lo caricano su un'ambulanza,mentre quella dove stanno Mary e Kat parte per l'ospedale.
È in piena crisi d'astinenza,nonostante non sia cosciente comincia a tremare e a sudare,gli esce tipo schiuma dalla bocca.

<Come si chiama?>
< Stefan Smith>
<E lei è una parente?>
<Sono sua sorella Clear Sims>
<Ma...>
< Non bisogna portare lo stesso cognome per essere fratelli.
La prego,faccia il suo lavoro e cerchi di rimetterlo in piedi.>

Non so quanto tempo sia passato,ma resto seduta vicino a lui e gli tengo la mano,continuando a piangere.
Non ho mai visto Stefan stare così male,e soprattutto non ho mai visto uscire dalla sua bocca questa schiuma.

<Oh mio Dio,ti prego>dico piangendo
<Ti prego,ti prego,ti prego,riportalo da me.Ti prego!>
<Stai tranquilla> mi dice il paramedico
<Sta bene,non è nulla di grave,stiamo andando in ospedale e li starà già meglio.
Questa volta è andata bene,ma la prossima,potrebbe non essere così fortunato!>
Non dico niente,annuisco solamente.
<Anche tu non sei messa bene,visto le tue pupille completamente dilatate,e le tue braccia>

Continuo a guardare Stefan,ma non riesco a parlare,o meglio non lo sto più ascoltando,voglio solo vedere gli occhi di Stefan.
Ma lui continua
<Sai,10 anni fa,ero come voi> ed in quel momento che riesce a catturare la mia attenzione
< Credevo di avere il mondo in mano,e tu lo sai cosa voglio dire.
Quando la mia ragazza è morta di overdose, non mi sono più fermato davanti a niente.
Fino al memento in cui ho chiuso gli occhi e ho pensato che quella volta l'avrei raggiunta.
Forse in un mondo migliore.
Ma qualcuno ha voluto darmi una seconda possibilità, e nonostante non sia stato facile,ce l'ho fatta.
Adesso faccio il paramedico da 6 anni,
cerco di aiutare gli altri come meglio posso.
Non arrivate al punto di non ritorno,come è successo a qualcuno.
Credimi,qualunque sia il motivo,non ne vale la pena.>

Non ho fiatato,ho solo pianto tantissimo.

Prima di arrivare in ospedale mi volto a guardare Stefan.
Ha gli occhi aperti e una lacrima scorre sul suo viso.
Li non mi trattengono più, mi lancio su di lui e lo abbraccio con tutta la forza che ho,e non è tanta.
Lui ricambia subito
<Stai bene principessa!
Stai bene>
<Shhh,non ti affaticare.
Stai tranquillo,io sto bene>
Abbasso la testa perché non è affatto vero,sto di merda,e chiusa in questa scatola di latta mi sento soffocare.
Ma non l'avrei mai lasciato da solo.

<Clear,guardami! Dimmi la verità!
Mary? Come sta?>
<Non lo so> lui chiude gli occhi e un'altra lacrima solca il suo viso.
<Ehy Ste,tranquillo.
L'ho vista prima,era sull'ambulanza, aveva qualche graffio qua e la,non parlava,ma sembrava stare bene!>
<Allora il corpo?>
<Quale corpo?> dico io.
Guardo il paramedico,ma mi dice soltanto che siamo arrivati in ospedale,e che dentro ci daranno tutte le informazioni.